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PubblicatoPaolo Zanella Modificato 10 anni fa
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Progetto della 5°A Della Scuola Elementare Francesco Crispi
Voglia di Crescere Progetto della 5°A Della Scuola Elementare Francesco Crispi …Trasformandoci…
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Voglia di crescere Oliva Uva Frumento Chi ha partecipato
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…dall’Oliva all’Olio…
Dove e in che periodo dell’anno Raccolta I macchinari e i processi della lavorazione
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Dove e in che periodo dell’anno
L’oliva è il frutto commestibile dell’ulivo, albero che cresce nel Mediterraneo. L'epoca di raccolta delle olive cade in genere fra novembre e dicembre, nel momento in cui hanno raggiunto le massime dimensioni, il massimo di inolizione, e la polpa perde un poco di consistenza.
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Raccolta Le olive vengono raccolte battendo i rami con bastoni flessibili, in modo da provocare la caduta dei frutti che, dopo essere caduti su apposite reti, vengono raccolti. Una tecnica più moderna prevede l'utilizzo di abbacchiatori meccanici che scuotono i rami; in questo caso le olive cadono su una rete predisposta a terra che permette poi di raccoglierle più rapidamente e con minore fatica. La raccolta a mano con appositi pettini e sacche a tracolla su lunghe scale a pioli di legno consente di raccogliere frutti integri ed al giusto grado di maturazione. Esistono poi metodi di raccolta integralmente meccanizzata tramite macchine scuotitrici con intercettatori delle olive ad ombrello.
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L'ideale è che le olive siano raccolte in apposite "cassette aerate" in plastica, conservate lontano da fonti di calore e che le olive siano frante nel giro di ore dalla raccolta. Questo garantisce che le olive non fermentino dando origine alla formazione di "alcoli alifatici" che produrrebbero nell'olio difetti quali "riscaldo" e, in casi estremi, "muffa".
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I macchinari e i processi di lavorazione
Dopo la raccolta, le olive vengono portate al frantoio dove verranno spremute. L’estrazione dell’olio prevede le seguenti fasi: Operazioni preliminari: in questa fase le olive raccolte vengono pulite dalle impurità. Una scaletta mobile trasporta le olive in una vasca piena d'acqua chiamata lavatrice; Frangitura: Frangere (da cui il nome frantoio) vuol dire rompere: polpa e nòccioli delle olive vengono lacerati a fondo attraverso le molazze (antica macina dalle ruote di pietra) o i moderni frangitori a martelli,che frantumano velocemente le olive fino a quando la pasta di olive formata da polpa e nòccioli frantumati non fuoriesce dal frangitore attraverso una grata forata. I moderni frangitori producono un aumento repentino della temperatura che elimina sapori, quali amaro e piccante; Gramolatura: Consiste in un continuo e prolungato rimescolamento della pasta di olive proveniente dalla frangitura per favorire l’unione delle goccioline d’olio in gocce sempre più grandi, tali che queste si separino più facilmente nella fase seguente dalla parte solida
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Spremitura (seprazione liquido/solido): In questa fase avviene la separazione delle tre componenti della pasta, ossia sansa, acqua di vegetazione e olio. Esistono vari metodi per raggiungere al prodotto finito, ma li possiamo ricondurre a due grandi gruppi. Al primo gruppo fa capo l’estrazione per pressione meccanica: la pasta viene posta sui dischi di fibra vegetale e i dischi vengono impilati su carrelli e intervallati da dischi di acciaio per uniformare la pressione tale che fuoriesce la componente liquida oleosa (mosto oleoso, ovvero olio e acqua di vegetazione). Il sistema estrattivo principale è quella della centrifugazione (decanter). La pasta prima viene fluidificata con l’aggiunta di acqua corrente (sempre alla stessa temperatura della pasta di olive). In seguito viene messa in grosse centrifughe che ad alta velocità porta alla separazione delle tre componenti: olio, acqua di vegetazione e sansa. Vengono immerse ritmicamente lamine di metallo inossidabile nella pasta di olive, viene progressivamente raccolto il liquido che aderisce alla loro superficie. Con questo sistema si estrae solo una percentuale dell’olio contenuto nelle olive. La parte rimanente viene separato dai residui di buccia e noccioli in un sistema centrifugo. Separazione olio/acqua di vegetazione. L’olio ottenuto è leggermente opaco; per questo è preferibile lasciarlo riposare qualche mese per decantarsi. Stoccaggio, chiarificazione e imbottigliamento.
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…dall’Uva al Vino… Dove e in che periodo dell’anno Raccolta I macchinari e i processi della lavorazione
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Dove e in che periodo dell’anno
La vite è una pianta molto robusta e tenace, con notevoli capacità di adattamento alla diverse condizioni climatiche. Grazie a ciò è diffusa in luoghi a clima temperato. La raccolta dell’ uva si chiama vendemmia e avviene dal mese di luglio al mese di ottobre.
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Raccolta I metodi di raccolta sono due: il 1° è manuale se viene utilizzato per la produzione di vini di alta qualità. Il 2° metodo è meccanico infatti esistono delle vendemmiatrici che velocizzano il lavoro manuale.
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I macchinari e i processi della lavorazione
Oggi l’uva viene pigiata da grandi macchine: (presse,centrifughe,rulli). La materia torchiata viene trasferita in grandi serbatoi per mezzo di pompaggi; viene pressata per separare il succo dalla buccia, il mosto viene posto nei barili di fermentazione poi il vino estratto viene versato in botti.
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…dal Frumento al Pane… Dove e in che periodo dell’anno Raccolta
I macchinari e i processi della lavorazione
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Dove e in che periodo dell’anno
In autunno il grano è stato seminato e adesso riposa dentro la terra In estate la pianta ha completato il suo ciclo: la bella spiga è tutta piena di chicchi ricchi di amido. Il sole fa maturare ogni chicco e tutta la pianta prende il caratteristico colore giallo scuro. Nel mese di luglio tutto il grano è pronto per essere mietuto. Siamo nel mese di luglio: è arrivato il momento di mietitura. .
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Raccolta Un tempo era il contadino che mieteva il grano. Afferrava un fascio di spighe e con la falce ben affilata tagliava i gambi. Poi il contadino metteva insieme alcuni fasci di grano mietuto e formava il covone. Questi venivano portati sull’aia e battuti per dividere il grano dal resto della pianta. Era un lavoro faticoso e lungo, ma oggi non si fa più così. Ci sono delle macchine agricole dette mietitrebbiatrici che fanno tutto da sole. Sono grossi trattori che vengono guidati da un operatore nel campo di grano e mentre la macchina passa sulle spighe, le taglia e separa i chicchi dalle altre parti della pianta.
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I macchinari e i processi della lavorazione
Il Pane I chicchi vengono inviati a un contenitore e con le altre parti si forma la paglia che viene confezionata in grossi rotoli o balle. I chicchi di grano devono essere trasformati in farina. Questo avviene al mulino. In esso si mettono i chicchi di grano e, senza vedere nulla di quanto accade, alla fine esce il sacco di farina.
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Si deve impastare a lungo.
Per fare il pane occorre: farina, acqua, sale, lievito. Si deve impastare a lungo. L’impasto si fa riposare a lungo affinché il lievito si sviluppi e lo faccia diventare soffice. Quando l’impasto ha raggiunto la giusta lievitazione, il fornaio modella i diversi formati di pane e poi lo inforna.
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Grazia Marica Di Giorgi; Marisa Volante; Valeria Bongiorno;
Giulia Bargione; Giuseppa Vitale; Grazia Marica Di Giorgi; Marisa Volante; Valeria Bongiorno; Prodotto da: Roberta Cafiero; Marialuisa Giuseppina Carmeni;
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