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PubblicatoSebastiano Forti Modificato 5 anni fa
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Perché una Didattica speciale per l’educazione linguistica?
Alfabetizzazione funzionale. Automatismi di base, abilità esecutive e cognitive. Uso consapevole della lingua: competenze sintattiche e fonologiche; Comunicazione , comprensione e produzione di messaggi orali, relazionalità. Approccio alla lingua scritta.
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Quali competenze ? Alla fine della scuole dell’infanzia:
Oralità: turnazione nel dialogo, narrazione di eventi, comprensione generale di racconti, sapersi esprimere, giocare con la lingua ( rime, filastrocche, assonanze…); Requisiti della letto-scrittura : approccio funzionale, spontaneità, motricità, abilità spazio-temporali, successione e sequenzialità visiva e motoria; Lessico: ampliare lessico, comprendere parole, discorsi, narrazioni, significati, sperimentare l’uso della lingua; Abilità metalinguistiche: ragionare sulla lingua, comprendere le caratteristiche essenziali della lingua italiana, le strutture e le sovrastrutture.
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Come? Creare un contesto relazionale e didattico accogliente, ludico ed esperienziale, che favorisca un apprendimento discriminativo e senza errori ( graduale, individualizzato nell’apprendimento, teso alla funzionalità delle conoscenze sia in ambito scolastico sia in ambito sociale); Conoscere lo stile di apprendimento del bambino, le proprie risorse e potenzialità: strutturare interventi didattici strategici e specifici; Delineare un progetto educativo che integri l’ambito linguistico, i con le diverse abilità cognitive: valorizzazione delle potenzialità e dei requisiti per la scuola primaria; Considerare le tappe di sviluppo del linguaggio e favorirne l’evoluzione, usare materiali e strategie che veicolino il linguaggio: narrazione, linguaggio iconico, motricità, giochi linguistici e relazionalità tra pari.
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