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Percorso pluridisciplinare per gli esami di Stato

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Presentazione sul tema: "Percorso pluridisciplinare per gli esami di Stato"— Transcript della presentazione:

1 Percorso pluridisciplinare per gli esami di Stato
CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER LA TESINA Percorso pluridisciplinare per gli esami di Stato Prof. Mauro Cernesi – Prof. Ulderico Schimperna

2 1. ALCUNE DOMANDE Tesina o mappa concettuale?
È possibile “copiare” o “riciclare” tesine già fatte? È opportuno presentare argomenti scelti in precedenza da altri candidati? Occorre concordare l’argomento con i propri docenti? Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

3 2. CONSIGLI È consigliabile sviluppare la tesina partendo dalla materia o dalle materie fondamentali o, in alternativa, dalla materia che offre maggiori collegamenti È importante il “collegamento” tra le diverse discipline. Non basta collegare A con B, B con C e C con D, ma occorre che anche A e D siano collegate tra loro Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

4 3. CONSIGLI I collegamenti non devono essere “forzati”, “infondati”…
Nella scelta del tema della tesina occorre privilegiare argomenti vicini ai propri interessi, alle esperienze sviluppate o alle proprie aspettative di studio o di lavoro futuro Si suggerisce di approfondire quegli aspetti del programma che, anche indirettamente, si avvicinano all’argomento presentato Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

5 4. INDICAZIONI SULLA STRUTTURA
Titolo Indice Introduzione Trattazione Conclusioni Bibliografia Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

6 5. IL FORMATO EDITORIALE Ciascun elaborato deve risultare chiaro e conciso. La lunghezza di ogni tesina non deve superare pagine in formato standard, esclusi grafici e tabelle Oltre che comprensibile, la tesi deve essere leggibile; ciò significa che le righe non devono essere troppo fitte e che il carattere di stampa deve essere abbastanza grande. Si può utilizzare come carattere Times New Roman o Arial, mentre per quanto riguarda la dimensione la più usata è il corpo12. Lo spazio fra le righe più utilizzato è quello da una riga e mezza (interlinea 1,5). È necessario numerare le pagine Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

7 6. BIBLIOGRAFIA E CITAZIONI
Bibliografia (in nota o nel testo): va sempre indicato il cognome dell’autore, l’anno della pubblicazione e le pagine Citazioni testuali devono essere riportate tra virgolette e seguite dalla nota bibliografica tra parentesi Dopo le conclusioni si pone la bibliografia vera e propria. In essa riportare gli autori in ordine alfabetico, l’anno della pubblicazione, il titolo completo dell’opera, la casa editrice e il luogo Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

8 7. INTRODUZIONE L’introduzione deve servire per chiarire alla Commissione la logica e la finalità della tesina. È opportuno che il candidato non inizi da una singola disciplina, ma che presenti il suo lavoro a tutta la Commissione Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

9 8. CONCLUSIONI La tesina si chiude con le conclusioni, di poche pagine, dove si espone alla commissione come l’argomento è stato trattato e si sottolineano i punti che l’autore ritiene interessanti Ricordarsi l’insegnamento britannico per una buona trattazione: Say what you will say Say what you say Say what you have said Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

10 9. PER APPROFONDIRE Capiluppi, M. (2008), Laboratorio per l’esame di Stato, Tramontana, RCS Scuola, Milano. Il Laboratorio che è parte integrante del volume di Diritto pubblico dello stesso autore propone, tra l’altro, consigli e suggerimenti per la tesina ed esempi di mappe concettuali percorsi didattici. Prove scritte relative ad anni precedenti, simulazione di prove di esame di Stato, il giorno delle prove scritte soluzioni on line Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

11 Una traccia di percorso pluridisciplinare per gli esami di Stato
10. IL BILANCIO DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E IL BILANCIO DELLO STATO Una traccia di percorso pluridisciplinare per gli esami di Stato 11

12 11. PERCORSO PLURIDISCIPLINARE
ECONOMIA AZIENDALE (Bilancio delle imprese industriali) DIRITTO (Articolo 81 della Costituzione) SCIENZA DELLE FINANZE (Legge n. 196 del ) Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

13 12. BILANCIO CIVILE E BILANCIO FISCALE
ECONOMIA AZIENDALE 12. BILANCIO CIVILE E BILANCIO FISCALE Il sistema informativo di bilancio dalla contabilità al bilancio civilistico e fiscale la tipologia delle informazioni la soggettività I criteri di valutazione Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

14 13. IL SISTEMA INFORMATIVO DI BILANCIO
ECONOMIA AZIENDALE 13. IL SISTEMA INFORMATIVO DI BILANCIO Gli stakeholders (soggetti interni all’impresa e soggetti esterni all’impresa) i prospetti che compongono il bilancio (stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) gli allegati (relazione sulla gestione, relazione del Collegio sindacale, relazione del soggetto incaricato del controllo contabile) Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

15 14. DALLA CONTABILITÀ AL REDDITO CIVILISTICO E FISCALE
ECONOMIA AZIENDALE 14. DALLA CONTABILITÀ AL REDDITO CIVILISTICO E FISCALE Il metodo della partita doppia (Fra’ Luca Pacioli, il sistema del reddito e del patrimonio di funzionamento) gli schemi contabili e gli schemi civilistici (articoli del c.c. dal 2423 al 2435 bis) Le differenze tra il reddito civilistico ed il reddito fiscale (il T.U.I.R.) Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

16 15. LA TIPOLOGIA DELLE INFORMAZIONI
ECONOMIA AZIENDALE 15. LA TIPOLOGIA DELLE INFORMAZIONI L’equilibrio economico (relazione tra i costi e i ricavi – la congrua remunerazione dei fattori in posizione residuale) L’equilibrio finanziario (capacità di fronteggiare regolarmente e tempestivamente le obbligazioni aziendali) L’equilibrio patrimoniale (relazione tra attività e passività- aspetti strutturali) L’analisi per indici (prova d’esame costruzione del bilancio con dati a scelta) Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

17 ECONOMIA AZIENDALE 16. LA SOGGETTIVITÀ Il ruolo degli amministratori nella redazione del bilancio (l’art. 2423) I principi contabili generali o postulati (l’art bis) I principi contabili applicati (principi di ragioneria) e la loro funzione di prescrivere comportamenti razionali al fine di ridurre la soggettività I principi contabili nazionali e internazionali Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

18 17. I CRITERI DI VALUTAZIONE
ECONOMIA AZIENDALE 17. I CRITERI DI VALUTAZIONE Il codice civile e le regole dell’art. 2426 I vincoli giuridici I vincoli tecnici Il criterio base del costo (principi contabili nazionali) Il criterio del fair value (valore equo) I principi contabili nazionali ed internazionali Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

19 18. ARTICOLO 81 DELLA COSTITUZIONE
DIRITTO 18. ARTICOLO 81 DELLA COSTITUZIONE Le camere approvano ogni anno i bilanci presentati dal Governo l’esercizio provvisorio del bilancio è ammesso per un periodo non superiore a quattro mesi e deve essere approvato con legge con legge di approvazione del bilancio di previsione non si possono stabilire nuove entrate e nuove spese ogni altra legge che importi nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte (obbligo della copertura finanziaria) Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

20 DIRITTO 19. ART. 81 COST., TERZO COMMA Questo comma sancisce la formalità della legge di bilancio. Quest’ultima non deve contenere precetti giuridici, che sono propri delle leggi sostanziali di spesa (delle leggi ordinarie e, come vedremo, della legge di stabilità) In pratica, in sede di approvazione di bilancio, è preclusa ogni manovra di aggiustamento dei conti pubblici. Questo vincolo è stato superato nel 1978 (l. 468) con l’istituzione della Legge finanziaria. Dal 2010 la L.F. è stata sostituita dalla Legge di stabilità Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

21 20. DALLA FINANZIARIA ALLA LEGGE DI STABILITÀ
SCIENZA DELLE FINANZE 20. DALLA FINANZIARIA ALLA LEGGE DI STABILITÀ Legge n. 468 del 1978: viene introdotta la legge finanziaria e il bilancio pluriennale Legge n. 362 del 1988: introduce il DPEF, distinguendo anche da un punto di vista temporale tra il momento della definizione degli obiettivi (DPEF prima dell’estate) e degli strumenti per raggiungerli (finanziaria in autunno), e i “provvedimenti collegati” Legge n. 196 del 31 dicembre 2009: Legge di contabilità e finanza pubblica Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna

22 SCIENZA DELLE FINANZE 21. IL NUOVO CALENDARIO Entro il 15 aprile la Relazione sull’economia e la finanza pubblica (ex RUEF); Entro il 15 settembre la Decisione di Finanza Pubblica (DFP), che ha sostituito il DPEF; Entro il 15 ottobre la MANOVRA DI BILANCIO costituita dal disegno di legge di Stabilità (LS), che ha sostituito la legge Finanziaria, e dal disegno di legge di bilancio; Entro il 28 febbraio, fuori dalla sessione di bilancio, devono essere presentati i disegni di legge collegati alla manovra finanziaria. Mauro Cernesi – Ulderico Schimperna


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