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Tra conflitto e dialogo.
Marco Galiano Dottorato di Ricerca in “Progettazione e valutazione dei processi formativi” - XXI ciclo Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Bari
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Tra conflitto e dialogo
Cos’è il conflitto? Etimologia Dal latino CONFLICTUS urto, cozzo, e questo da CON-FLIGERE urtare una cosa con un’altra, composto di CON = CUM insieme e FLIGERE percussione, collisione.
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Tra conflitto e dialogo
Sinonimi scontro combattimento battaglia lotta guerra Contrari pace armonia accordo conciliazione
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Tavola di sinonimia Tra conflitto e dialogo
Conflitto può essere usato come variante di registro più elevato di guerra, ma ha fondamentalmente il si-gnificato più limitato di episodio armato (es. conflitto a fuoco); negli usi figurati indica contrapposizione, contrasto (es. conflitto di interessi, di sentimenti, di idee); in accezione giuridica è il contrasto che può nascere tra autorità ed organi politici, amministrativi o giudiziari (es. conflitto di competenza, di giurisdi-zione). Dizionario interattivo dei Sinonimi e dei Contrari Garzanti
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Presupposti “pedagogici”
Tra conflitto e dialogo Presupposti “pedagogici” Promozione sociale significa suscitare persone. La persona è tale quando sente di rispondere ad un appello La persona appartiene soltanto a se stessa
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Tra conflitto e dialogo
Prima parola chiave CRISI
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UTOPIA Seconda parola chiave Tra conflitto e dialogo
Quando gli uomini non sanno più sognare le cattedrali, non sono più nemmeno in grado di costruire delle belle soffitte. Emmanuel Mounier
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IMPEGNO Terza parola chiave INSIEME Tra conflitto e dialogo
di chi cresce di chi educa… INSIEME
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È IMPOSSIBILE UNA RELAZIONE SENZA CONFLITTO
Tra conflitto e dialogo È IMPOSSIBILE UNA RELAZIONE SENZA CONFLITTO QUINDI… I conflitti fanno parte di tutte le interazioni umane e non sono né buoni né cattivi. Il punto non è quello di evitare completamente i conflitti, ma di risolvere i contrasti e di sciogliere il risentimento prima che degenerino in un vero e proprio scontro. Daniel Goleman La frequenza dei conflitti non è legata alla positività o meno del rapporto stesso. Thomas Gordon
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UNO VINCE L’ALTRO PERDE
Tra conflitto e dialogo Ciò che è importante è il numero dei conflitti non risolti e i metodi usati per cercare di risolverli. METODO CLASSICO UNO VINCE L’ALTRO PERDE CHI VINCE? CHI PERDE?
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IL CONFLITTO COME PROBLEMA
Tra conflitto e dialogo CAMBIO DI PROSPETTIVA IL CONFLITTO COME PROBLEMA DA RISOLVERE Perché?
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Il conflitto come problema
Tra conflitto e dialogo Area problematica 1 Area di efficacia relazionale Il conflitto come problema Area problematica 2
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Sentimento di rispetto Soluzione accettabile per entrambi
Tra conflitto e dialogo Soggetto 1 Soggetto 2 Sentimento di rispetto Soluzione accettabile per entrambi Comunicazione nei due sensi
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EVITARE L’ESCALATION DEL CONFLITTO:
trasformare i giudizi pesanti che si ricevono in suggerimenti positivi ignorare l’esca (concentrarsi sulla parte utile della critica) chiedere l’alternativa possibile mettere a confronto le priorità affermare il proprio punto di vista interrompere la conversazione di fronte alla rigidità mettere in evidenza il suggerimento positivo (cambiare in meglio anziché sottolineare il negativo: ciò che sarebbe positivo invece (o soltanto) ciò che è stato negativo) evitare un atteggiamento sempre negativo dinamizzare il negativo e costruire il positivo
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Come? DIALOGO CONTINUO… Tra conflitto e dialogo
Individuare il problema Proporre le possibili soluzioni Valutare le possibili soluzioni Individuare la soluzione migliore Come attuare la soluzione Verificare e valutare se la soluzione ha risolto il problema DIALOGO CONTINUO…
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Non è dialogo Rapporto monodirezionale Il semplice discorrere
Tra conflitto e dialogo Non è dialogo Rapporto monodirezionale Il semplice discorrere Informare/si
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Tra conflitto e dialogo
latino DIÀLOGUS dal greco DIÀLOGOS composto della particella DIÀ fra e LÒGOS discorso che tiene a LÈGO parlo
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Dialogo socratico Tra conflitto e dialogo
Confronto tra opinioni diverse al fine di ricavare quell’unità che le media, quella verità concettuale che si cela al di sotto delle parvenze. Perciò il dialogo è finalizzato ad un esplicito obiettivo, implica una processualità logica che garantisce la validità del discorso, diversamente dalla persuasione retorica dei sofisti (far valere comunque le proprie opinioni su quelle dell’avversario).
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Ironia Maieutica Tra conflitto e dialogo
Scagliata contro la presunzione intellettualistica di tutto il conoscere (criticata da Socrate col suo «sapere di non sapere») Maieutica Esclude che la conoscenza possa procedere naturalistica-mente dal senso alla ragione, e riconosce che la verità è scoperta piuttosto che conquistata, è data, è trovata nell’interno dell’anima umana.
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Tra conflitto e dialogo
Il dialogo, in questi termini, può anche assumere la forma del monologo cioè di un discorso formulato nel proprio interno, specialmente di fronte all’emergere di problemi esistenziali. Se l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio egli non può non ritrovare in sé (dialogando con se stesso) la stessa verità. Nella filosofia moderna il dialogo si presenta come confronto critico tra teorie, tesi diverse e come un incontro con l’essere allo scopo di svelare l’essere che è in ciascuna esistenza
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Obiettivi raggiungibili attraverso il dialogo
Tra conflitto e dialogo Obiettivi raggiungibili attraverso il dialogo La ricerca o la conquista della verità Migliore chiarificazione di se stessi (trasparenza interiore) Confronto critico di diverse opinioni
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La ricerca della verità
Tra conflitto e dialogo La ricerca della verità Negazione del rapporto monodirezionale, autoritario (soggetto passivo, privato di un qualsiasi spirito critico, e quindi creativo). Il dialogo autentico mira a rendere l’altro partecipe della ricerca. Anche quando al dialogo viene a mancare la peculiarità della sua struttura (ricerca del vero), conservan-done solo la forma (discorrere), esso svolge una importante funzione pedagogica anche se priva dell’ironia e della maieutica socratica.
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Migliore chiarificazione di se stessi
Tra conflitto e dialogo Migliore chiarificazione di se stessi Il dialogo porta il soggetto a superare le proprie opinioni («mi sembra»), l’immediatamente vissuto. Costringe ad una chiarificazione dei termini e della formula-zione del (proprio) discorso, ai fini di renderlo esplicito in tutte le sue dimensioni. Chiaramente questo si fonda su solido presupposto etico. Non si presume che il dialogo pervenga allo svelamento totale del proprio interiore in quanto l’uomo non è un problema scientifico bensì un mistero.
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Confronto critico di diverse opinioni
Tra conflitto e dialogo Confronto critico di diverse opinioni Da ciò che un fenomeno è al modo in cui esso si manifesta. Se l’uomo è incapace di logos (verità) è pertanto legato alle opinioni. Di qui l’inevitabilità del dialogo, di approfondimento critico e dialettico. Ogni tesi non può che incontrare altre (anti)tesi in attesa di realizzare sintesi ulteriori, nel tentativo di costruire una verità storicamente, e non più ontologicamente, data.
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Il primato della domanda
Tra conflitto e dialogo Il primato della domanda Il dialogo si struttura nella connessione tra domanda e risposta ma il primato spetta alla domanda. Saper porre domande significa aprirsi all’altro e ascoltarne il pensiero sotto forma di risposta. Il presupposto etico: sapere di non sapere. Ciò porta ad una predisposizione etica di sé. Cosa si comunica nel dialogo? Quale téchne (metodo) adottare?
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DIALOGARE INTERPRETARE COMPRENDERE AGIRE
Tra conflitto e dialogo DIALOGARE INTERPRETARE COMPRENDERE AGIRE
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La via dell’empatia Tra conflitto e dialogo
Il vero cambiamento si ha quando la persona comincia ad accettarsi e si sente accettata. Ferdinando Muntuschi Il dialogo tra persone aiuta l’incontro delle diversità. Chi stimola dovrebbe essere capace di bi-locarsi: contatto col proprio sé e con l’altro, consapevolezza delle proprie reazioni emotive e di quelle altrui.
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Tra conflitto e dialogo
L’empatia ci consente di condividere le emozioni e i pensieri di un'altra persona senza per questo violare i confini tra sé e l'altro. Carlo Fratini L'empatia è un modo di far risuonare il proprio universo emotivo in sintonia con quello dell'altro. L’empatia si fonda sulla capacità introspettiva del soggetto, sulla sua capacità di entrare in contatto col proprio universo emotivo. L'empatia è un modo di sentire il mondo più intimo dei valori personali dell'altro come se fosse proprio. Carl Rogers
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Tra conflitto e dialogo
Per approfondimenti: Bonino S., Bambini e nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1987. Cambi F., Nel conflitto delle emozioni, Armando, Roma 1998. Goleman D., Intelligenza emotiva, tr.it., BUR, Milano 1999. Gordon T., Insegnanti efficaci, tr.it., Giunti, Firenze 1991. Jelfs M., Tecniche di animazione, tr.it., Elle Di Ci, Leumann (To) 1986. Liss J., L'apprendimento attivo, tr.it., Armando Editore, Roma 2000. Mounier E., Il personalismo, tr.it., Editrice A.V.E., Roma 1964. Novara D., L’ascolto e il conflitto, La Meridiana, Molfetta (Ba) 1993. Pagano R., Educazione e interpretazione, La Scuola, Brescia 2001. Perla L., Educazione e sentimenti, La Scuola, Brescia 2002.
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Grazie! Tra conflitto e dialogo Marco Galiano Dottorato di Ricerca in
“Progettazione e valutazione dei processi formativi” - XXI ciclo Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Bari tel
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