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PubblicatoEdda Giusti Modificato 10 anni fa
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Web 2 e RSS
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Web 2.0 Può essere inteso come “un centro gravitazionale” Può essere visualizzato come un insieme di principi e di procedure che collegano un sistema di siti a una distanza variabile dal “centro gravitazionale”. E’, per definizione, un costante “work in progress”
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Web 2.0 Google è l’archetipo del web 2.0 Non è mai stato un “pacchetto” in vendita, è una applicazione web nativa concepita come servizio; Nessuna release, nessuna licenza, nessun porting su piattaforme diverse. Il “segreto” di Google è nella gestione dei database. Google è un database specializzato. Google non è un server e non è un browser, è un intermediario tra l’utente e la sua esperienza online
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Web 2.0 Nel (recente) passato Microsoft ha dominato con la sua piattaforma, sconfiggendo gran parte delle applicazioni concorrenti Lo scontro con il web 2.0 non è più su piattaforma Microsoft e applicazioni non Microsoft Lo scontro è tra due piattaforme diverse. La domanda è: quale architettura e quale modello di business sono più idonei ad affrontare le opportunità che si presentano? Il modello Microsoft parte dal presupposto che si aggiorni l’ambiente del proprio PC ogni 2-3 anni, l’utente di Google esplora le novità nel proprio ambiente tutti i giorni.
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Web 2.0 Il web 2.0 usa la potenza del web per sfruttare “l’intelligenza collettiva” I nuovi contenuti e nuovi siti degli utenti vengono integrati alla struttura del web da altri utenti (hyperlinking) che ne scoprono il contenuto e creano nuovi link La rete delle connessioni cresce organicamente come risultato dell’attività collettiva degli utenti del web. Altri esempi: Wikipedia, Flickr, Amazon, delicious Il tagging (da tag – parola chiave) consente di ottenere associazioni multiple anziché categorie rigide (es foto taggate di Flickr)
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I Blog La crescita dei blog è dovuta al successo del web 2.0 I blog sono home page personali. Sotto il profilo tecnologico non sono una novità ma l’organizzazione cronologica di un blog migliora il sistema di erogazione, la pubblicità e la “catena del valore” La differenza tecnologica è nell’RSS che consente non soltanto di collegarsi ad una pagina ma di “abbonarsi” ad essa ricevendo avvisi ogni volta che viene modificata (web incrementale o live web) I “website dinamici” hanno soppiantato le pagine web statiche. Un feed RSS è molto più potente di un link
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RSS (Really Simple Syndication) E’ un semplice file di testo che presenta informazioni in modo organizzato; permette di ricevere sul proprio PC, in tempo reale, qualsiasi notizia diffusa da un blog o da un sito che faccia uso di questa tecnologia; Una volta che queste informazioni sono sul vostro computer, potete leggerle anche se non siete connessi a internet
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RSS (Really Simple Syndication) Cliccare sul logo RSS (tasto di colore arancione) o un link del tipo syndicate appare un file: copiate l'URL di questo file aggiungetelo nel vostro lettore con il comando aggiungere o creare un flusso. vantaggi rispetto ad altri canali di comunicazione : –L'informazione è trasmessa all'utente (Pull) ed è quest'ultimo che ne fa la domanda ; –L'utente resta anonimo e controlla l'accesso all'informazione. –La diffusione dell'informazione e il suo aggiornamento sono quasi istantanei. –La semplicità e la standardizzazione di questa tecnologia la rende trasportabile su tutte le plattaforme (lettori software, siti web, blogs, mac, pc, telefono, pda, ecc..
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Permalink Il collegamento permanente (permalink) è favorito da RSS Per la prima volta è diventato relativamente semplice puntare direttamente ad una sezione specifica del sito di qualcun altro e parlarne. Sono nate discussioni. Sono nate conversazioni. E di conseguenza sono nate amicizie. Il permalink è stato il primo tentativo vincente di costruire ponti tra i weblog.
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Blogsfera Se una parte essenziale del Web 2.0 riguarda lo sfruttamento dell’intelligenza collettiva trasformando il web in una specie di cervello globale, la “blogosfera” è l’equivalente di un chiacchiericcio mentale costante. Può non riflettere la struttura profonda del cervello, che spesso è inconscia, ma è l’equivalente dei pensieri consci. E in quanto riflessione del pensiero conscio e dell’attenzione, la blogosfera ha iniziato ad avere un potente effetto.
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Blogsfera Se si trattasse semplicemente di un amplificatore, i blog sarebbero poco interessanti ma, come Wikipedia, il blog sfrutta l’intelligenza collettiva come una specie di filtro. James Suriowecki la definisce “la saggezza delle folle”: l’attenzione collettiva della blogosfera seleziona il valore. Dan Gillmor sostiene che sia un mondo in cui “il pubblico”, e non alcune persone dietro le quinte, decide ciò che è importante.
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