La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Lavoro di gruppo: Tesina Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Lluis Francesc Peris Cancio Sapienza Università.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Lavoro di gruppo: Tesina Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Lluis Francesc Peris Cancio Sapienza Università."— Transcript della presentazione:

1 Lavoro di gruppo: Tesina Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Lluis Francesc Peris Cancio Sapienza Università di Roma

2 Obiettivi Fare un riassunto di tutti i contenuti principali Ampliare ed approfondire secondo i propri interessi Iniziare a usare le tecniche di costruzione di una tesi Imparare a scrivere collettivamente attraverso dropbox, Drive o altri… Fornire domande rispetto ai contenuti per la prova finale…

3 Metodologia di lavoro Leggere la bibliografia fondamentale (tutta) per estrarre i contenuti principali Scegliere bibliografia aggiuntiva, distribuirla fra tutti i componenti del gruppo (tenendo conto di chi l'abbia o no già incontrata in altri corsi…) Fare schede di tutto il materiale con le citazioni principali Darsi un indice provvisorio con struttura ad albero Fare una distribuzione dei compiti di stesura Elaborare e redigere i contenuti, compresa la bibliografia

4 Metodologia (II) Ricomporre tutti i frammenti da un piccolo gruppo di redazione dando forma e unificando stili, rendendo coerente, ecc… armonizzare e definire il lavoro… Aggiungere grafici, box, disegni, frasi… Aggiungere conclusioni, introduzione e copertina Aggiungere eventualmente indice di tabelle, di grafici… numero di pagina, note a piede di pagine, note… Aggiungere 5-10 domande a risposta multipla alla fine di ogni capitolo Procedere ad una lettura finale da parte di tutti quanti per identificare errori di ogni tipo de apportare eventuali modifiche di dettaglio…

5 Contenuti suggeriti (da ampliare) La nascita della disciplina Il riconoscimento della disciplina Le dimensioni dell’intervento e la trifocalità Le tensioni tra i tre mandati professionali Controllo e aiuto La cultura manageriale nel Servizio Sociale Il metodo riflessivo

6 Contenuti suggeriti (II) La creazione di fiducia Il modo di relazionarsi professionale L’intervento di gruppo Il community work Il case work Il colloquio professionale I modelli d’intervento Approccio antioppressivo La valutazione nel servizio sociale e la valutazione del servizio sociale Il decentramento culturale

7 Alcuni consigli Copertina, seguire indicazioni sapienza Indice: sommario word (usando stili) Tenere sempre senza alterare stile normale ( times new roman 12) No rientri, non spazi, non spazi fra paragrafi Interlinea 1,5 o 2 Margini sensati, compensati, idonei alla rilegatura, stampa fronte retro, carta riciclata

8 Alcuni consigli(II) Paragrafi brevi, mai più di 10 righe Non abusare delle subordinate Non abusare di pagine in bianco Tutti i termini in lingua straniera in corsivo Tutte le citazioni fra virgolette o in corsivo; se meno di quattro righe dentro al testo, se di più in paragrafo a capo Il taglia/incolla: un passaporto al disastro

9 Alcuni consigli(III): accenti In italiano si usano due accenti, grave e acuto, che non sono interscambiabili. Si scrive "perché", "poiché", "nonché", non "perchè", "poichè", "nonchè"; e si scrive "è", "cioè", e non "é" "cioé"; ecc. La "è" maiuscola va accentata ("È"), non seguita da un apostrofo.

10 Alcuni consigli(IV): punteggiatura e spazi I segni di punteggiatura (ossia., ; : ? ! ecc.) e le parentesi chiuse (ossia ) ] } ’ ” » ecc.) vanno seguiti, e non preceduti, da uno spazio. Invece le parentesi aperte (ossia ( [ { “ ‘ « ecc.) si comportano al contrario e vanno precedute, e non seguite, da uno spazio.

11 Alcuni consigli(V) Layout di pagina: la tesi va stampata fronte/retro, con margini di circa 2-3 cm., interlinea singola, 1,5 (o al massimo 2). Le pagine devono essere numerate, i numeri di pagina devono essere verso l'"esterno" (ossia, a destra per le pagine dispari e a sinistra per le pagine pari). Nell'intestazione potete/dovete mettere, oltre al numero di pagina, il titolo del capitolo e/o del paragrafo (verso l'interno della pagina). Il testo va "giustificato"

12 Alcuni consigli(VI): carattere Tipo di carattere: per il corpo del testo, preferite un tipo di carattere ("font") con le grazie (Times, Times New Roman, Palatino, ecc.) a uno senza (Arial, Helvetica, ecc.). Per capire la differenza fra caratteri con e senza le grazie confrontate ad esempio la "elle" in Times e Arial: la prima ha gli "abbellimenti", ossia delle piccole linee orizzontali in alto e in basso; la seconda no, è semplicemente una linea verticale. Per testi lunghi, i caratteri con le grazie sono più leggibili. Usate una dimensione di carattere di 12 punti.

13 Alcuni consigli(VII): figure e tabelle Figure e tabelle vanno numerate, devono avere una breve didascalia e devono essere riferite nel testo. Quindi, se c'è, ad esempio, una figura 2.4, nel testo deve esserci da qualche parte nel testo un richiamo, ad esempio "(figura 2.4)" o "come si vede in figura 2.4", o "si veda la fig. 2.4" o ecc. ecc.

14 Alcuni consigli(VIII): riferimenti Per riferirsi a figure e tabelle, evitate "seguente" e "precedente" (come in "la seguente (o precedente) figura/tabella"), usate la numerazione (come in "figura 2.1"). Per riferirsi a capitoli, paragrafi (section) o sottoparagrafi (subsection) usate i numeri, non i nomi dei capitoli. Evitate il più possibile i riferimenti in avanti (ai capitoli successivi).

15 Alcuni consigli(IX): bibliografia Citazioni e riferimenti bibliografici: ogni elemento della bibliografia deve essere citato nel testo (ossia, nella bibliografia non devono comparire lavori che non sono citati nel testo e devono invece comparire tutti i lavori citati). Esistono vari formati (e convenzioni) per le citazioni e i riferimenti; sceglietene uno standard, non re-inventatelo, e seguitelo attentamente. La citazione viene di solito posta fra parentesi (dipende dal formato), ed è da considerare appunto un inciso.

16 Alcuni consigli(X): database bibliografici Un programma come End Note può risparmiare il 20% del tempo per scrivere una tesi. Funziona come un vera biblioteca personale che ti servirà per sempre e che non pesa… Si inserisce su word ed altri programmi e diventa automatico Sarà la tua bibliografia personale per sempre, classificata per lingue, per temi, … Ti collega con tutti i migliori cataloghi del mondo Ti costruisce e modifica continuamente la forma della bibliografia a piacere

17 Alcuni consigli(XI): note a piè pagina Il riferimento alla nota (il numerino sovrascritto) non va preceduto da spazio. Se il riferimento va messo vicino a un segno di punteggiatura, il segno di punteggiatura dovrebbe precedere il riferimento. Risulta utile suggerire bibliografia con un tono di confidenzialità: «Anche nel testo di …. Si propone un modo diverso di classificazione dei modelli che contemplano in primis l’ambiente…

18 Alcuni consigli(XII): indice Indice (la "Table of Contents", TOC) è molto importante per chi legge un documento per la prima volta: gli consente di orientarsi, di scegliere cosa leggere e in che ordine, fa da riassunto delle parti già lette, ecc. ecc. Ovviamente, l'importanza aumenta con la lunghezza del documento

19 Alcuni consigli(XIII) Introduzione Il capitolo iniziale, intitolato "Introduzione", di solito è lungo circa 5-10 pagine e contiene: - una breve introduzione al settore in cui si colloca la tesi; - una breve descrizione degli obiettivi della tesi, del perché e della originalità… - una breve descrizione della struttura della tesi (ossia, per ognuno dei capitoli seguenti, che cosa vi compare).

20 Alcuni consigli(XIV): inizio dei capitoli Ogni capitolo incomincia con una breve (5-10 righe) introduzione contenente l'obiettivo del capitolo stesso e una breve descrizione del contenuto del capitolo. Ad esempio: In questo secondo capitolo si passa in rassegna il riconoscimento professionale dell’assistente sociale nel secolo precedente. Nel paragrafo 2.1 vengono introdotte le origini della professione. Nel paragrafo 2.2 è presentata l'evoluzione che ha portato dai sistemi di carità all’odierno public management. Vengono poi descritti i principali dibattiti al riguardo (paragrafo 2.3) e le linee di consenso internazionale sull’identità del professionista AS (2.4).

21 Alcuni consigli(XV): fine dei capitoli Ogni capitolo finisce con un breve paragrafo, di 5-10 righe, intitolato (se la fantasia non vi suggerisce altro) "Conclusioni"; in esso si riassume il contenuto del capitolo e lo si collega con il capitolo successivo. Meglio se usate, adeguatamente, metafore, espressioni letterali o altro per personalizzare il vostro pensiero conclusivo, ma senza esagerare…

22 Alcuni consigli(XVI): «gerarchizzazione» Pensate alla tesi non solo come un documento lineare (una parola dopo l'altra), ma anche gerarchicamente (capitoli che contengono paragrafi che contengono sotto-paragrafi che contengono capoversi, figure e tabelle, ecc.) Una tesi non è solo un elenco di parole, è anche un albero. E come albero deve essere "bilanciato": se nel capitolo 2 c'è il paragrafo 2.1 che contiene il sottoparagrafo 2.1.1, allora è bene che ci siano anche il sottoparagrafo 2.1.2 (ed eventualmente 2.1.3, 2.1.4, ecc.) e il paragrafo 2.2 (e 2.3, 2.4, ecc.). ATTENTI: il taglia/incolla crea sovente «tumorazioni» e iperboliche fuoriuscite di strada…

23 Alcuni consigli(XVII) Scrivere Come si scrive: prima di cominciare a scrivere, pensate all'indice di tutta la tesi. Poi scegliete da dove cominciare a scrivere ed espandete ulteriormente l'indice, almeno fino al livello dei sotto- paragrafi. Solo allora scrivete, tenendo sempre a mente le due strutture, ad albero e lineare. Normalmente non si scrive tutto in ordine di sequenza…

24 Alcuni consigli(XVIII): ringraziamenti Potete mettere una pagina con i ringraziamenti all'inizio o alla fine della tesi, come preferite. Non è necessario che ringraziate il relatore: se proprio volete farlo, considerate che potrebbe semplicemente aver fatto il suo dovere… Non si va a fondo nel nominare i cari. Chi è nominato già sa chi è e perché gli volete bene… Non esagerare, che facilmente si stanca…

25 Alcuni consigli(XIX): bibliografia La bibliografia è uno dei principali elementi di valutazione di uno scritto scientifico (e quindi anche di una tesi): se lo scritto è buono, la bibliografia è approfondita, meditata, aggiornata, riporta tutti e soli i lavori pertinenti, ecc. ecc. Quando un ricercatore legge uno scritto scientifico, una delle prime cose che guarda e valuta è spesso la bibliografia. L’uso di diverse lingue, e almeno un poco d’inglese, qualifica una bibliografia

26 Alcuni consigli(XX): bibliografia Scrivere prima il testo e poi aggiungere la bibliografia alla fine è un pessimo modo di procedere, dato che inserire poi le citazioni al posto giusto è un lavoraccio. Quindi scrivete la bibliografia insieme al testo. Inoltre, spesso la motivazione di un'affermazione viene data proprio in base a un riferimento bibliografico' quindi non avere riferimenti bibliografici porta a fare affermazioni non motivate e a un testo più debole e attaccabile. Partite sempre dal pensiero altrui.

27 Alcuni consigli(XXI) Bibliografia Qualità della bibliografia: i migliori riferimenti bibliografici sono, di solito, articoli recenti su riviste scientifiche o atti di congressi, seguiti da libri e, all'ultimo posto, articoli su riviste non scientifiche. Nello studiare il settore scientifico in cui si situa la vostra tesi, dovete anche farvi un'idea di quali sono le riviste scientifiche (i "journal") e i convegni ("conference") principali. La vostra bibliografia dovrà rispecchiare anche se la vostra tesi è compilativa o sperimentale, e se avete scelto un tema ben definito e circoscritto…

28 Alcuni consigli(XXII) Stile Stile scientifico: usate uno stile lineare, secco, preciso, non ambiguo. In un documento tecnico/scientifico (come una tesi), ogni parola deve esserci per un motivo preciso. È quindi importante non scrivere "di getto" e in fretta, ma riflettere, ponderare, valutare varie alternative per spiegare un concetto, essere sintetici e scrupolosi, evitare ripetizioni, ecc. ecc. Di solito, quello che "di getto" si scriverebbe in N pagine lo si può scrivere in modo più scientifico in N/2 pagine. Fate dimagrire il testo… Una tesi giusta (né breve né lunga…) e con ritmo…

29 Alcuni consigli(XXIII) Stile Ogni affermazione va motivata, giustificata. Ciò si può fare o sulla base di un riferimento bibliografico o sulla base di deduzioni da quanto detto in precedenza. Le opinioni non servono quasi mai alla tua tesina. Il modo più intelligente di posizionarti è fare una domanda aperta per catturare il lettore. Devi dimostrare di avere padronanza del lessico della professione: non si può dire «barbone», ma «persona senza fissa dimora», «handicappato», ma «persona diversamene abile», ecc… Un errore di questo tipo si paga moltissimo… Evitate affermazioni "eccessive". Ad esempio, «l’enorme sofferenza dell'anziano solo»… «il dramma di…»… Un linguaggio pietoso non risponde agli obiettivi di un lavoro scientifico e professionale…

30 Alcuni consigli(XXIV) Stile Affermazioni vaghe: evitate, quando possibile, affermazioni vaghe. Siate precisi. Se possibile, quantificate numericamente. Ad esempio, invece di "nei capitoli precedenti sono stati presentati alcuni modelli che saranno poi approfonditi nel resto della tesi" scrivete "nei capitoli 3 e 4 sono stati presentati tre modelli di servizio sociale che vengono poi approfonditi nei capitoli 7 e 8".

31 Alcuni consigli(XXV) Definizione Definizioni mancanti: ogni termine usato va definito. Ogni acronimo/sigla va definito alla prima occorrenza. Non "buttate lì" i termini senza averli definiti prima; non supponete che il lettore possa sapere cosa avete in mente voi. Se avete numerosi acronimi, o se usate una terminologia complicata e probabilmente ignota al lettore, considerate la possibilità di inserire un glossario. Non appesantite il testo di acronimi se non è necessario.

32 Alcuni consigli(XXVI) Persona Prima persona (io) o impersonale? C'è chi sostiene che la prima persona (io, me, mi, noi, ci) vada assolutamente evitata in uno scritto scientifico. La motivazione è, di solito, che la forma impersonale porta a uno stile più scientifico, perché si evitano, ad esempio, affermazioni come "io credo", "mi piace", ecc. La prima del plurale funziona bene inteso come scritto collettivo. Bisogna mantenere sempre la coerenza. Se ti viene voglia di dire qualcosa in prima persona, usa il piede pagina…

33 Alcuni consigli(XXVII) Tempi verbali Tempi verbali: probabilmente la soluzione migliore è di usare quasi sempre il presente. Dovete scrivere un documento tecnico/scientifico, non "raccontare una storia", quindi evitate espressioni del tipo "in questo capitolo vedremo", "l'obiettivo di questa tesi sarà", ecc. ecc. Se decidete comunque di usare futuri e passati, siate consapevoli che è una scelta delicata ed è fonte di errori, e quindi fatelo in modo coerente, facendo molta attenzione.

34 Alcuni consigli(XXVIII) Presente Evitate i tempi passati nell'Introduzione (il cap. 1): del tipo "In questa tesi si è affrontato il problema di…" o "In questa tesi si è implementato un sistema che…". Il lettore legge l'Introduzione come prima cosa e si aspetta di trovarci gli obiettivi, non i risultati: quindi "In questa tesi si affronta il problema di…" o "In questa tesi si descrive l'implementazione di un sistema che…" (o, se vi piace di più: "In questa tesi si affronterà il problema di…" o "In questa tesi si descriverà l'implementazione di un sistema che…").

35 Alcuni consigli(XXIX) Ripetizioni Evitate ripetizioni (ogni cosa va detta una sola volta e al posto giusto). Fanno eccezione l'introduzione e le conclusioni, che riassumono un po' tutta la tesi. Ci viene insegnato alle elementari di evitare ripetizioni di termini nello stesso testo, e di usare sinonimi in questi casi. In uno scritto scientifico, questa regola viene in qualche modo ammorbidita, dato che un termine corrisponde di solito a un concetto preciso, e quello che nella lingua comune è un sinonimo, in un testo scientifico può non esserlo.

36 Alcuni consigli(XXX) Inglese usate termini italiani quando possibile. Non traducete termini intraducibili (ad es., advocacy, …). Se traducete, fatelo correttamente facendo attenzione e, meglio, come proposta suggerita… «Lo strength model, che si potrebbe tradurre come «modello dei punti di forza…»»…

37 Alcuni consigli(XXXII) Programmarsi Ma con che velocità si scrive? Ovviamente non ci sono regole generali, anche perché dipende da quanto materiale è già stato preparato (ad es., la bibliografia), ma una buona stima della velocità di scrittura di un testo scientifico è di 2-3 pagine al giorno. 100 pagine, 50 giorni. 200 pagine, 3 mesi…

38 Per la tesina che dovete fare non impiegate più di 60 pagine (30 fronte/retro). Per il 30 maggio deve essere stampata e consegnata al prof. Per la metà di maggio il prof. farà un prima valutazione


Scaricare ppt "Lavoro di gruppo: Tesina Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Metodi e Tecniche del Servizio Sociale I Lluis Francesc Peris Cancio Sapienza Università."

Presentazioni simili


Annunci Google