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Dr.ssa Laura Alì Dr.ssa Rita Zito 18 Gennaio 2015
L’Infanzia: dai 6 agli 8 anni Corso di Formazione per Educatori Azione Cattolica Dr.ssa Laura Alì Dr.ssa Rita Zito 18 Gennaio 2015
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Cenni teorici Il corpo Le emozioni L’affetto, i sentimenti Il pensiero
Il bambino L’educatore Il corpo-La sensorialità La dimensione emotiva La dimensione affettiva La dimensione cognitiva La dimensione socio- relazionale La comunicazione Il corpo Le emozioni L’affetto, i sentimenti Il pensiero Le abilità sociali I codici comunicativi
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dell’adulto/educatore
L’infanzia I bisogni del bambino Le risposte dell’adulto ? I bisogni dell’adulto/educatore ?
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I bisogni del bambino Protezione, sicurezza
Acquisire, possedere le proprie cose Attenzione, lode, successo Integrità, mantenimento del rispetto di sé Esposizione di sé, crescita dell’autostima Conoscenza, esplorazione Socialità (dominanza, sottomissione, somiglianza, autonomia, contraddizione) Gioco Evitamento della vergogna, dell’umiliazione, del ridicolo
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BISOGNO COMPORTAMENTO OBIETTIVO
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Gerarchia dei bisogni Maslow, 1970
5 Bisogni di autorealizzazione 4 Bisogni di stima 3 Bisogni di appartenenza 2 Bisogni di sicurezza 1 Bisogni fisiologici
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Il Gioco Le regole I ruoli L’altro da sé Il simbolico (paure)
Le modalità La creatività Gli obiettivi Le aspettative Il gruppo
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Il gioco è … Per il bambino Per l’educatore Penso, sogno realizzo
Sono protagonista Adopero nuove capacità Rispetto le regole Organizzo: spazi, oggetti, gruppi Mi tuffo nel fantastico, Tutto è possibile! Respiro solidarietà Osservo, Ascolto Vinco, perdo, ritento, ottengo piccoli risultati/ piccoli fallimenti Pasticcio con le possibilità del reale Sperimento la gioia che è dentro di me È un’occasione educativa Permette di comunicare regole, valori. Bisogna attenzionare capacità e abilità del singolo b.o Individuare giochi che rispondano meglio alle esigenze di ciascun b.o Utilizzare giochi spontanei e giochi strutturati: Progettare (obiettivi da raggiungere) Programmare (spazi, tempi, materiali, regole) Presentazione Svolgimento ( Anche gli educatori possono giocare!!!) Attenzione e Osservazione
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L’importanza di saper ascoltare: ascolto attivo
Il messaggio viene ascoltato, elaborato per poi formulare un’azione o un’altra risposta. Cosa Perché Codici di interpretazione Gli ostacoli alla comunicazione Piena Attenzione Non interrompo per dire la mia..ma facilito chi ho davanti a parlare, lo incoraggio, richiedo informazioni per capire meglio se sto comprendendo un messaggio Approfondisco certi passaggi del racconto Confermo ciò che ho compreso Rifletto i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore… riassumo ciò che mi viene detto Verifica costante per accertarmi di aver compreso Istauro un rapporto di fiducia, sono reattivo e partecipante, seleziono le informazioni Cerco il “non detto” esplicitamente…per inquadrare la situazione
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L’Ascolto Attivo Cosa Perché Codici di interpretazione
Per il bambino Per l’Educatore Cosa Perché Codici di interpretazione Gli ostacoli alla comunicazione Piena Attenzione Non interrompere, ma facilitare l’interlocutore con incoraggiamenti e richiesta di informazioni per favorire la comprensione Confermare ciò che si è compreso Riflettere i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore Riassumere ciò che è stato comunicato Verificare ciò che si è compreso Istaurare un rapporto di fiducia, essendo reattivo e partecipante Individuare il “non detto”
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Il bambino parla con il corpo
C.N.V. La sua postura, la direzione dello sguardo, il movimento delle mani e dei piedi, sono tutti indicatori dell’attivazione emotiva… Si parla con il silenzio, con il non detto… Sia parla tramite il gioco: relazione con il pupazzo, sfoga le sue paure , gli eventi più significativi. Attraverso il disegno: i colori, le forme, la pressione esercitata sul foglio
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GRAZIE per l’attenzione!
Buon cammino…
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