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PubblicatoNiccolò De angelis Modificato 10 anni fa
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Prof. Bruno Marangoni Dipartimento di Colture Arboree Universita’ di Bologna
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10.000 anni fa scoperta l’agricoltura
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□ Dopo la scoperta del fuoco è stata l’agricoltura a determinare i cambiamenti più rivoluzionari nella storia del genere umano □ Da un'economia di tipo predatorio, basata sulla caccia, la pesca e la raccolta di frutti, semi e radici, in età neolitica gli uomini lentamente passarono ad un'economia di produzione del cibo. □ Nel corso del tempo gli effetti dell'agricoltura produssero una serie di cambiamenti radicali: ▫ un notevole sviluppo delle tecniche produttive, ▫ un forte incremento demografico, ▫ una vistosa trasformazione dell'ambiente naturale. Cambiamenti radicali
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Surplus e stanzialità Il Neolitico è l'ultima fase della preistoria l'uomo incomincia grazie alla scoperta dell'agricoltura a produrre: □ un surplus □ a condurre una vita sedentaria. Le nuove tecniche agricole consentono di produrre un'eccedenza alimentare, cioè di disporre di più cibo di quanto sia necessario alla sopravvivenza della comunità. E' questa la condizione indispensabile per la nascita della più antica civiltà urbana quella dei Sumeri.
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Mezzaluna fertile L’agricoltura ebbe le sue prime origini negli altipiani del Vicino e Medio Oriente (Mesopotamia settentrionale, Anatolia sud- orientale, Palestina), la cosiddetta mezzaluna fertile. E' nelle terre alluvionali della Fertile Mezzaluna che è stato inventato l'aratro. Le prime piante coltivate furono l’orzo, il miglio, il frumento.
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Diffusione dell’agricoltura Dal Vicino Oriente l'agricoltura si diffonde nel bacino del Mediterraneo e poi nell'Europa continentale e settentrionale. In seguito l’agricoltura compare in altre regioni della Terra: 9000 anni fa in Asia (Cina, India, Indonesia), dove si mise a coltivazione soprattutto il riso; 8000 anni fa in America (Messico e Ande settentrionali), dove si coltivarono mais e patate.
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Diffusione dell’agricoltura
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Origini dell’agricoltura accettate Origini dell’agricoltura possibili
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Disboscamenti L'agricoltura seminativa (grano, orzo e leguminose) e l'allevamento praticate in Europa (capra, pecora, bue, maiale e in seguito anche cavallo) hanno avuto origine nelle zone collinari e nei bacini inframontani del Vicino Oriente. Il continente europeo era interamente coperto dalla foresta e per creare campi e pascoli fu indispensabile intraprendere una colossale opera di disboscamento. Lo strumento fondamentale per questa impresa della civiltà neolitica fu l'ascia di pietra verde levigata.
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Antichi strumenti agricoli
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Egitto
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Grecia
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L’agricoltura nell’impero romano I romani praticavano diverse tecniche quali il maggese, il sovescio delle colture, la letamazione. La vastità dei possedimenti romani consentiva loro di coltivare i cereali nelle colonie disseminate nel Mediterraneo, e diverse essenze arboree.
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Alto Medioevo Con la caduta dell’Impero romano, l’arte agricola decadde e s’impose un sistema autarchico il periodo feudale, che raggiunse il suo apice intorno al 1100 d.C., vide nel feudo la costituzione di una comunità a sé stante, con al centro l'imponente dimora del signore e attorno uno o più villaggi, abitati da contadini indissolubilmente legati alle terre del feudo. I feudi più grandi avevano un mulino per macinare i cereali, un forno per cuocere il pane, un vivaio di pesci, orti, frutteti e torchi per l'uva o le olive.
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La rivoluzione dell’anno mille A partire dall'XI secolo si avviò in Europa una profonda trasformazione, uno degli aspetti più importanti fu l'estendersi delle superfici coltivate, infatti, s'incominciò un lavoro intenso di disboscamento e di messa a coltura di terre vergini. Nel IX secolo gli agricoltori introdussero nuovi tecniche. L'aratro venne reso più efficiente, la falce prese il posto del falcetto, l’erpice permise di preparare in modo efficiente il terreno.
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Lavorazioni del terreno
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Rotazione triennale Il metodo di coltivazione era rigidamente prescritto. La terra coltivabile era divisa su tre aree in rotazione: la prima seminata in autunno con frumento o segale; la seconda seminata in primavera con orzo, segale, avena, fagioli o piselli; la terza lasciata a maggese, cioè a riposo. Ogni area era a sua volta divisa in strisce senza siepi o staccionate per separare una striscia dall'altra.
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irrigazione Le crociate incrementarono le occasioni di incontro con la cultura islamica da parte degli europei, che poterono così conoscere gli agrumi, la seta e i tessuti di cotone. Nel periodo della dominazione araba in Egitto e Spagna, l'irrigazione fu estesa a terreni prima sterili o improduttivi. In Spagna vennero piantate viti su terreni scoscesi e l'acqua per l'irrigazione veniva portata dalle montagne alla pianura. Venivano coltivati il riso, la canna da zucchero, il cotone, gli spinaci e i carciofi, come pure il pregiatissimo zafferano, Mentre il baco da seta era allevato insieme al gelso, le cui foglie sono l’alimento principale di questa larva.
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Progressi tecnica XVI: la rotazione quadriennale (erba medica, trifoglio, si abbandona il maggese) L'impiego della macchina a vapore si estese dalla fabbrica al campo. Gli aratri venivano assicurati a cavi tirati da macchine a vapore ferme. Dopo la metà del secolo, il lavoro di Justus von Liebig culminò nella fondazione della moderna chimica agraria, Alcuni anni dopo si registrò la grande innovazione di Pasteur nel sistema di allevamento del bestiame.
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In alcune zone del mondo si utilizzano ancora metodi primitivi di coltivazione
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Area continentale in direzione est-ovest Facilità di diffusione delle specie Ampia disponibilità di specie domesticabili Domesticazione di molte specie animali e vegetali Surplus alimentare, immagazzinamento Società sedentarie e numerose, densamente popolate, socialmente stratificate Tecnologia Armi da fuoco, spade d’acciaio Navigazione transoceanica Cultura scritta, organismi di governo Malattie epidemiche CAUSE PROSSIME Cavalli CAUSE REMOTE
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Mezzaluna fertile Cina Ande, Amazzonia Africa 0ccidentale e Sahel Etiopia Stati Uniti Occidentali Nuova Guinea farro, einkorn (Triticum monococcum), orzo Piselli,lenticchie, ceci lino - melone riso, panico, miglio perlato Soia,Ph. Angularis, Ph aureus canapa - [melone] Quinoa, [mais] Fagioli comuni e di Lima, arachidi cotonejiacama Varie specie di zucche Sorgo, miglio africano, riso africano Fagioli dall’occhio, Arachidi (Apios tuberosa) Cotone (G.barbadense) Manioca, patata, patata dolce Varie specie di zucche Miglio (Eleusine coracana), Teff, [grano, orzo] [piselli, lenticchie][lino] -- Orzo spp. Pusillum, gen. Phalaris, gen. Chenopodium - - Girasole articiocco C. pepo Canna da zucchero -- Igname, taro - India [grano, orzo, riso, sorgo, miglio] Fagioli (Ph. Aureus, Ph. Mungo, Dolicos lablab) Cotone, lino - cetriolo Cereali e altre erbacceLeguminose Tuberi, Radici Fibre COLTIVAZIONI PREISTOICHE NEL MONDO Cucurbitacee
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colonizzazione Attorno al 1500 con le prime spedizioni degli esploratori europei nel resto del mondo vennero fondate le prime colonie, dove furono impiantati insediamenti agricoli sia per dare nutrimento ai coloni, sia per produrre colture finalizzate al commercio e all'approvvigionamento alimentare della madrepatria. Le colture e i prodotti principali comprendevano canna da zucchero, cotone e tabacco, come pure lana e pellami; in particolare, un contributo fondamentale alla crescita dell’agricoltura europea venne dall’introduzione di colture quali il granturco e la patata.
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Particolarità cereali La coltivazione dei cereali, che ha avuto origine nelle parti del mondo aride a latitudini tropicali o subtropicali, riguarda generalmente poche specie altamente produttive. I semi duri dei cereali possono essere immagazzinati per lunghi periodi senza perdere il valore nutritivo o la capacità di germogliare. L’adozione di un’agricoltura basata su cereali dovette implicare delle trasformazioni notevoli della struttura genetica delle piante.
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Cereali o tuberi Vi sono due tipi fondamentali di attività agricole legate alla sussistenza: un’agricoltura basata sui cereali, come grano, orzo, riso o miglio e un’agricoltura basata su radici e tuberi, come patata, taro o manioca. Diverse sono le tecniche agricole, come differente è il potenziale alimentare, giacché le radici e i tuberi forniscono un supporto alimentare piuttosto basso che necessita di una integrazione dietetica notevole. Le piante che hanno riscosso il maggior successo sono state però i cereali, poiché essi hanno numerose virtù: crescono in fretta, sono molto produttivi e sono ricchi di carboidrati necessari a una buona alimentazione.
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selezione Le forme domestiche dei cereali si distinguono facilmente dalle varietà selvatiche innanzi tutto per i chicchi più grandi e rotondi, ma soprattutto per il sistema di riproduzione non spontaneo. Le graminacee selvatiche hanno infatti delle spighe fragili che rendono facile la propagazione spontanea dei chicchi attraverso la dispersione. Il punto di partenza della selezione operata dall’uomo è stata la raccolta delle piante con le spighe meno fragili ancora piene di chicchi; in questo modo il primo agricoltore ha favorito un carattere patologico della pianta, rendendo le piante totalmente dipendenti dalla semina artificiale.
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Orzo, farro, frumenti nudi I cereali più importanti per lo sviluppo dell’agricoltura neolitica del Vicino Oriente e dell’Europa furono l’orzo (Hordeum disticum e Hordeum vulgare), il farro piccolo (Triticum monococcum), il farro grande (Triticum dicoccum) e i cosiddetti frumenti nudi, come il frumento tenero, il frumento duro e simili (Triticum aestivum, Triticum durum, Triticum turgidum )
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Orzo farro grano
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