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Istituto S.Alberto Magno anno

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Presentazione sul tema: "Istituto S.Alberto Magno anno"— Transcript della presentazione:

1 Istituto S.Alberto Magno anno 2014-2015
Il CIELO Istituto S.Alberto Magno anno

2 Questo progetto interclasse «Il cielo» è stato molto coinvolgente e ha stimolato gli alunni della Scuola Primaria nella produzione di testi, di libri, di storie fantastiche, di poesie, di ricerche; nella partecipazione attiva a laboratori con produzione di interessanti materiali, esposti nella mostra finale.

3 IL SISTEMA SOLARE - classe 1ª

4 Il 28 novembre 2014, noi alunni di classe Iª insieme alla maestra Suor Letizia abbiamo partecipato al laboratorio “Baby Planetario” a Re-Start. È stata una attività interessante e coinvolgente. Da questo incontro abbiamo capito che…

5 La Terra ne ha uno: la Luna
Il sole, come tutte le stelle, è una grande sfera gassosa che brilla di luce propria. Il sole ci dona luce e calore. La Terra ne ha uno: la Luna Giove, Saturno, Urano e Nettuno hanno gli anelli che sono formati da polveri e da piccole particelle. Attorno al sole ruotano nove pianeti privi di luce propria, disposti in questa sequenza: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. I più vicini al Sole, Mercurio e Venere, sono solidi e caldissimi. Man mano che ci allontaniamo i pianeti diventano più freddi. I pianetini o gli asteroidi sono grandi ammassi di roccia che ruotano fra Marte e Giove. Alcuni pianeti hanno corpi celesti, detti satelliti, che ruotano attorno ad essi.

6 I COLORI DEL CIELO - classe 2ª

7 IL SOLE IN CLASSE

8 LA LUNA E IL VENTO La luna che sorge nel cielo sembra una moneta d’argento che si nasconde dietro un melo per non farsi scorgere dal vento. La luna ride piano nascosta dietro un ramo marameo fa con la mano al vento che la cerca invano.

9 Chinsai, la città del cielo estratto del lavoro eseguito dalla classe terza

10 Chinsay la città del cielo
Marco Polo (Venezia ) racconta nel suo «Il Milione», di aver visitato una città della Cina chiamata Chinsay che significa città del cielo. Marco non ci dice come mai sia stato dato tale nome a quella città, allora noi abbiamo provato ad immaginare quale potrebbe esserne stato il motivo. Messer Polo racconta che la città è dominata dall’acqua di un grande fiume che la percorre in lungo e in largo attraverso una rete di canali; alimenta un grande lago e in parte la circonda. Insomma, se guardavi in alto o in basso rispecchiato nell’acqua, vedevi sempre il cielo. Doveva essere un gran bello spettacolo!

11 Quale altro motivo poteva far dare questo nome alla città
Quale altro motivo poteva far dare questo nome alla città? Messer Polo ci descrive Chinsay come una città ricca e popolosa, dove l’aria è pura e salubre, e la gente, dopo il lavoro, va con la famiglia a rilassarsi al lago. Là si pesca, si naviga su graziose barchette mosse da un solo remo, o si prende «l’aperitivo» in uno degli splendidi palazzi che sorgono sui due isolotti. Le persone sono bianche , belle e vestono di seta; sono ospitali, pacifici, non sanno maneggiare le armi, fanno commercio e mestieri con grande lealtà, si amano reciprocamente e non esiste tra loro gelosia: considerano infame chi dicesse parole poco oneste ad una donna. Insomma doveva essere un vero paradiso!

12 Un viaggio vicino alle stelle - Classe 4ª

13 I MITI E LE COSTELLAZIONI
La posizione delle stelle nelle costellazioni ha sollecitato la fantasia dai tempi più antichi. La vanità di Cassiopea, l’ingiusta punizione subita da Andromeda, la fedeltà di Cigno (amico di Fetonte) sono stati i MITI che hanno accompagnato la classe all’individuazione delle omonime costellazioni.

14 MODI DI DIRE CORRELATI ALLE PAROLE “CIELO” E “STELLE”
Si può usare un modo di dire per ideare un testo? Certamente. Scegliendo uno o più modi di dire “ad hoc” ogni bambino ha realizzato una pagina di diario o un racconto d’avventura o un racconto del brivido o un testo narrativo e lo ha illustrato con un disegno.

15 Classe V Un sogno, un pensiero, un’avventura: la vita di Thomas Stanford
Era una piovosa giornata nel new Jersey, agli inizi dell’autunno del Mr. Stanford e sua moglie erano nella loro casa davanti al camino perché già si sentivano i primi freddi, e volevano tenere al riparo il piccolo Thomas, nato da pochi giorni. Vivevano in una tranquilla cittadina di campagna, che avevano scelto proprio perché il loro bambino crescesse a contatto con la natura. Thomas cresceva ed imparava tante cose che i suoi genitori gli raccontavano, ma la cosa che più lo appassionava era osservare le stelle. Nel 1942 il padre di Thomas parte per la guerra quando lui ha solo quattro anni, chiamato a pilotare gli aerei da combattimento, lontano da casa e dalla sua famiglia. Il piccolo Thomas sente molto la sua mancanza ed è allora che comincia ogni sera ad osservare il cielo stelato immaginandosi di vedere il suo papà volare in quello spazio immenso, riuscendo così a sentirsi più vicino a lui. Nel 1945 la guerra finisce e il padre torna a casa sano e salvo. Thomas comincia la scuola e si appassiona agli studi matematici e scientifici, soprattutto a quelli sull’astronomia. Ad ogni compleanno e ad ogni Natale riceve tanti regali, ma quelli a cui tiene di più sono : un telescopio, un modellino del sistema solare e un libro sulle fasi lunari. Anche alcuni suoi amici si appassionano come lui a tutto quello che riguarda il cielo, il volo e gli astri, e così nelle sere d’estate, quando il cielo è più sereno, con il telescopio scrutano l’immenso spazio che è sopra di loro cercando di individuare le stelle e le costellazioni. In una di quelle serate, durante un party a casa di Thomas, decidono di costruire un piccolo razzo di legno e cartone, preparano una specie di rampa di lancio e accendono un piccolo fuoco. Il loro entusiasmo è grande perché si sentono come degli ingegneri che stanno realizzando un progetto di un veicolo spaziale. Ma quando provano a lanciarlo in cielo perdono il controllo e invece di salire precipita nel pollaio dei vicini di casa e lo manda a fuoco. La punizione dei genitori è molto severa e così Thomas deve rimandare i suoi sogni di viaggi spaziali.

16 Passano gli anni e Thomas frequenta un liceo scientifico chiamato “Sky High School”, dove oltre alla matematica e alle scienze studia astronomia, le fasi lunari, il movimento degli astri e i cambiamenti climatici. È in questi anni di scuola che conosce Mary Joe, una sua compagna di classe, che condivide con lui queste passioni e che poi diventa la sua fidanzata. Frequentano assieme anche l’università, e in quegli anni Thomas approfondisce sempre di più le sue passioni sui voli spaziali, che diventano per lui una vera e propria fissazione. Deve ancora laurearsi quando comincia a pensare di voler seguire quello che aveva fatto suo padre, diventare un pilota di aerei, e perciò appena terminati gli studi si arruola in aviazione. I primi tempi sono duri, lontano dalla sua famiglia e dalla sua fidanzata ma la sua grande aspirazione di diventare pilota lo rende sempre più determinato. Finalmente, dopo aver superato tanti esami, riesce a prendere il brevetto da pilota, e a quel punto viene anche ammesso all’accademia militare per diventare ufficiale di aviazione. La sua felicità è grandissima quando finalmente riceve i gradi e così diventa pilota militare. Verso la fine degli anni 50 si scatena la corsa alle esplorazioni dello spazio che vede una grande rivalità fra Stati Uniti ed Unione Sovietica per raggiungere mondi sconosciuti o nuovi pianeti, o per volare con astronavi fantascientifiche. Inizialmente sono i Russi a prevalere mandando la prima astronave in orbita lo Sputnik, e in seguito il primo essere vivente, un cane di nome Laika. Ma il traguardo più importante che raggiungono è quello di mandare il primo uomo nello spazio Yuri Gagarin. La rivalità tra le due nazioni è grandissima anche perché entrambe temono che l’altra voglia scatenare una guerra. A questo punto gli Americani si impegnano per fare qualcosa di ancora più incredibile e il loro obiettivo diventa quello di andare sulla Luna! I miglior piloti vengono perciò addestrati a diventare astronauti e anche Thomas viene scelto. Il periodo di addestramento è estremamente faticoso e porta Thomas lontano dalla sua famiglia, proprio come era accaduto al suo papà durante la guerra. È in questo periodo che si fa un amico che entrerà nella storia, Neil Armstrong. Nel 1969 gli Americani per la prima volta riescono ad arrivare sulla Luna con un’astronave, e gli astronauti Armstrong e Aldrin sono i primi uomini a mettere piede sul terreno lunare. Milioni di persone nel mondo guardano quell’evento incredibile alla televisione e provano ad immaginare come in futuro sarà possibile viaggiare nello spazio.

17 Negli anni seguenti vengono effettuate altre missioni spaziali, e ad una di queste partecipa anche Thomas, che atterra sulla faccia nascosta della Luna, cioè quella che non è mai visibile dalla Terra. Allora si rende conto di aver realizzato il sogno che aveva sin da bambino, e ricorda come i suoi amici lo prendessero in giro mente lui raccontava che un giorno avrebbe esplorato la Via Lattea. Al suo rientro sulla Terra racconta le sue emozioni a sua moglie e ai suoi bambini, che lo ascoltano sbalorditi, proprio come lui ascoltava estasiato i racconti delle battaglie aeree di suo padre. Negli anni seguenti le esplorazioni dello spazio continuano, fino a quando viene costruita una grande base che gira in orbita attorno alla Terra. In questa base lavorano astronauti e scienziati di varie nazioni, che studiano gli astri e i fenomeni scientifici che avvengono nello spazio. Anche Russi e Americani si ritrovano a collaborare insieme, cercando di superare le vecchie rivalità. Thomas, che nel frattempo è andato in pensione, vede realizzarsi un altro suo sogno, e cioè che finalmente il cielo riesca ad unire in pace i popoli della Terra!

18 Fine della presentazione.


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