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La BCE ed il Quantitative Easing
Economia La BCE ed il Quantitative Easing Nel 2015 e nel 2016 la BCE ha previsto nel Public Sector Purchase Programme (Pspp) un programma di Quantitative Easing (QE), (definito come alleggerimento o allentamento quantitativo, o facilitazione quantitativa). Si tratta di una misura non convenzionale e straordinaria di politica monetaria, diretta alle istituzioni finanziarie, che mira a creare, con operazioni di mercato aperto, moneta da ‘iniettare’ nel sistema economico. Esempi recenti di QE provengono, con modalità diverse, sia dalla Federal Reserve, che in diversi programmi ha disposto l’acquisto di titoli pubblici finché la crescita economica non fosse sostenibile, dalla Bank of England e dalla Bank of Japan. La BCE non può acquistare direttamente titoli pubblici all’emissione, ma può intervenire con operazioni di mercato aperto sul mercato secondario dei titoli a medio-lungo termine. La BCE acquista sul mercato secondario, per un importo preannunciato, attività finanziarie dalle banche ordinarie (titoli pubblici e privati:obbligazioni e azioni). Gli acquisti di titoli, che hanno una scadenza compresa tra 2 e 30 anni ed un rating di investment grade (indicatore di affidabilità) dello stesso Paese, non potranno eccedere il 33% del totale. Tali acquisti, a condizioni vantaggiose per le banche, aumentano la liquidità del sistema, con alcuni effetti auspicabili, anche se non del tutto sicuri. 1. Con la creazione di liquidità si mira a frenare la deflazione nell’area UE, favorendo un aumento dell’inflazione, contrastando il calo dei prezzi al consumo dovuto al calo di domanda aggregata, soprattutto per la riduzione dei consumi delle famiglie degli investimenti delle imprese. 2. Il settore pubblico potrà emettere titoli a media e lunga scadenza a tassi più bassi; potrà beneficiare di una riduzione della spesa pubblica corrente per interessi. 3. La nuova liquidità, abbassando i tassi di interesse sui titoli pubblici a lunga scadenza e riducendo tutti i tassi di interesse potrà spingere le banche ad aumentare i prestiti, abbassando i tassi, a famiglie ed imprese. 4. L’accesso al credito così facilitato dovrebbe incentivare la crescita dell’economia. La BCE da controllore degli eccessi di inflazione ha assunto anche il ruolo, simmetrico, di contrasto alla deflazione. Deve vigilare perché l’aumento dell’offerta di moneta non crei inflazione al di là degli obiettivi prefigurati.
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