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Ottimizzare il successo:

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Presentazione sul tema: "Ottimizzare il successo:"— Transcript della presentazione:

1 Ottimizzare il successo:
Istruzioni per un approccio sull’intero sistema organismo contro l’autismo Martha Herbert, MD, PhD Harvard Medical School Programma di ricerca Neurologia pediatrica e Centro per analisi morfometriche Martinos Center per Tomografia biomedica Massachusetts General Hospital Centro per lo sviluppo del bambino e dell’adolescente Cambridge Health Alliance Traduzione Maria777 EA

2 La necessità di un nuovo modello
sull’autismo Il vecchio modello: • fissato alla genetica • basato sul cervello • rigido • si parla di trattamento non si dice che l’autismo è curabile L’autismo è un disordine del cervello? il nuovo modello: • è fortemente correlato all’ambiente • considera il fattore genetico come influente • considera cervello e organismo • ritiene che le anormalità metaboliche giochino un ruolo essenziale • trattamento e guarigione sono possibili O è un disordine che COLPISCE il cervello?

3 Autismo: modello statico
Fattori genetici Inevitabili Rigidi immodificabile fattori prenatali modello rigido senza speranza

4 Il vecchio modello non funziona
Emergono le evidenze del nuovo modello: • il vecchio modello non sta producendo risultati in base alle promesse – singoli o più geni coinvolti nell’autismo – la teoria dei “moduli” del cervello non spiega I comportamenti • le evidenze contro il vecchio modello stanno emergendo - I numeri di casi di autismo stanno aumentando (quindi non ci si può fissare esclusivamente sulla genetica) - il cervello subisce delle modifiche DOPO la nascita ( quindi non si può parlare SOLO di fattori prenatali) il fattore ereditarietà non è strettamente adattabile alla genetica quindi c’è altro da considerare) • IL NUOVO MODELLO vede intensificarsi sempre più le evidenze: L’evidenza dell’interazione corpo-ambiente Il miglioramento della qualità di vita che produce guarigioni

5 Alterazioni postnatali nel cervello:
Dato che non c’è prova che questi numeri siano artefatti, dobbiamo considerare tutto ciò come una emergenza di salute pubblica e fare della ricerca ambientale sulle cause dell’autismo una PRIORITA’ ASSOLUTA Alterazioni postnatali nel cervello: i neuroni dei bambini con autismo sono più grandi della norma –normali all’apparenza i neuroni nelle persone adulte sono più piccoli della norma – in numero adeguato alla norma

6 l’autismo non è una condizione fissa, ma variabile
NON è IL RISULTATO DI UN ENCEFALOPATIA STATICA • VARIABILI miglioramenti transitori in condizioni di febbre variabilità della/e funzionalità in stato di stress o di particolari situazioni emotive miglioramenti transitori con gli antibiotici miglioramenti con interventi contro le allergie variabilità nelle prestazioni e nelle funzionalità in rapporto a cibo, esposizione a sostanze tossiche o allergeniche • RISPOSTA AI TRATTAMENTI miglioramenti stabili seguono I trattamenti documentazione pubblicata di “perdita della diagnosi di autismo” studio dei casi di guarigione in corso PROGETTARE LA GUARIGIONE DALL’AUTISMO!!!! IMPLICAZIONI NEUROBIOLOCHE NEUROMODULATORI NON “cablati”

7 Il modello statico , vecchio non è supportato da evidenze
Fattori genetici Ma anche ambientali Ma anche post-natali Grande variabilità fattori prenatali modello rigido senza speranza

8 Autismo: una sindrome “comportamentale”
La biologia non fa parte della definizione di autismo ( e non fa parte nemmeno della prognosi) questa la definizione: DSM-IV Criteria for Autistic Disorder (299.0) 1. interazione sociale compromessa 2. comunicazione sociale compromessa 3. reeprtorio marcatamente ristretto di attività ed interessi caratteristiche secondarie dell’autismo Crisi epilettiche (~30%+), deficit cognitivi, anormalità sensomotorie, abilità particolari, compromissione immunitaria, problemi al tratto gastrointestinale (50-75%), allergie alimentari (~50+%) Non ci sono markers biologici che permettano di identificare l’autismo al momento L’autismo è “presumibilmente” eterogeneo biologicamente L’autismo è BIOLOGICO

9 Meccanismi patofisiologici: L’approccio “intermedio”
Modello rigidamente genetico, teoria dei moduli Geni cervello comportamento Patogenesi MECCANISMI fenotipo osservabile alterazione molecolare e cellulare meccanismi geni ambiente Epigenetica connettività e elaborazione alterate comportamento, cognizione sensomotorio sintomi somatici alterati tessuti il metabolismo Pochissimi dati a sostegno della tesi che l’autismo sia puramente o principalmente di ordine genetico.

10 Teoria modulare GENI AMBIENTE EPIGENETICA Geni >>> moduli del cervello >>> comportamento DISREGOLAZIONE BIOLOGICA SOCIALITA’ SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA AUTISMO COMPORTAMENTI RIPETITIVI COMUNICAZIONE SONNO CRISI EPILETTICHE socialità linguaggio

11 Teoria modulare GENI AMBIENTE EPIGENETICA DISREGOLAZIONE BIOLOGICA
SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA SONNO CRISI EPILETTICHE socialità linguaggio

12 Teoria modulare GENI AMBIENTE EPIGENETICA DISREGOLAZIONE BIOLOGICA
SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA SONNO CRISI EPILETTICHE socialità linguaggio

13 L’AUTISMO è UN TUTT’UNO
GENI AMBIENTE L’AUTISMO è UN TUTT’UNO COMPRENDE COMPORTAMENTO CERVELLO BIOLOGIA!!!!!! EPIGENETICA DISREGOLAZIONE BIOLOGICA SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA SONNO CRISI EPILETTICHE socialità linguaggio

14 L’AUTISMO è UNA CONDIZIONE CHE COMPRENDE TUTTO IL CERVELLO E TUTTO IL CORPO
• crisi epilettiche (~30%+) • deficit cognitivi • anomalie sensomotorie • disturbi del sonno • deperimento immunitario • disturbi del GI • allergie alimentari • Disturbi metabolici sistemici Il cervello è collegato al corpo!!! Non è un computer. E il cervello si può ammalare. E le malattie possono essere trattate!!!,

15 Guardate: addome gonfio, magrezza: • carenza di nutrienti
La malnutrizione a causa di malassorbimento: è “un’intrinseca condizione di comorbidità “ o è una condizione che si può trattare? Guardate: addome gonfio, magrezza: • carenza di nutrienti sostanze in circolo nel cervello e nell’organismo Tutto ciò peggiora le condizioni del cervello e il metabolismo è insufficiente finchè non viene trattato. Permission Granted to use by mother – copy on file Krigsman, Thoughtful House, Tx

16 Comportamento determinato dal dolore. Pressione dell’addome

17 Disturbo multi-sistemico: Si sapeva da sempre?
Kanner 1943 scrive sui sintomi fisici dei bambini affetti da autismo: Caso 1: “mangiare è sempre stato un problema per lui. Non ha mai mostrato un appetito normale. Caso 2: “…tonsille ingrossate e irregolari” Caso 3: diarrea e febbre a seguito di vaccinazione …. Sano eccetto tonsille e adenoidi. Caso 4: ha vomitato moltissimo durante il suo primo anno di vita...qualche cambiamento dopo che:Le tonsille sono state rimosse… Caso: allattato per poco tempo … ha smesso di assumere alimenti all’età di 3 mesi … intubato , alimentato così 5 volte al giorno fino all’età di un anno…la bambina ha sviluppato avitaminosi e malnutrizione and malnutrition , ma non ci sono complicazione a livello di linguaggio.” Caso 7: ha vomitato all ogni cibo dall’età di 3 mesi fino all’anno di età Caso 8: l’allattamento artificiale ha causato …problemi … riniti, bronchiti, infezioni da streptococco.... Caso 9: non ja avuto nessuna delle malattie dell’ainfanzia [? Sistema immunitario iperattivo?] Caso 10: frequenti ricoveri ospedalieri a causa dell’allattamento ripetute riniti e otiti medie Caso 11: gli sono stati somministrate preparazioni per 18 mesi per la tiroide e la ghiandola pituitaria Dagli appunti ORIGINALI DI KANNER, (discusse da Jepson 2007)

18 Non si tratta solo di metabolismo: Ma anche di batteri e infezioni
Non si tratta solo di metabolismo: Ma anche di batteri e infezioni! Specie anormali di Clostridium nelle feci dei sogggetti con autismo! Finegold S, inoltre: interazione tra flora batterica dell’intestino e metabolismo J Nicholson, Nature Reviews Microbiology, Un metabolismo alterato della flora benefica causa: • carenza di nutrienti • alterazione del metabolismo • alterazione della funzione immunitaria Tutto ciò causa o aggrava lo stress metabolico. QUESTO è QUELLO CHE SUCCEDE OGNI GIORNO AD ALCUNI AUTISTICI ABBIAMO BISOGNO DI LABORATORI CHE INDIVIDUINO I PATOGENI INTESTINALI

19 COSA FA SI’ CHE IL CERVELLO DEGLI AUTISTICI SIA PIU’ GRANDE?
CRESCITA ABNORME DEL CERVELLO SPROPORZIONATO AUMENTO DELLA MATERIA BIANCA (LOBO FRONTALE)

20 MIELINIZZAZIONE lo sviluppo della materia bianca “MIELINA” soprattutto dopo la nascita

21 MIELINIZZAZIONE NEL PRIMO ANNO
La mileinizzazione procede per gradi, dal profondo alla superficie, dalla parte posteriore a quella anteriore. L’aumento del volume della materia bianca avviene nelle areee che si mielinizzano per ultime. Aree di materia bianca sviluppate tra il 1° e ol 2° anno. 1° mese 2°mese Da 3° a 6° mese 7°-9°mese QUI LA MIELINA APPARE BIANCA 9°MESE

22 Connetività nel cervello

23 IL NEURONE DENDRITI NUCLEO CORPO DELLA CELLULA ASSONE SINAPSI

24 MATERIA BIANCA: CONNESSIONI CEREBRALI POLO TEMPORALE POLO OCCIPITALE

25 INFIAMMAZIONE E STRESS OSSIDATIVO NELL’AUTISMO: PROBLEMI MEDICI POSTNATALI, CRONICI NON CONFINATI AL SOLO CERVELLO Carboxil-etil pirroli danneggiano i dendtiti cerebrali nell’autismo: evidenza di perossidazione lipidica (causata da stress ossidativo) che può intaccare la trasmissione sinaptica Attivazioni neurogliali e neuroinfiammazione nel cervello di pazienti affetti da autismo I carboxil-etil pirroli evidenziati in 5 casi su 5 mostrano il medesimo modello cellulare di localizzazione

26 Infiammazione e stress ossidativo
Progressione cronica delle anomalie I fattori ambientali possono determinare ambedue i problemi Persiste in età adulta L’autismo inizia a prendere posto in una nuova classe di disturbi neurologici, non solo quindi come disturbo dello sviluppo È ipotizzata quindi una sequenza patofisiologica con cause a monte e conseguenze a valle Infiammazione e stress ossidativo sono però potenzialmente TRATTABILI

27 AREE CON AUMENTATO TEMPO DI DISTENSIONE T2 NELL’AUTISMO

28 MICROGLIOSI ASTROGLIOSI

29 IPOPERFUSIONE ASSOCIARE LE INTERPRETAZIONI BIOLOGICHE A QUELLE PSICOLOGICHE
Praticamente tutte le immagini spectrografiche studiate nell’autismo mostrano una perfusione ridotta (MINOR CIRCOLAZIONE DEL SANGUE) nel cervello (in molte aree) Le interpretazioni praticamente sono tutte confinate alle aree collegate con il comportamento La biologia che sta alla base della perfusione cerebrale (quale modificazione tessutale impedisce la circolazione sanuigna e cosa causa questo) non sono discusse in nessuno dei nostri documneti È una condizione correlata con la biologia che sta alla base dell’infiammazione? Come nel caso della microgliosi perivasculare? O c’è un’alterazione della chimica dell’endotelio, correlata con lo stress ossidativo? Identificare il meccanismo della malattia tessutale potrebbe favorire strategie di cura

30 Puntare sulle proprietà fisiche (recettori, fattori di crescita….)
Patofisiologia: si deve considerare il cervello come un organo del corpo che può ammalarsi Cervello-comportamento Il comportamento è modulato da alterazioni dei sistemi neurali e regionali Questi due aspetti non si sovrappongono completamente Patogenesi-cervello Puntare sulle proprietà fisiche (recettori, fattori di crescita….) Neuroscienze cognitive (includono psicologia, linguistica, neuroimmagini funzionali, schemi delle neuroscienze) Patofisiologia (include metabolismo, immunologia, neurologia, schemi delle neuroscienze)

31 Da dove arrivano i mali del corpo e del cervello?
ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI PRODOTTI CHIMICI DAGLI ANNI ’20 AGLI ANNI ’80 I PESTICIDI SONO RADDOPPIATI DAL 1954 SONO I PRODOTTI CHIMICI PRODOTTI NUOVI PRODOTTI CHIMICI ALL’ANN0

32 L’inquinamento nei neonati
Un indagine di riferimento dei prodotti chimici industriali, degli inquinanti e dei pesticidi nel cordone ombelicale umano.

33 Inquinanti e prodotti chimici individuati nel cordone ombelicale di neonati Mercurio (HG) =1 testato, 1 individuato Idrocarboni poliaromatici (PAHs) = 9 su 18 testati Furani e dibenzodiossine polibrominate = 7 su 12 testati perfluorinati chimici (PFCs) = 9 su 12 testati pesticidi organoclorinati (OCs) = 21 su 20 testati etere difenil polibrominato (PBDEs) = 32 su 46 testati naftaleni policlorinati (PCNs) = 50 su 70 testati bifenil policlorinati (PCNs) = 147 su 209 testati Dei 287 prodotti chimici testati nei cordoni ombelicali: 180 causano il cancro nell’uomo e negli animali 217 sono tossici per il cervello e il sistema nervoso 208 causano difetti alla nascita o sviluppo anormale

34 effetti a basse esposizioni
Sinergie Due o più prodotti chimici in combinazione possono avere effetti non riscontrati nelle esposizioni a singoli sostanze (ad es. paraquat e maneb insieme aumentabno il rischio di Parkinson) Biomimesi A dosi molto più basse del livello citotossico, i prodotti chimici possono alterare o distruggere i meccanismi di trasmissione, oppure possono mimare la trasmissione attraverso le molecole, ma in maniera del tutto inappropriata (ad es. distruzione delle funzionalità endocrine) L’esposizione ai prodotti chimici può: Intaccare e alterare i processi metabolici sopraffare i processi metabolici in particolare quello della detossificazione Tutti noi siamo esposti a queste sostanze Ognuno di noi ha un profilo genetico che risponde in maniera individuale agli insulti dell’ambiente

35 Situazione di tossicità per 2
Situazione di tossicità per prodotti chimici ne vengono prodotti oltre il milione di pounds all’anno Alcuni dati sull’incremento di tossicità Lo 0,4 corrisponde ai dati certi a conoscenza dell’EPA Questi test NON sono obbligatori, quindi non vengono fatti Nessun dato sull’incremento di tossicità Per analizzare i 2863 prodotti chimici in combinazione di 3 insieme ci vorrebbero 85 bilioni di analisi!

36 I geni reattivi all’ambiente
ciclo cellulare divisione cellulare trasmissione cellulare struttura cellulare meccanismo di riparazione del DNA espressione genetica omeostasi metabolismo risposta immunitaria e infiammatoria metabolismo ormonale nutrizione stress e metabolismo ossidativo pompaggio delle membrane e/o resistenza alle sostanze transduczione cellulare

37 La risposta che dà l’organismo è:
Percorsi finali comuni allergeni Prodotti chimici Metalli tossici radiazioni droghe inquinamento tossine infezioni stress Le difese del corpo: Differenti combinazioni di stimoli ambientali convergono sullo steso percorso Tutto ciò sovraccarica il sistema in molti modi Intestino polmoni sist.imm. detox Disturbi specifici La risposta che dà l’organismo è: Infiammazione Stress ossidativo

38 L’autismo nelle scuole del Texas
Possibile associazione tra incidenza di autismo , mercurio ambientale e altre tossine nel terrritorio del Texas. L’autismo nelle scuole del Texas Possibile associazione tra incidenza di autismo , mercurio ambientale e altre tossine nel terrritorio del Texas. L’autismo nelle scuole del Texas

39 IN MEDIA, OGNI 1000 LIBBRE DI MERCURIO RILASCIATO NELL’AMBIENTE, VIENE RISCONTRATO UN AUMENTO DEL 61% DEI CASI DI AUTISMO, 43% IN BASE ALLE SEGNALAZIONE DEI SERVIZI PER LìEDUCAZIONE SPECIALE. CASI DI AUTISMO PRODOTTI CHIMICI-TRI INVENTARIO DEL RIALSCIO DEI PRODOTTI TOSSICI TOSSICITA’ TOTALE

40 “…e così, mentre lo scenario della fine del mondo si presenta costellato di inimmaginabili orrori, noi crediamo che il periodo che precederà la fine sarà caratterizzato da opportunità di profitto mai riscontrate prima…”

41 RAGGIUNGERE IL SUCCESSO
- GUARIGIONE I bambini migliorano SCIENZA L’intervento biomedico raccoglie sempre più evidenze MEDIA Guarigioni e trattamenti iniziano a catturare l’attenzione dei media Questa metodologia è in grado di battere l’ipotesi genetica ORGANIZZAZIONE Ci stiamo organizzando insieme per costruire le infrastrutture di cui abbiamo bisogno per agire ad alto livello professonale

42 Grazie a Jill Neimark e a Discover Magazine!
L’autismo: non è solo nella testa Questa condizione devastante compare nell’intestino e nel sistema immunitario. Queste guarigioni inaspettate avvengono grazie ai nuovi trattamenti che hanno come obiettivo il corpo insieme al cervello. Di Jill Neimark Discover

43 Grazie a Jill Neimark e a Discover Magazine
L’autismo non riguarda solo la testa! Questa condizione devastante si manifesta nell’intestino e nel sistema immunitario. Queste guarigioni inaspettate sono possibili grazie a trattamenti che hanno come obiettivo la cura dell’intero organismo oltre che del cervello. Di Jill Neimark, marzo 2007

44 Autism Society of America
Dicembre 2006 Autism Society of America Sostiene e si batte per la salute ambientale e la cura dell’autismo

45 Implicazioni cliniche e tossicologia ambientale
MIND institute Sacramento 2-3 novembre Implicazioni cliniche e tossicologia ambientale in relazione al neurosviluppo nei bambini con autismo

46 Costruire un programma di ricerca patofisiologica per l’autismo autism spectrum disorders American Journal of Biochemistry and Biotechnology Stress ossidativo Anormalità immunitarie e infiammazioni Fattori genetici Anormalità nelle membrane Neuropatologia Disfunzioni mitocondriali e metanolismo energetico alterato Fattori ambientali di rischio Proposte di diagnosi Strategie di intervento

47 AUTISMO:EVIDENZE E TEORIE ATTUALI
Contributi di: Andrew Zimmermann Emanuel Diico-Bloom William G.Johson Michel Johnaton e Mary Blue Diane Chugani S.Jill James Eric hollander e martin Evers Simon Baron Cohen e B. Auyeung Flavio Keller Rail Riikonen Judy Van de Water e P.Ashwood Carlos Pardo H.Singer e C.Morris Paul Patterson Manuel F.Casanova N.Minshew e d.Williams Stephen Dager W.Kaufmann S.Connors e T.Slotkin Isaac Pessah Martha Herbert Titolo: Teorie e sviluppi nella ricerca sull’autismo EN-2 Alleli teratogeni Plasticità e segnali cellulari Il percorso della serotonina Metilazione Eccitotossicità Testorene fetale e effetti steroidei Neurosteroidi e sciluppo del cervello IGF e crescita Approcci immunologici Neuroinfiammazione Anticorpi materni Infezioni virali prenatali Minicolonne Connettività corticale Tomografia e neuroinfiammazione X fragile e sindrome di rett Segnali B2AR e efetti della terbutalina/CPF Recettori della rianodina e suscettibilità ambientale Implicazione di un modello ambientale dell’autismo per modelli testabili di malfunzionamento cerebrale in soggetti autistici

48 Autismo-ambiente (sommario CME)
Aumento documentato di autismo, allergie, asma, disabilità di apprendimento e altre condizioni pediatriche, tutto suggrisce un ruolo detrrminante dei fattori ambientali Comprendere il meccanismo della tossicologia ambientale aumenta la possibilità di trattare gli individui afetti Le scoperte scientifiche prendono in considerazione le anormalità immunitarie, l’interazione geni-ambiente e l’aumentata vulnerabilità alle tossine e alle infezioni nell’autismo L’autismo può essere riconsiderato e classificato come condizione medica con caratteristiche che intaccano l’intero organismo compreso il cervello Basse dosi, esposizione cronica e combinata ad agenti tossici hanno un impatto significativo sul neurosviluppo e sulla salute dei bimbi con autismo L’esposizione ambientale ha un impatto sociale e dei costi economici che possono essere prevenuti. MARTHA HERBERT in : Future Neurology, marzo 2007, volume 2 , n.2

49 IMPLICAZIONI SCIENTIFICHE NELLE GUARIGIONI
MAGGIORI OPPORTUNITA’ PER UN PENSARE SCIENTIFICO NUOVO!

50 L’AUTISMO PUO’ AVERE UNA COMPONENTE DI ENCEFALOPATIA TRATTABILE?
ENCEFALO=CERVELLO PATIA= PATOLOGIA, MALATTIA

51 TEORIA DOMINANTE NELLA RICERCA PER L’AUTISMO GENI >>> SVILUPPO >>> FUNZIONI
L’autismo è determinato geneticamente L’autismo è un disordine dello sviluppo cerebrale precoce L’autismo è una encefalopatia STATICA Geni Danno nello sviluppo Funzioni

52 Sviluppi nellaTEORIA DOMINANTE NELLA RICERCA PER L’AUTISMO GENI>>>AMBIENTE>>>EPIGENETICA Ambiente primitivo Geni Epigenetica Primi segnali L’autismo dipoende da geni e ambiente moltiplicato per i fattori epigenetici L’autismo è un disordine dello sviluppo primitivo del cervello L’autismo è una encefalopatia STATICA Danno nello sviluppo funzioni

53 Ulteriori sviluppi della teoria
Geni Ambiente primitivo Ambiente originario O attuale L’autismo : GENI x AMBIENTE x EPIGENETICA x METABOLISMO L’autismo disturba lo sviluppo primitivo del cervello e viene aggravato da fattori ambientali L’autismo presenta danni cerebrali e caratteristiche di encefalopatie metaboliche Anche il cervello è colpito Epigenetica Primi segnali CRONICITA’ Segnali, chimica, neuromodulatori ALTERATI Danno nello sviluppo funzioni

54 Segnali, chimica, neuromodulatori
Ulteriori sviluppi della teoria: ipotesi secondo cui la cronicità è determinata dai cambiamenti cerebrali osservati Geni Ambiente primitivo Ambiente originario O attuale L’autismo : GENI x AMBIENTE x EPIGENETICA x METABOLISMO I cambiamenti cerebrali nell’autismo hanno un sottostrato METABOLICO, le regressioni sono determinate da acute crisi METABOLICHE, e da patofisiologie croniche L’AUTISMO è UN DISORDINE METABOLICO ACQUISITO (le variabili hanno una copmponente genetica) Epigenetica Primi segnali CRONICITA’ Segnali, chimica, neuromodulatori ALTERATI Danno nello sviluppo funzioni

55 Segnali, chimica, neuromodulatori
L’ETEROGENEITA’ NELL’AUTISMO è DETERMINATADAL PESO DELLE CONNESSIONI TRA I VARI FATTORI DETERMINANTI Geni Ambiente primitivo Ambiente originario O attuale DOVE UN FATTORE FA LA DIFFERENZA? Es: manifestazione alla nascita o regressione? Predominanza di infezioni o predominanza di episodi di tossicità? Tutto regolato dal rischio genetico individuale Epigenetica Primi segnali CRONICITA’ Segnali, chimica, neuromodulatori ALTERATI Danno nello sviluppo funzioni

56 Current Neurologic opinion
Hagberg H.,Mallard.C Current Neurologic opinion Aprile 2005: 18(2): Gli effetti dell’infiammazione sullo sviluppo del sistema nervoso centrale e della vulnerabilità.

57 VULNERABILITA’ FUNZIONALI
STRESS OSSIDATIVO E INFIAMMAZIONI POSSONO MODIFICARE LE FUNZIONI CELLULARI NEL CERVELLO E DIVENIRE CRONICHE DURANTE IL CORSO DELLA VITA VULNERABILITA’ FUNZIONALI RADICALI LIBERI DISREGOLAZIONE DEL CALCIO PEROSSIDAZIONE MEDIATORI TOSSICI INFIAMMAZIONE CRONICA PRODUZIONE DI ENERGIA PLASTICITA’ NMDA MEMBRANE LIPIDICHE SPECIFICITà DELLE TRASMISSIONI SUPPORTE DELLE CELLULE GLIALI QUESTE VARIABILITA’ SONO CELLULARI, DIFFUSE, COINVOLGONO IL TEMPISMO, L’INTENSITà DELLE TRASMISSIONI DEI SEGNALI, LA COORDINAZIONE

58 COMPONENTI DELL’ENCEFALOPATIA AUTISTICA
Scala di fattori temporali che determinano il fenotipo dell’autismo, riflettono la variabilità individuale NEL TEMPO E SUGGERISCONO UNA SCALA TEMPORALE DI MODIFICABILITA’ POTENZIALE CORNICE TEMPORALE A breve termine (in termini di secondi, ore, giorni) A MEDIO TERMINE (in termini di settimane, mesi) A LUNGO TERMINE (in termini di anni oppure MAI) ESEMPI Neuromodulatori, recettori a impatto rapido sulle funzioni Infiammazione e stress ossidativo necessitano di tempo per risolversi RIMODELLAZIONE DEI DENDRITI (sono i filamenti del neurone che rendono possibili le connessioni) Architettura del cervello; relazioni alterate di convergenze/divergenze ???? rigenerazioni

59 CONCENTRAZIONE DELLA MAGGIOR PARTE DELLA RICERCA
Osservazioni cliniche dei giorni buoni/ giorni negativi in rapporto ai miglioramenti/guarigioni Insorgenza della causa scatenante RICERCA SULL’AUTISMO CHE DOVREBBE STUDIARE I POTENZIALI MECCANISMI RISPETTO AI MIGLIORAMENTI E AI TRATTAMENTI CRONICIZZAZIONE POSTNATALE CONCENTRAZIONE DELLA MAGGIOR PARTE DELLA RICERCA PRENATALE Indefinito:Molto lentamente /mai A lungo termine: mesi/anni Medio termine: settimane/mesi Breve termine: minuti/giorni Schema temporale

60 CONSOLIDAMENTO, EDUCAZIONE, ACCESSO
PASSO SUCCESSIVO CONSOLIDAMENTO, EDUCAZIONE, ACCESSO INFRASTRUTTURE RINFORZARE IL NUOVO MODELLO più scienza Studio dei trattamenti: ricambio dei trattamenti e raccolta dati Database Documentazione delle guarigioni RENDERE DISPONIBILI E STANDARD I TRATTAMENTI preparare i professionisti istruire i genitori modificare i rimborsi modificare le linee politiche prevenzione, previsioni cambiamenti

61 Progetto per la Guarigione dall’Autismo Gruppo di Strategia Autismo
È necessario documentare i cambiamenti e le guarigioni in rapporto ai trattamenti Progetto per la Guarigione dall’Autismo Gruppo di Strategia Autismo Abbiamo bisogno della TUA partecipazione!

62 Il nostro messaggio L’autismo è una condizione che interessa TUTTO IL CORPO….NON è solo un disordine del cervello! L’autismo HA CAUSE AMBIENTALI… oltre che genetiche I bambini con autismo SONO CURABILI! E POSSONO GUARIRE!!!

63 LA NOSTRA MISSIONE Documentare le GUARIGIONI –oltre che i MIGLIORAMENTI RACCOGLIERE DATI sui trattamenti efficaci Identificare i BIOMARKER che indirizzano i trattamenti DIVULGARE le nostre scoperte e quindi MODIFICARE I TIPI DI INTERVENTI IN TUTTO IL MONDO!

64 REGISTRA IL TUO BAMBINO GUARITO/IN VIA DI GUARIGIONE campagna: “l’autismo è trattabile” dell’ARI *prego fornire DOCUMENTAZIONE ATTENDIBILE : diagnosi precedente ai trattamenti o a trattamenti appena iniziati (documentazione di medici,psicologi, video…) *prego tracciare delle valutazioni durante i trattamenti fornire documentazione dei MIGLIORAMENTI e *RIMANERE SINTONIZZATI SULLE NUOVE RISORSE (database, media, ecc….)


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