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Competenze professionali e formazione: terminologia e

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Presentazione sul tema: "Competenze professionali e formazione: terminologia e"— Transcript della presentazione:

1 Competenze professionali e formazione: terminologia e
linee di tendenza. ing. Luigi Taccone consulente aziendale

2 Il nuovo spazio europeo per l’apprendimento
Il processo di cooperazione (dichiarazione di Copenhagen 2002) Trasparenza per la mobilità - Europass (decisione 12/2004) Un nuovo linguaggio si fa strada in Europa basato sulle competenze capace di integrare i sistemi di formazione, istruzione e lavoro – Maastricht 2004 necessario coordinarsi con le parti sociali Key competence come nuovo diritto di cittadinanza, livelli EQF basati sui learning outcomes, e quindi cosa uno sa fare indipendentemente dal contesto di apprendimento formal, no formal ed informal, ECVET per superare i limiti di ECTS Competenze chiave - Key competencies (proposta 10/11/2005) Quadro comune delle Qualificazioni - EQF (raccomandazione 5/9/2006) Sistema di Crediti - ECVET (proposta 31/10/2006)

3 European Qualification Framework - EQF
Learning outcomes EUROPASS Principi comuni NATIONAL QUALIFICATION FRAMEWORK Strumenti APPRENDIMENTO VALIDAZIONE NON-FORMALE 8 livelli comuni EQF ORIENTAMENTO COUSELLING E PLOTEUS Quadro composto da nucleo , principi comuni – almeno due ancora non diffusi in italia, strumenti Per superare i problemi di integrazione tra: CxImpiego, Scuola, Università, formazione professionale, imprese Livelli EQF applicabili in ogni contesto formale e non formale Approccio globalizzante che prevede lo sviluppo dei sistemi territoriali per NQF in una logica non di traduzione/internazionalizzazione (rif. Bertaccini) ma di localizzazione (caratterizzazione sul contesto culturale) QUALITA' COMPETENZE CHIAVE TRASFERIMENTO CREDITI ECTS - ECVET

4 SISTEMA ATTUALMENTE VIGENTE
Lo sviluppo ai vari livelli territoriali 2007 2009 2008 2006 2005 2004 ADOZIONE RACCOMANDAZIONI MAASTRICHT EQF KEY COMPETENCE Progetto INTERREG TAVOLO UNICO INTERMINISTERIALE Italia: nel PON prevista per giugno 2009 la definizione degli standard nazionali minimi di competenze IL mondo della scuola e dell’università ha ancora solo parzialmente recepito le istanze di cambiamento – necessarie riforme serie: comp. Key nella scuola, assestamento dei cicli ed ecvet nell’università Complessità dell’approccio toscano (simile in altre regioni) che passa per una lunga fase di costruzione con le parti sociali e di confronto con il territorio - Doppio binario per gestire la transizione alle figure dagli attuali profili Il glossario alla base di tutto (ridefinizione semantica per certificazione, validazione, attestazione ... Performance, complessità, processi, ada e uc) GESTIONE REPERTORIO Progetto SRC ADATTAMENTO Figure professionali SVILUPPO ATTUAZIONE Delibere CONFRONTO 347 120 glossario 344 SPERIMENTAZIONE ES FOCUS ON COMPETENCE ABILITAZIONE EV Profili professionali SISTEMA ATTUALMENTE VIGENTE

5 Gli standard minimi di competenze
Architettura condivisa a livello Nazionale : 3 livelli distinti fin dal quadro nazionale Autonomia: rimossa la connessione attuale – ci si qualifica solo con corsi di formazione ad hoc Indipendenti però coerenti: i contenuti degli standard sono dinamici con l’evoluzione del mondo del lavoro e costituiscono la base per l’applicazione degli altri due distinti autonomi coerenti pag

6 Modellizzazione dello spazio professionale
PROFILO PROFESSIONALE LIVELLI EQF ...… ….. .... COMPETENZA PROFESSIONALE ...… ….. .... ...… ….. .... Servono politiche e strumenti che parlino il linguaggio aziendale Ad oggi i profili sono figli delle politiche marketing delle agenzie formative : addensati, sovrapposti e mal distribuiti profonda ridefinizione culturale del linguaggio che configura una vera rivoluzione culturale nel mondo della formazione Problemi di classificazione prima ancora che di descrizione delle competenze ...… ….. .... ...… ….. .... ...… ….. .... ...… ….. .... ...… ….. .... ...… ….. .... ...… ….. ....

7 La mappa delle professionalità: matrice 3D
Matrice a 3 dimensioni: settori economici caratteristici, tipologie di processi di lavoro ed Eqf in colore Settore x competenze trasversali – risolto in modo brillante problemi repertorio Isfol Esperti di settore per determinare le performance minime richieste nell’ambito dei vari processi aziendali

8 I settori organizzati per processi
Le UC si definiscono intorno alle performance richieste alla professionalità operante in un’Ada specifica Sistemi di riferimento territoriali dinamici e flessibili in grado di parlare il linguaggio aziendale

9 La filiera della formazione
Indagini sui fabbisogni professionali Priorità regionali e provinciali Incontro domanda/offerta, orientamento CPI Programmazione fabbisogno formativo Appalti bandi Valutazione ex ante Certificazione Progettazione percorsi formativi Realizzazione intervento Solo un’attività è nuova rispetto alla situazione attuale Da una sincronizzazione procedurale ad una condivisione del linguaggio : Rafforzamento dell’efficacia dell’intero processo della formazione e formazione di un ciclo virtuoso Aggiornamento continuo e sistematico – con gli ES - da parte del mondo del lavoro Per avere un linguaggio unitario tra mondo del lavoro, imprese, cxi, università scuole e formazione RFP Validazione esperienza non formale pag


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