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PubblicatoCaj Cirillo Modificato 10 anni fa
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Progetto TIRRENO Rete di scuole nel Comune di Fiumicino
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Scuola G.B.Grassi I A LE API E IL MIELE
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L’APE REGINA Una sola regina depone circa uova al giorno. Può vivere 3-4 anni. L’APE OPERAIA Ci sono migliaia di api operaie. Circa / alveare in estate. I FUCHI Centinaia di fuchi servono per fecondare le giovani regine durante il "volo nuziale". Sono privi di pungiglione. Hanno occhi molto sviluppati. Vivono circa 50 giorni.
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Primavera Ciclo stagionale della gestione dell‘ apiario fine Febbraio
Prime fioriture di polline (nocciolo, salice) Osservazione dei fondi dell’arnia: polline fresco = covata, cera = utilizzo scorte Voli anomali = "orfanità" Osservare il predellino (se vi sono puntini marroni® nosema? ® malattia delle api, diarrea) Integrare le scorte (candito = impasto di zucchero a velo + miele + acqua) Soppesare le arnie Marzo Si apre l’arnia Osservare con visita veloce: malattia – uova – scorte Eliminare favi vecchi, aggiungere favi nuovi tra scorta e covata se le api si spingono oltre il diaframma Aprile Alimentazione stimolante Come la visita di marzo, ma più accurata. Le temperature lo consentono In alcuni luoghi 1° raccolto: TARASSACO
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Estate Ciclo stagionale della gestione dell‘ apiario Maggio
Inizio raccolta ACACIA Sciamature Giugno 2° raccolto: CASTAGNO e TIGLIO Sciamatura Luglio 3° raccolto: MILLEFIORI Sciami Agosto 1° trattamento anti-varroa (acaro che provoca la morte dell’ape succhiando la linfa vitale dell’insetto)
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Autunno Ciclo stagionale della gestione dell‘ apiario Settembre
Controllo sciami Famiglie fucaiole Riunione di famiglie deboli Ottobre Controllo eventuali malattie Ridurre il numero dei telaini a 6, di cui almeno 3 colmi di miele Scorte (posizionare il miele vicino al glomere Mettere porticine e fondi Sollevare le arnie dal suolo Esposizione sud-est, no vento, no zone umide Novembre 2° trattamento anti varroa Isolamento delle arnie
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Ciclo stagionale della gestione dell‘ apiario
Inverno Vacanza
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I prodotti dell‘ apiario
LA CERA E’ una sostanza plastica, untuosa al tatto, impermeabile, emulsionante; il suo aroma ricorda il miele. Nell’antichità la cera aveva per l’uomo molta importanza: non era conosciuta nessuna sostanza simile. Di cera si parla nelle Sacre Scritture e nell’antica mitologia greca (Icaro). Sino al Medioevo veniva usata: - nella cosmesi - nei farmaci - nei materiali per modellare e scolpire - per le candele (come materiale puro e nobile per gli dei) - nelle arti magiche - per la scrittura (le tavolette cerate).
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I prodotti dell‘ apiario
LA PAPPA REALE Sostanza gelatinosa, color giallognolo, sapore acidulo Prodotta Dalle ghiandole ipofaringee delle api nutrici Utilizzo viene somministrata alle larve nei primi 3 giorni di vita e per sempre alla regina Composizione 100 g di sostanza fresca contengono: 70 g di acqua 30 g di residuo secco (proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, vitamine)
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I prodotti dell‘ apiario
IL PROPOLI Sostanza resinosa, balsamica, gommosa, calda, dura di consistenza vetrosa Prodotta dalle piante per proteggere le gemme e alcune parti della corteccia (pioppo, betulla, castagno, abete, etc. ) Raccolta Inizio primavera ¸ fine estate lavorata Dalle api, con la mandibola la impastano con saliva e cera Utilizzo Dalle api: per disinfettare per chiudere qualsiasi fessura per imbalsamare
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I prodotti dell‘ apiario
Il miele Il miele è il prodotto alimentare che le api producono dal nettare dei fiori o dalla melata (secrezioni zuccherine originate dall’intervento degli insetti parassiti) che raccolgono, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare. COMPOSIZIONE DEL MIELE Il miele è un alimento glucidico ad elevato potere energetico. 100 grammi di prodotto forniscono 320 calorie contro le 400 di una analoga quantità di saccarosio. Essendo costituito prevalentemente di zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) presenta una facile digeribilità. Il glucosio entra infatti direttamente in circolo e viene quindi utilizzato immediatamente mentre il fruttosio è consumato più lentamente garantendo un apporto energetico diluito nel tempo. E’ per questo motivo che viene consigliato nell’alimentazione dello sportivo e nella dieta dell’età scolare. Un’altra sua prerogativa è quella di avere un elevato potere dolcificante (superiore a quello del saccarosio) quindi a livello dietetico permette di realizzare un piccolo risparmio calorico. A causa del trascurabile contenuto in protidi, lipidi e vitamine il miele non è un alimento completo. Tra i suoi componenti minori il miele presenta anche sostanze alle quali vengono riconosciute proprietà benefiche PRINCIPALI.
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I prodotti dell‘ apiario
CAMBIAMENTO DI COLORE: generalmente mieli sottoposti ad un riscaldamento eccessivo oppure conservati per troppo tempo e in condizioni non ottimali, tendono ad assumere una colorazione più scura, gli aromi tipici si affievoliscono mentre compare l’odore e il sapore di caramello e un gusto più amaro dovuto alla degradazione del fruttosio. ORIGINE GEOGRAFICA In assenza di indicazioni specifiche di provenienza, il miele deve intendersi prodotto nei Paesi della Comunità Europea. Se l’origine del miele è totalmente o parzialmente di Paesi extracomunitari deve essere commercializzato riportando una delle seguenti diciture: "miele extracomunitario", "miscela di mieli comunitari ed extracomunitari", "miscela di mieli extracomunitari". Se il produttore vuole sottolineare che è di provenienza nazionale, può dichiarare "miele italiano"
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IL CARTELLONE
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LA SCIAMATURA
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LA METAMORFOSI
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I PRODOTTI CREATI DA NOI BAMBINI
LE API E I FIORI
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RICICLAGGIO
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LA FILASTROCCA L'ape Io sono l'ape piccolina qualche volta biricchina: quando volo nel giardino scappa, scappa bel bambino! Ma son anche operosa cerco la più bella rosa; so la cera fabbricare e il miele si può mangiare.
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