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Certificati sanitari per esportazione alimenti di origine non animale

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Presentazione sul tema: "Certificati sanitari per esportazione alimenti di origine non animale"— Transcript della presentazione:

1 Certificati sanitari per esportazione alimenti di origine non animale
Dr. Antonio d’Amato Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Vicenza 24 marzo 2017 dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

2 dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

3 Premesse O.S.A. garantisce la sicurezza degli alimenti e quella del consumatore Per poter esportare alimenti dall’Italia verso altri Paesi, è necessario che questi soddisfino i requisiti stabiliti dalla normativa europea e che non costituiscano un rischio per le popolazioni del luogo di destinazione. Il commercio deve avvenire nel rispetto dei requisiti stabiliti dai Paesi Terzi importatori sulla base o meno di accordi con il nostro Paese o con la Unione Europea. L’attestazione del rispetto di tali requisiti prende la forma di un certificato sanitario di esportazione rilasciato dall’Autorità competente del Paese che esporta. dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

4 Normativa europea di riferimento
Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28/1/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; Regolamento (CE) n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari; Regolamento 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali; Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193 attuazione della Direttiva 2004/41/CE relativa ai controlli in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari nel medesimo settore [individua le Autorità competenti in materia di applicazione dei regolamenti (CE) n. 852/04, e 882/04, nell’ambito delle rispettive competenze, il Ministero della Salute, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano e le Aziende sanitarie locali (ACL)]. dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

5 Alle A.C.L. spetta la verifica del rispetto dei requisiti stabiliti dalla normativa europea cogente, oltre ad eventuali altri specifici requisiti previsti dai Paesi Terzi e comunicati nell’ambito di accordi tra il nostro Paese o la Comunità Europea e il Paese Terzo di destino delle merci. Sempre all’A.C.L. compete l’emanazione di prescrizioni e/o l’irrogazione di sanzioni nei casi in cui tali requisiti non fossero rispettati, compresa la richiesta di sospensione/revoca dell’autorizzazione export al Ministero della Salute. dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

6 Prerequisiti per rilascio del certificato
Registrazione o riconoscimento presso l’anagrafe dell’Autorità competente Manuale di autocontrollo con le procedure operative Garantire sistema di rintracciabilità Assenza di gravi non conformità aperte nei controlli ufficiali precedenti dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

7 Se il certificato è previsto da un accordo con il Paese Terzo di destinazione, non può essere modificato in nessuna parte e, di conseguenza potrà essere sottoscritto solo in presenza di tutti i requisiti indicati nel certificato stesso. Nel caso in cui non esista un modello di certificato concordato, è possibile procedere all’acquisizione dei requisiti sanitari richiesti dal Paese Terzo di destinazione anche attraverso contatti diretti tra operatori. L’A.C.L. responsabile per il rilascio del certificato deve valutare attentamente che i requisiti sanitari richiesti siano certificabili Qualora i requisiti sanitari siano valutati non-certificabili, l’Autorità competente al rilascio del certificato non procede alla firma del certificato In assenza di indicazioni da parte dell’importatore, possono essere proposti e utilizzati modelli generici dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

8 Nell’ambito del Codex Alimentarius sono definiti, tra gli altri:
Le regole per la produzione di un alimento che possa essere considerato sicuro sono stabilite, a livello internazionale, dal Codex Alimentarius ( organismo internazionale coordinato dalla FAO (Organizzazione mondiale per l’alimentazione e l’agricoltura) e dall’WHO (World Health organization). Nell’ambito del Codex Alimentarius sono definiti, tra gli altri: le procedure di base per minimizzare (in tutta la catena alimentare) il rischio dei pericoli microbiologici, fisici e chimici: si tratta delle procedure HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point) gli standard internazionali di carattere generale la determinazione del limite massimo di residui di pesticidi (MRLs) dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

9 Il requisito generale per l’esportazione di prodotti alimentari è la conformità alle disposizioni in materia di igiene degli alimenti vigenti nel Paese esportatore; il rispetto del Regolamento (CE) 852/2004, per i Paesi comunitari e quindi per l’Italia, è il requisito di base per poter esportare. Pertanto è indispensabile per il produttore garantire la tracciabilità dei prodotti alimentari dall’origine della materia prima fino al tavolo del consumatore. Qualora venga identificato un potenziale pericolo per il consumatore in un lotto di produzione di un alimento, è necessario che questo lotto venga bloccato prima che arrivi sulla tavola, attraverso l’applicazione di apposite procedure che consentano di rintracciare il prodotto immesso in commercio e di ritirarlo, anche nel caso di prodotti esportati in altri Paesi dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

10 Nel caso dei prodotti vegetali non si dispone di accordi specifici con Paesi terzi. In generale l’esportazione avviene senza particolari ostacoli. La Russia richiede di fatto l’assenza di residui di prodotti fitosanitari sui prodotti ortofrutticoli freschi. Ciò comporta un forte ostacolo all’esportazione, in quanto le norme comunitarie consentono limiti di tolleranza compatibili con trattamenti eseguiti nel rispetto di quanto prescritto per i singoli principi attivi e di buone pratiche di coltivazione. dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

11 http://madb.europa.eu/madb/indexPubli.htm http://europa.eu/!dD88pk
dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

12 I certificati sanitari del S.I.A.N.
Su richiesta scritta dell’azienda per alimenti di origine non animale con sopralluogo senza sopralluogo dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

13 Certificazione sanitaria senza sopralluogo [1]
«Si certifica che la bevanda a base di riso addizionata di vitamine a marchio “Centrale del Latte di Torino” prodotta e confezionata da “Centrale del Latte di Vicenza” S.p.a. Gruppo Centrale del Latte d’Italia S.p.a. nello stabilimento di Vicenza sito in Via Faedo, 60 è prodotto destinato all'alimentazione umana e viene periodicamente sottoposto a controlli in uno stabilimento soggetto a Vigilanza igienico-sanitaria ai sensi del Regolamento CE 852/2004 e 882/2004. La Ditta “Centrale del Latte di Vicenza” s.p.a. è registrata con il n° 050ND03318 ai sensi del Reg. CE 852/2004 e riconosciuta con n. 4692/13 come stabilimento con attività di trattamento termico e confezionamento di bevande vegetali addizionate di vitamine e minerali ai sensi del Regolamento CE n /2006 e s.m.i.» dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

14 Certificazione sanitaria senza sopralluogo [2]
Cosa verifichiamo? Atti d’ufficio Certifichiamo cosa? Dati del produttore e attività registrata/riconosciuta presso Autorità Competente Locale Destino alimentare dei prodotti realizzati presso la ditta Vigilanza della ditta da parte del controllo ufficiale in ossequio alla normativa comunitaria dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

15 Certificazione sanitaria con sopralluogo [1]
«Si certifica che la “bevanda a base di soia addizionata di vitamine e minerali” a marchio “KOITA” prodotta e confezionata da “Centrale del Latte di Vicenza S.p.A” Gruppo Centrale del Latte d’Italia S.p.A. nello stabilimento di Vicenza sito in via Faedo 60, prodotta il – Scadenza Quantità: litri, è destinata all’alimentazione umana, è conforme ai requisiti igienicosanitari stabiliti dalla legge vigente sul ns. territorio Nazionale (Italia). Essa viene sottoposta a periodici controlli in uno stabilimento soggetto a vigilanza igienico- sanitaria ai sensi dei Reg.(CE) 852/2004 e 882/2004. La Ditta Centrale del latte di Vicenza S.p.A. è registrata con il n°050ND03318 del ed è riconosciuta idonea al trattamento e confezionamento di bevande vegetali addizionate di minerali e vitamine (prot del ) ai sensi del Reg. CE1925/2006. Si certifica che, come da Certificato di Analisi allegato, il prodotto sopramenzionato è conforme ai Reg CE 1829/2003, 1830/2003 e Decisione UE 2016/1217 sugli Organismi Geneticamente Modificati.» dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

16 Certificazione sanitaria con sopralluogo [2]
Cosa verifichiamo? La merce, l’etichettatura, l’azienda, i precedenti noti, il manuale di autocontrollo, i certificati di analisi del lotto. Eventuale Audit. Certifichiamo cosa? Dati del produttore e attività registrata presso Autorità Competente Locale Il marchio/denominazione dell’alimento da esportare con data di produzione, scadenza e quantità nonché la destinazione alimentare dei prodotti realizzati presso la ditta Vigilanza della ditta da parte del controllo ufficiale in ossequio alla normativa comunitaria dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

17 Certificati di analisi di laboratorio
Rilasciati da laboratorio autorizzato o accreditato per garantire la validità del dato Riguardare il lotto del prodotto da esportare Ricercare i parametri più significativi per la materia prima utilizzata e l’alimento da commercializzare. Parametri chimici e microbiologici, noti all’azienda, per garantire il consumo alimentare senza pericolo del prodotto da esportare dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

18 Parametri microbiologici
Assenza di germi patogeni dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

19 Parametri chimici alimenti parametri frutta e verdura e derivati
Residui fitosanitari Caffè Residui fito e/o micotossine Cereali e derivati Residui fito e/o micotossine e/o metalli pesanti OGM free Ricerca OGM Additivi Requisiti di purezza Vini e bevande Erbe e spezie Materiale e oggetti contatto alimenti Prove di cessione Parametri chimici dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

20 Costi Ogni certificato sanitario 50,25 €/ora o frazione
dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

21 Certificati sanitari export ex ULSS 6 Vicenza
Anno numero 2013 19 2014 43 2015 45 2016 67 al 20 marzo 2017 18 dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA

22 Grazie per l’attenzione
dr. Antonio d'Amato S.I.A.N. dell'ULSS 8 BERICA


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