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PubblicatoTiziano Mori Modificato 5 anni fa
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INDICAZIONI E RACCOMANDAZIONI PER L'INTEGRAZIONE DI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
c.m. 8 gennaio 2010
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1.ALUNNI E STUDENTI CON DIVERSA PROVENIENZA ED ESPERIENZA SCOLASTICA
L'AUMENTO DELLA PRESENZA DI ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE SIA NELLE GRANDI AREE URBANE CHE NEI MEDI E PICCOLI CENTRI, IMPONE IL SUPERAMENTO DI MODELLI E TECNICHE EDUCATIVE E FORMATIVE TRADIZIONALI E L'ADOZIONE DI METODOLOGIE ADEGUATE ALLE NUOVE E DIVERSE ESIGENZE.
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2.INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
PARTICOLARE ATTENZIONE E CURA VANNO RIVOLTE ALL'INCLUSIONE E ALL'INTEGRAZIONE DEGL ALUNNI STRANIERI PER PREDISPORRE CONDIZIONI PARITARIE ATTE A PREVENIRE SITUAZIONI DI DISAGIO E DIFFICOLTA'. LA SCUOLA HA COME PRIORITA' FONDAMENTALE IL PERSEGUIMENTO DI UN'ISTRUZIONE DI QUALITA' PER TUTTI GLI ALUNNI.
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CRITICITA' A)la significativa incidenza di dispersioni,abbandoni e di ritardi che caratterizza l'itinerario scolastico degli alunni provenienti da un contesto migratorio; B)la loro conoscenza della lingua italiana;talora assente o padroneggiata a livelli di competenza notevolmente differenti; C)il possesso della “nuova” lingua più come spontaneo registro utile alla comunicazione quotidiana che come strumento per lo studio. D) la presenza di culture diverse all'interno delle comunità straniere e il loro impatto con la cultura italiana.
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3 DISTRIBUZIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA TRA LE SCUOLE E FORMAZIONE DELLE CLASSI
Dall'anno scol Il n° degli alunni con cittadinanza non italiana presenti in ciascuna classe non potrà di norma superare il 30% degli iscritti. Introduzione in modo graduale a partire dal primo anno della scuola dell'infanzia e dalle classi prime della primaria. Il limite del 30% può essere innalzato a fronte della presenza di alunni già in possesso delle adeguate competenze linguistiche.
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CRITERI ORGANIZZATIVI
Compito degli Uffici Scolastici Regionali sarà prevedere una serie di iniziative che coinvolgano tutte le istituzioni territoriali (PATTI TERRITORIALI) Regolare i flussi delle iscrizioni attraverso conferenze di servizio dei dirigenti scolastici. Prevedere la possibile revisione dei “bacini d'utenza”
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Fornire informazioni precise ai genitori stranieri sull'offerta del servizio scolastico territoriale per favorire una scelta consapevole. Finalizzare nelle aree a forte flusso migratorio le risorse ai servizi complementari (es. mediatori culturali)
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DISTRIBUZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLE CLASSI
Il criterio del 30% rappresenta un criterio susseguente a quelli che presiedono alla costituzione delle classi degli Uffici Scol.Reg. In via ordinaria gli alunni stranieri sono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica.L'allievo straniero può tuttavia essere assegnato a una classe diversa sulla base di criteri definiti dal Collegio doc. dopo la verifica delle competenze da parte della Commissione intercultura
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Suggerimenti Attivazione di moduli intensivi, laboratori linguistici, percorsi personalizzati di lungua italiana per gruppi di livello sia in orario curr.che in corsi pomeridiani. Utilizzo della quota di flessibiità del 20% per corsi di lingua italiana. Partecipazione a progetti per l'insegnamento della lingua italiana anche in rete tra scuole del territorio. Possibilità di inserre gli alunni stranieri anche in una classe non corrispondente all'età anagrafica per attività finalizzate ad un rapporto iniziale con la lingua e con le pratiche e le abitudini della vita scolastica.
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Organizzazione di corsi intensivi anche in periodi in cui non si tiene la normale attività scolastica. Favorire , anche d'intesa con soggetti extrascolastici,situazioni di relazione e di socializzazione in cui gli alunni potranno sviluppare in ambiente non formale e con coetanei l'uso della lingua italiana(ludoteca, attività sportive...)
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