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Problemi etici della genetica umana Istituto Giovanni Paolo II

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Presentazione sul tema: "Problemi etici della genetica umana Istituto Giovanni Paolo II"— Transcript della presentazione:

1 Problemi etici della genetica umana Istituto Giovanni Paolo II
p. Maurizio P. Faggioni, ofm

2 ACIDI NUCLEICI In ogni cellula vivente l’informazione genetica si trova contenuta in lunghe molecole lineari dette acidi nucleici (in sigla DNA e RNA), sotto forma di un particolare linguaggio chimico. DOPPIA ELICA Gli acidi nucleici si presentano come due filamenti paralleli avvolti a formare una doppia elica.

3 INFORMAZIONE GENETICA
È l’insieme delle informazioni necessarie per la differenziazione, lo sviluppo ed il funzionamento di un organismo.

4 NUCLEOTIDI L’unità chimica base degli acidi nucleici si chiama nucleotide. Il nucleotide è composto da una base azotata, un gruppo fosfato uno zucchero.

5 LE BASI AZOTATE Nel DNA si alternano, secondo un codice molto preciso, quattro tipi di basi azotate - Citosina - Timina - Adenina - Guanina Nell’RNA invece della Timina, c’è l’Uracile

6 LE BASI AZOTATE Ad una Citosina del primo filamento della doppia elica corrisponde una Timina nel filamento parallelo. Ad una Guanina una Adenina.

7 IL GENE gene  proteina GENE
è un tratto di DNA contenente l'informazione per una specifica proteina la quale, una volta sintetizzata, svolge una precisa funzione nell'organismo. gene  proteina GENE

8 CROMOSOMI Il DNA si organizza in lunghi filamenti visibili anche al microscopio ottico, detti cromosomi. Nelle cellule eucariotiche i cromosomi si trovano nel nucleo cellulare

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10 CROMOSOMI UMANI I cromosomi sono appaiati e in numero costante in ogni specie. Nella specie umana ci sono 46 cromosomi 44 cromosomi somatici Una coppia di cromosomi sessuali - XY nel maschio - XX nella femmina

11 genoma : è l'insieme di tutte le sequenze di geni allineate sui cromosomi.

12 L’ingegneria genetica

13 Che cos’è l’ingegneria genetica?
Con il termine ingegneria o manipolazione genetica si intende l’insieme degli interventi sul patrimonio genetico degli esseri viventi

14 Manipolazione del DNA I successi dell’ingegneria genetica sono stati possibili grazie all’uso integrato di biochimica, microbiologia e genetica e alla scoperta di enzimi che permettono di manipolare il DNA: gli enzimi di restrizione o endonucleasi permettono di tagliare in siti ben precisi il DNA e, isolando determinate sequenze geniche, si comportano come veri bisturi genetici. le ligasi sono capaci di saldare fra loro i tratti di DNA dopo che sono stati tagliati; la polimerasi consente di moltiplicare infinite volte tratti di DNA.

15 IL DNA RICOMBINANTE Si chiama DNA ricombinante una sequenza di DNA prodotta artificialmente riunendo frammenti di DNA da diversi organismi. Questa tecnica ha reso possibile produrre sequenze di DNA formate da frammenti di materiale genetico provenienti da diversi organismi, anche molto lontani dal punto di vista filogenetico, e così creare in laboratorio geni del tutto nuovi (geni chimerici).

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18 TEST GENETICI

19 I test genetici consistono nell’analisi di un gene, di un suo prodotto o della sua funzione, dei cromosomi o di altro DNA per identificare o escludere una modificazione che può associarsi ad una malattia genetica. P. Harper, 1997

20 Genetica e malattie Malattie legate ad alterazione cromosomica o genetica (cromosomiche e mendeliane) Malattie a componente genetica necessaria, ma non esclusiva (malattie multifattoriali) Malattie legate più o meno esclusivamente all’ambiente (malattie acquisite)

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22 Tipologia dei test genetici
Test diagnostici (conferma della clinica) Test presintomatici (malattie a esordio tardivo) Test per identificare portatori sani (es, screening) Test predittivi (suscettibilità verso una patologia) Test farmacogenetici (risposta individuale a farmaci)

23 TEST PRESINTOMATICI Compiuti su persone non affette, ma appartenenti a famiglie in cui una malattia a esordio tardivo si trasmette in maniera autosomica dominante.

24 es. Còrea di Huntington Grave malattia neurologica ereditaria, autosomica dominante a penetranza incompleta. Trasmessa da uno dei genitori, compare fra i 35 e i 50 anni. Per ora il test non può predire né la gravita della patologia né il tempo di insorgenza. Come gestire una verità così lontana nel tempo? Chi ha diritto di sapere e quando? Interessato, fidanzata, figli, datore di lavoro. Necessità di counseling pre e post- diagnostico.

25 ASPETTI ETICO-SOCIALI DELLA DIAGNOSI GENETICA

26 Screening genetico di massa per individuare i portatori sani di malattie genetiche comuni e gravi (es. talassemia, fibrosi cistica). Obbligatorietà? Condivisione dei risultati? Conservazione dei risultati (banche dati) ?

27 TEST GENETICI E AMBIENTE DI LAVORO
C’è la possibilità di discriminazioni genetiche, in termini di assunzione ovvero di carriera, a sfavore dei lavoratori che mostrassero una maggiore"suscettibilità" nei confronti di determinati agenti patogeni o la possibilità di sviluppare una certa patologia.

28 Il counselling genetico
Problemi medici del counselling genetico prematrimoniale gestazionale (diagnosi prenatale) neutralità assiologica (non direttività) “counselling” valoriale

29 Diagnosi genetica pre-impiantatoria

30 RIDUZIONISMO GENETICO

31 Lo scientismo dilagante,
la pressione commerciale la disinformazione prodotta dai mass-media stanno creando illusioni sulla conoscibilità delle strutture psicofisiche della persona e sulla predittibilità del suo futuro anche solo biologico.

32 Predire il futuro è compito delle cartomanti
e delle sfere di cristallo, non della analisi genomica

33 La struttura psico-fisica dell’uomo dipende
a. dalle caratteristiche ereditate al concepimento b. dall’interazione e regolazione dei geni nel genoma c. dall’ambiente pre e post-natale Pertanto non è scientificamente fondato pensare di desumere dalla semplice lettura delle sequenze del DNA e dai test genetici quello che sarà il fenotipo e tanto meno il destino di una persona.

34 L’abuso di alcool è un comportamento complesso che emerge dall’interazione di geni e ambiente nel contesto dello sviluppo

35 Dal sequenziamento del genoma di Craig Venter, (brillante rivale del Progetto Genoma) per esempio, è risultato che egli è propenso a comportamenti antisociali, all’alcoolismo, alla coronaropatia, all’ipertensione ecc.

36 Questa è la situazione di qualsiasi genoma umano.
Questo vale sia per le malattie multifattoriali, sia – in qualche misura – per quelle cromosomiche e mendeliane, sia a fortiori per i comportamenti e le attitudini. Siamo tutti pazienti potenziali (“unpatients”): questa è la normalità. Partiamo tutti con un corredo di inclinazioni, disposizioni, patologie potenziali.

37 Riduzionismo scientifico
credere di poter predire la storia biologica di un soggetto dai suoi geni (dimenticando la complessa regolazione dei geni, la loro espressività variabile e l’interazione con l’ambiente) Riduzionismo antropologico credere di poter ridurre la storia personale di un soggetto alle sue predisposizioni genetiche (es. talento artistico, comportamento aggressivo, dipendenze e abusi di sostanze, inclinazioni mistiche ecc.)

38 Dobbiamo ancora affrontare a fondo il rapporto fra predisposizioni psichiche e attitudinali e autodeterminazione morale. Pensiamo al caso della componente genetica ipotizzata per alcune inclinazioni disordinate come la omosessualità.

39 TRANSGENESI

40 Transgenesi Con il trasferimento genico è possibile dare a una cellula di una specie caratteristiche che altrimenti essa non avrebbe e quindi creare in laboratorio organismi che non esistono in natura detti transgenici ovvero organismi geneticamente modificati (OGM).

41 Tecniche di transgenesi
L’introduzione di geni esogeni o transgeni all’interno di una cellula di specie diversa può avvenire mediante: microparticelle rivestite di DNA sparate da un apposito cannone (elettroporazione) soprattutto nel caso di cellule vegetali. un vettore, sia esso un virus (retrovirus e adenovirus) o un plasmide batterico (è una forma circolare autoreplicante di DNA, presente in alcune specie batteriche, utilizzabile come vettore per il trasferimento di geni ricombinanti in altre specie).

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44 Vettore virale

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47 Batteri modificati geneticamente
Una applicazione importante della tecnica del DNA ricombinante si ha nell’industria farmaceutica. Si può introdurre nel DNA di un batterio (di solito Escherichia Coli), materiale genetico di una cellula umana. La cellula batterica che comincerà a sintetizzare anche le proteine codificate dal nuovo gene presente nel suo DNA.

48 Escherichia coli (16.500 ingrandimenti)
Batterio che, geneticamente modificato, viene utilizzato per la produzione di insulina umana.

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50 Vengono prodotte in grande quantità proteine umane
come insulina, somatostatina, calcitonina LH interferone a prezzi competitivi e ben compatibili con l’organismo umano.

51 Organismi vegetali e animali geneticamente modificati
Ci sono ormai molti vegetali transgenici, che hanno acquisito particolari resistenze a fattori nocivi o altre caratteristiche utili per l’uso umano. Esistono anche animali transgenici: i primi furono creati nel 1982 quando fu inserito in uova fecondate di topo il gene dell’ormone della crescita del ratto, ottenendo topi di grossa taglia.

52 Transgenesi animale Nella transgenesi animale si ha il trasferimento nel genoma di un embrione precoce di un gene esogeno, proveniente, cioè, da un’altra specie e suscettibile di essere trasmesso alla progenie. Negli animali transgenici le modifiche del genoma sono minime e non mutano la sua identità genetica e la sopravvivenza.

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55 Esistono organismi transgenici ottenuti con il trasferimento di geni umani.
È già una realtà la produzione di farmaci, proteine e ormoni umani nel latte di bestiame transgenico (pecore, maiali, mucche, ecc.)

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57 Polly è un clone transgenico di pecora Poll Dorset, portatrice del gene per una proteina umana (fattore IX della coagulazione).

58 Una applicazione relativamente recente è la produzione di maiali transgenici per gli xenotrapianti (trapianti da animale a uomo).

59 In linea di principio l’uso degli animali come fonte di tessuti ed organi per curare malattie gravi dell’uomo è moralmente giustificato.

60 Dal punto di vista etico risultano problematici quegli interventi di ingegnerizzazione che prevedono il trasferimento di geni umani per rendere i tessuti animali più compatibili con quelli umani e ridurre l’entità del rigetto.

61 Sono stati prodotti maiali transgenici per geni umani, sono animali “umanizzati” geneticamente

62 Introdurre geni umani in creature non umane (es
Introdurre geni umani in creature non umane (es. maiali) è una lesione della dignità umana?

63 Liceità della transgenesi uomo-animale
La possibilità di operare tali modificazioni genetiche, utilizzando anche geni di origine umana, nel rispetto dell’animale e della biodiversità, è moralmente accettabile in vista di benefici significativi per l’uomo stesso PONT. ACCADEMIA PER LA VITA. La prospettiva degli xenotrapianti, 2001, n. 15.

64 POLEMICHE Tonti-Filippini et al., Ethics and Human-Animal Transgenesis, “The National Catholic Bioethics Quarterly”, 2006. “The authors of the Academy's document … do not discuss the significance of the human genome in the formation and in the generation of a human life, and the consequent moral significance of using parts of the human genome to generate a being that is, in part, genetically of human origin”.

65 Mentre l’Accademia per la vita aveva sottolineato, soprattutto, le regole da usare nell’usare e nel manipolare gli animali, Tonti-Filippini mette in questione la eticità del trasferimento di materiale genetico umano nell’animale (transgenesi). M. P. FAGGIONI, Fuga dal Labirinto. Il dibattito morale sulla transgenesi, “Medicina e Morale” 47 (2007) ID., La natura fluida. Ibridazione, transgenesi e transumanismo, “Studia Moralia” 47 (2009)

66 Che rapporto intercorre fra informazione genetica e identità personale?
Fra genoma e persona?

67 PROGETTO GENOMA La lettura del genoma umano è stata sostanzialmente completata nel 2003. Il genoma umano è risultato molto più piccolo del previsto (solo mila geni, la Drosophila ne ha 13 mila) e molto simile a quello di altri viventi. Molte zone sono apparentemente prive di significato (“junk DNA”) ai fini della produzione di proteine (solo l’1%) o di altre funzionalità (al massimo il 50%). L’uomo è molto diverso dagli altri viventi, anche da quelli a lui più vicini nella scala zoologica, ma la sua singolarità non appare – almeno per ora - dal suo genoma.

68 L’identità genetica umana dipende più dal modo di funzionare del genoma come unità che non da geni singoli o in gruppo. Il genoma è una struttura somatica di capitale importanza, ma non può essere confuso con il principio vitale spirituale dell’uomo. Il trasferimento di materiale genetico umano nel genoma animale non costituisce un vulnus alla dignità umana, poiché metafisicamente l’umanità non dipende da un gene o ad un gruppo di geni e, pertanto, non è “trasferibile” né “degradabile”.

69 Nel caso dei maiali transgenici per gli xenotrapianti, inoltre, i particolari geni trasferiti non incidono sulle qualità cognitive e percettive dell’animale per cui non gli impartiscono funzioni e capacità di tipo “umano” .

70 COGITO, ERGO SUM

71 La clonazione ibrida Sono stati prodotti recentemente ibridi uomo-animale ottenuti inserendo nuclei di cellule somatiche umane in ovociti animali denucleati, al fine di produrre cellule staminali embrionarie dagli embrioni così ottenuti, detti cybrid. Si parla di clonazione ibrida.

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73 La clonazione ibrida Gli embrioni così ottenuti sono biologicamente umani perché formati al 98 % da DNA umano e, soprattutto, perché in possesso di un genoma umano sostanzialmente integro. Il restante è rappresentato dal DNA mitocondriale di origine animale (DNA non nucleare) che, però, è destinato a funzioni legate al metabolismo e alla produzione di energia.

74 Dignitas personae, 33 Recentemente sono stati utilizzati ovociti animali per la riprogrammazione di nuclei di cellule somatiche umane – generalmente chiamata clonazione ibrida – al fine di estrarre cellule staminali embrionali dai risultanti embrioni, senza dover ricorrere all’uso di ovociti umani. Dal punto di vista etico simili procedure rappresentano una offesa alla dignità dell’essere umano, a causa della mescolanza di elementi genetici umani ed animali capaci di turbare l’identità specifica dell’uomo.

75 GENETICA E TERAPIA

76 Si spera di individuare le predisposizioni ereditarie di malattie multifattoriali (es. componente genetica del diabete mellito) e di poter predisporre adeguata prevenzione agendo su fattori comportamentali e ambientali. In patologie geneticamente determinate (es. tumore mammario familiare) si può intensificare la vigilanza. Si spera che i progressi della genetica permetteranno di curare le oltre 4000 malattie genetiche. es. somministrando ad un paziente una proteina che egli produce in una forma non funzionante. es. intervenendo sulle cellule interessate per correggere eventuali errori (terapia genica in senso proprio).

77 TERAPIA GENICA

78 Terapia genica germinale
sullo zigote o sulle cellule totipotenti dell’embrione precoce. sulle cellule germinali o gameti. Le modifiche apportate vengono trasmesse alla progenie. Terapia genica somatica sulle cellule somatiche di un organismo definitivamente strutturato.

79 Terapia genica

80 Gli interventi sulle cellule somatiche con finalità strettamente terapeutica sono in linea di principio moralmente leciti Dignitas personae, 26

81 Le ricerche della biologia moderna permettono di sperare che il trasferimento e la mutazione dei geni potranno migliorare lo stato degli ammalati colpiti da malattie cromosomiche [genetiche]; in questo modo gli esseri umani più piccoli e più deboli potranno essere curati durante la loro vita intrauterina o nel periodo che segue immediatamente la loro nascita. GIOVANNI PAOLO II, Discorso ad un gruppo di biologi sperimentatori, , AAS 75 (1983), 38.

82 Problemi etici Accettabile in linea di principio in quanto è “terapia”. ma rischiosa es. leucemie nei bimbi curati per SCID-X1 al Necker di Parigi dal 1999 al 2002, per azione dei vettori virali usati Rischiosità accettabile (risk/benefit ratio) Sperimentazione su minori (solo se terapeutica ed “extrema ratio”)

83 Fino ad oggi non sembra che la terapia genica “in utero” risponda ancora a questi requisiti minimali. Esistono invece diversi protocolli sperimentali per terapia genica somatica in adulti e bambini (es. deficit di adenosina deaminasi, emofilia B, deficit di alpha-1-antitripsina ecc.).

84 Diversa è la valutazione morale della terapia genica germinale … Poiché i rischi legati ad ogni manipolazione genetica sono significativi e ancora poco controllabili, allo stato attuale della ricerca non è moralmente ammissibile agire in modo che i potenziali danni derivanti si diffondano nella progenie. Dignitas personae, 26

85 OLTRE LA TERAPIA

86 Al di là della terapia genica,
è lecito migliorare e potenziare la dotazione genetica dell’uomo?

87 Una considerazione specifica merita l’ipotesi di finalità applicative dell’ingegneria genetica diverse da quella terapeutica. Taluni hanno immaginato la possibilità di utilizzare le tecniche di ingegneria genetica per realizzare manipolazioni con presunti fini di miglioramento e potenziamento della dotazione genetica. Dignitas personae, 27

88 Una espressione tipica di questa mentalità è il Transumanesimo (“transhumanism”), il progetto di creare, con le nuove tecnologie della vita, una umanità superiore all’umanità presente, un uomo post-umano.

89 Fra i maggiori teorici del transumanismo ricordiamo NICK BOSTROM, professore ad Oxford.
HARRIS J., Wonderwoman & Superman. The Ethics of Human Biotechnology, Oxford Un. Press, New York 1992. HUGHES J., Citizen Cyborg: Why Democratic Societies Must Respond to the Redesigned Human of the Future, Westview Press, Cambridge (MA) 2004.

90 È stata anche fondata una Società MondialeTransumanista che ha nel 2002 pubblicato un Manifesto.
WORLD TRANSHUMANIST ASSOCIATION, The transhumanist declaration, 2002 ( transhumanism.org/index.php/WTA / declaration).

91 The intellectual and cultural movement that affirms the possibility and desirability of fundamentally improving the human condition through applied reason, especially by developing and making widely available technologies to eliminate aging and greatly enhance human intellectual, physical, and psychological capacities. Nick Bostrom, 2003

92 Tecnologie informatiche
Scienze cognitive Nanotecnologie Biotecnologie

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94 Prestazioni superiori Corpi senza età Spiriti felici
The President’s Council of Bioethics, Beyond Therapy, Washington D. C. 2003 Bambini migliori Prestazioni superiori Corpi senza età Spiriti felici

95 In futuro la nostra capacità di forzare e manipolare la natura umana, per perseguire i fini stabiliti dalle persone, aumenterà. Quando svilupperemo la capacità di intervenire con l’ingegneria genetica non solo sulle cellule somatiche, ma anche su quelle germinali, saremo in grado di formare e plasmare [shape and fashion] la nostra natura umana a immagine e somiglianza dei fini scelti dalle persone.

96 Se non vi è nulla di sacro nella natura umana (e nessun argomento puramente laico potrebbe dimostrare che sia sacra), non vi è alcuna ragione per la quale, per ragioni appropriate e con appropriata cautela, essa non debba essere radicalmente cambiata. ENGELHARDT H. T. jr., Manuale di bioetica, 429

97 Voci polemiche e allarmate
FUKUYAMA F., Our Posthuman Future: Consequences of the Biotechnology Revolution, New York 2002; HABERMAS J., Die Zukunft der menschlichen Natur. Auf dem Weg zu einer liberalen Eugenik? , Frankfurt a.M (trad. it. Il futuro della natura umana, Torino 2001). KASS L., Ageless bodies, happy souls. Biotechnology and the pursuit of perfection, “The New Atlantis” 1 (2003) Spring, 9-28; MITCHELL B., PELLEGRINO D. et al., Biotechnology and the Human Good, Washington D. C. 2007;

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99 a. Argomento della “hybris”

100 In alcune di queste proposte si manifesta una sorta di insoddisfazione o persino di rifiuto del valore dell’essere umano come creatura e persona finita. Dignitas personae, 27

101 b. Argomento della libertà

102 Un intervento sul genoma “deve rispettare la dignità fondamentale degli uomini e la natura biologica comune che è alla base della libertà, evitando manipolazioni che tendono a modificare il patrimonio genetico e a creare gruppi di uomini differenti, con il rischio di provocare nella società nuove emarginazioni”. Giovanni Paolo II Discorso alla Associazione Medica Mondiale, , AAS 76 (1984), 394.

103 L’eugenetica positiva non mira a correggere patologie come fa l’eugenetica negativa, ma mira a migliorare le condizioni psicofisiche della progenie. Questo crea una asimmetria fra genitori e figli che minaccia l’indipendenza e l’autonomia dei figli rispetto ai progetti genitoriali e, in generale, ai progetti di altri. È l’argomento centrale di J. Habermas, Il futuro della natura umana, 2001

104 Secondo Habermas gli interventi genetici migliorativi del corredo naturale (eugenetica positiva) compromettono la libertà del soggetto che ne è interessato e, quindi, minano alla base la convivenza democratica. “La convinzione che a tutte le persone spetti un eguale status normativo e che tutte debbano darsi simmetrico e reciproco riconoscimento, discende da una ideale reversibilità delle relazioni umane. Nessuno deve dipendere da un altro in modo pregiudizialmente irreversibile. Sennonché con la programmazione genetica nasce una relazione per molti aspetti asimmetrica”.

105 Tali manipolazioni [di potenziamento genetico ] favoriscono una mentalità eugenetica e introducono un indiretto stigma sociale nei confronti di coloro che non possiedono particolari doti e enfatizzano doti apprezzate da determinate culture e società, che non costituiscono di per sé lo specifico umano. Tutto ciò porta a concludere che una tale prospettiva d’intervento finirebbe, prima o poi, per nuocere al bene comune, favorendo il prevalere della volontà di alcuni sulla libertà degli altri. Dignitas personae, 27

106 Esiste un legame fra libertà e natura.
La libertà deve confrontarsi con i dinamismi naturali e prescindere da quei dinamismi significa violare il progetto-uomo.

107 È in gioco non solo la dignità,
ma la stessa identità dell’uomo in quanto persona.

108 Il rischio implicito nel trans-umano è di diventare dis-umano

109 La “natura” ultima difesa
TRANSUMANO/INFRAUMANO La “natura” ultima difesa dell’umano, della dignità personale e della democrazia

110 IPOTESI DI LAVORO

111 Può darsi una terza possibilità fra
* terapia che ripristina una funzionalità ideale ed è per il bene della persona e * intervento disumanizzante ovvero tradimento della persona? È pensabile intervenire potenziando la nostra dotazione naturale evitando eugenetica e discriminazioni?

112 La forma concreta che l’humanum assume è corporea e, essendo corporea, questa forma è modificabile dalla techne dell’uomo. È teoricamente pensabile di inserirsi nella linea di sviluppo dei dinamismi naturali e sviluppare la natura secondo direzioni naturali del divenire. Questo chiede di comprendere la natura umana non in modo statico, ma originariamente dinamico, in divenire.

113 Secondo alcuni Autori cattolici (es. K. Rahner e K
Secondo alcuni Autori cattolici (es. K. Rahner e K. Demmer) l’uomo potrebbe inserirsi ragionevolmente nei dinamismi della sua natura, potenziando e perfezionando le sue qualità in sintonia con essa. Questo permetterebbe di “sfuggire a quell’atteggiamento materialistico e vitalistico di fondo che è convinto di poter creare un uomo migliore, invece di migliorare, come dovrebbe ritenersi giusto, le condizioni biologiche della sua esistenza personale” (K. Demmer).

114 K. Demmer in “Interpretare e agire” parla di una “integrazione sensata della natura biologica”.
È l’ipotesi di un potenziamento (“enhancement”) ragionevole della dotazione naturale.

115 dall’Homo creatura all’Homo creator

116 LA NUOVA EUGENICA

117 Eugenetica o eugenica «Studio teorico e pratico di tutti i mezzi atti a proteggere, accrescere, perfezionare gli esemplari più robusti e meglio dotati delle razze umane, al fine di salvaguardare la qualità genetica delle generazioni avvenire» Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse, Milano 1967.

118 Le preoccupazioni eugeniche hanno origini antichissime,ma «il problema fu inquadrato scientificamente solo nel secolo scorso (1885 circa) dall’inglese Francis Galton, cugino Charles Darwin, il quale pose le basi dell’eugenica scientifica

119 La tesi di fondo dell’eugenetica era molto semplice
La tesi di fondo dell’eugenetica era molto semplice. La razza umana era esposta a un deterioramento imminente a causa del decadimento genetico. I peggiori fra gli esseri umani, cioè, si riproducevano molto più rapidamente dei “migliori”, presso i quali invece tendeva a ridursi la numerosità della prole.

120 Applicata su dementi e delinquenti negli USA nei primi decenni del XX secolo.
Adottata su vasta scala dal Nazismo. Sta risorgendo non come pianificazione statale, ma come scelta delle persone. Mezzo principale la diagnosi prenatale e preimpianto e l’aborto selettivo.

121 Conclusione

122 La nuova genetica, in tumultuosa crescita negli ultimi anni, ha aperto grandi prospettive per la diagnosi e la terapia di molte condizioni patologiche e sta influenzando la stessa autocomprensione che l’uomo ha di sé e della sua vita. Le moderne biotecnologie hanno reso infatti possibili interventi a livello del patrimonio genetico della persona, alle radici stesse della sua integrità e individualità biologica.

123 Non possiamo eludere le domande e le sfide etiche, politiche e culturali che ci vengono dal mondo della genetica e delle biotecnologie genetiche, bloccando la ricerca e precludendoci la possibilità di migliorare la qualità di vita della gente. Dobbiamo piuttosto essere capaci di assumerci, con cognizione di causa e chiarezza di prospettive, tutta la responsabilità che deriva dallo sviluppo e l’applicazione di questi ambiti innovativi delle scienze biomediche.

124 Per esempio, attraverso le nanotecnologie applicate al Sistema nervoso centrale, si può pensare di avere espansori di memoria o un miglior dominio delle emozioni o la possibilità di controllare un computer con atti di pensiero.

125 Ipotesi genetica

126 Studi su gemelli monozigoti,
su fratelli, su famiglie in cui c’è almeno un soggetto omosessuale

127 L’omosessualità è 2-7 volte più alta fra congiunti di omosessuali rispetto alla popolazione in generale. Maggiore concordanza di omosessualità tra gemelli uguali (monozigoti) che non tra gemelli dizigoti. 56 monozigoti 54 dizigoti, 57 fratelli non gemelli Concordanza (entrambi gay): Non gemelli 9.2% Dizigoti 22 % Monozigoti 52 % Risultati simili con lesbiche (Bailey e Pillard, 1995)

128 Notata una certa familiarità per l’omosessualità nella ascendenza femminile della famiglia.

129 Studio di Hamer (molto controverso).
Studio su 40 coppie di fratelli gay con parenti gay nella famiglia materna. 64 % delle coppie di fratelli gay aveva parenti gay nella linea materna. I fratelli condividevano lo stesso materiale genetico alla fine del cromosoma X (di provenienza materna)


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