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FILOSOFIA “E’ inutile solo per chi non sa cosa è veramente utile all’ uomo” (Socrate) E TU LO SAI?

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Presentazione sul tema: "FILOSOFIA “E’ inutile solo per chi non sa cosa è veramente utile all’ uomo” (Socrate) E TU LO SAI?"— Transcript della presentazione:

1 FILOSOFIA “E’ inutile solo per chi non sa cosa è veramente utile all’ uomo” (Socrate) E TU LO SAI?

2 SIGNIFICATO ETIMOLOGICO:
FILO dal greco φίλία = cura, attenzione, desiderio di ciò che non si possiede SOFIA dal greco σαφής = chiaro, illuminato, derivante da φαὧς = luce La filosofia cerca di illuminare con il pensiero il tutto di cui facciamo parte, che tuttavia nella sua totalità resta conoscibile solo agli Dèi. Il primo concetto filosofico greco, quello di principio (αρχἦ) cerca di gettare luce sul tutto e sulle sue origini. La ricerca filosofica sottostà ai limiti umani; pur non raggiungendo la conoscenza divina ha valore poiché migliora la qualità della vita e del pensiero

3 Quali sono gli interessi e le domande tipiche della filosofia?
Si possono individuare 3 ambiti con altrettanti gruppi di discipline filosofiche: prevalentemente rivolte all’ uomo ed alla esi-stenza umana (etica, politica, psicologia, estetica…) prevalentemente rivolte alla realtà esterna (metafisica, fisica, cosmologia, teologia…) prevalentemente rivolte ai rapporti tra uomo e realtà esterna (gnoseologia, logica, epistemo-logia…)

4 Perché ‘prevalentemente’?
perché lo sguardo filosofico è globale, è rivolto alla totalità anche quando studia solo l’ uomo o solo la natura; Perché la domanda filosofica ci coinvolge personalmente e quindi riguarda sempre e comunque l’ uomo; Questi 2 aspetti differenziano la filosofia dalla scienza: - La filosofia vede il particolare solo nei suoi rapporti col tutto; la scienza scende dentro il particolare per capirne le leggi specifiche; - La filosofia richiede che prendiamo posizione, che entriamo nel gioco; mentre la ‘neutralità’ dell’ osservatore è uno dei dogmi della scienza;

5 Domandare e rispondere sono due attività tipicamente umane, che stanno alla base della conoscenza; nella filosofia assumono un valore particolare Nella filosofia il domandare si presenta in quello che chiameremo aspetto problematico; e il rispondere si presenta in quello che chiameremo aspetto sistematico;

6 d’ accordo, dirai: ma cosa significa ‘entrare in una domanda’
Si può introdurre l’ aspetto problematico con questa frase di Martin Heidegger: “nessuna domanda filosofica può essere posta se l’ interrogante non entra in essa, se non diventa lui stesso una domanda’ d’ accordo, dirai: ma cosa significa ‘entrare in una domanda’ o addirittura ‘diventare una domanda’?

7 In che modo l’ aspetto problematico distingue la filosofia dalla scienza?
Poniamo per es. la domanda ‘la materia è tutto (A), o il pensiero ha un’ esistenza indipendente da essa (B)? nel caso A anche il tuo pensiero dipende dalla materia (fattori biochimici, sociali etc.). Ne deriva che tu non sei libero di pensare ciò che pensi; Nel caso B il tuo pensiero può prodursi al di fuori dei condiziona-menti biochimici, sociali etc.; sei libero di pensare, o almeno hai la possibilità di esserlo. Dalle due diverse risposte dipende la tua condizione umana e personale; tu sei direttamente coinvolto e si tratta quindi di una domanda filosofica; se invece ti chiedi ‘la materia è costituita da particelle elementari e se sì che proprietà hanno? Dalla risposta non dipende la tua condizione umana né quella personale. Questo dunque è un esempio di domanda scientifica, anche se pure alcuni filosofi si sono occupati delle particelle elementari (atomismo).

8 costruire un edificio;
Quello appena visto è l’ aspetto problematico; possiamo chiamarla ‘curiosità’, atteggiamento aperto e disponibile alla conoscenza; ciò richiede energia interiore più che grandi letture Ma l’ aspetto problematico non basta: per avere una vera riflessione filosofica ci vuole anche l’ aspetto sistematico che è un po’ come costruire un edificio;

9 Ma quali sono i materiali dell’ edificio filosofico
Ma quali sono i materiali dell’ edificio filosofico? E come si ‘montano’? Riprendiamo l’ esempio precedente e mettiamo che il pensiero abbia un’ esistenza indipendente dalla materia (caso B): questo sarà il fondamento del nostro ipotetico edificio; Il piano terra sono le conseguenze psicologiche ed etiche: nella vita quotidiana il pensiero può fare valutazioni e scelte; questo è possibile anche tramite il linguaggio; segue una teoria politica che sarà il primo piano: probabilmente verrà accentuato il tema della libertà individuale o dei doveri verso la società;

10 ALTRIMENTI E’ SOLO SFOGGIO DI UNA PROFONDITA’ PIU’ APPARENTE CHE REALE
Nel secondo piano c’ é il momento critico: confrontiamo questa idea di ‘libertà’ con altre idee, le facciamo ‘scontrare’; così l’ aspetto problematico ritorna perché senza esso non c’ è filosofia; Nel terzo piano andiamo su manifestazioni più astratte della libertà (riflessione, meditazione, arte.…), cerchiamo collegamenti con ciò che sta fuori (la Natura, il Tempo…) Bisogna infine che questo edificio sia veramente nostro, che ci andiamo ad abitare; o se preferisci che il pensiero si rifletta nelle scelte di vita; ALTRIMENTI E’ SOLO SFOGGIO DI UNA PROFONDITA’ PIU’ APPARENTE CHE REALE

11 Come sempre l’ equilibrio è il segreto di una buona riuscita
Abbiamo esaminato l’ aspetto problematico e quello sistematico; non sempre i due elementi sono in equilibrio: Se un pensiero filosofico é sbilanciato sul versante problematico si fatica a riassumerlo; può essere oscuro (Eraclito), creativo ed artistico (Nietzsche), introspettivo (Pascal, Kierkgaard); ha spesso una tonalità o contenuti negativi; Se invece é sbilanciato sul versante sistematico, esso è coerente e ben organizzato (caso estremo Hegel); il rischio è che la risposta sia sempre pronta e vada perso il senso del domandare fino al mero enciclopedismo. Come sempre l’ equilibrio è il segreto di una buona riuscita

12 l’ equilibrio è importante ma mentre l’ aspetto sistematico è condiviso con la scienza, quello problematico è proprio della sola della filosofia e quindi deve avere la precedenza Senza questo circolo tra problema e sistema, tra teoria e vita non c’ è filosofia ma solo scolastica e cultura filosofica (che non è la stessa cosa) E per finire….

13 Evitiamo le confusioni
La filosofia non è questo anche se può portare a questo (… nessuna controindicazione…)

14 Ma non è nemmeno questo anche se per il grande pubblico può servire da richiamo

15 La filosofia ha comunque degli effetti anche su di noi
talvolta succede di fare una scoperta filosofica che improvvisamente abbiamo voglia di condividere col mondo intero E QUANDO SUCCEDE

16 Ecco un tipico effetto: il mondo si capovolge

17 Eccone un altro: le cose si ingrandiscono

18 Ci sentiamo perfino più intelligenti

19 IN CONCLUSIONE bella, importante la filosofia ma non prendiamoci troppo sul serio
“La filosofia è la rosa nella croce del presente” (G. W. Hegel) “Una rosa è una rosa è una rosa” (G. Stein) “La chiamavano Bocca di rosa portava l’ amore sopra ogni cosa” (Fabrizio de André)


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