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Ascari Giulia 5^D – Liceo scientifico P. Bottoni

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Presentazione sul tema: "Ascari Giulia 5^D – Liceo scientifico P. Bottoni"— Transcript della presentazione:

1 Ascari Giulia 5^D – Liceo scientifico P. Bottoni
“Dalla Satyagraha di Gandhi ad “Imagine” di John Lennon: la rivoluzione pacifica della nonviolenza nel Novecento.” Ascari Giulia 5^D – Liceo scientifico P. Bottoni

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3 Mohandas K. Gandhi nasce nel nord-ovest dell'India nel 1869, in una città di pescatori.
Il padre è un commerciante e perciò la sua famiglia appartiene ad una casta benestante Gandhi a diciotto anni parte per l'Inghilterra per studiare Legge al University College di Londra,malgrado la contrarietà della sua comunità che lo espelle dalla casta. si adatta perfettamente alla vita e alle abitudini inglesi

4 Nel 1881 si laurea in giurisprudenza e matura una profonda conoscenza della società, dell'apparato burocratico - economico e delle istituzioni inglesi Nel 1895, rientrato in India, viene incaricato da una ditta locale di difendere una causa in Sudafrica e qui si trasferisce entra in contatto con il razzismo degli inglesi nei confronti degli indiani

5 La svolta sudafricana Gandhi comincia a riflettere sulla situazione dei suoi connazionali, trattati quasi come schiavi e subisce lui stesso episodi di razzismo. Capisce di volersi impegnare in modo attivo nel difendere i diritti degli indiani: scrive lettere di protesta, organizza petizioni (sfruttando la sua conoscenza delle leggi e delle istituzioni) e indice una riunione nella quale pronuncia il suo primo discorso. Fonda il Natal Indian Congress e la rivista “Indian Opinion”.

6 Satyagraha Nel 1906 a Johannesburg in occasione di una protesta per una nuova legge razzista, Gandhi adotta per la prima volta il metodo della Satyagraha: incita i compagni a violare il decreto, a subire le punizioni previste, senza utilizzare la violenza.

7 Satyagraha Lotta non-violenta Forza della verità
Scelta di coraggio, di forza e di ribellione contro ogni forma di sopraffazione, iniquità ed ingiustizia per ottenere i propri diritti Lotta non-violenta

8 “Credo in verità che se occorresse assolutamente scegliere tra la vigliaccheria e la violenza io sceglierei la violenza[... ]. E preferirei che l'India ricorresse all'uso delle armi piuttosto che vederla testimone impotente del proprio disonore. Credo tuttavia che la non-violenza sia infinitamente superiore alla violenza. […] .” Meglio essere violenti, se la violenza è nel nostro cuore, piuttosto che indossare la non- violenza per coprire la nostra debolezza. La violenza è di certo preferibile alla debolezza. Per un uomo violento c'è la speranza di diventare non-violento. Per i deboli questa speranza non c'è.”

9 Satyagraha Lotta politica attiva disubbidienza civile
accettazione pacifica delle sanzioni (anche fisiche) previste per la violazione delle leggi. boicottaggio delle merci inglesi, non collaborazione economica marce di protesta scioperi generali giornate di preghiera sciopero della fame.

10 “Occhio per occhio...e il mondo diventa cieco”
Si tratta di un punto di vista decisamente nuovo e rivoluzionario rispetto alla modalità tradizionale di risoluzione dei conflitti. Con questa affermazione Gandhi critica la “legge del taglione” rifiuta la violenza in ogni suo aspetto, anche come forma di difesa, concetto che estende verso ogni forma di vita. Afferma che l'esperienza dimostra che i successi ottenuti con la violenza hanno avuto vita breve e hanno condotto ad un susseguirsi di violenze senza fine. A suo parere l'unico modo per ottenere la libertà è l'utilizzo della Satyagraha, alla quale anche le masse europee dovranno ricorrere.

11 “Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo
“Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la non-violenza sono vecchie quanto le montagne. Io non ho fatto altro che tentare di mettere in pratica entrambe, e su una scala più vasta possibile.” Il merito principale di Gandhi non consiste nella scoperta della non- violenza, ma nella sua idea di applicabilità nell'ambito della lotta civile e sociale per l'indipendenza dei popoli. Il Mahatma stesso sottolinea come questo concetto sia già presente all'interno di varie religioni (Induismo,Buddismo,Taoismo, Cristianesimo..)

12 Gandhi non è stato l'unico a cercare di opporsi alla violenza e a tutto ciò che essa comporta
Guerra civile americana, guerre napoleoniche e guerra franco- prussiana movimenti sociali chiedevano soluzioni pacifiche. Prima Guerra Mondiale Gli intellettuali (Benedetto Croce, Albert Einstein..) si oppongono all'ingresso in guerra delle loro nazioni. Nel 1916 i socialisti italiani firmano il Manifesto di Kienthal. Nel 1917 diserzioni di massa,ammutinamenti e manifestazioni di disfattismo da parte di soldati ed anche di ufficiali. Nel 1918 il presidente Wilson redige i quattordici punti. Nel 1919 nasce la Società delle Nazioni → mantenere la pace

13 Fine della II Guerra Mondiale
Una nuova dimensione all'orrore per la guerra: Le Nazioni riflettono sul bisogno di cambiamento e di basi più stabili per il sistema delle relazioni internazionali. Viene creato l'Onu, un organismo sovranazionale avente l'obiettivo di mantenere la sicurezza collettiva e la pace tra le Nazioni In realtà la società che si sviluppa da queste premesse non è pacifica ed equilibrata. Ben presto la contrapposizione tra le potenze vincitrici, la Russia e l'America e la guerra fredda diedero vita a nuovi conflitti, tradendo le promesse di una pace duratura. Paradossalmente durante questi anni la pace viene mantenuta con il continuo ricorso ad armamenti sempre più potenti e micidiali da parte delle due Superpotenze create per spaventare l'avversario e impedire così il suo attacco.

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16 Pacifismo e nonviolenza
Spesso i termini pacifismo e nonviolenza sono considerati sinonimi, ma in realtà tra i due concetti vi sono delle differenze: La nonviolenza di Gandhi si è innestata sul pacifismo trasformandolo in una metodologia che - pur nella conflittualità - esclude in maniera radicale il ricorso alla violenza e alla guerra anche in forma di difesa. Il pacifismo invece individua casi in cui la violenza può essere - seppur dolorosamente - usata, come nel caso della legittima difesa. Si può essere pacifisti ma non necessariamente nonviolenti. Il termine nonviolenza entra nel linguaggio italiano nel grazie a Aldo Capitini che diffonde in Italia il pensiero di Gandhi

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18 Gli anni della contestazione
Fine anni '60, 1968 in particolare Movimenti sociali disomogenei (studenti, operai, minoranze etniche) di tutto il mondo chiedono trasformazione radicale della società basata sul consumismo, sull'elitarismo e sull'imperialismo.

19 Negli Stati Uniti le lotte degli studenti → contro la guerra del Vietnam → Critica all'istituzione dell'esercito. Diritto all'obiezione di coscienza.

20 Nascita di movimenti pacifisti → Hippy → si ispirano ai principi di Gandhi

21 Generica adesione a questi ideali di pace e contrari alla guerra → cantanti e politicizzazione della musica: Gianni Morandi “C'era una ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” (1966) Fabrizio de Andrè “La guerra di Piero” (1969) Bob Dylan “Masters of war” (1963)

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23 IL SIMBOLO DELLA PACE Il simbolo della pace è nato nel 1958 creato da un artista e designer britannico, Gerald Holtom, come simbolo della Campagna per il disarmo nucleare per diventare poi simbolo dell‘antimilitarismo negli anni sessanta.

24 L’ispirazione gli arriva studiando la famosa opera di Goya dedicata ai popolani madrileni fucilati dalle truppe di Napoleone. Lo colpiscono due figure: una viva con le mani alzate e una morta con le braccia abbassate. Trasforma il corpo in una linea dritta, le braccia in due righe opposte inclinate verso il basso e iscrive il tutto in un cerchio che rappresenta il mondo.

25 Scopre poi che il simbolo rappresenta la sovrapposizione delle lettere N e D (Nuclear Disarmament) dell‘alfabeto semaforico utilizzato anche nel codice nautico delle segnalazioni con le bandiere a mano.

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27 John Lennon: dai Beatles ai bed-In
Un cantante che non si limita ad una generica adesione ai temi del pacifismo e della nonviolenza → diventano suoi principi di vita e strumenti di lotta politica. Dal 1962 al 1970 è stato compositore e cantante (solista) del gruppo musicale dei Beatles

28 Maturazione dei membri della band dei Beatles “Revolution” (1968) :
“Dici di volere una rivoluzione, ebbene, sappi che tutti vogliamo cambiare il mondo. Ma quando parli di distruzione, ebbene, sappi che non puoi contare su di me”

29 La svolta Nel 1971, dopo lo scioglimento dei Beatles inizia la carriera da solista e l'attivismo politico di John, che decide di sfruttare il suo ruolo mediatico e la sua fama mondiale per diffondere l'idea di cambiare la società attraverso metodi nonviolenti e attraverso la pace: “Se devo andare in prima pagina tanto vale che ci vada con la parola “pace” “ Lui stesso afferma di avere preso come esempio i principi e la personalità di Gandhi: “Nessuno ha mai dato una possibilità alla pace, Gandhi e Martin Luther King ci hanno provato, ma sono stati uccisi.”

30 Nel marzo del 1969 John e Yoko si sposano a Gibilterra
Sanno che il loro matrimonio sarà un grande evento mediatico, occasione per: - promuovere la pace nel mondo e protestare contro ogni violenza - protestare contro la guerra del Vietnam - rivolgersi ai rivoluzionari dicendo di non usare la violenza o non otterrano la pace: “Se finisci per usare le violenza fai il gioco del sistema. Quando diventi violento sanno come trattarti.”

31 I Bed-In in Amsterdam I due sposi trascorrono la loro luna di miele ad Amsterdam in una stanza d'albergo. Passano una settimana a letto in pigiama a parlare di pace e di amore universale. Alle loro spalle dei cartelli con scritto”HAIR PEACE” “BED PEACE”: Meglio stare a letto che fare la guerra e lasciarsi crescere i capelli finchè non ci sarà la pace”. I giornalisti hanno libero accesso alla camera → diffondono l'evento in tutto il mondo

32 Bed-in di Montreal Nel Maggio 1969 insieme ad amici e parenti John Lennon registra la celebre canzone “Give peace a chance” → spera di raggiungere le masse e diffondere il messaggio politico della pace. ”Quando canto “I wanna hold your hand” tutto il mondo mi sente. Allora perchè non cantare “Give peace a chance”?” "La gente canterà questa canzone ripetutamente così come faceva per "Love Me Do"". La canzone diventa subito popolare; diventa l'inno del movimento pacifista americano contro la guerra del Vietnam.

33 Dicembre1969 John e Yoko diffondono cartelloni pubblicitarinelle maggiori città del mondo (New York,Londra,Parigi,Tokyo,Atene e anche Roma) → messaggio di pace → recano la scritta “WAR IS OVER! If you want it – Happy Christmas From John and Yoko”. Durante un'intervista viene chiesto ai due sposi chi ha finanziato le spese per i cartelloni pubblicitari e John afferma: ”Li abbiamo pagati cone le nostre tasche. Costano molto meno della vita di qualcuno.”

34 “Imagine” 1971 esce il singolo “Imagine” di John Lennon
“Imagine there's no countries It isn't hard to do Nothing to kill or die for And no religion too Imagine all the people Living life in peace... You may say I'm a dreamer But I'm not the only one I hope someday you'll join us And the world will be as one”.

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36 U.S.A. CONTRO JOHN LENNON Il successo e il largo seguito di John Lennon e la sua protesta → spaventano il governo imperialista americano di Richard Nixon (in carica dal 1969 al 1974). Gli agenti dell'F.B.I spiano ogni istante della sua vita al fine di incutergli timore: un uomo che è amico di soggetti pericolosi come Bobby Seale (leader politico dei Black Panthers) non può essere lasciato solo per un'istante. Nixon tenta anche di espellerlo dagli Stati Uniti, ma anche grazie alla fama del cantante non riesce nel suo intento.

37 Nonostante il suo rifiuto per la violenza e le armi,come accadde per Gandhi, l'8 dicembre 1980 John Lennon è vittima di un attentato da parte di Mark Chapman.

38 JOHN LENNON E LA POESIA: BENJAMIN ZEPHANIAH
(Birmingham 1958)

39 LENNON'S SONG He said he won't be no soldier
he said he don't want to die so he and his loved one Yoko gave the word of peace a try he said he won't be no churchman because he would end up dead he said he won't talk no soft talk he took rock and roll instead. And his voice spoke of the world in which he was born just a singer from the city of Liverpool and the prickle of the politically grown thorn caused his singing to become a freedom tool. [...]

40 Gandhi guida la lotta per l'indipendenza indiana
L'India fa parte da secoli dell'impero coloniale inglese 1917/18 → Gandhi ottiene in India i primi successi di lotta nonviolenta con l'abolizione delle limitazioni all'immigrazione indiana verso il Sud Africa e con le campagne di Satyagraha nel Champaran e nel Kheda Rowlatt act → Gandhi lancia una campagna di lotta → disobbedienza civile ,non-collaborazione economica,scioperi generali di tutta l'India, preghiere e digiuni Arresto di Gandhi → rivolte in tutto il paese → massacro di Amritsar (13/4/1919) 1919 Gandhi entra nel Partito del Congresso Indiano → 1921 ne diventa presidente → punta all'autonomia e all'autosufficienza economica dell'India → boicottaggi 1922 a Chauri Chaura → un corteo di manifestanti brucia vivi dei poliziotti inglesi → Gandhi, amareggiato per la deriva violenta delle proteste, sospende la satyagraha 1930 → “marcia del sale” 1932 → nuova costituzione con elettorato separato per gli Intoccabili 1946 → formazione di un governo “misto” indù e musulmano → leader musulmano non collabora → esplode il conflitto tra le due religioni 1947 → rischio di guerra civile di matrice religiosa → il governo inglese concede l'indipendenza all'India ma → il paese si divide in due stati: uno a maggioranza induista (l'Unione Indiana) e l'altro a maggioranza musulmana (Repubblica del Pakistan). Gandhi si batte per i diritti delle minoranze religiose in entrambi gli stati essendo legato ad un'idea di India unita e multireligiosa 1948 → Gandhi viene assassinato da un estremista religioso indù, Nathuram Godse.


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