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PubblicatoMichela Lombardi Modificato 5 anni fa
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«STARE BENE A SCUOLA»
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ANALISI DEL CONTESTO Piccolo comune montano a bassa densità abitativa, con forte presenza di alunni stranieri. Condizione sociale a rischio per la presenza di inoccupati o disoccupati tra i genitori. L’economia è basata principalmente sull’agricoltura, la pastorizia e l’attività boschiva
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SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe è formata da n. 12 alunni (7 maschi e 5 femmine). Sono presenti n. 4 alunni BES di cui: 1 alunno con L. 104/92 comma 1 1 alunno DSA D.M. 27/12/2012 2 alunni stranieri con disagio sociale L. 107/2015
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PREREQUISITI Saper riconoscere la funzione dei vari ambienti della scuola. Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; ITALIANO Rappresentare e comunicare la realtà percepita; Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione); Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti; TECNOLOGIA Vedere e osservare Rappresentare i dati attraverso mappe, disegni, testi.
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PRODOTTI Disegni raffiguranti buone regole di comportamento; Didascalie esplicative dei disegni realizzati; Immagini fotografiche della scuola all’interno e all’esterno; Mostra fotografica.
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RISORSE INSEGNANTI DELLA CLASSE
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TEMPI Primo quadrimestre 12 settimane 2 ore ogni settimana per un totale di 24 ore
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METODOLOGIA Brainstorming – attività di gruppo per stimolare, provocare, generare idee. E’ una strategia che potenzia i processi di comunicazione in modo tale da far scaturire il massimo di idee utilizzabili nel minor tempo possibile. Cooperative learning – l’apprendimento cooperativo si basa sull’interazione all’interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune. Drammatizzazione – suddivisione in piccoli gruppi dove si rappresentano azioni di comportamenti corretti
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ABILITA’ Ascolta e riferisce durante le conversazioni e le discussioni sulla realtà percepita ed interiorizzata. Rappresenta con disegni gli ambienti della scuola e i comportamenti corretti da mettere in atto all’interno degli stessi. Italiano: Durante le conversazioni comunica rispettando i turni di parola. Interviene in modo pertinente apportando contributi positivi. Riferisce le fasi di un’esperienza vissuta a scuola. Tecnologia: Rappresenta attraverso i disegni ciò che è stato osservato.
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ATTIVITA’ DISCIPLINE COINVOLTE: cittadinanza e costituzione, arte e immagine, italiano, tecnologia, geografia FASE 1 Esplorazione dell’ambiente scuola, sia all’esterno che all’interno, per la conoscenza dell’utilizzo delle aule, della palestra e dei servizi; Osservazione dello spazio esterno come luogo ricreativo e di osservazione.
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FASE 2 Prendere visione delle vie di fuga per l’evacuazione dalla scuola in caso di emergenza. Comportamenti da mettere in atto in caso di emergenza Prova di evacuazione diversificata per incendio e terremoto
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FASE 3 Rappresentazione grafica degli spazi conosciuti e del loro utilizzo. Creazione di un cartellone esplicativo delle regole di comportamento, con disegni e didascalie.
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FASE 4 Mostra fotografica
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STRUMENTI E PRODOTTI Strumenti: fogli e matite, tablet per foto. Prodotti: foto e disegni dei vari ambienti comprensivi degli arredi
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VALUTAZIONE DEL PROCESSO Osservazioni in itinere in relazione a precisione, destrezza nell’utilizzo degli strumenti, ricerca e gestione delle informazioni, autonomia. Questionario di autovalutazione compilato dagli alunni.
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VALUTAZIONE DEL PROCESSO PRECISIONE E DESTREZZA NELL’UTILIZZO DEGLI STRUMENTI E DELLE TECNOLOGIE Liv. 1 – L’allievo utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato Liv. 2 – L’allievo usa strumenti e tecnologie al minimo delle loro potenzialità Liv. 3 – L’allievo usa strumenti e tecnologie con discreta precisione e destrezza. Liv. 4 – L’allievo usa strumenti e tecnologie con precisione, destrezza ed efficienza. Trova soluzione ai problemi tecnici, unendo manualità, spirito pratico e intuizione.
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VALUTAZIONE DEL PROCESSO RICERCA E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI Liv. 1 - L’allievo ricerca le informazioni essenziali, raccogliendole e organizzandole in maniera appena adeguata Liv. 2 - L’allievo ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con discreta attenzione al metodo. Liv. 3 – L’allievo ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con attenzione al metodo. Le sa ritrovare e riutilizzare al momento opportuno e interpretare secondo una chiave di lettura
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VALUTAZIONE DEL PROCESSO AUTONOMIA Liv. 1 – L’allievo non è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni e procede, con fatica, solo se supportato Liv. 2 – L’allievo ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni, ha spesso bisogno di informazioni integrative e di una guida Liv. 3 – L’allievo è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni Liv. – L’allievo è completamente autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni. E’ di supporto agli altri.
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AUTOVALUTAZIONE DELL’ALUNNO COME HO SVOLTO LE ATTIVITA’SITALVOLTANO Ho capito gli argomenti trattati? Ho collaborato con i miei compagni? Ho rispettato i tempi dati dalla maestra? Mi è piaciuto il lavoro svolto? Ho proposto idee e soluzioni in gruppo? Sono stato disponibile al confronto? Ho imparato qualcosa da questa nuova esperienza?
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VALUTAZIONE DEL PRODOTTO Valutazione del prodotto finale concordato con gli insegnanti della classe, in relazione a completezza, pertinenza, organizzazione. Liv. 1 – Il prodotto presenta lacune circa la completezza e la pertinenza, le parti e le informazioni non sono collegate. Liv. 2 – Il prodotto contiene le parti e le informazioni di base pertinenti a sviluppare la consegna. Liv. 3 - Il prodotto contiene le parti e le informazioni di base pertinenti a sviluppare la consegna, anche quelle ricavabili da una propria ricerca personale e le collega tra loro
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AUTOVALUTAZIONE DELL’INSEGNANTE Al termine di un’unità didattica, di un progetto o di un percorso è fondamentale che l’insegnante rifletta in maniera critica sul proprio lavoro, le metodologie e gli strumenti utilizzati, gli spazi e i tempi scelti, per verificare l’efficacia del suo intervento rispetto agli obiettivi prefissati. COME HO SVOLTO LE ATTIVITA’SITALVOLTANO Sono riuscita a motivare tutti i miei alunni? Ho rispettato i loro tempi di attenzione e i loro ritmi di apprendimento? Avrei potuto realizzare in maniera diversa qualche attività? Ho utilizzato le metodologie più efficaci per il lavoro da realizzare? Cambierei qualcosa del lavoro svolto?
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