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PubblicatoRosalia Conti Modificato 9 anni fa
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Guglielmo II e la cultura Introduzione
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Illuminismo - prospettiva razionale-intellettuale collegato ad una causalità che deriva dalla meccanica e dalle scienze naturali - individualismo e soggettivismo che sostiene di poter costruire la società secondo le esigenze e gli interessi del singolo individuo per il bene di tutti - fiducia nel futuro e nel progresso che deriva dalla convinzione di poter dominare tecnicamente e capire per intero la natura –Controtendenze: romanticismo che tende verso il subconscio, il soprannaturale, il secreto, la tradizione e l’origine
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Storicismo - progresso - concezione lineare della vita - possibilità di spiegare fino in fondo le creature geneticamente e in base alla genesi -La successione degli eventi ha un legame interno -“una cosa deriva da un’altra” e da lì nasce “qualcosa di nuovo” -Il nuovo è sempre migliore -L’evoluzione si sviluppa verso un telos, quindi un obiettivo positivo
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Secolarizzazione e razionalizzazione - nascita di varie scienze e discipline speciali - dallo sguardo razionale delle scienze naturali deriva l’interpretazione secolarizzata dell’esserci - l’idea del progresso prende il posto dell’idea di provvidenza religiosa - il mondo è per intero spiegabile: il definitivo disincanto del mondo (Max Weber) -Il guadagno dei soldi come scopo finale -l’uomo serrato dentro meccanismi tecnici ed economici che alla fine si scoprono come totalmente irrazionali -Nessun rapporto trasparente tra le esigenze degli uomini e l’economia
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Emancipazione e partecipazione - Emancipazione come liberalizzazione da superiori -la critica come strumento di emancipazione -la libera stampa come strumento di critica -critica contro monarchia, burocrazia, amministrazione -critica contro cooperazioni, feudalismo, privilegi di ogni tipo -richiesta di una costituzione basata sui principi di rappresentazione e sovranità del popolo -prima i cittadini e i contadini, poi gli ebrei e gli operai, infine le donne Problemi: la paura dei cittadini che la massa del proletariato potesse distruggere la cultura borghese guidò alla nostalgia per il passato, ad un anticapitalismo e antisocialismo. Invece della “civiltà”, diventata un equivalente per superficiale, liberale, non-tedesco, cittadino, ebraico, internazionale, meccanico e insensato si cercò la “cultura” uguale al sano, tradizionale, nazionale, organico.
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Individualizzazione e integrazione. Formazione della nazione e unificazione - rottura dei rapporti sociali tradizionali - democratizzazione di grandi parti della popolazione - insicurezza e disintegrazione delle fasce sociali basse - nuovo rapporto dell’individuo con lo stato: rapporto immediato - Socializzazione con la nazione trascurando legami primordiali quali famiglia, tribù, paese ecc. - principio che fa nascere emozioni collettive dinamiche - basandosi sull’emancipazione dell’individuo e allo stesso tempo in controtendenza, perché lega il singolo di nuovo ad un sistema collettivo di dipendenze
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Rivoluzione industriale e tecnica - processo di base e motore dell’”evoluzione sociale” - cambiamenti strutturali dei settori economici: regresso dell’agricoltura, aumento della produzione industriale - migrazione verso centri urbani che conduce all’urbanizzazione e al fenomeno della metropoli - sviluppo di nuovi classi sociali, fortemente dipendente dal mercato, quali operai nell’industria e impiegati amministrativi - accelerazione e concentrazione della comunicazione e del traffico, che porta all’intensificazione dello scambio di merci, idee ed informazioni ed aumenta la mobilità degli uomini
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Processo disciplinare e crescita - la nuova condizione industriale e tecnica richiede dall’uomo un nuovo orientamento - subisce un processo disciplinare, deve adattarsi alla razionalità impersonale dell’economia industriale - la continua crescita e il continuo cambiamento diventano le basi del sistema - le esperienze dolorose della società in fasi economiche di recessione mostrano soltanto quanto l’uomo si aspetti un continuo cambiamento verso il meglio
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Sviluppo tecnico - sfruttamento di energie fossili quali il carbone per la macchina a vapore - ferrovia come rivoluzione del traffico - cambiamento del rapporto di spazio e tempo da parte dell’uomo - nuova percezione di parametri di distanza e durata - il confine del mental map dell’uomo doveva essere ridefinito - lo spazio raggiungibile era diventato più grande e il mondo più piccolo - nel secolo XX una nuova dimensione con l’automobile, l’aereo e la telecomunicazione tramite satellite
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Critica e crisi del moderno fine secolo e prima guerra mondiale Le circostanze “oggettive” sono cambiate troppo velocemente per permettere un’adeguato adattamento da parte dell’uomo. La posizione ambivalente e contraddittoria nei confronti del moderno può essere visto come il segno dell’epoca. Avversione contro la metropoli come rumorosa, frenetica e volgare, anonima e distruggente per quanto riguarda i rapporti umani e sociali. Un movimento di nazionalismo per conservare le particolarità di tutto che veniva considerato tedesco. Un desiderio di riavvicinarsi al familiare, al conosciuto, agli usi e costumi tradizionali. Il movimento della gioventù con il ritorno alla natura e la liberazione dalle costrizioni autoritarie e convenzioni borghesi incluso la liberazione del corpo.
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