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Siamo in un mondo radioattivo …

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Presentazione sul tema: "Siamo in un mondo radioattivo …"— Transcript della presentazione:

1 Siamo in un mondo radioattivo …
Raggi Cosmici Raggi X Radiazione solare Medicina nucleare  Radon Prodotti di consumo Energia Nucleare Depositi Radioattivi Radiazione terrestre alimentazione

2 La dose efficace media annua dovuta a radiazioni in Italia è 2.8 mSv

3 Ischia, isola Radon-attiva
Che cos'è il Radon? Dove si genera? Come entra nelle nostre case? Ci sono dei limiti di esposizione al Rn?

4 Che cos'è il Radon? • Il Radon è un gas nobile radioattivo, prodotto dal decadimento del Radio, che a sua volta proviene dal decadimento dell’Uranio. • Il Radon è incolore ed inodore, solubile in acqua. • Si diffonde attraverso le rocce ed il terreno. • Decade con un tempo di dimezzamento (in cui la quantità di materia si dimezza)d i circa 4 giorni originando discendenti radioattivi solidi. • Il Radon è dannoso a causa dei prodotti di disintegrazione che, quando vengono inalati, con la respirazione si fissano negli alveoli polmonari.

5 Il decadimento alfa Una particella  contiene 2 protoni e 2 neutroni
molto ionizzante e modesta capacità di penetrazione nella materia:

6 il Radon ed i suoi figli …
Uranium-238 4.5E9 y Polonium-218 3.1 min (RaA) emettitore alfa Polonium-214 163.7 msec (RaC’) emettitore alfa Bismuth-214 19.9 min (RaC) emettitore beta Radium-226 1600 y Lead-214 27 min (RaB) emettitore beta Lead-210 22.3 y (RaD) emettitore beta Radon-222 3.825 days emettitore alfa

7 CARATTERISTICHE DEL RADON 222
Il radon è un gas nobile presente prevalentemente nel sottosuolo. Il gas è libero di muoversi nello spazio poroso presente nelle rocce uranifere di origine vulcanica e attraverso le acque sotterranee . A causa del suo tempo di dimezzamento di circa 4 giorni può percorrere, prima di trasformarsi, lunghe distanze fino ad arrivare a contatto diretto con la superficie e di qui raggiunge le abitazioni. Anche i materiali usati nelle costruzioni, che contengono percentuali variabili di Rn 222, in funzione della loro granulometria, possono contribuire in modo significativo ad incrementare la concentrazione di Radon negli edifici.

8 Dosimetria delle radiazioni
Oltre all’esposizione al fondo naturale di radiazioni

9 Dosimetria del radon Per le misure della concentrazione di radon in aria l’unità di misura usata è : il Bq/mc bequerel per metro cubo, che sta ad indicare il numero di disintegrazioni nucleari al secondo, contenute in un metro cubo d’aria. La norma italiana (DM 241/2000) prevede una concentrazione massima di 400 Bq/mc all’interno degli edifici con obbligo di bonifica oltre i 500. Nota la concentrazione di radon in un ambiente chiuso, in Bq/mc, si utilizza un fattore di conversione di 20 microSv/anno per ogni Bq/m3 In tale stima si tiene conto di una frazione di tempo di permanenza medio all’interno degli edifici di 0.8 e di un fattore di equilibrio F tra Il fattore di equilibrio F è il rapporto tra la concentrazione di radon in equilibrio radioattivo con una combinazione dei suoi figli Maggiore è il valore di F, maggiore è l’equivalente di dose efficace perché maggiore è la presenza nell’ambiente dei prodotti di decadimento del radon.

10 Ischia, isola Radon-attiva
Quali sono gli effetti delle radiazioni sulla vita? E in particolare quali i danni biologici del Radon? Quali i rischi per la salute in base all’esposizione? In particolare i fumatori incorrono i rischi maggiori?

11 Alcuni effetti biologici delle radiazioni ionizzanti …

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13 W.H.O. (World Health Organization) HANDBOOK ON INDOOR RADON (2010)
Epidemiological studies confirm that radon in homes increases the risk of lung cancer in the general population. Other health effects of radon have not consistently been demonstrated. The proportion of all lung cancers linked to radon is estimated to lie between 3% and 14%, depending on the average radon concentration in the country and on the method of calculation. Radon is the second most important cause of lung cancer after smoking in many countries. Radon is much more likely to cause lung cancer in people who smoke, or who have smoked in the past, than in lifelong non-smokers. However, it is the primary cause of lung cancer among people who have never smoked.

14 There is no known threshold concentration below which radon exposure presents no risk. Even low concentrations of radon can result in a small increase in the risk of lung cancer. 5. CONCLUSIONI del ICRP n. 115 del 2010 (55) The present review and analysis of the epidemiology of radon leads to the following conclusions: … studies of residential radon exposures that radon and its progeny can cause lung cancer. For solid tumours other than lung cancer, and also for leukaemia … The three pooled residential case–control studies in Europe, North America, and China gave similar results and showed that the risk of lung cancer increases by at least 8% for an increase in radon concentration of 100 Bq/m3 (Lubin et al., 2004; Darby et al., 2005; Krewski et al., 2006).

15 Rischio cancro polmonare attribuibile al radon in Italia
Rapporto sul Rischio di tumore polmonare attribuibile all’esposizione al radon nelle abitazioni italiane (2010): Vengono riportati i risultati di 3 analisi “pooled”: di Lubin 2004 Cina; di Darby 2005 Europa; di Bochicchio 2005 Italia) Le 3 analisi messe insieme hanno dato risultati compatibili Il rischio osservato aumenta linearmente con la concentrazione di Rn su 30 anni di esposizione con un incremento di rischio relativo di 8% ogni 100Bq/mc Stime casi annui di tumore polmonare attribuibile all’esposizione al Rn in door: regione casi osservati stima percentuale intervallo confidenza Lazio 3121 16% 6-27% Lombardia 5718 15% 5-26% Friuli V.G. 775 14% 5-23% Campania 2822 13% Piemonte 2816 10% 3-18% Calabria 665 4% 1-7%

16 Rischio cancro polmonare fumatori-non fumatori
Come è noto il rischio di contrarre cancro polmonare è molto più elevato per i fumatori rispetto ai non fumatori il rischio è infatti quasi proporzionale al numero di sigarette fumate (Fonte N.I.H. USA 2012) Fonte : ARPAT (Toscana 2012) il rischio di tumore polmonare per esposizione a Rn di un fumatore è fino a 25 volte maggiore di un non fumatore. Fonte: Bochicchio, ISS 2004 la probabilità di avere un tumore polmonare separatamente per i non fumatori e i fumatori, prendendo come riferimento una persona di 75 anni esposta continuativamente ad una concentrazione media di Rn(100, 400, 800Bq/mc) , è: Bq/mc......Non fumatori......Fumatori (0.5%) (12%) (0.7%) (16%) (0.9%) (22%)

17 Ischia, isola Radon-attiva
Come si rileva il Radon? Quale strumentazione è in grado di rilevarlo con maggiore precisione? Ci sono strumenti di misura semplici, ma efficaci?

18 Rivelatori a stato solido
I tipi più usati sono i diodi di Si e di Ge e sono impiegati per la spettrometria delle radiazioni X e gamma. Un rivelatore di questo tipo richiede di essere mantenuto sotto vuoto e alla temperatura di 77 °K, con azoto liquido. Il raffreddamento è necessario per ridurre il rumore termico. Il segnale del rivelatore viene amplificato fino a volte, raggiungendo impulsi fino a 10 V. I segnali vengono selezionati attraverso un circuito elettronico che raccoglie gli impulsi aventi tensioni entro una finestra predefinita (analizzatore multicanale). Gli analizzatori multicanale contengono in genere tra i canali, ognuno dei quali opera come singolo canale entro la finestra di tensione. Il segnale di ogni canale viene conteggiato e ciò consente la registrazione dei conteggi e la loro energia . Un software specifico provvede al controllo operativo e all’acquisizione e all’elaborazione dei dati sperimentali. spettro

19 Rivelatori a gas Sono basati sulla misura della corrente generata dalla ionizzazione degli atomi di un gas causata dalle radiazioni che lo attraversano. Per ogni fotone o particella carica () si formano coppie di ioni (ioni gassosi positivi ed elettroni), questi ultimi vengono raccolti da un campo. Il valore della tensione applicata tra anodo o catodo, permette di realizzare rivelatori dalle caratteristiche diverse: le camere a ionizzazione, i contatori proporzionali e i contatori Geiger La corrente di ionizzazione può essere misurata con strumenti molto sensibili (microamperometri) e da informazioni sul numero delle particelle rilevate ed eventualmente sull’energia.

20 Fotomoltiplicatori Un rivelatore a scintillazione è costituito da un cristallo scintillatore, a forma di cilindro retto con una delle basi rivolta verso il catodo di un fotomoltiplicatore, o collegato ad esso attraverso un opportuno contatto ottico che favorisca la trasmissione della luce Nei contatori a scintillazione vengono contati i fotoni emessi da alcune sostanze luminescenti, come i cristalli di NaI, eccitati per il bombardamento con raggi X, o altre particelle () Il numero dei fotoni raccolti dal fotomoltiplicatore, trasformati in impulsi elettrici, amplificati e analizzati, è proporzionale all’energia delle radiazioni incidenti. Ne consegue che, accoppiando il contatore ad un analizzatore d’impulsi, si può ottenere lo spettro di energia delle radiazioni rivelate.

21 I rivelatori a traccia (CR-39 o LR-115)
Sfruttano il potere ionizzante delle particelle  che danneggiano le molecole del materiale dielettrico (plastiche) lungo la loro traiettoria e lasciano delle tracce di dimensioni nanometriche le tracce si rendono visibili ad un microscopio ottico mediante un attacco chimico con soluzione fortemente corrosiva durante l’esposizione dopo l‘attacco chimico Dal conteggio del numero di tracce per unità di superficie si risale alla concentazione di Radon.

22 I canestri di carbonio attivo
Il canestro a carbone attivo è una scatola metallica cilindrica contenente i carboni attivi che assorbono il radon presente nell'aria. Dopo un tempo di esposizione , dell'ordine di qualche giorno, i canestri, che assorbono il radon ma non lo rivelano, vengono sottoposti per la lettura ad un'analisi spettrometrica. Dai risultati dell'analisi spettrale, conoscendo il tempo di esposizione e i fattori di calibrazione si risale alla concentrazione relativa al periodo di esposizione. La tecnica dei carboni attivi è adatta a misure di concentrazioni modeste di Rn Il principale inconveniente è la forte dipendenza dalle condizioni ambientali di temperatura e di umidità.

23 Elettreti L’ elettrete (o E-perm) è costituito da una piccola camera in contatto con l’aria, qui il radon ed i suoi discendenti vengono a contatto con la superficie esposta di un disco di teflon precedentemente elettrizzato. Le radiazioni emesse dal Rn e dai figli, ionizzando, producono cariche in grado di scaricare parzialmente la superficie del teflon entro l’elettrete. Il potenziale della pellicola elettrizzata viene misurato da un elettrometro. L’elettrometro consente quindi di misurare il potenziale in volt della pellicola di teflon , prima e dopo l’esposizione di alcuni giorni dell’elettrete. Dai volt di scarica della pellicola, attraverso opportuni fattori di calibrazione,si ha la concentrazione di Rn. A seconda della dimensione della camera e della configurazione scelta, questi rivelatori possono essere utilizzati sia per esposizioni brevi (qualche giorno), sia per esposizioni dell’ordine dei mesi.

24 Taratura degli elettreti
Gli elettreti danno una risposta abbastanza affidabile su concentrazioni non modeste e risultano invece poco sensibili per basse concentrazioni. Gli elettreti nella configurazione utilizzata SST (camera grande + esposizione short time) danno risposte attendibili in 3- 7 gg . Abbiamo constatato che la caduta di tensione degli elettreti ha un andamento abbastanza lineare. Inoltre le misure di controllo con esposizione di tre giorni hanno dato valori stabili nei limiti dell’errore. Quindi l’esposizione 3 – 5 gg garantisce una risposta sufficientemente lineare col tempo.

25 Ischia, isola Radon-attiva
Quali sono le concentrazioni di Radon in Italia? Quali concentrazioni sull’isola d’Ischia? Quali i valori negli edifici pubblici ischitani? Quali i valori nelle abitazioni isolane?

26 Concentrazioni di Rn in abitazioni italiane per regione ed in toscana
Regione/Provincia autonoma Rn-222 Media aritmetica ± STD Abitazioni >200 Bq/m3 Abitazioni >400 Bq/m3 Bq/m3 % Piemonte 69 ± 3 2,1 0,7 V.d'Aosta 44 ± 4 Lombardia 111 ± 3 8,4 2,2 Bolzano- 70 ± 8 5,7 Trento 49 ± 4 1,3 Veneto 58 ± 2 1,9 0,3 Friuli V.G. 99 ± 8 9,6 4,8 Liguria 38 ± 2 0,5 Emilia-Romagna 44 ± 1 0,8 Toscana 48 ± 2 1,2 Umbria 58 ± 5 1,4 Marche 29 ± 2 0,4 Lazio 119 ± 6 12,2 3,4 Abruzzo 60 ± 6 4,9 Molise 43 ± 6 Campania 95 ± 3 6,2 Puglia 52 ± 2 1,6 Basilicata 30 ± 2 Calabria 25 ± 2 0,6 Sicilia 35 ± 1 Sardegna 64 ± 4 2,4 MEDIA pesata per popolazione regionale 70 ± 1 4,1 0,9 Concentrazioni di Rn in abitazioni italiane per regione ed in toscana Prov Comuni della TOSCANA N° AB Bq/m3 % > 100 Bq/m3 % > 200 Bq/m3 300 Bq/m3 SI Abbadia San Salvatore 39 205 71% 36% 19% GR Arcidosso 28 143 56% 22% 9% LU Bagni di Lucca 5 124 46% 20% 10% Capalbio 181 55% 34% 23% LI Capraia Isola 20 84 27% 7% 2% PT Cutigliano 167 57% 31% MS Fivizzano 80 Isola del Giglio 22 157 54% 15% Marciana 18 161 45% 25% 16% Marciana Marina 15 111 37% 13% 6% Massa Marittima 3 250 51% 38% PI Montecatini Val di Cecina 19 344 AR Montemignaio 7 175 50% 29% Montieri 10 90 4% Piancastagnaio 211 67% Piazza al Serchio 192 52% Piteglio 106 33% 12% 5% Pitigliano 16 155 24% San Quirico d'Orcia 14 0% Santa Fiora 24 240 42% 26% Sorano 289 78% Zeri 6 98 30% 11% Fonte : Bochicchio F et alii "Results of the National Survey on Radon Indoors in the all the 21 Italian Regions" Proceedings of Radon in the Living Environment Workshop, Atene, Aprile 1999 Fonte : Rapporto ARPAT 2010 sulle concentrazioni di Rn nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro

27 Concentrazioni di Rn in abitazioni in tufo ed in cemento armato …
Le concentrazioni di Rn nelle abitazioni costruite con materiale tufaceo hanno un valore in media più alto di un fattore 1,4 rispetto a quelle in cemento armato.

28 Concentrazioni di Rn nel Liceo Statale Ischia
misure effettuate tra con elettreti - RL115 conc. Rn Bq/mc ds sede v. M. Mazzella aula PC p. terra 1203 46 archivio " 1301 72 aule 366 32 I° piano 282 17 sede Lacco Ameno lab informatico sotterraneo 683 82 lab inglese 336 22 187 18 piano terra 52 5 sede v. Morgioni P rialzato 107 30 laboratorio  58  17 aula magna P sotterraneo 87 14

29 Concentrazioni di Rn in edifici pubblici Comune Ischia (2009)

30 codice località conf. piano conc. Rn( Bq/mc) errore % C1 ISCHIA LST I 273  13 C2 " SLT 245  16 C3 SST 238  15 C4 217  18 C5 264 16 D1 T 658 11 D2 242 13 D3 BARANO ST 716 D4 FORIO 455 D5 CASAMICCIOLA 290 D6 LLT 236 17 D7 298 15 D8 384 12 D9 710 D10 248 14 D11 348 D12 211 19 D13 II 125 23 E1 179 31 E2 LACCO AMENO 291 E3 204 28 E4 258 20 E5 168 E6 136 22 E7 260 E8 865 E9 377 F1 215  12 F2 171  22 F3 570 F4 430 F5 316 F6 349 G1 395 G2 213 G3 270 G4 267 21 470 Concentrazioni di Rn in abitazioni dell’ isola d’Ischia (misure ) La concentrazione media di Rn in abitazioni isolane poste a piano terra o interrato è stata 370 Bq/mc La concentrazione media di Rn in abitazioni isolane poste ai piani superiori è stata 194 Bq/mc

31 Concentrazioni di Rn in abitazioni - isola d’Ischia (2007-2011)
In Campania i valori di concentrazione media in door di radon sono maggiori della media nazionale e risultano di 97 Bq/mc (contro i 70 Bq/mc della media nazionale). (Fonte : Roca 1995) In this study, the indoor radon concentrations have been measured in 93 dwellings of the Penisola Sorrentina, using LR115 detectors. The detectors were placed in the bedrooms and living rooms for two consecutive semesters starting from December 2010 to December The annual average indoor radon concentrations vary from 25 to 722 Bq/mc, with a mean value of 132 Bq/mc. (Fonte : Roca et alii - Oxford University Press 2013) La media delle concentrazioni di Rn nelle abitazioni isolane misurate tra il nel corso del progetto Envirad Ischia su un campione di 40 casi è risultato di 247 Bq/mc ( il doppio della media campana). Misure nella Biblioteca Antoniana Ischia : Aula centrale - concentrazione Rn = ± 31 Bq/mc II aula interna a sn ingresso “ = 315 ± 45 Bq/mc

32 Un caso particolare: il quartiere CIERCO a FORIO
ABITAZIONI FORIO Locale Piano Concentr. (Bq/m3) Errore Casa Co1 (in tufo) Piano terra 250 18 Casa Co2 (in tufo) Primo piano 296 19 Casa Co3 (in tufo) Adiac. roccia tufo p.t. 479 27 Casa Mi1 (cemento) 349 22 Casa Ca1 (cemento) 387 23 Casa Ca2 (cemento) I.p. adiac. roccia tufo 511 29 Casa Ca3 (cemento) 559 31 La concentrazione media di radon misurata è maggiore di un fattore 1,6 di quella rilevata tra le abitazioni isolane. Pur trattandosi di valori piuttosto alti, in realtà ci saremmo aspettati risultati ancora più preoccupanti in considerazione delle condizioni estreme per scarsa ventilazione e immediata adiacenza a rocce di tufo verde. La ragione di ciò risiede nel fatto che non tutto il radon contenuto nella struttura a cella delle rocce porose, viene ceduto all’esterno.

33 Studi recenti, condotti da ricercatori campani (Roca et alii), hanno dimostrato che campioni di tufo di diversa provenienza presentano delle notevoli differenze sia nelle concentrazioni di radon nelle celle, sia nei rispettivi coefficienti di emanazione. Coefficiente di emanazione del tufo Tipo di tufo 222Rn in cell (Bq kg-1) Coefficiente di emanazione Giallo napoletano 67 0,734 Verde dell’isola d’ischia 11,3 0,157

34 Ischia, isola Radon-attiva
Quali sono le concentrazione di Rn nelle nostre acque termali? Quali sono le concentrazioni di Rn in aria nei locali termali? Ci sono esposizioni significative negli impianti termali?

35 Presenza di Radon nelle acque termali isolane
località sorgente tipo di acque concentrazione Radon in acqua Ischia Porto Fornello Fontana salse 111 Bq/litro " Terme Militari 167 Casamicciola Gurgitiello salse bromo iodiche 969 Scioli 938 Lacco Ameno S.Restituta 2800 Hotel S.Montano 1100 Terme Augusto salse magnesiache 762 S. Angelo Aphrodite salse bromo-magnesiache 800 località sorgente concentrazione Rn Merano terme di Merano 2035 Bq/litro Lurisia sorgenti Garbarino 23300 Per confronto vediamo altre sorgenti italiane …

36 Esposizione al Rn nelle terme ischitane
L’ esposizione in ambiente termale è molto legata all’uso dell’ acqua MISURE ESEGUITE nelle A.T.C.: nelle cabine misurate concentrazioni di Rn in aria Bq/mc (dipende molto dalle condizioni di ventilazione locale) nell’idromassaggio concentrazioni di Rn in aria tra Bq/mc (quasi il 50% del Rn in acqua si libera per azione meccanica) nella piscina (al chiuso) concentrazioni di Rn in aria tra Bq/mc ( dopo 5 gg dal ricambio dell’acqua la concentrazione si dimezza, successivamente si stabilizzano i valori minimi indicati) L’uso di un impianto efficace di aria forzata riesce a dimezzare le concentrazioni in 20 minuti.

37 Dose di esposizione al Radon dei lavoratori delle terme d’ Ischia
La stima della dose equivalente annua per il personale lavoratore: nelle cabine la media (su 4 anni di misure) è 3,7 mSv/anno ( tra 2,7 – 4,8 mSv/anno) nell’idromassaggio la media (su 4 anni di misure) è 4,1 mSv/anno ( tra 3,4 – 4,4 mSv/anno) nella piscina (al chiuso) la media (su 4 anni di misure) è 2,3 mSv/anno ( tra 2,2 – 2,4 mSv/anno) La dose efficace media annua dovuta a radiazioni in Italia è 2.8 mSv /anno.

38 Ischia, isola Radon-attiva
Quali sono gli interventi di bonifica da poter fare? Ci sono interventi di bonifica efficaci? Questi interventi sono sempre costosi?

39 Interventi di bonifica del Radon
Possibili interventi di bonifica: il + banale : aumentare la ventilazione dei locali accrescendone i ricambi d’aria; sistema efficace per modeste concentrazioni Il più economico : estrazione forzata dell’aria dai locali da bonificare ma con concentrazioni non elevate meno economico: accrescere l’isolamento del suolo migliorando la ventilazione del vespaio (anche con un sistema forzato) riesce ad abbattere considerevolmente le concentrazioni alternativa valida (soprattutto se non si dispone di un vespaio) è la depressurizzazione del suolo.

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42 Un intervento di bonifica del Rn
nella sede del liceo di v. M.Mazzella: Il pavimento originario poggiava su un esile massetto senza alcun solaio a terra, quindi la bonifica ha richiesto: Rimozione del pavimento esistente e del vecchio massetto (quasi inesistente) Posa in opera di una maglia di ferro elettrosaldata Nuovo massetto di dimensioni adeguate Applicazione della vernice radonstop (sia sul pavimento sia sulle pareti) Applicazione del nuovo pavimento Dal confronto dei dati delle concentrazioni di radon prima e dopo l’intervento con la vernice Radonstop abbiamo constatato un abbattimento di circa il 50%.

43 Ischia, isola Radon-attiva
Come si modifica la concentrazione di Rn in presenza di un evento sismico o vulcanico? Ci sono possibilità di individuare nelle anomalie di concentrazione del Radon un evento sismico? Lo studio condotto fin ora su queste anomalie è in grado di includere tra i precursori simici e vulcanici anche il Rn?

44 Il Radon come precursore sismico
Prima dei disastrosi terremoti di Taskent del 1966 e 1967, vi furono vistose anomalie di Rn registrate in pozzi profondi di una vasta area attorno alla zona epicentrale. Un’interessante anomalia fu registrata a Vulcano nel 1981 dovuta ad una crescita della pressione in profondità associata ad intrusione magmatica. • Anomalie sono state anche registrate presso i maggiori complessi vulcanici (Hawai, Piton de la Fournaise, Etna, El Chichon, Campi Flegrei, ecc…). Il terremoto di Kobe (magnitudo 7.2 profondità 14 Km) avvenne sotto il mare tra Kobe e l’isola di Awaji il 17 gennaio del Fu dimostrato che i cambiamenti nella concentrazione di radon dell’atmosfera osservati prima del terremoto del 1995 possono essere un valido precursore dei terremoti.

45 Il Radon come precursore sismico
In questi ultimi anni sono stati isolati i meccanismi fisici nelle rocce responsabili delle anomalie (diminuzione – aumento) nell’emissione di radon osservati sul terreno prima di eventi sismici o vulcanici. Le rocce hanno un contenuto variabile di porosità, alcune, come basalti o graniti contengono piccolissime cavità, sottoposte a un carico daranno luogo ad un aumento di emissione del radon. In aree vulcaniche (in presenza di tufi) ed in zone di faglia, le rocce contengono un’alta percentuale di vuoti, spesso superiore anche al 30%. Queste sottoposte a carico ‘imploderanno’ per poi fratturarsi, quindi il rilascio di radon, prima diminuisce per poi aumentare rispetto al suo valore di fondo. Grazie ad un adeguato monitoraggio del radon e degli altri segnali precursori con una adeguata conoscenza del contesto geologico, è possibile individuare segnali premonitori, con bassi margini di errore. (Vinciguerra - ING e Università Roma 3 – 2010) Campi Flegrei Vesuvio Vulcano Etna

46 Per concludere , quali prospettive per il futuro ?
Ischia, isola Radon-attiva Per concludere , quali prospettive per il futuro ? 1) I dati in nostro possesso fanno ritenere che è superfluo qualsiasi allarmismo, ma possono esserci situazioni puntuali a rischio della salute, che vanno individuate. 2) Richiedere all’ ARPA un monitoraggio aggiornato sulle concentrazioni di Rn nelle abitazioni isolane . 3) Avviare uno studio aggiornato sulle concentrazioni e sulle esposizioni al Rn in ambienti termali. 4) L’isola - per le sue peculiarità geologiche - potrebbe rientrare in un progetto di rete per il monitoraggio del Rn utile alla prevenzione di fenomeni simici e vulcanici?


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