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L’integrazione sudafricana
Il percorso da colonia improduttiva e costosa a stato modello per l’integrazione
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La colonia del capo Lo stato sudafricano è sicuramente lo stato più avanzato di tutta l’africa, ed è modello per tutti gli stati di questa regione che vogliono svilupparsi. Tuttavia nei primi anni del colonialismo britannico questa colonia era una delle più arretrate di tutto l’impero della regina. Infatti lo schiavismo era sviluppato tanto che gli schiavi erano il prodotto principale del commercio in quel periodo.
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L’inizio del colonialismo
Per capire lo sviluppo dello stato è vitale avere una chiara visione sulla storia e sulla situazione socio-politica della colonia del capo. Venne colonizzata dagli inglesi durante le guerre napoleoniche nel 1806, al solo scopo di avere un avamposto schiavista e di toglierlo all’avversario francese e con l’intenzione di lasciarla al termine di queste guerre. Nella regione i bianchi erano solo un terzo della popolazione, tuttavia quasi ogni famiglia europea aveva schiavi e si comportava come feudatari nei confronti dei pastori locali, i Khoikhoi, che avevano subito lo stesso trattamento dei liberi proprietari terrieri tra il 900 e il 1100 nei territori francesi (cfr. pag 205 manuale 2).
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Le prime leggi a favore dell’isonomia e dell’uguaglianza
Le autorità del capo emanarono nel 1828, a circa un ventennio dal primo insediamento, una legge denominata “Ordinance 50” che poneva sullo stesso piano legale i bianchi e gli uomini liberi di colore. Il passo successivo fu compiuto nel 1834 quando venne deciso di abolire la schiavitù, che fu poi abolita effettivamente nel Fu poi imposta la lingua inglese anche in campo giudiziario e così la colonia del capo iniziò a essere convertita alla lingua britannica.
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Le conseguenze di queste leggi
Il malcontento dovuto alle leggi anti-schiavismo fu avvertito in maggior misura fra la popolazione boera, abituata alla lontananza con il potere centrale, che definiva ripugnante il fatto che i Khoikhoi fossero messi allo stesso loro piano. Altro motivo fu l’impossibilità di espansione causata dall’opposizione dei Xhosa, che poi si trasformò in controffensiva. Le cause delle razzie però, con grande rabbia dei coloni e delle autorità locali, vennero attribuite agli sconfinamenti dei bianchi dalle autorità britanniche. I boeri determinati a scindersi dalle autorità britanniche, chiesero l’indipendenza all’impero britannico che acconsentì al patto che non vi fosse alcuna pratica schiavista. In realtà, in seguito questa promessa non fu mantenuta. In seguito l’impero estese la libertà a questa condizione anche al Transvaal e allo Stato Libero d’Orange.
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Le prima guerra anglo-boera
Nel 1871 alcuni esploratori scoprirono ricchissimi giacimenti di diamanti nei territori dello Stato Libero d’Orange. Le conseguenze furono un aumento del conflitto di interessi tra la popolazione e il governo britannico. Questo portò all’odio verso gli inglesi visti come invasori ed ebbe un effetto unificatore per i boeri. Fu anche creata l’associazione dei veri Afrikaner che divenne da sostenitrice della lingua precedente ad una setta politica nazionalista. Gli inglesi furono portati ad emanare decreti come il “Peace Preservation Act” che impose il disarmo delle minoranze anti-britanniche. La prima reazione la ebbe il re Zulu Cetshwayo ma l’impero Zulu venne facilmente sconfitto. Nel 1879 la situazione degenerò fino a diventare una guerra civile per le rivolte organizzate da Paul Kruger. I boeri autoproclamarono il Transvaal come repubblica indipendente. pochi giorni un gruppo di boeri intercettò e attaccò un reggimento britannico: circa 300 soldati vennero uccisi o imprigionati. Tuttavia gli inglesi sottovalutarono il problema e furono intercettati e sconfitti anche i soldati mandati in infine il 27 febbraio Colley tentò un'ultima disastrosa operazione a Majuba Hill. Dopo Majuba Hill il governo coloniale britannico ottenne un trattato di pace che metteva fine alla prima guerra boera riconosciendo la grande autonomia del Transvaal.
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La seconda guerra anglo-boera
Dopo la scoperta dell'oro nel Transvaal nel 1885 a Witwatersrand Reef ci fu un afflusso di coloni non boeri, uitlanders. I nuovi coloni venivano scarsamente considerati dai Boeri ma c'era pressione per rimuovere il loro governo. Nel 1896 Cecil Rhodes sostenne l'inefficace colpo di stato del Jameson Raid e il fallimento fu stato usato come scusa per giustificare un importante rafforzamento militare del Capo. I boeri, sotto Paul Kruger, attaccarono la Colonia del Capo tra il 1899 e il I boeri erano in grado di assediare con successo le guarnigioni britanniche nelle città di Ladysmith, Mafeking e Kimberley e inflissero tre distinti sconfitte. Fu così fino all'arrivo dei rinforzi, che le truppe britanniche lanciarono delle contro-offese. Ciò permise agli inglesi di prendere Bloemfontein e la capitale Boera, Pretoria. Alcuni boeri combatterono per altri due anni come guerriglieri, ma i britannici ribatterono costruendo fortini, distruggendo fattorie e confiscando il cibo per evitare che cadessero nelle mani boere e ponendo i civili Boeri in campi di concentramento. I boeri si arresero a maggio 1902 e la guerra si concluse con il Trattato di Vereeniging nello stesso mese soldati britannici erano morti e oltre civili Boer. Il trattato concluse l'esistenza del Transvaal e dello Stato Libero di Orange come repubbliche boere e li mise all'interno dell'Impero britannico.
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Le conseguenze delle guerre
La guerra non coinvolse solo militari e diplomatici. I civili delle colonie britanniche e degli stati afrikaner sperimentarono grandi privazioni. Come è tipico di ogni assedio, le scorte di cibo iniziarono a scarseggiare dopo poche settimane. Le città sotto assedio dovettero inoltre fronteggiare il costante bombardamento dell'artiglieria. Ancor peggio degli assedi furono i campi di concentramento. Essi erano inoltre un posto sicuro per i boeri che non erano interessati a prendere parte alla guerra. Quando Kitchener assunse il comando cambiò la natura dei campi con lo scopo di distruggere tutto il sostegno dei combattenti boeri restanti. Nei campi morirono più bambini che la somma dei soldati caduti da ambo le parti. Atrocità che avrebbe macchiato la reputazione di Kitchener negli anni a venire. Tutto ciò portò alla resa boera di Vereeniging. La ricchezza derivante dall'oro attirò gli uomini che lo volevano estrarre, e la loro presenza in una terra straniera portò alla guerra. La guerra boera cambiò per sempre il panorama politico del Sudafrica. I britannici ottennero il controllo delle più grandi miniere d'oro del mondo, facendo crescere un senso di risentimento nei cuori e nelle menti degli Afrikaners.
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La sconfitta dell’Apartheid
L’apartheid era la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnìa bianca del Sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1993 e prevedeva: Proibizione dei matrimoni interrazziali; Proibizione alle persone di diverse razze di entrare in alcune aree urbane; Proibizione a persone di colore diverso di utilizzare le stesse strutture pubbliche Serie di provvedimenti tutti tesi a rendere più difficile per i neri l'accesso all'istruzione; Discriminazione razziale in ambito lavorativo; Nel 1956 la politica di apartheid fu estesa a tutti i cittadini di colore, compresi gli asiatici. In un primo tempo sia neri che bianchi organizzarono proteste contro l'apartheid, in genere brutalmente soffocate dalle forze di sicurezza governative. Forti furono anche le pressioni internazionali, anche nel mondo dello sport; infatti a causa dell'apartheid il Sudafrica fu escluso fino agli anni ottanta dalle partecipazioni alle Olimpiadi. Inoltre ci fu il boicottaggio africano alle Olimpiadi del 1976, come protesta perché la nazionale di rugby neozelandese aveva giocato alcune partite con la squadra sudafricana. La liberazione di Nelson Mandela nel 1990, dopo 27 anni di prigionia, e la sua successiva elezione a capo dello Stato, decretarono la fine dell'apartheid. Le elezioni del 1994 hanno determinato la schiacciante vittoria dell'ANC con il 62,65% dei voti, al di sotto però della soglia del 66,7% che avrebbero permesso di modificare la costituzione. Da allora, l'ANC ha governato e governa ininterrottamente il paese.
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La cittadinanza nella Costituzione
Art 3- Cittadinanza (1) Esiste un’unica comune cittadinanza sudafricana. (2) Tutti i cittadini: a) godono dei medesimi diritti, privilegi e benefici derivanti dalla cittadinanza; b) sono egualmente soggetti ai doveri e alle responsabilità derivanti dalla cittadinanza. (3) L’acquisizione, la perdita e il riacquisto della cittadinanza sono regolate dalla legge nazionale Art 20 - Cittadinanza Nessun cittadino può essere privato della cittadinanza.
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La legge sulla cittadinanza
La legge NO. 88 OF 1995: SOUTH AFRICAN CITIZENSHIP ACT, 1995 stabilisce che la cittadinanza sudafricana si può ottenere per: Nascita: Discendenza Naturalizzazione
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La cittadinanza per naturalizzazione
La cittadinanza per naturalizzazione si ottiene quando un ministro o un suo rappresentante concede il certificato di naturalizzazione. Le condizioni affinché possa essere concesso il certificato sono molteplici: Essere maggiorenni Avere un permesso di residenza permanente Avere abitato per l’anno precedente nella repubblica ed aver passato quattro dei precedenti otto nella repubblica Essere di “good character” Essere intenzionati a vivere nella repubblica in futuro o lavorare per il governo o le organizzazioni annesse Parlare una lingua ufficiale della repubblica Essere cosciente dei diritti, doveri e conseguenze che porta la cittadinanza sudafricana
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Bibliografia e Fonti Diamanti, oro e guerra, Meredith Martin, Newton compton editori (2008). David and Goliath: The First War of Indipendence, , George R Buxbury, SA National Museum of Military History (1981).
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Didascalie immagini Immagine a pagina 2: Mappa della colonia del capo attorno al 1850. Immagine a pagina 3: Schiavi durante il colonialismo Immagine a pagina 4: Dea Giustizia Immagini a pagina 5: Bandiere del Transvaal e dello Stato Libero d’Orange Immagine a pagina 6: Paul Kruger Immagine a pagina 7: Cecil Rhodes Immagine a pagina 8: Campi di concentramento durante le guerre anglo-boere Immagine a pagina 9: Nelson Mandela Immagine a pagina 10: Costituzione Sudafricana Immagine a pagina 11: Passaporto Sudafricano
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