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1 Presentazione eseguita da:
Il Calcio « Il calcio è l'arte di comprimere la storia universale in 90 minuti. » George Bernard Shaw Presentazione eseguita da: Tommaso A. Scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Verdi” Classe II C

2 INDICE Introduzione Campo da gioco Scopo del gioco Ruoli
Moduli di gioco Casi particolari Varianti principali Diffusione Nascita del gioco L’arbitro Pallone in gioco e non in gioco Falli e scorrettezze Calci di rigore e calci di punizione

3 Introduzione Il calcio (ingl. Association football o, più familiarmente, football) è un gioco sportivo nel quale si fronteggiano due squadre composte ciascuna da undici giocatori. Per praticarlo sono utilizzati un pallone sferico ed un campo di gioco con due porte. Il gioco è regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di segnare più punti (goal) dell'avversario facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria.

4 Campo da gioco Il calcio si gioca su un campo rettangolare di dimensioni variabili (lungo da 90 a 120 metri e largo da 45 a 90). Non è prescritto che il terreno sia ricoperto d'erba naturale: nelle gare afferenti alle massime categorie, comunque, è solitamente così. Il terreno viene delimitato ai lati da righe bianche tracciate con pigmenti bianchi (solitamente in gesso o vernice), ed è caratterizzato da due portali rettangolari (comunemente porta da calcio) muniti di reti nella parte posteriore ed esterna al terreno di gioco. Si gioca attivamente sul campo con l'uso di una sfera (comunemente pallone da calcio).

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6 Scopo del gioco Lo scopo del gioco è di far entrare la sfera (originariamente una palla di cuoio) nella porta avversaria, delimitata da due pali verticali congiunti da una traversa superiore che li unisce. La regola principale è che la palla non può essere colpita o toccata con braccia e mani; per lo più si usano i piedi ma ogni altra parte del corpo è ammessa. Il giocatore deputato al ruolo di portiere è l'unico che può toccare il pallone con le mani, ma solo all'interno della propria area di rigore (un rettangolo prospiciente la porta delimitato anch'esso da righe bianche). Rilevante è anche la regola del cosiddetto fuorigioco.

7 Ruoli Sono 4 i principali ruoli del calcio: il portiere, il difensore, il centrocampista e l'attaccante: Il portiere è quel giocatore del calcio che ha il compito di difendere la porta della propria squadra. A tal fine il regolamento gli dà la facoltà di giocare il pallone con qualsiasi parte del proprio corpo, incluse le mani. Tale prerogativa è garantita tuttavia solo nella propria area di rigore. Fuori da tale area, il portiere è tenuto a giocare la palla come ogni altro suo compagno di squadra. I difensori sono schierati di fronte al portiere e costituiscono l'ultima difesa della propria porta prima del portiere stesso. Il compito primario del difensore è evitare che gli attaccanti avversari arrivino in prossimità della propria rete.

8 Il centrocampista è un giocatore che agisce nella fascia centrale del campo (il centrocampo, appunto), in raccordo tra la linea difensiva e la linea d'attacco con la funzione di filtro o di costruzione del gioco Probabilmente si tratta della posizione più complessa. Data la vastità dell'area di gioco che può occupare, esistono molti ruoli associati a questa posizione e spesso i nomi variano di schema in schema. L'attaccante è ovviamente il giocatore con la posizione più avanzata, gioca sulla prima linea. Ha il principale compito di segnare o crossare la palla in area

9 Moduli di gioco Durata del gioco
Le partite durano 90 minuti e sono suddivise in due frazioni (comunemente tempi) di quarantacinque minuti ciascuna, intervallate da un periodo di riposo non superiore ai quindici minuti. Prima della fine dei due tempi, il giudice di gioco (comunemente l'arbitro) decide se concedere un periodo di estensione del tempo di gioco (comunemente recupero) come parziale contropartita al tempo perso per sostituzioni, infortuni o quant'altro si verifichi durante il gioco e sia causa di arresto temporaneo della partita.

10 Casi particolari In competizioni che prevedano l'eliminazione diretta ed esigano un vincitore della gara, attualmente si ricorre di solito a tempi supplementari (due tempi di quindici minuti ciascuno) e, in caso di ulteriore parità, si passa ai calci di rigore per stabilire il vincitore. Precedentemente era in vigore un sistema casuale per determinare la squadra vincente basato sul lancio di una monetina: il cosiddetto "Testa o croce".

11 Varianti principali Alcune varianti nel meccanismo dei tempi supplementari, introdotte dalla seconda metà degli anni '90 prevedevano: il silver gol: la squadra che riesce a terminare in vantaggio il primo tempo supplementare si aggiudica l'incontro senza bisogno di disputare il secondo tempo supplementare; il golden gol: la prima squadra che segna nei supplementari si aggiudica l'incontro e la partita finisce immediatamente. Queste modifiche regolamentari sono state abolite nel 2004.

12 Diffusione Il calcio si gioca a livello professionistico in tutto il mondo. Milioni di persone vanno regolarmente allo stadio per seguire la propria squadra del cuore, e molte altre guardano le partite in televisione. C'è anche un elevatissimo numero di persone che gioca al calcio a livello amatoriale. Non c'è dubbio che la popolarità di questo sport continui a crescere continuamente. In Africa, Asia e Stati Uniti l'interesse sta crescendo sempre più negli ultimi anni. Non a caso, nel 2010 il Sudafrica ospiterà la manifestazione più importante del calcio: i Mondiali di calcio.

13 Nascita del gioco La patria del calcio moderno è l'Inghilterra, e in particolare, i college britannici, nei quali ci si ispirò al calcio fiorentino che veniva praticato a Firenze nel periodo medievale. Nasce come sport d'élite: erano i giovani delle scuole più ricche e delle università a giocare al football. Le classi erano sempre composte da dieci alunni, e a questi si aggiungeva il maestro che giocava sempre insieme a loro. Ecco spiegato perché si gioca in undici. Il capitano di una squadra di calcio è una sorta di discendente del maestro della public school.

14 L’arbitro All'arbitro spettano tutte le decisioni tecniche e disciplinari legate allo svolgimento di una gara. Egli inizia ad esercitare la sua autorità disciplinare dal momento in cui raggiunge l'impianto sportivo finché non lo abbandona al termine della gara, mentre invece la sua autorità tecnica vige per tutta la durata della gara.

15 L'arbitro vigila sul rispetto delle regole del gioco, e quando ravvisa una infrazione delle stesse, è suo dovere comminare la sanzione tecnica prescritta e anche quella disciplinare, se prevista. Tutte le sue decisioni dovute a fatti di gioco sono inappellabili e spettano a lui e solo a lui, anche se egli ha facoltà di avvalersi del giudizio dei sui assistenti ufficiali. È nei poteri dell'arbitro comandare calci di punizione o di rigore, ammonire o espellere calciatori, allontanare dirigenti, interrompere o sospendere definitivamente la gara. A seconda della gara, l'Arbitro può godere della collaborazione di due Assistenti che presidiano le linee laterali.

16 Pallone in gioco e non in gioco
Tutte le linee disegnate sul campo di gioco, sono parte dell'area che delimitano. Quindi un pallone che percorre una linea laterale è considerato in gioco, un pallone sulla linea dell'area di rigore è decretato essere all'interno l'area di rigore. In definitiva, il pallone deve superare totalmente la linea laterale o di fondo per essere considerato fuori dal gioco e deve superare totalmente la linea di porta per essere considerato in rete. Se anche una minima parte del pallone non ha oltrepassato la linea, è ancora in gioco.

17 Falli e scorrettezze L'arbitro ha il potere di punire un calciatore ed anche un allenatore, o un qualsiasi dirigente presente in panchina, per cattiva condotta, gioco violento o proteste. Un arbitro può estrarre il cartellino giallo come ammonizione e il cartellino rosso che comporta l'espulsione del giocatore.

18 Calci di rigore e calci di punizione
Segnare un rigore è relativamente facile. L'attaccante deve tirare dal dischetto situato a 11 metri dalla porta; davanti a sé ha solo il portiere che non può muoversi dalla linea di porta se non lateralmente. L'arbitro fischia un calcio di punizione a favore della squadra che subisce fallo in qualsiasi zona del campo che non sia l'area di rigore. La squadra che difende può formare una barriera la cui posizione e composizione viene decisa dal portiere, mentre la sua distanza minima deve essere di 9,15 metri dal punto di battuta.

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