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PubblicatoFabiano Sacco Modificato 5 anni fa
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Espedito Tornincasa Email: espedito.tornincasa@virgilio.it 05-12-2016
Statistica descrittiva vs Statistica inferenziale Introduzione al corso Espedito Tornincasa
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LA STATISTICA COME STRUMENTO PER MISURARE L’ASSISTENZA
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Perché la Statistica Il pensiero e l’agire professionale esigono fortemente l’interazione con le realtà assistenziali, con l’insieme di problematiche quotidiane nelle quali la prestazione infermieristica abbia lo scopo sia di conoscerle sia di risolverle Nel nostro specifico professionale, la statistica si configura come una di quelle discipline che sostiene le diverse fasi di questa interazione tra infermieri e problematiche legate all’assistenza occupandosi della spiegazione razionale delle misurazioni ottenute. Misurazioni che non sono altro che operazioni con cui si opera una riduzione della realtà entro schemi di rilevazione preordinati con i limiti dovuti: sia all’oggetto del suo studio (la misurazione) che al suo metodo (l’analisi razionale) Lo studio della statistica per un infermiere ha lo scopo di acquisire una serie di tecniche ed una mentalità che evitino il disorientamento e lo scetticismo di fronte ad insuccessi ed incertezze e li sostituiscano con un atteggiamento critico e costruttivo
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Statistica Rende utilizzabili grandi quantità di informazioni teoricamente disponibili ma di fatto difficilmente gestibili relative agli oggetti della propria indagine
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Selezione Organizzazione Sintesi
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La statistica raccoglie e restituisce in forma organizzata grandi quantità di informazioni
“Obbedisce" ad una duplice esigenza: quella descrittiva e quella predittiva.
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Ogni comunità sente il bisogno a fini di documentazione di raccogliere una serie di dati sugli usi sui costumi sulle attività sociali e economiche dei suoi componenti I censimenti costituiscono uno strumento fondamentale attraverso cui la statistica esplica questa funzione L'immagine della complessità sociale che ne risulta è parziale e selettiva ma proprio per questo ha una sua efficacia
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Descrittiva vs Predittiva
Oltre al carattere descrittivo un'esigenza forse la principale a cui risponde la statistica è quella predittiva: la raccolta e l'elaborazione dei dati e quindi la "fotografia" del passato e del presente serve per prevedere i comportamenti futuri per operare scelte per assumere decisioni
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Statistica descrittiva:
prende in considerazione gli aspetti di organizzazione, presentazione (es. tabelle e grafici) e compendio dei dati; vi fanno parte le statistiche anagrafiche (nascite, morti, matrimoni, ecc). Statistica inferenziale: come trarre conclusioni riguardanti le popolazioni a partire dallo studio di un campione.
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La statistica mettendo i dati raccolti ed elaborati a disposizione delle attività di previsione fornisce i presupposti conoscitivi per orientarsi secondo criteri ragionevoli (anche se non privi di un margine di indeterminazione) nelle situazioni in cui la quantità di informazioni effettivamente utilizzabili si rivela insufficiente a garantire sicurezze
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Scale di misura scala nominale: sono dati di tipo classificatorio (es. gruppi sanguigni, tipo di patologia, ecc); la scala nominale piu' semplice e' quella dicotomica, cioe' quella che prevede solo due possibilita' (vivi o morti, maschi o femmine, con o senza un certo attributo, ecc); scala ordinale: prevede un ordine predeterminato, anche se non e' prevista un'uguale distanza fra le modalita' (es. indice di Apgar, punteggi di gravita' di una malattia, ecc). La scala a ranghi e' quella che ordina gli elementi dal minore al maggiore assegnando i numeri d'ordine e trascurando le distanze tra gli elementi ordinati; scala numerica a intervalli: la scala puo' essere discreta, cioe' a numeri interi (es. battiti cardiaci al minuto) o continua, cioe' con infiniti valori intermedi (es altezza, peso, eta')
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