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Apprendimento Integrato di Contenuti curriculari e di una Lingua

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Presentazione sul tema: "Apprendimento Integrato di Contenuti curriculari e di una Lingua"— Transcript della presentazione:

1 Apprendimento Integrato di Contenuti curriculari e di una Lingua
Ipotesi C.L.I.L. A cura di Alfredo Tifi: Apprendimento Integrato di Contenuti curriculari e di una Lingua Avvio di una riflessione e analisi di fattibilità di un eventuale progetto autonomo da inserire nel POF. Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L’autore è il solo responsabile di questa comunicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

2 Motivazioni estrinseche
Seguire specifici obiettivi generali e indicazioni UE Recepimento italiano (DL /10/2005 art.3 comma 3; circolare AOODGPER del 19/12/2010: progetto di formazione CLIL – potenziamento linguistico per docenti B1 B2  C1 con l’obiettivo di insegnare una DNL al 5° anno negli ITIS a partire dall’a.s ) Primo punto: Obiettivi generali Commissione Europea nel Libro Bianco su Istruzione e Formazione, 1995   indicazioni della Conferenza di Lisbona del 2000 (un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da fornire lungo tutto l'arco della vita: competenze in materia di tecnologie dell'informazione, lingue straniere, cultura tecnologica, imprenditorialità e competenze sociali;) Secondo punto: DL 226 5/10/2005 informativa al MIUR della Gilda (Aprile 2011) notare art. 14 Le motivazioni estrinseche sono deboli perché sorrette solo da insufficienti di introdurre il plurilinguismo nel sistema scolastico italiano. Per esempio l’ultima iniziativa di formazione linguistica-CLIL per insegnanti DNL (secondo punto dell’elenco) determinerà solo 1500 partecipanti che dovrebbero essere avviati ai corsi da settembre, sui ammessi in tutta Italia.

3 Motivazioni intrinseche
Necessario completamento della professionalità delle discipline professionalizzanti Potenziale il profilo formativo dell’Istituto Integrare l’offerta formativa della seconda lingua Sviluppare interesse e attitudini multilingue Diversificare metodi e forme di apprendimento/insegnamento in classe Migliorare la comprensione di contenuti curriculari Maggior motivazione e migliori contesti di apprendimento della L2. 1 (preparazione all’internazionalizzazione, negli studi futuri e nella vita lavorativa) 6 e 7. a) maggiore riflessione metalinguistica (esempio tempo- time, wheather, tense) 6. Conseguenza del punto 5 e del fatto che attività più ricche di procedure (spesso di codifica-decodifica) sfruttano maggiormente le risorse latenti e l’autonomia degli studenti, la comunicazione e le strategie collaborative, richiedono maggior sforzo di rappresentazione e sistematizzazione a discapito delle lezioni da uno a molti nella L1 il cui linguaggio si dà per scontato e i contenuti sono quasi sempre presentati già pre-ordinati nella versione finita, favorendo la passività.

4 Non esempi di CLIL Trattare un argomento inerente la specializzazione da parte del docente L2 senza che l’insegnante della disciplina DNL svolga alcun ruolo attivo nella stessa classe Trattare un approfondimento, leggere o proporre esercizi in L2 relativi ad argomenti già introdotti e sviluppati in L1. Tradurre da L2 a L1 o viceversa un testo su un nuovo argomento curriculare.

5 Esempi di CLIL Sviluppare in L2 un’attività strutturata su un argomento inerente la specializzazione in collaborazione col docente L2 + attività di rinforzo o verifica sulla DNL Il docente DNL sviluppa, per una parte del programma, attività strutturate che richiedono acquisizione di concetti curriculari e abilità linguistiche e comunicative in L2 e condivide verifiche con l’insegnante L2. Il CLIL richiede sistematicità. Alcuni aspetti possono essere trattati in L1 successivamente alle lezioni CLIL, con le quali si devono gettare sempre almeno le basi di un argomento nuovo. Per materie complesse anche la riflessione metacognitiva, o attività di problem solving possono essere condotte in L1 o in lingua mista (es. mappa concettuale bilingue), per garantire comunque l’accesso alla comprensione profonda.

6 Il CLIL richiede in particolare
Sequenzialità concettuale del contenuto Scaffolding = Sostituzione delle spiegazioni con attività ed esercitazioni che permettano di ripartire il compito cognitivo integrandolo con processi comunicativi Stimolare particolari funzioni della lingua 2. Cooperazione armoniosa tra 1, 2 e 3. Assessment misto (su contenuti + L2) My family and friend; 2. My School; 3. Famous People; 4. Saving the Rain Forests. Tutto in L2, compreso il supporto linguistico: audio-glossario; attività task oriented, in genere a coppie, a rotazione, o a piccoli gruppi. Un esempio interessante: un membro del gruppo va alla parete a leggere quanti più possibili elementi di descrizione da un elenco; li riporta ai compagni del gruppo che, dopo aver ascoltato e/o trascritto la descrizione, identificano il concetto descritto all’interno del testo completo che hanno a disposizione. Un importante shift metodologico consiste nel massimizzare il trasferimento delle abilità linguistiche tra alunni tramite lavori di gruppo e nell’uso delle tecnologie per registrare versioni ottimizzate di audio-presentazioni. Queste avrebbero anche il vantaggio di essere riascoltabili dall’ins. di inglese. 3. Linguaggi descrittivi, informali, gergali, relazionali, strutturali, etc.

7 Risorse & supporto Insegnanti esperti della DNL con esperienza didattica di insegnamento della DNL, con livello C1 ed esperienza didattica nell’insegnamento della L2. Supervisione e collaborazione insegnanti L2, es. preparazione materiali testuali e/o audio o rilettura / riascolto degli stessi preparati nelle lezioni CLIL DNL. Lezioni CLIL svolte col supporto di docenti di discipline affini madrelingua in visita o in contatto telematico – gemellaggio elettronico curriculare Formazione ins. DNL lingua L2 liv. B1 + linguaggio di comunicazione in classe uniforme con quello usato dall’insegnante di lingua 2 (con alcune compresenze) È proprio perché tale condizione non esiste che le lezioni comportano uno shift metodologico (scaffolding). E’ necessario un feedback per assicurarsi che la lingua 2 non sia snaturata o comunque non scenda al di sotto del livello praticato nelle lezioni di lingua. Il rischio che l’insegnante DNL poco esperto e poco abile della L2 “contagi” con la sua impostazione gli alunni dovrebbe essere risolto tramite l’uso di materiali (testi ed audio) originali e dando più spazio all’ascolto di questi che alla spiegazione in L2 approssimativa.


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