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PubblicatoProspero Fiore Modificato 10 anni fa
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Progetto Internazionale del Consiglio d’Europa: Didattica della storia in dimensione europea “Momenti critici nella storia europea recente” “Le date chiave della storia d’Europa nel XX° secolo”
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ITIS ”M.O.V.M. DON GIUSEPPE MOROSINI” Ferentino (FR) anno scolastico 2007-2008
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Progetto : A scuola d’Europa (da Roma a…. Berlino)
Realizzazione : CLASSE V E Corso : Elettronica e Telecomunicazioni
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Dalla conferenza di Yalta alla guerra fredda
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Yalta febbraio 1945 Conferenza di Jalta (o Yalta) è il nome dato ad un incontro fra Roosevelt, Churchill e Stalin, rispettivamente capi dei governi degli Stati Uniti, del Regno Unitoo e dell'Unione sovietica. L'incontro fu tenuto in Crimea, nel palazzo imperiale di Jalta, fra il 4 e l'11 febbraio 1945, pochi mesi prima della sconfitta della Germania nazista . Fu il più importante di una serie di tre incontri fra i rappresentanti delle tre grandi potenze alleate, iniziati con la Conferenza di Casablanca ( genniaio 1943) e conclusisi con la Conferenza di Potsdam (agosto1945). Tali incontri intendevano stabilire l'assetto internazionale post-bellico, ed effettivamente gran parte delle decisioni prese a Jalta (ad esempio la divisione dell'Europa in sfere di influenza) ebbero profonde ripercussioni sulla storia mondiale. Nei mesi immediatamente successivi russi ed anglo-americani proseguissero con successo la loro lotta contro tedeschi e giapponesi ; molti vedono nella conferenza di Yalta il preludio della Guerra fredda.
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Postadam 17 luglio -2 agosto 1945
Conferenza di Potsdam è il nome dato all'ultimo dei vertici interalleati tenutosi dal 17 luglio al 2 agosto Nel corso dell'incontro i leader delle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale (Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica) discussero e raggiunsero accordi sulla gestione dell'immediato dopoguerra. La conferenza ebbe luogo presso il castello di Cecilienhof a Potsdam poiché la città di Berlino ove originariamente avrebbe dovuto tenersi la conferenza era stata semidistrutta dalla guerra.
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La fine della guerra La seconda guerra mondiale aveva cambiato in modo definitivo gli equilibri internazionali. Nella primavera del 1945, alla fine delle ostilità, l’ Europa era ridotta a un cumulo di macerie, travolta da povertà e desolazione. Nella coscienza collettiva andò radicandosi l’idea che il vecchio continente aveva prodotto una sorta di “male assoluto” esploso con le dittature totalitarie e nella persecuzione razziale. Si affermavano due superpotenze: STATI UNITI D’AMERICA e UNIONE SOVIETICA. La Francia non aveva partecipato alla conferenza di Yalta nel 1945, protestando contro gli accordi raggiunti che determinavano a suo avviso la suddivisione del mondo a favore solo degli USA e dell’URSS. La Francia non fu invitata neanche alla successiva conferenza di Potsdam ( 17 luglio- 2 agosto 1945 ), tenuta da USA, URSS e Gran Bretagna allo scopo di precisare e completare gli accordi già stipulati. I paesi vincitori avevano assunto posizioni distinte: democrazie occidentali contro comunismo sovietico.
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La guerra non guerreggiata
L’Europa perse la propria centralità e l’intero mondo si trovò sotto il controllo più o meno diretto di due superpotenze : Stati Uniti e Unione Sovietica Già con il Processo di Norimberga si evidenziarono le diverse posizioni tra i due blocchi: diverso era l’atteggiamento nei confronti dei nazisti accusati di crimini di guerra. Insomma l’Europa fu spaccata in due blocchi: l’Europa orientale, sostenuta da regimi socialisti e influenzata dall’URSS e l’Europa occidentale che si rifaceva al modello delle democrazie liberali e fortemente legata agli Stati Uniti Questo clima di rivalità assunse il carattere di ”guerra non guerreggiata” definita guerra fredda
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Il muro che divide Fisicamente la guerra fredda inizia con la costruzione del muro di Berlino, che divide la città in 4 settori ( Usa, Gran Bretagna., Francia e URSS) Ben presto però le potenze occidentali unificarono il loro settori così da dividere in due la città: una parte sotto il controllo sovietico e l’altra parte sotto il controllo USA. Tra i due mondi una cortina di ferro impedisce che le notizie passino tra est ed ovest, anzi si fa di tutto per scavare un solco sempre più profondo tra due diversi modelli di vita.
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La ricostruzione dell’Europa
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Economica e alleanze militari delle due Europe
Il dopoguerra fu per l’intera Europa un periodo di ricostruzione economica e sociale ma anche in questo rilancio economico l’Europa prese due strade completamente diverse. L’occidente si legò all’ideologia liberale, mentre l’ oriente aderì a quella di tipo socialista comunista.
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L’Europa occidentale Come possiamo facilmente immaginare, nella zona occidentale ci fu una valorizzazione della proprietà privata della libera iniziativa e del libero scambio. Grande impulso fu sostenuto nel potenziamento dei mezzi di trasporto(treni, navi, aerei,macchine, ecc). Vennero istituiti due importanti organismi monetari: la Banca Mondiale con sede a Washington e il Fondo monetario internazionale (FMI) ; i due organismi ebbero una enorme importanza per la ricostruzione dei paesi occidentali tra i quali l’Italia.
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Il piano Marshall L’aiuto americano fu realizzato da George Marshall attraverso il piano di ricostruzione europea (Erp) noto come piano Marshall . L’ideatore del piano era preoccupato di un imminente progresso economico da parte della politica sovietica e della crescita del partito comunista, così il piano economico divenne anche uno strumento di pressione politica. In Gran Bretagna fu attuata la politica di Welfare State (stato di benessere) ossia assicurare ai cittadini oltre ai diritti anche beni primari come: abitazione, medicine, ospedali, istruzione ecc. Più difficile era la situazione in Francia ancora interessata dai conflitti di opinioni interne tra comunisti e liberali.
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L’Europa orientale La ricostruzione dell’est fu del tutto differente, bisogna ricordare che lo stato Sovietico occupava un vasto territorio (Estonia,Lettonia, Lituania e alcune zone della Germania, Finlandia, Cecoslovacchia, Romania e Polonia), inoltre aveva assunto sempre più chiaramente la forma di una dittatura alla cui testa vi era Stalin. Pensando che gli aiuti americani avrebbero asservito l’economia europea agli USA i sovietici decisero prima di non accettare il piano statunitense ed anzi organizzarono il Comecom. In Russia furono deliberati i piani quinquennali basati su un ‘economia pienamente in mano allo stato, l’abolizione della proprietà privata e dei mezzi di produzione. Per aumentare le risorse allo stato ci fu anche uno sfruttamento dei paesi satelliti ossia Lettonia, Estonia, Polonia, ecc. che comunque seguirono il modello economico sovietico.
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Il Comecom Il Comecom nasce nel 1949 come contraltare al piano Marchall. Era un organismo sovranazionale con sede a Mosca nato con lo scopo di promuovere coordinare l’economia dei paesi che gravitavano nell’orbita sovietica
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I patti militari dell’ovest
Il Patto Atlantico firmato il 4 aprile 1949 univa in una alleanza militare USA, Canada e quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale compresa l’Italia. All’interno del patto nasce una organizzazione la NATO ( Nord Atlantic Treaty Organization) che avrebbe avuto il compito di intervenire in caso di attacco sovietico ad uno dei paesi membri. Era dunque un’alleanza più difensiva che offensiva.
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I patti militari dell’est
Il Patto di Varsavia fu stipulato tra URSS e i paesi dell’Est nel maggio Il patto intendeva formare una specie di cintura di sicurezza della Russia ed evitare quindi qualsiasi possibile invasione da parte di paesi stranieri. Era quasi naturale che una simile alleanza legasse i paesi del blocco sovietico dopo che nella Nato era entrata anche la Germania occidentale.
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L’Italia diversa 2 giugno 1946
Con il referendum gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. Per la prima volta le donne ottennero il diritto di voto. La vittoria della forma repubblicana determinò l’esilio del re Umberto di Savoia. 1 gennaio 1948 Entra in vigore la Costituzione Repubblicana Italiana , elaborata da una assemblea costituente e che nell’Art. 1 dichiara : “ L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
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Immagini dell’Italia che cambia
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Foto dall’Italia
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Docente referente e supervisione: prof.ssa Ada Fortuna
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