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PubblicatoSanta Savino Modificato 10 anni fa
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 1 Sé, esperienza ed identità in un mondo mediato
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 2 Tesi Processo di auto-formazione 1)Il sé diventa più riflessivo e aperto, ha a disposizione più opzioni e risorse (individuali e mediali)per formarsi 2)Si allenta il legame tra processo di auto-formazione ed ambiente condiviso (le fonti diventano sempre più lontane e la conoscenza non-locale) Come lo sviluppo delle forme mediali di comunicazione ha influenzato lidentità e lesperienza individuale quotidiana? Tesi Si genera un nuovo tipo di intimità La quasi-interazione-mediata si caratterizza per la non reciprocità Tesi Si crea un improvviso mescolarsi di esperienze
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 3 Processo di auto-formazione (SE Come progetto simbolico) SE = prodotto, costruzione di sistemi simbolici che lo precedono (esterni) e che fissano in anticipo i suoi margini di manovra Mentre prima i materiali simbolici provenivano dai luoghi in cui si viveva (conoscenza locale), oggi cambiano le condizioni del processo di auto- formazione e si hanno anche forme di conoscenza mediata (conoscenza locale + conoscenza non locale) Lo sviluppo dei media arricchisce lORGANIZZAZIONE RIFLESSIVA
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 4 INTENZIONALITA Effetti intenzionali Effetti involontari TEMPO Breve termine Lungo termine Risposta individuale Campagna di comunicazione Acquisizione di informazioni Framing Agenda setting Propaganda Reazione individuale Reazione collettiva Violenza mediale Promozione dello sviluppo Diffusione dellinformazione Distribuzione del sapere Controllo sociale Socializzazione Impatto sugli eventi Definizione della realtà Cambiamento istituzionale Mutamento culturale Integrazione sociale
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 5 Teoria della coltivazione Teoria dellagenda-setting Teoria della spirale del silenzio Teoria degli usi e gratificazioni Teorie sugli effetti a lungo termine
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 6 IPOTESI Constatazione della massiccia presenza della tv nella vita sociale individui. TV, arma culturale dellestablishment industriale, presenta una visione distorta, stereotipata, selettiva della realtà. La tv fornisce una costruzione mediale della società in cui gli spettatori pensano di vivere confondono REALTA VERA dalla REALTA MEDIALE La tv (offerta mediale) coltiva continue rappresentazioni del mondo sociale e dei suoi aspetti (omogeneizzazione, omologazione, appiattimento delle differenze) La tv finisce per determinare i principali contenuti della cultura contemporanea OBIETTIVO Verificare la spinta delle distorsioni del sistema mediale Conclusioni La rappresentazione del mondo fornita dai media tende a sovrapporsi a quella reale di un certo soggetto. In alcuni casi estremi la rappresentazione mediale può finire con il prevalere Teoria della coltivazione
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 7 I media possono influenzare gli atteggiamenti del pubblico rispetto a certi fatti o personaggi sulla base dellattenzione che essi vi dedicano in un certo periodo. Questa diventa guida per lattenzione del pubblico su quei personaggi o fatti. Teoria dellagenda-setting I media non riescono sempre a suggerirci COSA pensare, ma hanno il potere di indicarci CIO INTORNO A CUI PENSARE Sono lo spazio ed il modo di trattare certi temi a renderli rilevanti Il criterio di priorità dellinteresse individuale e collettivo non è determinato esclusivamente dalla rilevanza sociale dei fatti o notizie o dai reali interessi del lettore, ma dallo spazio loro dedicato dai media
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 8 Presupposti: La società minaccia di isolare gli individui devianti Gli individui hanno paura di vivere nellisolamento Questa paura spinge gli individui a rapportarsi continuamente con i climi di opinione I risultati di questa ricerca influenzano i loro comportamenti pubblici Teoria della spirale del silenzio La teoria suggerisce che per non rimanere isolati su importanti questioni pubbliche molti si lasciano guidare da quelle che ritengono essere le opinioni dominanti nel loro ambiente. La gente tende a dissimulare le proprie opinioni se crede di essere in minoranza, mentre è disposta a manifestarle se crede che siano dominanti In questo modo le idee dominanti finiscono per diffondersi sempre più a discapito di quelle della minoranza (effetto a spirale) MASS MEDIA sono i mezzi più accessibili agli individui per capire quale è il clima di opinione dominante ed agire di conseguenza
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18/11/2004Sè, esperienza ed identità in un mondo mediato 9 Le origini socio-culturali e psicologiche di BISOGNI ED ESIGENZE di un particolare attore sociale generano delle ASPETTATIVE che conducono a DIFFERENTI MODALITA DI CONSUMO MEDIALE (PER MEZZI-GENERI) che producono una certa SODDISFAZIONE E GRATIFICAZIONE e delle CONSEGUENZE (EFFETTI) Teoria usi e gratificazioni
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