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Scienza Politica a.a. 2018-19 Marco Di Giulio
L’istituzionalizzazione dei partiti politici
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Tipi di partito (Rif: Panebianco; Katz and Mair)
Partito di notabili Partito burocratico di massa Partito elettorale di massa (Partito «pigliatutti»/Catch-all party) Periodo di predominio Suffragio ristretto (metà XIX – inizio XX) Suffragio allargato (fine XIX – metà XX) Suffragio universale (metà XX – oggi) Luogo di Origine Parlamento/Istituzioni Società Dipende: spesso evoluzione partiti precedenti Struttura organizzativa Minima e Intermittente. Comitato elettorale Pesante, radicata nel territorio. Struttura gerarchica. Funzionari: molti e stipendiati Variabile a seconda del contesto Struttura più leggera, ma centralizzata. Consulenti e professionisti fanno parte del ceto dirigente Appartenenza Èlites Ampia e omogenea partito di classe Ruolo centrale degli ‘iscritti’ Ampia ma eterogenea interclassisti Appartenenza meno intensa ‘sostenitori’ Risorse Ricchezza e relazioni personali Quote degli iscritti Sussidi statali, risorse esterne
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Il concetto di «istituzionalizzazione»
Riferito ad una qualsiasi organizzazione, l’I. è il processo attraverso cui un’organizzazione da mezzo per raggiungere determinati scopi diventa un fine in se stessa. Complessità Crescita degli apparati amministrativi Interessi legati al mantenimento/espansione degli uffici Autonomia La sopravvivenza dell’organizzazione non è minacciata Risorse Adattamento all’ambiente Diversi repertori di strategie per rispondere alle sfide ambientali Aumentano gli obiettivi, sempre meno coerenti fra loro
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L’analisi organizzativa dei partiti
I politologi Katz e Mair hanno identificato tre «facce» dell’organizzazione dei partiti: Party on the ground (la base): Simpatizzanti, Iscritti Party in central office: i dirigenti del partito (locali e nazionali) Party in public office: gli eletti nelle istituzioni governative e nelle amministrazioni Queste dimensioni dell’organizzazione di un partito configurano dei rapporti di forza, che variano In funzione del partito Nel corso del tempo con riferimento ad uno stesso partito
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La legge ferrea delle oligarchie: Robert Michels
R. Michels, (Colonia 1876-Roma 1936) Allievo di M. Weber; Socialista deluso Idee anti-democratiche Sociologia del Partito Politico (1911) Analisi del partito social-democratico tedesco (SPD) I partiti socialisti (ma anche i sindacati) nascono ispirati a principi e pratiche democratiche… Identità fra base e ceto dirigente Finiscono per diventare centri di potere oligarchico Efficacia nella lotta politica divisione del lavoro gerarchizzazione Diluizione del potere della base sui dirigenti Diversità di fini e di status socio-economico fra base e dirigenti Adattamento del partito ai «valori» della società La democrazia non può realizzarsi perché le tendenze oligarchiche prevarranno anche nei partiti che si professano egalitari
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La legge ferrea delle oligarchie: Robert Michels (II)
Conclusioni errate Generalizzazione basata su un solo caso Non è detto che tutti i partiti seguano esattamente la stessa dinamica, o che questa sia irreversibile I ‘delusi’ possono formare un nuovo partito Un sistema democratico non richiede necessariamente che i suoi partiti siano democratici al loro interno La democrazia è una caratteristica del sistema politico, non di una delle sue unità. Ma resta un contributo rilevante Analisi organizzativa dei partiti Studio del cambiamento organizzativo
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Il PCI e l’adattamento all’ambiente
Un’ascesa (quasi) inarrestabile Si allarga la forbice fra tattica democratica e strategia rivoluzionaria 1921. Nascita a seguito della scissione dal PSI. Adesione alla III Internazionale Il segretario Togliatti consolida una tattica democratica Grande successo elettorale: dal 19% al 34% 1970s. Al governo di importanti Regioni (Piemonte, Toscana, Emilia- R.), e città (anche Torino, Milano e Roma) Per quanto il PCI sia rimasto sino a metà degli anni 80s un partito sulla carta filo-sovietico… Il suo comportamento nella politica italiana è stato di fatto «riformista» 1970s. Oltre il 70% delle leggi approvate nelle commissioni parlamentari con appoggio PCI Nei territori dove governa, il PCI ha dovuto confrontarsi e rispondere alle esigenze di «nemici di classe» quali gli imprenditori In certi casi le strutture del PCI erano compenetrate con realtà industriali (COOP)
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La legge liquida delle oligarchie. Una lettura michelsiana del M5S
Fondato nel 2009 da B. Grillo (Comico) e R. Casaleggio (Imprenditore) sulla base di un movimento cresciuto dal Miti fondanti Non-partito «non statuto» «Uno vale uno» eguaglianza fra base e vertici esasperata Contro le istituzioni «rappresentative» democrazia diretta, contro «vincolo di mandato» gli eletti sono «portavoce» I contributi della Scienza politica: E. Gualmini, P. Corbetta (a cura di), Il Partito di Grillo, il Mulino, Bologna, 2013 F. Tronconi (a cura di), Beppe Grillo's Five Star Movement, Ashgate, Farnham, 2015 P Corbetta (a cura di), M5s. Come cambia il partito di Grillo, 2017
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Le tre facce del M5s Rapporti di forza: predominio del Party in central office 2013: Anno sparti acque (109 deputati, 54 senatori; Sindaci: Parma, Livorno) Necessità di distinguere «simpatizzanti» e «militanti» Espulsione parlamentari «dissidenti» Emersione di un nucleo dirigente, élite interna al movimento: «direttivo» 2014 (5 parlamentari) Forte controllo «proprietario»: la piattaforma Rousseau (2016) Limita fortemente le interazioni «orizzontali» fra militanti, privilegiando canali «verticali» fra singolo militante e membro eletto. Subalternità del P. on the ground Crescente rilevanza del P. in public office Party on the ground: i meet-up locali Party in central office: Casaleggio e Associati srl e Beppe Grillo (detengono la proprietà del simbolo e la sede del partito, ovvero il sito web) Party in public office: I parlamentari, i sindaci, i consiglieri regionali/comunali; Dal 2018: 8 Ministri, 3 Vice-ministri, 22 sottosegretari.
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Qual è stato l’adattamento all’ambiente?
Esperimenti locali, come le giunte di Roma e Torino, che comunque fanno emergere degli elementi di continuità con le elites pre-esistenti. Sia sindaca di Roma che di Torino non erano delle perfette sconosciute venute dal basso Nuovo codice etico (dicembre 2017) Rafforzamento strumenti disciplina interna e regole meno severe sulle candidature Avviso di garanzia non pregiudica più candidature Obbligo per gli eletti di votare la fiducia a provvedimenti di un governo con il M5S Possibilità di fare coalizioni con altri partiti Elezioni 2018: Novità nelle candidature Candidati ‘noti’, molti giornalisti/personaggi del mondo della comunicazione e dello spettacolo La coalizione di governo giugno 2018-oggi: Gestione del dissenso interno (attuale o potenziale) Cariche istituzionali alla componente di «minoranza» (Fico Presidente della Camera) Politiche a forte valenza simbolica («abolizione della prescrizione»)
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