La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Illustrazione delle principali criticità costruttive per macchine specifiche per il comparto forestale.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Illustrazione delle principali criticità costruttive per macchine specifiche per il comparto forestale."— Transcript della presentazione:

1 Illustrazione delle principali criticità costruttive per macchine specifiche per il comparto forestale

2 Sommario  Cippatrici  Spaccalegna  Trincia forestali  Ceste per legna  Motoseghe per potatura

3 Le macchine cippatrici La cippatrice è una macchina impiegata per ridurre il volume di rami prodotti durante le fasi di potatura. I dati infortunistici rilevano una criticità durante la fase di carica manuale degli arbusti: l’operatore viene trascinato nella camera cippatrice e subisce lesioni gravi agli arti ed a volte anche mortali.

4 Cippatrici – descrizione funzionale I componenti principali coinvolti nell’elaborazione del materiale Deflettore Condotto d’espulsione Condotto di alimentazione Rulli di alimentazione Camera cippatrice Trasmissione cardanica Dispositivo di comando dei rulli di alimentazione (rotore di taglio, è un cilindro o un disco dotato di lame in acciaio )

5 Cippatrici - Situazioni ad alto rischio ed incidenti Richiesta di clausola di salvaguardia dello stato Francese Le principali criticità evidenziate dall’analisi degli infortuni gravi e fatali avvenuti in Francia, riguardano: 1.il pericolo di impigliamento per contatto fortuito con i cilindri di alimentazione ; 2.la difficoltà di raggiungimento del pulsante di arresto dei cilindri di alimentazione; 3.cattivo addestramento o procedure pericolose eseguite dall’operatore. durante la fase di carica degli arbusti

6 Pericolo di impigliamento - La proposta francese si propone di utilizzare sistemi di sicurezza, in grado di rilevare situazioni di potenziale pericolo nell’apparato di alimentazione. In particolare sono stati individuati tre tipologie di sensori : Sensore di Temperatura, per rilevare la presenza di materiale a temperatura superiore a 36 °c Sensore di Carico, per rilevare la presenza di materiale con peso superiore a 50 kg; Sensore di coppia, per rilevare l’elaborazione di materiale che richiede una forza di tiro superiore a 500 Newton. N.B. I valori sopra riportati sono stati individuati dall’IRSTEA (CENTRE D'ANTONY UNITE DE RECHERCHE TSAN) sulla base di dati e prove ergonomiche condotte su potenziali operatori. Interrompere il moto dell’apparato alimentatore in caso di pericolo

7 Cippatrici – la proposta francese Ridurre la possibilità di contatto con i rulli di alimentazione, modificando il condotto di alimentazione, per aumentare la distanza tra la zona di lavoro dell’operatore e la zona dei rulli (nella norma di riferimento 1200 mm – EN 13525+A2: 2009). Riduzione del rischio di impigliamento e trascinamento nel condotto di alimentazione.

8 Cippatrici – la proposta francese Ridurre i potenziali danni all’operatore riducendo le capacità di lavoro della macchina limitando la forza di trascinamento dei rulli. Riduzione del rischio di impigliamento e trascinamento nel condotto di alimentazione.

9 Cippatrici – la proposta francese Introduzione di sistemi alternativi all’operatore per la fase di inserimento e mantenimento in posizione dei rami, per evitare che l’operatore si avvicini con gli arti alla zona di pericolo (es. pinza a scorrimento per il bloccaggio e l’avvicinamento dei rami ai rulli di alimentazione o sistema convogliatore). Eliminare il rischio di impigliamento e trascinamento nel condotto di alimentazione. Sistema convogliatore dei rami Pinza per l’inserimento dei rami

10 Progettazione ergonomica del comando di arresto – la proposta francese La progettazione del comando di arresto deve tenere conto: delle potenziali situazioni di posizionamento dell’operatore durante le fasi di lavoro rispetto alla zona di alimentazione; delle dimensioni e della conformazione della macchina; della capacità e delle caratteristiche antropometriche dell’operatore, anche in considerazione delle misure riportate nelle norme di riferimento (EN 547-3+A1: 2008; ISO 7250-2: 2010; EN ISO 4254-1: 2010; ISO 15077:2011, etc.) Rendere facilmente raggiungibile il pulsante (comando) di arresto del sistema di alimentazione.

11 Spaccalegna a cuneo Dall’indagine condotta sono emerse diverse criticità relative ai requisiti tecnici imposti dalla norma di riferimento per la protezione della zona di taglio. Durante l’attività di sorveglianza del mercato sono stati rilevati ed esaminati due infortuni gravi occorsi durante l’uso degli spaccalegna.

12 Spaccalegna – requisiti della EN 609-1 La norma EN 609-1: 1999+A2:2009 prevede che la zona di taglio (spacco) deve essere protetta o utilizzando un riparo interbloccato con bloccaggio del riparo ovvero dotando la macchina di comandi a due mani i cui requisiti sono riportati al paragrafo 4.6 lettera b della suddetta norma. In particolare la norma richiede che i comandi a due mani siano conformi a quanto segue: I comandi a due mani devono essere del tipo ad azione mantenuta, vale a dire che il processo di taglio si arresta se è rilasciato uno dei due comandi; e il cuneo/la piastra non deve ritornare alla sua posizione iniziale se uno dei comandi manuali è nella posizione "on"; e deve essere impossibile avviare inavvertitamente il processo di taglio o azionare simultaneamente entrambi i comandi manuali con una mano, un braccio o con altre parti del corpo (vedere i punti da 9.1 a 9.4 e il punto 9.6 della EN 574:1996); e i comandi devono essere situati in modo tale che l'operatore abbia una visione libera della zona di taglio.

13 Spaccalegna – EN 609 comandi a due mani Secondo la EN 601-1 1999 i comandi a due mani non devono rispettare completamente i requisiti indicati nella norma armonizzata EN 574: 1996 poiché richiama unicamente la conformità limitatamente ai punti da 9.1 a 9.4 e 9.6 della suddetta norma che si riferiscono però solo ad alcuni requisisti generali ( requisiti ergonomici, condizioni operative, influenze ambientali, involucri, scelta, progettazione e installazione degli attuatori del comando e funzionamento accidentale di macchine mobili e portatili ). Non si applicano i requisiti di antielusione richiamati nella norma EN 574: 1996 Figura 2 della EN 609-1 : 1999 dispositivo a comando a due mani palesemente non conforme al punto 8.5 della EN 574:1996

14 Spaccalegna – EN 609 criticità ed emendamento La EN 609-1: 1999 + A2: 2009, in relazione all’azionamento simultaneo di entrambi i comandi manuali, prevede che questi non possano essere azionati simultaneamente con una mano, un braccio o con altre parti del corpo. La lettura testuale della norma sembra non escludere la possibilità che i comandi siano progettati in maniera tale da essere azionati simultaneamente da: –una mano e dal suo stesso braccio; –una mano e altre parti del corpo; –un braccio e altre parti del corpo. Azione richiesta dall’ITALIA per un emendamento alla norma Occorre prevedere la necessità applicativa nelle macchine in oggetto dei principi di antielusione per i dispositivi di comando a due mani individuati nei punti da 8.1 a 8.6 della EN 574: 1996.

15 Ciò significa che deve essere impossibile avviare il processo di taglio involontariamente e soprattutto deve essere impossibile l’azionamento del comando a due mani utilizzando: -una sola mano (vedi 8.2), -una mano ed il gomito dello stesso braccio (vedi 8.3), -l'avambraccio e/o il gomito (vedi 8.4) e -una sola mano ed una qualsiasi altra parte del corpo (ad esempio ginocchio, anca) (see 8.5). Spaccalegna – EN 609 criticità ed emendamento

16 Macchine spaccalegna a cuneo - revisione EN 609-1 Decisioni del gruppo di lavoro CEN WG 08: Prendere in considerazione nella revisione della norma lo sviluppo di nuovi requisiti volti a: proteggere un secondo operatore o comunque una terza persona presente nelle fasi di lavorazione; migliorare la protezione del singolo operatore mediante una migliore definizione delle caratteristiche del comando a due mani e dei dispositivi di trattenuta e mantenimento del tronco prima, durante e dopo l’azione di spacco; introdurre requisiti diversi a seconda della tipologia di macchina spaccalegna a cuneo, differenziando tra macchina orizzontale e macchina verticale, ed in funzione delle dimensioni del tronco da spaccare.

17 Macchine spaccalegna a cuneo - revisione EN 609-1 La discussione è ancora aperta, specialmente per quanto riguarda la possibilità di proteggere una terza persona poiché ciò significherebbe per alcune tipologie di macchine introdurre cambiamenti che di fatto sarebbero lontani dall’attuale stato dell’arte. Molto probabilmente si andrà a definire specifici requisiti in tal senso sicuramente per gli spaccalegna orizzontali, mentre quelli verticali si potrebbe evitare di introdurre un requisito di protezione di una terza persona migliorando le caratteristiche: - del comando a due mani; - dei dispositivi di trattenuta del tronco. Inoltre si introdurranno per alcune tipologie di macchine più grandi, l’obbligo di dotazioni supplementari per favorire la fase di carico del tronco.

18 Ulteriori decisioni del gruppo di lavoro WG 08: -Preparare un parte 3 della norma 609 dedicata alle macchine spaccalegna a cuneo per la preparazione di doghe per le botti da vino (stave splitter); -preparare una nuova norma dedicata alle macchine firewood processors (macchine combinate ad esempio con sega circolare) e per le macchina automatiche. Macchine spaccalegna a cuneo - revisione EN 609-1

19 Le macchine trinciatrici forestali

20

21

22 Ceste per legna Definizione : “… Si tratta di attrezzature costituite da un cassone, in genere in lamiera e dotate di sistemi di aggancio per il collegamento, anteriore o posteriore, ad un trattore agricolo o forestale. In taluni casi esse sono provviste di dispositivi di sollevamento del cassone indipendenti dai bracci del sollevatore del trattore e costituiti da pistoni idraulici o da sistemi di trasmissione a catena. Tali attrezzature di lavoro possono essere montate sul trattore utilizzando il dispositivo di attacco a tre punti normalmente presente sul trattore ovvero attraverso sistemi di attacco costituiti da staffaggi specifici per il modello di trattore.”

23

24 Ceste per legna – circ. 24 maggio 2012 D.Lgs. 81/08 obblighi per gli Utilizzatori L'attrezzatura di lavoro deve essere adeguata ed idonea allo scopo per cui viene utilizzata e ai fini della sicurezza e della salute; Verifichino che l'attrezzatura sia utilizzata conformemente alle indicazioni del fabbricante La circolare pone l’attenzione sul “ settore della movimentazione dei materiali dove il mercato propone varie soluzioni "non sempre idonee" al fine di soddisfare le esigenza operative, degli utilizzatori. Si possono citare a tal fine le cosiddette ceste per l'esbosco e le ceste utilizzate per contenere prodotti agricoli, in genere portate dal trattore.”

25 Ceste per legna – Circ. 24 maggio 2012 Nel caso di montaggio sul dispositivo di attacco a tre punti, è possibile che il terzo punto (tecnicamente chiamato puntone) sia allungabile mediante martinetti idraulici o mediante sistemi a vite regolabili manualmente. Ferme restando le caratteristiche costruttive sopra richiamate, tali attrezzature di lavoro si configurano come attrezzature intercambiabili, così come definite all'articolo 2, lettera b del decreto legislativo n. 17 del 27 gennaio 2010. Ricadendo sotto questa definizione le ceste, come sopra descritte, prima di essere immesse sul mercato devono rispettare quanto indicato nell’art. 3 del Decreto Legislativo n. 17 del 27 gennaio 2010, di cui il comma 3 riporta: “Il fabbricante o il suo mandatario, prima di immettere sul mercato ovvero mettere in servizio una macchina: 1. Si accerta che soddisfi i pertinenti requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute indicati nell’allegato I; 2. Si accerta ce il fascicolo tecnico di cui all’allegato VII, parte A, sia disponibile; 3. Fornisce in particolare le informazioni necessarie, quali ad esempio le istruzioni; 4. Espleta le appropriate procedure di valutazione della conformità ai sensi dell’articolo 9, 5. Redige la dichiarazione CE di conformità ai sensi dell’allegato II, parte 1, sezione A, e si accerta ch ela stessa accompagni la macchina; 6. Appone la marcatura CE ai sensi dell’articolo 12.”

26 Ceste per legna – Circ. 24 maggio 2012 Nel caso in cui le attrezzature non presentano degli elementi necessari all’assolvimento della applicazione per la quale sono stati progettati e costruiti, come, ad esempio, i sistemi di collegamento fisico e meccanico al trattore o alla macchina di base, queste possono rientrare nella definizione di “quasi macchina”, cioè: “insiemi che costituiscono quasi una macchina, ma che da soli non sono in grado di garantire un’applicazione ben determinata”. In tal caso, ai fini dell’immissione sul mercato, è sufficiente che siano rispettate le prescrizioni indicate all’articolo 10 del Decreto Legislativo n. 17 del 27 gennaio 2010: “Il fabbricante di una quasi macchina, o il suo mandatario, prima dell’immissione sul mercato, si accertano che: 2. Sia preparata la documentazione tecnica pertinente di cui all’allegato VII, parte B; 3. Siano preparate le istruzioni per l’assemblaggio di cui allegato VI; 4. Sia stata redatta la dichiarazione di incorporazione di cui all’allegato II, parte 1, sezione B. 5. Le istruzioni per l’assemblaggio e la dichiarazione di incorporazione accompagnano la quasi macchina fino all’incorporazione e fanno parte del fascicolo tecnico della macchina finale.”

27 Motoseghe per potatura La norma di riferimento è la EN ISO 11681-2: 2012 (UNI EN ISO 11681-2:2012(UNI EN ISO 11681-2:2012) Macchine forestali - Requisiti di sicurezza e prove per motoseghe a catena portatili - Parte 2: Motoseghe a catena per potatura.

28 Accessori di taglio del tipo a flagelli per decespugliatori portatili LA COMMISSIONE HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Gli Stati membri vietano l’immissione sul mercato di accessori di taglio del tipo a flagelli costituiti da diverse parti metalliche collegate e destinati a essere montati su decespugliatori portatili. Articolo 2 Gli Stati membri adottano le disposizioni necessarie per confor­ marsi alla decisione entro il 30 aprile 2012. Essi pubblicano tali misure e ne informano la Commissione.

29

30

31


Scaricare ppt "Illustrazione delle principali criticità costruttive per macchine specifiche per il comparto forestale."

Presentazioni simili


Annunci Google