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LA COMUNICAZIONE Antonella Mosca

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Presentazione sul tema: "LA COMUNICAZIONE Antonella Mosca"— Transcript della presentazione:

1 LA COMUNICAZIONE Antonella Mosca

2 I processi evolutivi della comunicazione
I processi comunicativi si possono distinguere in quattro fasi, ciascuna delle quali è legata all’introduzione di nuovi strumenti di conservazione e trasmissione dell’informazione: la cultura e la comunicazione orale la comunicazione manoscritta (conseguente alla comparsa della scrittura avvenuta verso la metà del quarto millennio a.C) l’introduzione della tipografia la comunicazione elettrica e poi elettronica (conseguente all’invenzione del telegrafo)

3 La cultura e la comunicazione orale
La Comunicazione, per le culture antiche non è altro che la capacità di mettere un individuo al corrente di qualcosa, ossia di coinvolgerlo (in una discussione, in un’attività, in una riflessione) L’attività comunicativa presuppone quindi, come dato essenziale, l’avvio di una relazione, l’istaurarsi di un contatto

4 Cultura e comunicazione orale
Per migliaia di anni, gli esseri umani hanno scambiato e tramandato alle generazioni successive il sapere e le informazioni unicamente attraverso la trasmissione orale, cioè realizzata con il solo ausilio della voce Prima della scoperta della scrittura, per registrare l’informazione ci si poteva affidare unicamente alla memoria.

5 Cultura e comunicazione orale
Per permettere una memorizzazione più agevole, la cultura orale sviluppa precise formule: i pensieri hanno un ritmo, sono ricchi di ripetizioni, assonanze conoscenze standard condivise da tutti Il pensiero viene predisposto, grazie a questi stratagemmi, all’archiviazione nella memoria All’interno delle culture fondate sull’oralità, si riconosce un ruolo gerarchicamente importante a coloro che hanno nella memoria, custode della conoscenza, la loro dote principale

6 La comunicazione manoscritta
La prima forma di scrittura organizzata nasce 3500 anni prima di Cristo ad opera dei Sumeri ed i Greci che introducono i segni vocalici Questo eccezionale e rivoluzionario cambiamento favorisce lo sviluppo del linguaggio Grazie alla scrittura greca nasce il discorso logico e razionale, ancora oggi centrale nella cultura occidentale

7 L’introduzione della tipografia
Con l’invenzione dei caratteri mobili e della stampa, la comunicazione scritta prende il sopravvento, in quanto la riproduzione seriale dei testi, permette la diffusione rapida del pensiero

8 Comunicazione elettrica ed elettronica
La comunicazione tipografica resta il modello prevalente di archiviazione e trasmissione del sapere fino alla metà del XIX sec. Con l’avvento del telegrafo, ha inizio una radicale, rivoluzionaria trasformazione, il cui impatto sull’uomo sarà così forte da influenzare le strutture stesse del pensiero, la vita sociale, la riflessione scientifica e gli assetti politici

9 Comunicazione elettrica ed elettronica
Con l’avvento dei mezzi di comunicazione elettrici, l’informazione acquista i tratti dell’istantaneità e si trasforma in sostanza immateriale La Comunicazione diventa informazione in movimento

10 Comunicazione Contemporanea
I tratti distintivi della Comunicazione contemporanea sono : Estrema facilità di accesso all’informazione (i nuovi mezzi di comunicazione sono in grado di veicolare una quantità assai vasta di dati di qualsiasi natura e provenienti da ogni parte del mondo) Semplificazione degli strumenti comunicativi (sebbene complessi nell’ideazione e nella realizzazione, i moderni media sono estremamente semplici da usare) Nascita di strutture indipendenti (che hanno il compito di produrre comunicazione: agenzie pubblicitarie, giornali, agenzie di stampa, aziende telefoniche, compagnie di telefonia cellulare, server e provider che permettono l’accesso a Internet, case editrici, produttori cinematografici)

11 Che cosa si intende oggi con il termine Comunicazione?

12 Con il termine Comunicazione
si intende lo stabilirsi di un legame tra diversi soggetti, che si realizza nello spazio fisico, sociale o simbolico

13 La Comunicazione indica :
l’apertura del mondo interiore all’esterno una tensione al contatto con la realtà circostante Favorisce lo scambio di significati e valori fra soggetti individuali (persone) o collettivi (gruppi, organizzazioni, istituzioni, sistemi sociali)

14 “è impossibile non comunicare”
Qualsiasi comportamento è un segnale che può consapevolmente o meno comunicare qualcosa

15 valore di messaggio ed influenzano gli altri che in
Attività o inattività, parole o silenzi hanno valore di messaggio ed influenzano gli altri che in qualche modo reagiscono creando una comunicazione La comunicazione ha luogo anche quando non è pienamente consapevole Tentativi di non comunicare comunicano la mancata volontà di impegnarsi nella relazione comunicativa

16 Quando c’è un contatto, si delineano potenziali di comunicazione, tra individui o gruppi che si incontrano e si confrontano sulle diverse capacità e volontà di prendere consapevolmente posizione di fronte al mondo e di attribuirgli un significato

17 Per essere trasmesso questo significato deve inserirsi in un sistema di segni e simboli condivisi
e tradursi in linguaggio Affinché il messaggio venga recepito, occorre che le due figure della Comunicazione (Ego e Alter) vengano ad avere un comune quadro di riferimento, affinché i due riconoscano lo stesso significato

18 Processi comunicativi
I processi comunicativi sono resi possibili da: contatti che aggregano nello spazio fisico relazioni che controllano e organizzano per gradi la vita nello spazio sociale produzione di significati nello spazio simbolico, dove i segni e simboli acquistano visibilità, circolarità e pertinenza culturale, favorendo la comprensione e la partecipazione

19 Mezzi di Comunicazione
I mezzi di comunicazione disponibili, variano a seconda: dei contesti storico – culturali e socio – economici di riferimento dei contenuti valoriali che una cultura vuole trasmettere del rilievo che in una determinata epoca viene attribuito alla comunicazione stessa

20 Nell’epoca moderna, con la crescita complessa
del sociale e il parallelo moltiplicarsi di culture, e soprattutto con la nascita di nuovi mezzi la Comunicazione diventa il simbolo della cultura occidentale

21 Oggi la Comunicazione è diventata la cartina tornasole che il “Gruppo” usa per rendersi visibile e per comunicare con l’esterno Una buona Comunicazione interna crea la partecipazione del gruppo, che riesce così a trasmettere la sua immagine all’esterno

22 Un sistema di Comunicazione dà l’immagine del Gruppo
Non c’è un aspetto della Comunicazione che possa essere scisso dal gruppo Un sistema di Comunicazione dà l’immagine del Gruppo

23 Quali sono le componenti costitutive della Comunicazione?

24 Triade della Comunicazione
L’Uomo Intenzionalità Progettualità La Società Relazioni sociali (tessuto connettivo della vita collettiva) La Cultura Modelli comportamentali Valori di riferimento

25 Grandezze costitutive
Spazio Localizzazione della Comunicazione Tempo Momento dell’esperienza Gruppi + valori Soggettività individuale e/o collettive e loro apparato categoriale

26 Tipologie di Comunicazione
La Comunicazione può essere: diretta (non ha bisogno di mezzi esterni per l’espressività) indiretta (ha bisogno di mezzi secondari). Aumenta la distanza tra i soggetti e si avvale di strumentazione/tecnologia

27 Tipologie di Comunicazione
Interpersonale (situazione tipica di comunicazione come processo di interazione partecipante, cioè con reale possibilità di scambio-retro/comunicazione) Organizzata (Area che raccoglie tutte le espressioni di comunicazione organizzata vissute) di Massa (Istituzione tipica della cultura moderna. Emblema della comunicazione rivolta all’altro generalizzato, pensato come “massa”, come soggetto anonimo e generico della più vasta collettività)

28 Per una buona Comunicazione
Per fare una buona comunicazione le domande che dobbiamo porci sono: CHI? CHE COSA? A CHI? CON QUALI EFFETTI? Altre domande QUANDO? DOVE?

29 Per una buona Comunicazione
Le basi di una buona comunicazione sono: fonte influente (il prestigio,competenza, credibilità, notorietà) meccanismo di fiducia messaggio efficace ricevente ricettivo effetti raggiungibili

30 LA COMUNICAZIONE INTEGRATA DEL
MiBAC

31 Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, istituito nell’ottobre 1998, riunisce diverse competenze nel settore della cultura, dello spettacolo e della tutela del Paesaggio ed ha una struttura capillare, radicata sul territorio con 17 Direzioni Regionali per i beni culturali e paesaggistici, 9 Direzioni Generali, 83 Soprintendenze operanti in ambito archeologico, architettonico, storico, artistico ed etnoantropologico, 135 sedi archivistiche e 47 biblioteche statali, oltre 424 tra musei, monumenti e aree archeologiche e svolge azioni sinergiche anche con le Università.

32 Le Direzioni Generali Archeologia Architettura Paesaggio
Ogni Direzione Generale esercita un importante ruolo di indirizzo per le diverse tipologie di patrimonio: Archeologia Architettura Paesaggio Arte e Architettura Contemporanee Beni Artistici e Storici Cinema Spettacolo dal Vivo Biblioteche Archivi

33 Le Direzioni Regionali
In ogni regione sono istituite le Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici, organi periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) ed hanno sede nel capoluogo della rispettiva regione. Queste Direzioni coordinano le attività delle Soprintendenze specialistiche (Archeologia, Architettura, Paesaggio, Arte e Storia, Biblioteche, Archivi) e delle Regioni, Province, Comuni e di organizzazioni pubbliche e private presenti nella Regione.

34 La riorganizzazione Nell’ultima riorganizzazione la Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Promozione insieme alla Direzione Generale per gli Affari Generali, il Bilancio, le Risorse Umane e la Formazione sono state smembrate dando vita a due nuove Direzioni Generali

35 La riorganizzazione Direzione Generale per l’Organizzazione, l’Innovazione, la Formazione, la Qualificazione professionale e le Relazioni sindacali Direzione Generale per il Bilancio e la Programmazione economica, la Promozione, la Qualità e la Standardizzazione delle procedure

36 La riorganizzazione Alla Direzione Generale per il Bilancio e la Programmazione economica, la Promozione, la Qualità e la Standardizzazione delle procedure è stato demandato, tra gli altri, il compito nodale e impegnativo di curare la promozione della conoscenza e dell’immagine dei beni e delle attività culturali in ambito nazionale ed internazionale

37 Obiettivi più capillare e radicata sul territorio
L’intento è quello svolgere un’attività di promozione: più capillare e radicata sul territorio più vicina ai cittadini più collaborativa con regioni ed enti locali più integrata con l’Università e la Ricerca più aggiornata professionalmente

38 Pubblicità e comunicazione
Nella società contemporanea, la comunicazione pubblicitaria è il mezzo più efficace per rendere noto al pubblico un prodotto, un servizio o un gruppo Obiettivo primario è la diffusione capillare di informazioni di natura commerciale e pubblica su beni, prodotti e servizi

39 Pubblicità e comunicazione
La pianificazione delle strategie e dei progetti comunicativi è sempre più mirata a contesti ed esigenze specifiche, e riguarda non solo le tecniche di promozione dell’offerta, ma anche i soggetti, che devono elaborare programmi comunicativi coerenti e strutturati

40 Pubblicità e comunicazione
L’obiettivo è quello di Offrire un’immagine Vincente Moderna e Accattivante

41 Una comunicazione totale
Per favorire una diffusione capillare ed efficace non si impiega un singolo canale (uno spot televisivo, la pagina di un settimanale, un cartellone pubblicitario, un messaggio radiofonico), ma una forma di comunicazione totale

42 Una comunicazione totale
L’obiettivo è il rafforzamento dell’immagine del prodotto nella memoria dei fruitori. La pubblicità mira a far leva sulle emozioni, sui desideri e sui sentimenti del fruitore, cercando di stupirlo, sedurlo e infine conquistarlo

43 Dialogo concreto tra mittente e destinatario
La pubblicità si fonda su un dialogo effettivo tra mittente e destinatario

44 Tali linee di indirizzo e di intervento
Obiettivi Tali linee di indirizzo e di intervento vengono perseguite dal MiBAC attraverso la definizione di una strategia globale e coordinata con le altre Direzioni Generali e Regionali, creando, così, una rete capillare estesa su tutto il territorio nazionale

45 Strategia La strategia di base è quella di creare un’ immagine univoca e coordinata del Ministero, facilmente riconoscibile dal cittadino Per questo, ogni anno, viene scelta la linea grafica del Ministero adottata in occasione dei grandi eventi e delle manifestazioni fieristiche in cui, l’immagine dell’Apollo, che è anche il logo del MiBAC, viene ripetuta quale elemento di riconoscibilità

46 Progettazione del logo
Nella progettazione del logo si sono individuate strategia per: la scelta del carattere la scelta dei colori le proporzioni lo stile dei comunicati stampa lo stile del packaging l’arredamento del punto vendita

47 Progettazione del logo
All’interno di questi elementi il logo è la sigla visiva che raccoglie, esprime e visualizza gli assi portanti e le caratteristiche uniche e originali dell’impresa

48 Progettazione del logo
Il logo, in quanto segno di identificazione di una realtà istituzionale, sociale, politica, etc., può essere realizzato graficamente

49 Progettazione del logo
simbolo astratto il logo è il risultato della sintesi di forme, linee e griglie geometriche prive di riferimenti immediati e diretti a contenuti aziendali

50 Progettazione del logo
Il simbolo prescelto mira a provocare nel fruitore determinate reazioni psicologiche quali la sicurezza, affidabilità e modernità

51 Progettazione del logo
sintesi visiva viene creata una sigla o un monogramma partendo dalle lettere iniziali dell’impresa, dal nome del titolare o da un acronimo

52 Progettazione del logo
elemento iconico si crea una figura più o meno elaborata o stilizzata. Il rapporto tra figura e azienda può far riferimento a elementi interni (oggetti impiegati nella produzione). Per esempio il (gomitolo stilizzato) che distingue la lana vergine

53 Progettazione del marchio
Il logo, quindi, quale elemento comunicativo, deve possedere specifiche caratteristiche

54 Progettazione del logo
deve esprimere con chiarezza e semplicità il rapporto esistente tra: la rappresentazione grafica l’idea di base la strategia commerciale dell’azienda

55 Progettazione del logo
deve provocare nell’utente l’effetto previsto e desiderato Soltanto tenendo conto di queste indicazioni è possibile giungere alla realizzazione di un marchio che identifichi, in maniera efficace e duratura, l’impresa con l’immagine visiva che la rappresenta

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57 La Direzione opera attraverso:
l’ideazione, l’organizzazione e il coordinamento di iniziative culturali e grandi eventi rivolte al grande pubblico e diffuse su tutto il territorio nazionale la partecipazione a manifestazioni fieristiche (6 uscite nel 2007) nelle quali, attraverso la scelta tematica della partecipazione, vengono di volta in volta rappresentate realtà istituzionali diverse del Ministero

58 La Direzione opera attraverso
la promozione di iniziative e di contatti con gli organi di comunicazione e di informazione nazionali ed internazionali l’organizzazione di concorsi rivolti ai giovani e iniziative in collaborazione con gli Enti locali, per promuovere e valorizzare il patrimonio italiano

59 GRANDI EVENTI 2007 Festa di San Valentino (14 febbraio)
Festa della Donna (8 marzo) Settimana della Cultura (12-20 maggio) Festa Europea della Musica (21 giugno) Celebrazioni per il bicentenario della nascita di Garibaldi (4 luglio) Notte Bianca (8 – 9 settembre) Giornate Europee del Patrimonio (29 – 30 settembre) Giornata dell’Alimentazione (16 ottobre) Giornata del Disabile (3 dicembre)

60 Azioni La Direzione Generale:
coinvolge e coordina, attraverso le Direzioni Regionali, tutti gli Istituti territoriali, che organizzano una serie di eventi, manifestazioni e attività didattiche che permettono a tutti i cittadini di approfondire le svariate tematiche, accedendo gratuitamente a tutti i luoghi statali e non statali dà ampia diffusione alla manifestazione, attraverso la comunicazione multimediale e cartacea rivolta al pubblico

61 Linea grafica 2007 – I manifesti

62 Il portale dinamico In occasione della Settimane della Cultura, e delle Giornate Europee del Patrimonio, viene realizzato un portale dinamico, agile strumento di consultazione, da adattare facilmente ad altre tipologie di grande evento Si tratta di uno strumento che offre sempre un monitoraggio attento e aggiornato delle varie manifestazioni (mostre, restauri, concerti, spettacoli, proiezioni multimediali) di tutti gli istituti sul territorio e pagine di approfondimento e di riflessione L’obiettivo è diffondere, promuovere e valorizzare anche in Internet la conoscenza della cultura ed offrire agli utenti spazio e modo per interagire (attraverso le varie voci indicate dal menù e dalle modalità di ricerca) con le informazioni e poter così costruire un proprio percorso culturale

63 Manifestazioni Fieristiche 2007
Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali - Ferrara marzo FORUM P.A. - Roma maggio COM.PA - Bologna novembre LU.BE.C Digital Tecnology – Rassegna delle Soluzioni ICT per i Beni Culturali e la Promozione del Territorio - Lucca novembre Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Paestum, novembre RESTAURA – Salone dei Beni e delle Attività Culturali Venezia, 29 novembre – 1 dicembre

64 Le manifestazioni fieristiche rappresentano un momento molto importante di incontro con:
le realtà territoriali gli Enti locali il settori delle imprese il privato

65 Lo Stand gli Istituti del MiBAC, è di notevole impatto visivo
Lo stand istituzionale, in cui sono presenti tutti gli Istituti del MiBAC, è di notevole impatto visivo e assicura un’ efficace azione di informazione e promozione delle attività svolte. All’interno di esso vengono presentati i progetti più significativi e tecnologicamente avanzati realizzati nel corso dell’anno. Lo stand è anche il punto di riferimento per incontri tecnici, scambi di esperienze ed aggiornamenti sulle materie inerenti le specifiche attività del MiBAC.

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67 Materiali divulgativi
Per ogni fiera è prevista la realizzazione di: un opuscolo contenente i progetti relativi al tema un convegno al quale sono invitati a partecipare rappresentanti del MiBAC, dell’Università e autorità istituzionali Supporti informatici con la raccolta degli atti del convegno Vengono, inoltre, distribuiti gadget (penne, matite, shopper, righelli, cd, etc.) e opuscoli informativi

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69 Opuscoli fiere 2006

70 Opuscoli fiere 2007

71 Le Sponsorizzazioni In un quadro di maggiore autonomia,
le Pubbliche Amministrazioni del nostro Paese devono essere sempre più disponibili ad adottare strategie e strumenti in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini

72 Le Sponsorizzazioni Questo anche alla luce del disegno di riforma federale dello Stato, della revisione del titolo V della Costituzione e delle disposizioni previste dalla legge finanziaria

73 Le Sponsorizzazioni Con tali innovazioni si impongono alle Amministrazioni locali di migliorare la capacità di attivare e gestire risorse proprie In tal senso, il Dipartimento della Funzione Pubblica suggerisce alle Amministrazioni percorsi di cambiamento

74 Le Sponsorizzazioni L’obiettivo è quello di raggiungere risultati duraturi e visibili che invertano la tendenza diffusa di considerare la pubblica Amministrazione come un peso per la collettività

75 Le Sponsorizzazioni L’obiettivo è anche quello di migliorare la comprensione dei fenomeni di cambiamento, e la sperimentazione di nuovi strumenti che aiutino le Amministrazioni ad ottimizzare i progetti e la qualità dei servizi

76 Le Sponsorizzazioni In quest’ottica le Amministrazioni stanno maturando un forte interesse verso pratiche che garantiscano una maggiore flessibilità nella gestione di risorse finanziarie, anche attraverso il confronto con il settore privato

77 Le Sponsorizzazioni L’applicazione della pratica delle sponsorizzazioni si caratterizza, infatti, per la possibilità offerta alle pubbliche amministrazioni di migliorare, attraverso il contributo delle aziende, la qualità dei servizi e l’immagine, senza gravare sul bilancio

78 Le Sponsorizzazioni Lo strumento delle sponsorizzazioni, è la soluzione adeguata ai problemi di carenza di risorse economiche, momento d’incontro e fattiva collaborazione tra pubblico e privato

79 Le Sponsorizzazioni si mira ad attivare:
risorse disponibili in un determinato contesto territoriale coinvolgere soggetti privati (aziende, fondazioni, etc.,) sviluppare azioni di comunicazione e di marketing

80 Le Sponsorizzazioni lo scopo è quello di attrarre e rassicurare i potenziali investitori che vogliono legare la propria immagine ad eventi o attività di carattere pubblico

81 Le Sponsorizzazioni Di fatto esistono alcune difficoltà nel definire con precisione il profilo giuridico contrattuale del rapporto di sponsorizzazione

82 Le Sponsorizzazioni contraente la trasposizione dei proventi della
In particolare per quanto concerne: le procedure di selezione del contraente la trasposizione dei proventi della sponsorizzazione la fatturazione

83 Le Sponsorizzazioni D’altra parte, anche le imprese hanno avuto delle difficoltà ad associare la propria immagine ad un soggetto che per loro non rappresenta un portatore di valore aggiunto

84 Le Sponsorizzazioni Altri elementi di resistenza sono:
la difficoltà nel valorizzare l’oggetto della sponsorizzazione (prezzo di scambio) difficoltà ad assolvere le procedure per il rispetto dei vincoli di destinazioni dei risparmi di spesa generati dalle sponsorizzazioni difficoltà, da parte delle amministrazioni, di legare la propria immagine ad un marchio aziendale

85 Le Sponsorizzazioni A fronte di questi fattori negativi se ne possono però individuare altrettanti positivi

86 Le Sponsorizzazioni pianificare, realizzare e gestire un’iniziativa di sponsorizzazione oggi si può fare tranquillamente ed è un’opportunità per le amministrazioni possibilità di introitare contributi dall’esterno, consentendo dei risparmi di spesa per la realizzazione dei servizi il campo delle sponsorizzazione, può esser aperto, oltre che ad eventi e manifestazioni, anche a tutti gli ambiti attraverso i quali l’amministrazione comunica verso l’esterno e l’interno

87 Le Sponsorizzazioni Si vuole associare la propria immagine o quella dei propri prodotti a temi e valori legati al sociale e alla cultura, perché i cittadini premiano queste iniziative rivolte alla collettività

88 Le Sponsorizzazioni Il possibile percorso di una amministrazione pubblica, nella ricerca del rapporto con il Privato tramite le sponsorizzazioni può essere il seguente

89 Le Sponsorizzazioni Individuazione del progetto Sponsorizzabile è qualsiasi attività pianificata che consenta una relazione qualificata con il pubblico, che assicuri un valore positivo di immagine cui lo Sponsor possa essere associato Analisi delle sue caratteristiche valoriali Il progetto è destinato a un pubblico preciso, ampio o selezionato Analisi delle sue caratteristiche comunicazionali Il progetto può anche essere comunicato dall’amministrazione, e ne è prevista la divulgazione da parte sua

90 Le Sponsorizzazioni Analisi del fabbisogno
La realizzazione del Progetto è usualmente consentita o facilitata dal verificarsi di un insieme di componenti di natura economica, tecnica, professionale e organizzativa Predisposizione della Proposta di sponsorizzazione, analisi delle opportunità, ricerca dello Sponsor, gestione della sponsorizzazione

91 Le Sponsorizzazioni Spesso il successo della Sponsorizzazione pubblica non sta nella capacità di cercare e trovare lo Sponsor, ma in quella di mettere a punto Progetti di buona qualità, accessibili, con caratteristiche di efficace comunicabilità ed efficiente organizzazione

92 Le Sponsorizzazioni La predisposizione della proposta di sponsorizzazione prevede: un Progetto che necessita di una descrizione dell’evento, della sua capacità comunicazionale, e della proposta costi-benefici Le domande da porsi sono: che cosa, quando, dove,chi, come e perché dell’individuazione di cosa si offre in cambio di che cosa

93 Le Sponsorizzazioni L’offerta in genere è divisa in tre parti:
A - l’offerta standard, contiene i benefici certi che si possono contrattualizzare che sono: presenza del marchio dello sponsor sui materiali ufficiali di comunicazione presenza del marchio dello sponsor sulla comunicazione promopubblicitaria partecipazione ai momenti salienti di presentazione del Progetto/Evento

94 Le Sponsorizzazioni presenza nella cartella stampa
presenza e valorizzazione del ruolo dello sponsor diritto ad un certo numero di biglietti/posti diritto di associazione dell’immagine dell’Azienda/Prodotto/Servizio Sponsor a quella del Progetto/Evento sponsorizzato diritto a realizzare campagne di comunicazione a sostegno del Progetto/Evento sponsorizzato

95 Le Sponsorizzazioni B- i diritti e le opportunità correlati all’Evento/Progetto sponsorizzato Le ulteriori opportunità, condivise preventivamente possono essere: diritto dello Sponsor a distribuire prodotti/materiali informativi al pubblico dell’Evento o a quello contattato dal Progetto diritto a realizzare eventi propri diritto a realizzare e personalizzare oggettistica e merchandising diritto alla diffusione a clienti e pubblici selezionati di interesse dello Sponsor di documentazione inerente il Progetto/Evento sponsorizzato altri diritti e opportunità

96 Le Sponsorizzazioni C- diritti e opportunità offerti dall’amministrazione ma non strettamente correlati al Progetto/Evento sponsorizzato La proposta di sponsorizzazione può prevedere la presenza di uno o più sponsor, tra loro di eguale livello o dal ruolo diversificato in funzione dell’investimento richiesto Nel caso di pool di sponsor ove si prevedano ruoli diversi, la consuetudine vuole che questi non siano più di tre e che corrispondano alle seguenti categorie: Title Sponsor (Sponsor principale o primario) Main Sponsor (Golden Sponsor) Questa posizione è riservata ad Aziende che intendono partecipare per avere in cambio vari privilegi, senza avere la titolazione all’Evento Sponsor Ufficiale, soggetto alle opportunità standard Fornitore Ufficiale, aziende che privilegiano la fornitura di servizi/prodotti

97 FOCUS Giornate Europee del Patrimonio in Italia

98 Giornate Europee del Patrimonio
L’Italia partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio dal Da allora ad oggi l’interesse dei cittadini italiani per gli eventi organizzati in occasione delle GEP è andato crescendo ed insieme ad esso il numero dei luoghi aperti e degli eventi culturali organizzati

99 Lo slogan Le Grandi Strade della Cultura: un valore per l’Europa
Giornate Europee del Patrimonio 2007 29 – 30 settembre

100 Il Tema La conoscenza del nostro patrimonio culturale nazionale può diventare uno strumento efficace per avviare il dialogo interculturale, sia a livello europeo che internazionale. I nostri beni sono da un lato il risultato di un incontro di civiltà diverse e, dall’altro, ispiratori di saperi altrui. Le strade, dunque, che, attraversando l’Italia, ricca di tesori artistici, culturali e paesaggistici, la collegano all’Europa; le strade lungo le quali le peculiarità del nostro paese si fondano con le influenze che, da oltre duemila anni, provengono da altri paesi europei, dai paesi del Mediterraneo o da culture apparentemente distanti.

101 La visibilità del Consiglio del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea
Comunicato Stampa (Loghi, informazioni) Conferenza Stampa (Brochure Lancio CoE Serbia – discorso del Ministro) Brochure nazionale (Loghi - testo del Ministro) Sito web:

102 I nuovi partners FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano
Autostrade per l’Italia Il FAI ed Autostrade per l'Italia hanno contribuito all'evento individuando in tutta Italia più di 200 siti, degli oltre del MiBAC tra luoghi ed eventi aperti per l'occasione, compresi 20 propri Beni, che sono stati visitati gratuitamente dal pubblico: dagli oratori affrescati ai giardini storici, dai siti archeologici ai castelli rinascimentali, dall‘ architettura contemporanea ai teatri che conservano l'atmosfera del Settecento.

103 Il Ruolo delle parti e il coordinamento strategico
Le Parti hanno determinato le linee guida della reciproca collaborazione impegnandosi a darsi informativa delle fasi di implementazione di rispettiva competenza nelle adunanze della Commissione prevista per lo svolgimento dei lavori.

104 Piano di Comunicazione
I Partner (Ministero, FAI, e Soc. Atlantia) hanno definito il Piano di Comunicazione dell’iniziativa, attuato attraverso una campagna pubblicitaria sui mezzi tradizionali (stampa e radio), web, produzione di materiale cartaceo (opuscoli, pieghevoli, locandine), organizzazione di una conferenza stampa nazionale presso la sede istituzionale del Ministero e presso i luoghi territoriali di competenza del Ministero coinvolti nelle GEP.

105 I Numeri Anno 2007 Anno 2006 1162 eventi culturali di cui:
Visite guidate anche per ragazzi: 405 Visite libere: 99 Aperture straordinarie e nuove aperture: 239 Spettacoli e cinema: 48 Laboratori didattici: 30 Conferenze e convegni: 134 Mostre: 169 Anno 2006 882 eventi culturali di cui: Visite guidate anche per ragazzi: 200 Visite libere: 33 Aperture straordinarie e nuove aperture: 30 Spettacoli e cinema 25 Laboratori didattici: 28 conferenze e convegni : 99 Mostre 106

106 Risultati Rispetto al 2006 quest’anno la realizzazione di eventi ha avuto un incremento del 40%, mentre i visitatori, da un indagine statistica effettuata su 200 siti, ha registrato una presenza media di 500 visitatori a sito che moltiplicati per 1200 (totale dei siti aperti) dà un totale di visitatori sul territorio nazionale con un incremento rispetto alla scorso anno del 60%.

107 Materiali divulgativi

108 Il Sito Web Obiettivi: Dare evidenza alla dimensione europea della manifestazione (Chi Siamo – Le GEP in Europa) Facilitare la ricerca degli eventi nazionali Accedere ai materiali promozionali Sollecitare la visita di luoghi interessanti ma meno noti Sollecitare la navigazione verso i siti web nazionali dedicati alle GEP ed al sito del Consiglio d’Europa (Per saperne di più) Sollecitare un feed da parte del cittadino e suggerimenti per le edizioni successive (La tua opinione)

109 Riferimenti normativi
Legge 150 del 7 giugno 2000 GU 13 giugno 2000 n. 136 Disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni Le disposizioni della presente legge, disciplinano le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni e sono finalizzate ad illustrare e a favorire la conoscenza delle disposizioni normative al fine di facilitarne l’applicazione, favorire l’accesso ai servizi pubblici promuovendone la conoscenza, favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati , promuovere l’immagine delle amministrazioni, nonché quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi sviluppano anche attraverso i mezzi di comunicazione di massa, stampa, audiovisivi e strumenti telematici, attraverso la pubblicità, le affissioni, l’organizzazione di manifestazioni e la partecipazione a rassegne specialistiche, fiere e congressi.

110 Riferimenti normativi
Legge regionale 25 giugno 2002, n. 22 Norme e interventi in materia di informazione e comunicazione. Disciplina del Comitato regionale per le comunicazioni Interviene al fine di rendere effettivo il diritto dei cittadini ad essere informati su attività e funzionamento delle istituzioni per qualificare il sistema dell'informazione regionale, per sviluppare il pluralismo e per favorire la condivisione dei sistemi informativi. 

111 Riferimenti normativi
Circolare AIPA 6 settembre 2001, n. AIPA/CR/32 Criteri e strumenti per migliorare l’accessibilità dei siti Web e delle applicazioni informatiche a persone disabili Sono indicati i criteri da rispettare nella progettazione e manutenzione dei sistemi informatici pubblici, per favorire l'accessibilità ai siti web che mettono a disposizione di cittadini e imprese informazioni e servizi interattivi mediante tecnologie e protocolli Internet, applicazioni informatiche utilizzate dal personale della pubblica amministrazione, da cittadini e imprese per una migliore fruibilità dei servizi. Un "sito web accessibile" è un sito Internet il cui contenuto informativo multimediale e le cui procedure di interazione e navigazione siano fruibili da utenti dotati di browser con diverse configurazioni, che consentano di disabilitare le funzioni di caricamento di immagini, animazione, suono, colore, temporizzazione e omettere l'uso di visualizzatori addizionali.

112 Riferimenti normativi
Direttiva Presidenza del Consiglio dei Ministri 30 maggio 2002 Per la conoscenza e l’uso del dominio Internet ‘gov.it’ e l’efficace interazione del portale nazionale ‘italia.gov.it’ con le Pubbliche Amministrazioni e le loro diramazioni territoriali Nel processo di continua trasformazione delle pubbliche amministrazioni italiane, l'innovazione tecnologica rappresenta un fattore di sviluppo e di razionalizzazione, oltre che di risparmio della spesa pubblica e, soprattutto, di miglioramento dei servizi resi al cittadino-utente ed alle imprese. I siti facenti parte del dominio “gov.it” hanno lo scopo di fornire informazioni e servizi ai cittadini, alle imprese e alla stessa pubblica amministrazione con la garanzia per questi che le informazioni ed i servizi richiesti provengano direttamente dall'Ente. I contenuti dei siti devono essere esaustivi e aggiornati continuamente. Devono essere chiari e affidabili e i servizi offerti in linea efficienti e in grado di garantire il più possibile il completamento della pratica amministrativa. Le aspettative degli utenti devono essere soddisfatte: i nuovi contenuti devono essere messi in evidenza in modo da essere facilmente reperiti.

113 Riferimenti normativi
DPR n. 422 del21 settembre 2001 Regolamento recante norme per l’individuazione dei titoli professionali del personale da utilizzare presso le Pubbliche Amministrazioni per le attività di informazione e comunicazione e disciplina GU 4 dicembre 2001 n. 282 Il presente regolamento individua i titoli per l'accesso del personale da utilizzare per le attività di informazione e di comunicazione. Disciplina i modelli formativi finalizzati alla qualificazione professionale del personale che già svolge le attività di informazione e di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni e stabilisce i requisiti minimi dei soggetti privati e pubblici abilitati allo svolgimento di attività formative in materia di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Per l'assegnazione all'ufficio per le relazioni con il pubblico o strutture analoghe, le amministrazioni prevedono la frequenza di corsi di formazione teorico-pratici, organizzati in relazione allo specifico profilo professionale da ricoprire.

114 Riferimenti normativi
Direttiva Dipartimento della Funzione Pubblica 7 febbraio 2002 Sulle attività di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni Con l'entrata in vigore della legge del 7 giugno 2000, n. 150, e l'emanazione del regolamento di attuazione del 21 settembre 2001, n. 422, le pubbliche amministrazioni dispongono di un nuovo indispensabile strumento per sviluppare le loro relazioni con i cittadini, potenziare e armonizzare i flussi di informazioni al loro interno e concorrere ad affermare il diritto dei cittadini ad un'efficace comunicazione. Lo sviluppo delle attività legate alla comunicazione di impresa e alla pubblicità hanno accompagnato nel nostro Paese il percorso e la crescita delle imprese del settore privato e, recentemente, anche di alcune pubbliche amministrazioni. Hanno determinato scelte organizzative e strategiche che hanno influenzato positivamente la visibilità e l'immagine aziendale. Coinvolgono trasversalmente tutto il processo produttivo, attraverso azioni di comunicazione interna.

115 Riferimenti normativi
CIRCOLARE 22 aprile 2002, n.40 Formato per la rappresentazione elettronica dei provvedimenti normativi tramite il linguaggio di marcatura XML L'impulso istituzionale sui temi del riordino normativo e della qualità della regolazione persegue l'obiettivo di semplificazione del corpus normativo, attraverso azioni mirate a ridurre il numero delle norme e a favorirne la chiarezza. Per rendere effettiva la conoscibilità delle norme da parte dei cittadini e' necessario che, accanto agli interventi di semplificazione, siano intraprese iniziative idonee a consentire l'accessibilità' telematica alle norme, risolvendo i problemi di carattere giuridico e tecnologico che ne ostacolano l'attuazione. La necessità di prevedere azioni finalizzate a consentire l'accessibilità' telematica del corpus normativo trova una sua affermazione nel programma e-Europe, che colloca i dati giuridici tra i dati pubblici essenziali, classificati come prioritari, l'accessibilità dei quali e' riconosciuta come diritto dei cittadini che gli Stati membri dell'Unione europea devono impegnarsi a garantire.

116 Riferimenti normativi
Direttiva DFP 8 maggio 2002 Sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi e relativo allegato La direttiva sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi si inserisce in un lavoro decennale compiuto dal Dipartimento della Funzione Pubblica su questo tema che ha già prodotto alcuni risultati apprezzabili e che si desidera in questa occasione richiamare. Questa direttiva contiene regole da applicare a tutti i testi prodotti dalle amministrazioni pubbliche, regole che riguardano la comunicazione, la struttura giuridica e il linguaggio dei testi scritti. Tali regole devono avere (e rendere) sempre chiaro il contenuto del testo, individuare sempre il destinatario e le singole informazioni e inserirle nel testo in modo logico, individuare e indicare i contenuti giuridici del testo, individuare la struttura giuridica più efficace per comunicare gli atti, verificare la completezza e la correttezza delle informazioni

117 Riferimenti normativi
Direttiva Ministro per l’Innovazione e le tecnologie 27 novembre 2003 Impiego della posta elettronica nelle Pubbliche Amministrazioni GU 12 gennaio 2004 n. 8 L'impiego della posta elettronica consente e facilita quel cambiamento culturale ed organizzativo della pubblica amministrazione che risponde alle attese del Paese ed alle sfide della competitività. Bisogna accelerare questo processo di cambiamento e darne concreta percezione anche all'esterno, abbandonando inutili ed onerosi formalismi. Non sono da sottovalutare i consistenti risparmi di risorse che potranno derivare alla pubblica amministrazione dall'uso intensivo della posta elettronica. La posta elettronica può essere utilizzata anche per la trasmissione della copia di documenti redatti su supporto cartaceo (copia immagine) con il risultato, rispetto al telefax, di ridurre tempi, costi e risorse umane da impiegare, soprattutto quando il medesimo documento debba, contemporanea-mente, raggiungere più destinatari.

118 Riferimenti normativi
Legge 9 gennaio 2004 n. 4 Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici GU 17 gennaio n. 13 La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi, ivi compresi quelli che si articolano attraverso gli strumenti informatici e telematici. È tutelato e garantito, in particolare, il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili, in ottemperanza al principio di uguaglianza ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione. Nota L’art.12 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, regola il Piano di comunicazione. Ciascuna amministrazione realizza il piano per le parti di specifica competenza anche avvalendosi della collaborazione del Dipartimento per l’informazione e l’editoria.


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