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Associazione Combattenti e Reduci
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Nereo Ronchetti è un veterano della Seconda Guerra Mondiale ,oggi divenuto Presidente dell’ Associazione Combattenti e Reduci.
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L’8 settembre 1943 mi trovavo a Napoli e mi occupavo della fotoelettrica per avvistare gli aerei nemici in modo da poter essere visti e abbattuti.
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Decisi di tornare a Mozzanica e mi incamminai verso gli Appennini.
Avevo solo un fagottino con il dentifricio,la lametta per la barba e una forchetta. Dovevo però cambiare il mio abbigliamento per non essere riconosciuto. Casualmente trovai un paio di pantaloni stracciati e li indossai. Mi incamminai verso l’Adriatico,con la paura di essere catturato dai tedeschi e con un amico arrivai ad Ortona Mare,in Abruzzo.
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Lì presi il treno per Reggio Emilia.Arrivato alla
mia meta,c’erano i tedeschi ad aspettarci. Due di loro salirono sul treno,sembravano dei lupi,ci fecero scendere e salire su uno merci diretto a Verona per il riconoscimento. Ma il treno si diresse verso la Germania,ad Hannover.
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Mi portarono in un campo di lavoro.
Mangiai zuppa di rape per tre o quattro mesi Ma il primo giorno non mangiai perché non avevo Un recipiente dove riporre la zuppa. Lo fabbricai con tre scatolette arrugginite di tonno e con i coperchi costruii il cucchiaio. Lavoravo come elettricista dodici ore al giorno sempre con La fame e il freddo.
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Mi resi conto che non tutti i Russi erano cattivi.
Un giorno i tedeschi mi chiamarono per riparare un carroponte. Tornando alla baracca incontrai tre donne russe che mi offrirono del cibo privandosene loro. Mi resi conto che non tutti i Russi erano cattivi. In una notte di Natale mi legarono ad un paletto per aver insultato un tedesco cercando di difendere un compagno. Dopo il lavoro, stanchi e affamati,un capò (un prigioniero venduto ai tedeschi) ci faceva fare ginnastica.
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Un compagno di Brescia ci teneva informati sull’avanzamento degli alleati rischiando la vita.
La guerra stava per finire. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz furono abbattuti.
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Hitler e il Nazismo
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La Germania, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, era economicamente e politicamente in crisi. In questo periodo entrarono in gioco Adolf Hitler e il nazionalsocialismo.
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Il sogno di Hitler era una grande Germania e una superiorità tedesca
Il sogno di Hitler era una grande Germania e una superiorità tedesca. Così iniziarono le persecuzioni di ebrei,malati di mente, omosessuali, zingari e tutti coloro che erano contrari alle ideologie di questo dittatore.
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Hitler salì al potere nell’anno 1933
Hitler salì al potere nell’anno Ci furono restrizioni della libertà di stampa,di opinione e di associazione. Furono sciolti tutti gli altri partiti e fu avviata la nazificazione dello stato.
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Secondo Hitler,gli ebrei erano una razza inferiore rispetto alla razza ariana. Tutti gli ebrei vennero espropriati dei loro beni e i loro negozi venero incendiati in una famosa notte, chiamata “Notte Dei Cristalli.”
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Alla fine vennero deportati in massa nei campi di concentramento chiamati Lager. Qui vennero costretti a lavorare per il regime che venne chiamato Terzo Reich.
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Campi di Concentramento
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Auschwitz
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Erano prigioni di detenzione all’aperto dove ebrei e esclusi dal regime nazista venivano rinchiusi. Qui venivano fatti lavorare fino agli estremi delle forze.
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Il cibo veniva dato loro una o due volte al giorno ed era una zuppa fatta di sola acqua.
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I detenuti non avevano più un nome ma un codice a numeri
I detenuti non avevano più un nome ma un codice a numeri. La loro dignità era stata spezzata dall’insensata drasticità della guerra e delle diversità fra uomini.
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Se un detenuto si feriva, era in condizioni fisiche non adeguate o non lavorava abbastanza, veniva subito ucciso dalle guardie.
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Questi venivano illusi e mandati nelle camere a gas dove morivano in massa. I corpi venivano privati di indumenti e dei capelli che venivano utilizzati come coperte per i soldati.
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Infine i cadaveri venivano bruciati nei forni crematori
Infine i cadaveri venivano bruciati nei forni crematori. Poteva succedere che le persone venissero bruciate vive.
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Un grazie di cuore al signor Nereo e all’assessore Manenti per la loro disponibilità e gentilezza.
La classe 3^ B e la professoressa Marta.
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