Scaricare la presentazione
1
Con le conquiste in Oriente
Roma viene a contatto con la cultura greca Profondo cambiamento nella società La cultura viene influenzata dalla filosofia e dalla cultura greca
2
Una fase di transizione
I Patrizi erano avversi alla cultura greca, la loro mentalità faceva fatica ad adeguarsi ai cambiamenti. Il circolo degli Scipioni Fu il luogo dell’integrazione fra le due culture Solo la cultura Può dare solidità ad Un impero così vasto
3
Cambiamenti sociali Le lunghe guerre avevano impegnato per anni i piccoli proprietari terrieri. Al loro rientro le terre sono incolte e la concorrenza finirà per avere il sopravvento. Alcuni sono costretti a vendere le proprie terre. Nasce il Proletariato
4
I cavalieri I bottini di guerra e i tributi imposti ai territori conquistati erano diventati la nuova ricchezza dei cavalieri. Investono nei commerci, nell’industria ma non sempre correttamente. Inizia la corruzione.
5
Nei latifondi Vi è un largo impiego di schiavi.
Nasce un vero e proprio mercato di schiavi. La Sicilia diventa il regno degli schiavi. L’aristocrazia senatoria diventa proprietaria di vastissimi latifondi.
6
Problemi esteri Gli alleati italici, i socii, avevano partecipato alle guerre apportando il loro contributo. Roma non li aveva ammessi alla distribuzione delle terre, li sottoponeva a pesanti imposizioni fiscali e non concedeva loro il diritto di voto. I magistrati abusavano del loro potere.
7
In questa complessa situazione …
Entrano in scena i Gracchi. Propongono una riforma agraria Per ricostruire la piccola proprietà contadina.
8
I Gracchi Erano tribuni della plebe eletti a dieci anni di distanza l’uno dall’altro: Tiberio, eletto nel 133 a.C. aveva riaffermato una vecchia legge: nessuno poteva possedere più di 500 iugeri (125 ettari) di terreno pubblico. Chi aveva più di un figlio poteva avere fino a 1000 iugeri.
9
Tiberio fu vittima di un tumulto
Nel 123 a.C. venne eletto Caio: Ammise i cavalieri a far parte dei tribunali incaricati di giudicare i governatori delle province Costruì nuove strade Fondò colonie nelle province Ripropose la lex agraria di suo fratello
10
Il potere tornò nelle mani dei …
Senatori: gli OPTIMATES A loro si opponevano i POPULARES Cavalieri Plebei italici
11
Nel 107 a.C. I cavalieri e i popolari riuscirono a far eleggere console CAIO MARIO. L’esercito diventa professionale Il servizio militare è aperto ai proletari Nel 105 a.C sconfigge Giugurta, re di Numidia E successivamente i Cimbri e i TEUTONI CHE MINACCIAVANO L’IMPERO.
12
L’ARISTOCRAZIA SENATORIA
Contrappone a Mario, sospettato di voler instaurare un regime con l’appoggio delle classi più povere, SILLA Esponente dell’aristocrazia senatoria
13
La guerra sociale La classe senatoria continuava ad ignorare le richieste dei socii italici: i diritti di cittadinanza. Scoppia una guerra sociale: (91a.C-88a.C.) Gli alleati ottengono la cittadinanza romana
14
La guerra civile Mentre Mitridate, re del Ponto, aveva dato inizio ad una rivolta contro Roma, il Senato voleva che al comando dell’esercito ci fosse Silla mentre i ceti popolari ed i cavalieri volevano Mario.
15
Guerra civile 88 a.C Silla entrò a Roma a capo delle truppe e partì per l’Oriente. Mario fu costretto a fuggire; l’anno seguente Mario approfittò dell’assenza di Silla e saccheggiò la città per 5 giorni. 86 a.C Mario morì. Al ritorno di Silla dall’oriente la guerra civile riprese ma i mariani vennero sconfitti.
16
Silla dittatore a T.I. Crea LE LISTE DI PROSCRIZIONE: elenchi di persone in opposizione al suo potere che potevano essere represse con la violenza, i cui beni potevano essere confiscati e venduti all’asta. Nessuno poteva diventare console senza essere stato prima questore e pretore.
17
Le riforme di Silla I tribuni della plebe dovevano sottoporre le loro proposte al parere preventivo del senato. Un magistrato poteva ricoprire nuovamente una carica solo dopo dieci anni. I reati perseguibili dalla legge erano quelli considerati tali dalla legge stessa: “nullum crimen sine lege”
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.