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Le radici antropologiche e teologiche del matrimonio
Corso sul Matrimonio Lezione 1
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La sessualità La sessualità è una dimensione costitutiva della persona umana, attraverso la quale si sperimenta di essere orientati a una persona dell’altro sesso che sia di aiuto e complemento L’uomo si sente inclinato a unirsi, in relazione intima-mente personale, con la persona dell’altro sesso Tale complementarietà non significa però incomple-tezza colmabile solo attraverso una mutua fusione
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Significato antropologico
La relazione coniugale è fondata sull’armonia e complementarietà, non sulla coincidenza di gusti e interessi La complementarietà è poi orientata alla trasmissione della vita: Dio crea l’uomo a sua immagine, maschio e femmina, e anche l’uomo deve generare figli a sua immagine, conforme all’immagine di Dio che ha in sé Il figlio poi richiede non solo cure fisiche, ma di essere amato e stimato nella sua dignità personale
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Apertura alla donazione
La progettualità implicata nella trasmissione della vita determina la creazione di un legame che è vincolo di amore e di giustizia L’unione coniugale è quindi un dono reciproco che presenta caratteri di totalità, comprendendo gli aspetti più intimi della persona, e solo l’amore può renderlo non spersonalizzante o di mera fruizione Alla complementarietà della natura deve corrisponde-re l’unità fondata sulla libertà della donazione reci-proca
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L’istituzione del matrimonio
Il matrimonio è una “comunità di tutta la vita tra l’uo-mo e la donna, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione della prole” (CIC, 1055 §1) Essendo un vincolo che genera rapporti di giustizia tra diverse persone, il matrimonio ha una dimensione sociale ed è regolato dalla legge Inoltre, raggiungendo la sfera intima della sessualità, e comportando un impegno di vita, si distingue da altre relazioni di carattere sociale, culturale e di amicizia
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Alleanza e comunità coniugale
La comunità coniugale è stabilita dal patto “col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono” (GS, 48) “L’amore coniugale comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona - richiamo del corpo e dell’istinto, forza del sentimento e dell’affetti-vità, aspirazione dello spirito e della volontà -; esso mira ad una unità profondamente personale, quella che, al di là dell’unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuor solo e un’anima sola” (FC, 13)
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Dati biblici sul matrimonio
Dio stesso è l’autore del matrimonio; l’esistenza del disegno originale divino sul matrimonio è messa in luce da Cristo quando si appella al “principio” del racconto del Genesi (Gn 1, e Gn 2, 18-24) Anche nei libri di Tobia e di Malachia si parla della fedeltà nel matrimonio voluta da Dio: Tb 8, 5-7: “Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, […] Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno […] Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d'intenzione. Degnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia” Ml 2, 14-15: “Perché il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, […] la donna legata a te da un patto […] e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza”
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Il racconto della creazione
Gn 1, 27-28: “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra” Gn 2, 22-24: “Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta. Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
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Riferimenti al “principio” nel Nuovo Testamento
Mt 19, 4-6: “E [Gesù] rispose: Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi” 1 Cor 7, 10: “Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito”
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