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Comunicazione PUBBLICITARIa
V Lezione – 14 novembre 2018
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Programma prossime lezioni
novembre: pubblicità commerciale – stereotipi (di genere e di età) 6 – 21 novembre: pubblicità commerciale - violenza (“Relazioni brutali”) 7 – 28 novembre: pubblicità commerciale (violenza) + comunicazione sociale (definizione generale, scopi, target) 8- 5 dicembre: comunicazione sociale: linguaggi e figure retoriche (no profit umanitario e ecologico) 9 – 12 dicembre: comunicazione sociale: linguaggi e stereotipi + violenza (“Relazioni brutali”) 10 – 19 dicembre: comunicazione social - incontro Fondazione Banco Alimentare Roma e Chiara Centamori
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Alleniamoci un po’… Identificare Headline, Baseline, Body Copy, eventuale Payoff Ricostruire Copy Strategy: Target Promise Reason Why Supporting Evidence Consumer’s benefit Tone of voice Pervasività della oggettualizzazione del corpo femminile rimanda anche a una precisa idea di maschile, in gioco nella copy strategy
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Headline Baseline Bodycopy Payoff Main Promise Reason why Supporting evidence Consumer’s benefit Tone of voice Target
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Main Promise Reason why Supporting evidence Consumer’s benefit Tone of voice Target Headline Baseline Bodycopy Payoff
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Quali modelli? Quali ‘stereotipi di genere’?
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Definizione di stereotipo
Cosa sono? sono opinioni precostituite su una classe di individui, di gruppi o di oggetti il termine: stereotipo (dal greco: stereos = rigido; tupos = impronta, forma, modello) deriva dalla stampa tipografica che utilizzava, fin dal suo esordio, lastre fisse e non modificabili uso in senso figurato: Walter Lippmann, “Public Opinion”, 1992: “piccole immagini” che portiamo dentro la nostra mente che orientano la percezione degli eventi sociali e delle altre persone Lippmann: rigide generalizzazioni riguardanti gruppi sociali, dal contenuto illogico, inesatto. La stereotipizzazione è un processo che produce rappresentazioni distorte e tendenziose. Bruno Mazzara, 1997: risultato di una “tendenza individuale a definire prima di osservare” le immagini mentali = semplificazioni grossolane della realtà, molto uitili per chi vive in un mondo complesso… che servono a:
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Definizione di stereotipo
dare senso e un ordine al modo esterno, reagendo alla complessità degli stimoli quotidiani, e al caos/disordine dell’esperienza sociale attraverso la facile categorizzazione permessa dagli stereotipi funzione difensiva dell’individuo/del gruppo/della cultura: contribuiscono al mantenimento di una cultura e di determinate forme di organizzazione collettiva, garantisce la salvaguardia delle posizioni sociali acquisite (Mazzara, p. 106)
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Gli stereotipi di genere
Insieme coerente e abbastanza rigido di credenze, condivise e trasmesse socialmente, su quelle che sono o dovrebbero essere le caratteristiche fisiche, psicologiche e le attività tipiche dei due sessi (Grossi, Ruspini, 2007) “Armi potentissime”, in quanto hanno il potere di rafforzare identità tradizionali rendono difficile la costruzione di una propria individualità. bisognerebbe riuscire a interrogarli “fino allo sfinimento” in modo da liberarsi dalla gabbia di preconcetti che rappresentano» (Piazza, 2009)
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Stereotipi di genere legati alla sessualita’
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Per gli uomini nelle immagini viste, raramente compare il corpo maschile, eppure c’è una precisa canonizzazione anche della soggettività maschile… uomo deve desiderare le belle donne = eterosessuale e sessualmente iperattivo pubblicità lesive anche della dignità dei maschi: l’uomo ipotizzato da pubblicitari (lettore modello) è ossessionato da sesso, irretibile da dispositivi banali e ripetitivi…fondamentalemnte cretino
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come è concettualizzata la sessualità?
riceverla “gratis” è l’eccezione…legittimano idea di scambio sessuo- economico, sessualità femminile “di servizio”, a pagamento
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Ma tranquill*…le pari opportunità sono arrivate anche nella pubblicità italiana…
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Però alle donne non glielo danno gratis
Però alle donne non glielo danno gratis! Sempre le solite discriminazioni!
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Stereotipi e targhettizzazione
riproduzione di stereotipi ma anche auto-goal in termini strettamente pubblicitari… “…sei pazzo?” “porta un amico” l’uso del corpo femminile eroticizzato denota anche la targhettizzazione al maschile di alcuni prodotti/servizi
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Targhettizzazione maschile a volte non intenzionale ma “effetto collaterale”…
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Sul versante femminile
Riassume il messaggio di molta pubblicità, definisce un modello di genere per le donne…
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“Tutto deve essere perfetto sulla mia moto”
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le donne devono avere un corpo “perfetto”…
…ma si tratta spesso di uno standard prodotto artificialmente… ridiculous-standard-of-beauty-in-just-37-seconds?g=2
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Il “dover essere” prescritto da tanta pubblicità non riguarda solo l’aspetto fisico…
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indagine 2015 art directors club italiano, università alma mater e nielsen italia:
le donne in pubblicità sono rappresentate come sessualmente più disponibili rispetto agli uomini secondo un rapporto di 12 a 1. per ogni 100 campagne con donne protagoniste (o co-protagoniste) 12,9 le rappresentano sessualmente disponibili. per gli uomini la percentuale scende all’1. …le donne devono essere sessualmente non solo disponibili, ma vogliose! Gill, R., [2008], empowerment/sexism: figuring female sexual agency in contemporary advertising, in «feminism & psychology», 18, pp.37 e segg. : donne non più solo oggetto passivo, ma attive, indipendenti e sessualmente “empowered”
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Natale Bingo
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Tre modelli di maschilità dominanti in pubblicità (Boni, 2007)
il new man, vagamente femminilizzato che si prende cura dei suoi cari e più legato alla dimensione espressivo-emotiva che a quella razionale (modello accomunato alla maschilità egemonica) il metrosexual, il maschio particolarmente preoccupato dell’ aspetto estetico e della cura del corpo. Si tratta di un uomo giovane, normalmente eterosessuale, con alta disponibilità di denaro e che vive in città. Il suffisso – sessuale rimanda invece al termine omosessuale, in quanto questa tipologia di uomo incarna un senso estetico solitamente associato a certi modelli della cultura gay il new lad, una reazione contro il femminismo e un recupero della “maschilità tradizionale”, troppo spesso messa in pericolo da modelli di uomo effeminati o alternativi a quelli egemoni; la riproposizione del modello maschile predominante prima della svolta espressiva.
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New Man (Barilla 1988) Metrosexual New Lad
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NEW MAN OGGI (Barilla 2014) Main Promise? Benessere (fisico)
Reason why? Cibo sano, ma anche copi in forma e scattanti (le scale) e di bell’aspetto Supporting evidence? Indicazione di calorie per piatto, dimostrazione ulteriore della salute del cibo Consumer’s Benefit? Benessere non solo fisico ma anche emotivo e relazionale Tone of voice? spot “Dove c’è Barilla c’è benessere” cosa è rimasto uguale? cosa e’ cambiato?
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NEW MAN OGGI – IKEA “Basta poco per ripartire”
Main Promise? Reason why? Supporting evidence? Consumer’s Benefit? Tone of voice?
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Abbigliamento Tipo di advertising in cui si mira a vendere non solo un prodotto ma un’identità (valore simbolico)
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… ovvero: il new lad vince?
Abercrombie si rivolge a uomini sportivi e "fisicati" (culturisti e rugbisti visto che le taglie arrivano alla xxl). Il concetto di vendita si basa sul sex appeal soprattutto maschile presenza di modelli a petto nudo all'entrata dello store per la foto di rito con le clienti CEO di a., Mike Jeffries: "no giovani in sovrappeso nei negozi Abercrombie; assumiamo persone di bell'aspetto perché ne attraggono altre sempre di bell'aspetto: noi non commercializziamo chiunque“
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Abercrombie cambia linea
Ultimamente la storica azienda di abbigliamento in forte perdita di entrate La strategia Jeffries non pagava più in termini di vendite: nell’ultimo trimestre del 2014 il fatturato di Abercrombie è calato del 14% e le azioni a Wall Street hanno perso il 39% del loro valore Cambiamenti: le campagne pubblicitarie saranno basate su un ideale di bellezza meno irraggiungibile dai clienti normali, meno «fisicati» dei modelli Abercrombie e saranno gradualmente sostituite le pubblicità con allusioni sessuali basta commessi/modelli nudi negli store meno fioche le luci nei negozi, musica meno martellante, e profumo meno aggressivo e onnipresente
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Maschilità subordinate Omosessualità maschile
Italia. spot pubblicitari rilevazione di un nuovo tipo di rappresentazione dell’identità omosessuale. Prima: persone “deboli, gracili, malaticci, instabili psicologicamente o corrotti”…(es. la checca isterica) Patologizzazione dell’omosessuale: come ninfomane, ossessionato dal sesso come represso, appunto, con un soma malato che rivela un animo malato Dopo: persone “sane e risolte”, giovani, di bell’aspetto, sicuri di sé, determinati e curati, proprio come il tipico modello di uomo eterosessuale (Alberio, 2007)
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Campagna pubblicitarie del 2006, realizzata in collaborazione con Oliviero Toscani, ha suscitato molte polemiche in Italia… lo IAP costretto a vietare l'affissione dei manifesti in base agli articoli 1, 9 e 11 del codice di autoregolamentazione pubblicitaria. La stessa campagna pubblicitaria negli USA è stata premiata nel 2007 dal "Commercial Closet Association Awards" (concorso che premia le pubblicità più gay friendly della stampa, tv e web)
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E’ sicuramente una rappresentazione positiva, e liberatoria…
però non mancano elementi negativi: tranne la prima foto in alto a sx, le altre sono eccessive, nel senso di un po’ caricaturali, quasi macchiettistiche... se è vero che mettere in scena la sessualità omo è un dato positivo, qui si finisce per essere “più realisti del re”: difficilmente vedremmo una coppia etero in atteggiamenti come quelli della foto in basso a sx.. e che dire della carrozzina? di nuovo: ottimo che si deroghi all’eterosessismo e si allarghi il dominio della rappresentazione a includere famiglie diverse, mono-genitoriali o fondate su coppie omosessuali, appunto, ma perché rappresentare questi due alle prese con la carrozzina come fosse una biga trainata da cavalli che non si riesce a domare?! e che avranno da ridere?! personalmente vedo qui profilarsi, nel contesto di una rappresentazione che ambisce a essere contro-stereotipata, il fantasma di un vecchio stereotipo: il gay come gay., appunto, che vuol dire gaio…
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