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Seconda Sessione L’impegno politico alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.

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Presentazione sul tema: "Seconda Sessione L’impegno politico alla luce della Dottrina sociale della Chiesa."— Transcript della presentazione:

1 Seconda Sessione L’impegno politico alla luce della Dottrina sociale della Chiesa

2 Terzio incontro L’ ARTICOLAZIONE SUSSIDIARIA DEL POTERE POLITICO

3 Tesi / 1 STRUMENTALE LA COMUNITA’ POLITICA PRECEDE LO STATO E LEGITTIMA IL POTERE POLITICO. LA COMUNITA’ POLITICA HA UNA BASE ETICA E SI FONDA SULLA CONDIVISIONE DI FINI. IL POTERE POLITICO DELLO STATO E’ AD ESSA STRUMENTALE.

4 Tesi / 2 OGGI : LA COMUNITA’ POLITICA E’ INDEBOLITA E LIQUIDA LO STATO E’ SEMPRE PIU’ IMPOTENTE. Parlare di Sussidiarietà sembra impossibile

5 Tesi / 3 TESI DA DIMOSTRARE: OGGI BISOGNA RIPARTIRE DAL BASSO, LO ESIGE LA SUSSIDIARIETA’ MA LO ESIGE ANCHE IL MOMENTO STORICO ATTUALE.

6 Il potere viene generato dal basso in modo organico; Man mano che si sale il potere politico sarà: meno di contenuti e più di forma, meno diretto e più indiretto, meno in prima linea e più in retrovia, meno erogatore e più organizzatore, meno che fa e più che fa fare; più di supplenza che di sostituzione. Il momento del passaggio al livello superiore viene deciso dal livello inferiore e non dal superiore; la delega è dal basso e devono esserci meccanismi di controllo dal basso; Il controllo politico dal basso deve prevalere sull’autonomia dei tecnici e dei burocrati.

7 Un esempio storico Quello modievale. L’impero, i feudi, i comuni, le diocesi, le università, gli ordini religioni, le confraternite, le comunità di quartiere, le corporazioni: la società era una comunità di comunità e tutte avevano la loro autonomia politica, organizzativa, legislativa e di solidarietà.

8 La Comunità precede il Potere La comunità politica, come insieme di famiglie e come realtà di popolo, è resa tale da un legame etico, prima che giuridico e politico, da una amicizia civica che consiste nel condividere gli stessi fini. Per questo la comunità politica non viene costituita dal potere, ma si costituisce nella storia, in riferimento alla forza unitiva della morale e della religione, che danno alla società appunto i fini. Anche le Costituzioni dovrebbero avere questa origine.

9 Lo Stato moderno Con la modernità, lo Stato si è sovrapposto alla comunità politica assorbendola in sé e distruggendo con le sue politiche i legami morali e religiosi che fornivano alla comunità i fini e quindi il collante. Lo Stato non poteva però fondarsi sul puro potere, e allora ha elaborato una religione civile che tenesse uniti i cittadini anche dal di dentro oltre che dal di fuori.

10 Comunità politica e democrazia Nemmeno il potere democratico è il fondamento della comunità politica. La democrazia, infatti, dal punto di vista del potere è pura forza. Ma la forza non legittima mai nessun potere, lo attesta solo di fatto. Anche la democrazia può costruire un potere politico che opprime la comunità politica perché si concepisce come sua origine e fondamento. Anche la democrazia deve rispettare la comunità politica che la precede e la fonda.

11 Sussidiarietà verticale: pericoli 1)Devolvere cose da fare senza prima essersi accertati che ce ne siano le condizioni; 2)devolvere in apparenza ma mantenere un controllo nella sostanza da parte dell’organo che devolve; 3)devolvere solo aspetti marginali; 4)devolvere solo le responsabilità e non l’autonomia oppure solo l’autonomia e non la responsabilità. 5)Permanenza di forme di accentramento. 6)Devoluzione dei poteri eccessiva e che indebolisca troppo lo stesso ente che devolvere. 7)In certi Paesi lo Stato non c’è nemmeno e non si può pretendere che devolva ciò che invece dovrebbe fare se fosse in buono stato.

12 Sussidiarietà orizzontale: i pericoli 1)Scaricare sulle famiglie compiti di cura senza verificare se siano in grado di portarli. 2)Strumentalizzazione del Terzo settore. Connubio spurio tra pubblico e terzo settore che impedisce la crescita sia dell’uno che dell’altro. 3)Rivendicare per sé la sussidiarietà verticale e non applicare quella orizzontale. 4)Strumentalizzazione della scuola paritaria 5)…

13 Il circolo vizioso Si è creato un circolo vizioso: il centralismo statale ha indebolito la comunità politica ed a questa non è possibile trasferire competenze ora che lo Stato vorrebbe o è costretto a farlo. Del resto la comunità politica indebolita non riesce a condizionare il centralismo statale e a premere per avere titolarità politica in vari campi.

14 Domanda E’ preferibile oggi cominciare dal basso o dall’alto? La via da seguire è quella dell’impegno nella società civile, tramite l’associazionismo familiare o sociale dal basso, oppure tramite i comuni, soprattutto quelli piccoli, per aprire e rivendicare spazi di libertà moralmente qualificata. E dal basso ricostituire una rete di fini e valori morali.

15 Una nuova sussidiarietà dal basso Sussidiarietà educativa; Sussidiarietà fiscale; Sussidiarietà sociale; Sussidiarietà imprenditoriale; Sussidiarietà legislativa; Sussidiarietà delle nazioni.

16 Sopra lo Stato Per non dar vita a un pericoloso potere universale di tipo monocratico, il governo della globalizzazione deve essere di tipo sussidiario, articolato su più livelli e su piani diversi, che collaborino reciprocamente. La globalizzazione ha certo bisogno di autorità, in quanto pone il problema di un bene comune globale da perseguire; tale autorità, però, dovrà essere organizzata in modo sussidiario e poliarchico, sia per non ledere la libertà sia per risultare concretamente efficace. (Caritas in veritate, n. 57)


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