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PubblicatoLetizia Bellini Modificato 10 anni fa
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Premesse 1 Soggetti, oggetti e finalità di un insegnamento di letteratura italiana contemporanea. Brevi considerazioni sull’identità a partire da documenti e tessere. Guardare all’identità come a un nesso di relazioni. Un piccolo modello per pensare l’io di chi scrive e di chi legge. A cosa serve la letteratura. Lettura letteraria come bisogno antropologico, esigenza essenziale (Spinazzola); “colmare una lacuna, soddisfare un bisogno” immaginativo. Il testo letterario come “bene psichicamente utile”, la lettura come “evento di compravendita”.
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Premesse 2 L’importanza dell’immaginazione letteraria per la «razionalità pubblica» (Nussbaum). La letteratura come attività letteraria, la letteratura come sistema. Efficacia teorica, utilità storica e spendibilità pratica del concetto di sistema letterario. Molteplicità testuale e molteplicità libraria come tratto capitale dell’esperienza culturale/letteraria nella modernità.
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Verso la modernità letteraria (0)
Una «transizione fondamentale»: dal mondo ancien régime al nuovo mondo moderno borghese Un nesso di processi economici, sociali, politici Un diverso repertorio di oggetti rappresentativi e di forme di rappresentazione. Mutamenti nella mentalità collettiva. La storia come «esperienza vissuta dalle masse» Fisionomia del mondo intellettuale dell’età dell’illuminismo: spinta divulgativa, innovazioni e continuità con la tradizione Una «rivoluzione della lettura» La nuova letteratura. Un processo di democratizzazione compiuto grazie ai linguaggi della ragione illuminista e del sentimento romantico
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Verso la modernità letteraria (1)
Una «transizione fondamentale»: dal mondo ancien régime al nuovo mondo moderno borghese. Un nesso di processi: veloci quadri di sintesi. Le rivoluzioni politico-sociali La rivoluzione industriale l’incremento demografico l’emergere di nuovi soggetti sociali (borghesie e proletariato di fabbrica) il sorgere del moderno urbanesimo e di un nuovo modo di guardare/pensare il mondo urbano.
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Verso la modernità letteraria (2)
Una nuova idea di cultura. Un sistema di comunicazione in movimento Fisionomia del mondo intellettuale dell’età dell’illuminismo: spinta divulgativa, innovazioni e continuità con la tradizione Trasformazioni nell’editoria. Dall’antico regime tipografico alla moderna editoria imprenditoriale e borghese. L’affermarsi del principio della proprietà intellettuale
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Verso la modernità letteraria (3)
Una «rivoluzione della lettura». Ampliamento quantitativo, articolazione sociologica, nuove modalità di lettura: estensiva, mentale, privata/intima. La varietà delle pratiche concrete del leggere: Diderot descrive la lettura di Richardson (Chartier). La nuova letteratura. Un processo di democratizzazione compiuto grazie ai linguaggi della ragione illuminista e del sentimento romantico. Opposizioni e consensi al nuovo: Carlo Gozzi e Giuseppe Maria Galanti.
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Una letteratura del nuovo: il Romanticismo
Rifiuto delle regole, insofferenza per i generi tradizionali Nuovi contenuti, nuove opzioni formali Nuove modalità di associazione di contenuti, forme; diverso uso dei registri rappresentativi Romanticismo: una letteratura dell’interiorità e del popolo, della collettività nazionale Una forte attenzione per i destinatari: Dialogo con il singolo lettore Colloquio con un pubblico collettivo
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Testi di poetica: dall’Inghilterra
Wordsworth: la Prefazione 1800 alle Ballate liriche Un «esperimento»: W. rivendica la formulazione di un’idea di letteratura profondamente differente da quella tradizionale Temi: gli «avvenimenti di tutti i giorni», gli «intensi sentimenti», la «vita umile e rurale» Linguaggio: la spinta democratica e anticonvenzionale verso il concreto, verso l’uso abituale.
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Testi di poetica: in Italia
Borsieri: una ridefinizione del sistema letterario contemporaneo all’insegna della rivendicazione di legittimità anche per generi nuovi e a basso tasso di codificazione L’importanza del «diletto» L’attenzione per una produzione media (scrittori «molti buoni, mediocri moltissimi, cattivi pochi») L’identificazione socioculturale del nuovo pubblico: il «popolo» di Berchet
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La modernità letteraria secondo Schulz-Buschhaus: mutamento di paradigmi
Dalla separazione alla mescolanza degli stili. Il sistema letterario borghese e l’assiologia del nuovo Le tre varianti del processo di emancipazione dalle convenzioni Emancipazione verso la totalità del reale Emancipazione dell’espressione individuale Emancipazione del significante (dalla funzione rapresentativa) Editoria e letteratura di ricerca: leggibilità/letterarietà Le aporie dell’idea d’arte propria dell’avanguardia. Una fase post-avanguardistica
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Il polimorfismo del romanzo
Letteratura e editoria: un ambiente comunicativo fondato sulla stampa e l’ascesa del romanzo Caratteri generali della forma romanzo dinamismo polimorfismo (un genere “onnivoro”) apertura ideologica (un’inclinazione alla pluralità prospettica) Affermazione del romanzo moderno e ruolo decisivo del realismo letterario (ma persistenza del “romanzesco”: come dicono i tratti semantici che la parola romanzo contiene in sé, quello realista non è l’unico baricentro narrativo possibile)
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Il romanzo inglese del ‘700
Il romanzo realista inglese del Settecento (Watt). Un nuovo orientamento verso l’individuale e il concreto. (L’influenza di un nuovo orizzonte filosofico) individualizzazione dei personaggi (articolazione del trattamento letterario; uomini in situazione, uomini in divenire) nuova immagine del tempo nuova immagine dello spazio (E la persistenza del “romanzesco”: come dicono i tratti semantici che la parola romanzo contiene in sé, quello realista non è l’unico baricentro narrativo possibile)
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Il romanzo. Totalità sociale e individui
Una forma orientata alla totalità, alla visione ampia/allargata: romanzo come costruzione di un mondo sociale ricco, variato, stratificato. Quali strutture narrative per queste finalità di rappresentazione? Un formidabile meccanismo di messa in scena di relazioni e contrasti (riflessione critica su norme e valori, sulla potenzialità e le contraddizioni dei processi di socializzazione).
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Il ritardo italiano Il ritardo italiano. Vicoli ciechi, sentieri interrotti: i protoromanzi settecenteschi Romanzi d’intrattenimento e romanzi classicistici (Chiari/Verri).
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Un nuovo patto narrativo
L’incipit di Tom Jones Sul confine fra due sistemi: Le ultime lettere di Jacopo Ortis. La fondazione del romanzo italiano. Il dialogo letterario in un orizzonte moderno borghese: I promessi sposi Il primo radicamento del romanzo in Italia: successi editoriali del romanzo storico Un’istruttiva incomprensione del nuovo modello rappresentativo: Tommaseo recensore del romanzo storico.
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Il romanzo secondo Bachtin (1)
Un primo identikit del genere: procreato dal e consustanziale al mondo moderno in divenire e ancora incompiuto straordinarie «possibilità plastiche» e assenza di un canone organicamente adatto alle nuove forme della percezione muta Autocriticità, refrattarietà alla stabilizzazione forte rapporto con i generi extraestetici
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Il romanzo secondo Bachtin (2)
Tre peculiarità strutturali di fondo: tridimensionalità stilistica mutamento radicale delle coordinate temporali del personaggio letterario zona della costruzione del personaggio diventa quella del massimo contatto col presente (l’età contemporanea) nella sua incompiutezza Dall’epos al romanzo: un preciso processo di rottura nella storia dell’umanità europea
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Il romanzo secondo Bachtin (3)
L’«eccedenza» dell’immagine d’uomo romanzesca Una nuova impostazione dell’immagine d’autore Il genere letterario come zona e campo di raffigurazione assiologica del mondo
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