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PubblicatoVirginia Lillo Modificato 8 anni fa
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2 La Medicina Legale è una Scienza Scienza Interdisciplinare Interdisciplinare Documento di Erice Giornata Internazionale di Bioetica - Erice,21 febbraio 1991-
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3 E’ una disciplina che deve soddisfare le esigenze connesse con: il S.S.N. la prevenzione e la educazione alla salute la conoscenza e la prevenzione degli errori la collaborazione tecnica con l’Amministrazione della Giustizia le problematiche collegate alla Deontologia ed alla Bioetica l’organizzazione e la legislazione di interesse sanitario e sociale La Medicina Legale G.U. n. 258 - 5 novembre 2005 -
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“ Il Diritto alla Salute”
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COSTITUZIONE - Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti Le fotografie sono tratte dal libro «Aids. L’Africa dritto negli occhi»
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COSTITUZIONE EUROPEA -ROMA,29 ottobre 2004 Carta Dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea Le fotografie sono tratte dal libro «Aids. L’Africa dritto negli occhi» Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere le cure alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali
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ORGANIZZAZIONE MONDIALE SANITA’ -Giornata Mondiale per la lotta contro l’AIDS – 1 dicembre 1995 – Ogni persona ha il diritto di essere curato con dignità e senza discriminazioni Le fotografie sono tratte dal libro «Aids. L’Africa dritto negli occhi»
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Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo -art. 25 "Ogni persona ha diritto ad un livello adeguato di assistenza che assicuri a lui e alla sua famiglia la salute e il benessere, l'alimentazione, il vestiario, la casa, l'assistenza medica e i servizi sociali necessari ".
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Art. 32 della Costituzione Il Diritto alla salute sancito dalla Costituzione, così come interpretato dalla giurisprudenza civile e costituzionale, non è solo diritto all’assistenza sanitaria ma anche diritto alla qualità della vita, un diritto che diventa tanto più pregnante quanto più gravi sono le forme di disabilità e di cronicità che affliggono la persona. Pertanto le forme di assistenza devono essere assicurate da politiche attive per la salute che devono essere integrate con l’aggravarsi della sindrome.
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SISTEMA PER LA SALUTE
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12 “Prestazioni atte a soddisfare, mediante percorsi integrati, bisogni di salute che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie ed azioni di protezione sociale in grado di garantire,anche nel lungo periodo,la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione” Sistema per la salute Prestazioni socio- sanitarie
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Il Sistema Sanitario è un sistema complesso per diverse variabili: complessità degli interventi esperienze professionali multiple modelli gestionali diversi al pari di altri sistemi quali: le Centrali Nucleari l’Aviazione la Difesa Militare (Ministero della Salute)
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L’errore è eliminabile ?
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MINISTERO DELLA SALUTE Commissione Tecnica sul Rischio Clinico (DM 5 marzo 2003) L’errore: è una componente ineliminabile della realtà umana è fonte di conoscenza e miglioramento
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-mappa dei processi- La ricerca dell’ errore -mappa dei processi- Cosa è successo? Come è successo? Perché è successo?
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L’errore dipende : per il 15% dagli operatori per l’ 85% dall’organizzazione
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Responsabilità : Assistenziale Organizzativa
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Ministero della Salute - 2006 - PROTOCOLLO PER MONITORAGGIO EVENTI SENTINELLA 1. Procedura in paziente sbagliato 2. Procedura in parte del corpo sbagliato 3. Suicidio in paziente ricoverato 4. Strumento o altro materiale lasciato all’interno del sito chirurgico 5. Reazione trasfusionale conseguente ad incompatibilità ABO 6. Decesso,coma o gravi alterazioni derivanti da errori di terapia associati all’uso di farmaci 7. Decesso materno o malattia grave correlata al travaglio e/o al parto 8. Abuso su paziente ricoverato 9. Mortalità in neonato sano di peso >2500 g. entro 48 ore dalla nascita 10. Ogni altro evento avverso che causa morte o gravi danni indicativo di malfunzionamento del sistema
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20 6° Rapporto sulle Politiche della Cronicità marzo 2006 Rimozione di ostacoli e difficoltà che condizionano il processo di cura e la vita dei malati cronici, a partire dalla frammentazione dei percorsi socio-assistenziali fino alla burocratizzazione degli iter amministrativi.
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SALUTE = ASSENZA DI MALATTIA SALUTE = COMPLETO STATO DI BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE, NON SOLTANTO ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA’
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Evoluzione del concetto di Salute dalla medicina diagnostico-terapeutica alla visione olistica della salute completo benessere fisico, psicologico e sociale
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E’ possibile individuare in modo schematico almeno 3 paradigmi: LA SALUTE COME “ASSENZA DI MALATTIA” LA SALUTE COME “STATO DI COMPLETO BENESSERE” LA SALUTE COME “EQUILIBRIO” Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Bioetica 17 marzo 2006
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Scopo dell'intervento sanitario sono unicamente la diagnosi e la cura della malattia al fine di eliminarne i sintomi. LA SALUTE COME “ASSENZA DI MALATTIA” Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Bioetica 17 marzo 2006
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LA SALUTE COME “STATO DI COMPLETO BENESSERE” Questa definizione guarda alla persona in senso globale secondo tale dimensione la salute va pensata e promossa attraverso una progettualità che abbracci il benessere fisico, psichico e sociale. Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Bioetica 17 marzo 2006
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LA SALUTE COME “EQUILIBRIO” La salute diviene una sorta di equilibrio : un equilibrio non statico ma dinamico un equilibrio intrasomatico, intra- e inter-personale L'alterazione di questo equilibrio può causare la malattia. Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Bioetica 17 marzo 2006
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La salute non è un dato ! la salute è una conquista; la salute non viene acquisita una volta per tutte ma va continuamente ricercata; la salute è uno stile di vita, che si arricchisce anche della dimensione etica. Presidenza del Consiglio dei Ministri Comitato Nazionale per la Bioetica 17 marzo 2006
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29 Dal Sistema Sanitario Verso La Politica dell’Integrazione Socio-Sanitaria Valutando: le conseguenze delle malattie i bisogni (specie quelli complessi) le azioni integrate da porre in essere
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Principi ispiratori integrazione
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Prevenire e rimuovere le cause che possono impedire alle persone di integrarsi nell’ambito familiare e sociale e che possono condurre a fenomeni di emarginazione nella vita quotidiana, nell’ambiente di studio e/o di lavoro. Principi ispiratori integrazione
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Garantire il diritto delle persone al pieno sviluppo della propria personalità nell’ambito della propria famiglia e della comunità locale. Principi ispiratori integrazione
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Assicurare la fruibilità delle strutture, dei servizi e delle prestazioni sociali Principi ispiratori integrazione
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Sostenere la famiglia, proteggere la maternità, tutelare l’infanzia e i soggetti in età evolutiva, con particolare riferimento ai soggetti a rischio d’emarginazione. Principi ispiratori integrazione
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Promuovere e attuare gli interventi a favore degli anziani, finalizzati al mantenimento, inserimento o reinserimento nel proprio ambiente di vita. Principi ispiratori integrazione
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Recuperare soprattutto i soggetti socialmente disadattati o affetti da minorazioni psicofisiche e sensoriali favorendone l’inserimento nel normale ambiente familiare, sociale, scolastico e lavorativo. Principi ispiratori integrazione
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D.P.C.M. n. 185/2006 Alunni con Handicap Con nota FAX del 14.02.2007 la Regione Campania ha trasmesso la nota n. 137238 del 13.02.2007 a firma dell’Assessore Montemarano contenente,tra l’altro, le seguenti raccomandazioni: “E’ necessario che il dettato del DPCM 185/06 rientri nella formalizzazione degli accordi di programma ….tesi all’ottimizzazione delle procedure di intervento per l’integrazione scolastica e sociale degli alunni disabili..” Art. 13 L. 104/92 Art. 27 L. 142/90 Art. 19 L. 328/2000
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Ministero della Salute PATTO PER LA SALUTE L’impegno del Ministero della Salute contenuto nel “NEW DEAL”, nuovo patto per la salute orientato verso i bisogni e le esigenze dei cittadini.
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– la salute delle donne,la tutela delle partoriente,la promozione del parto fisiologico e la salute del neonato – la promozione e lo sviluppo delle terapie del dolore – la presa in carico della salute mentale – le malattie rare – l’impegno per le disabilità – la presa in carico delle persone tossicodipendenti – l’attenzione alle persone anziane “NEW DEAL” della Salute
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Considera alcuni fondamentali principi: La fiducia L’ umanizzazione L’ unitarietà del sistema La responsabilità La legalità La cultura dei risultati La politica delle alleanze La qualità
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41 Le cose da fare una accelerazione nella implementazione del coordinamento tra le diverse forze in campo al livello territoriale la costruzione, insieme alle Associazioni, di percorsi di aiuto/supporto nella presa in carico delle persone con problematicità la costruzione di un sistema dei servizi sociali,socio-sanitari e sanitari, e soprattutto servizi all’altezza dei bisogni
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42 potenziare le informazioni e l’orientamento al cittadino rafforzare la rete rafforzare la tutela dei diritti Le cose da fare
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43 Le cose da fare In un contesto in cui ha preso sempre più piede la cosiddetta “Evidence Based Medicine” sulla base di evidenze di tipo medico-scientifico, deve poter decollare la “Evidence Based delle Politiche Sociali” fondata su una attenta analisi delle esigenze, necessità e bisogni dei cittadini.
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I rapporti con i cittadini devono essere improntati al rispetto della trasparenza della procedura, della efficacia dell’azione amministrativa e della tutela dei diritti e della riservatezza delle informazioni che lo riguardano. Le cose da fare
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45 Le cose da fare Sportelli Unificati per l’accesso Con tale termine non si intende riferirsi ad un unico luogo fisico di contatto con i cittadini,ma alla necessità di unificare le procedure,collegare e mettere in rete tutti i punti di accesso Formazione del personale Piano Sanitario Regionale
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OBIETTIVI FORMATIVI
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Diritto all’autonomia
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Tutela della privacy e consenso
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Consenso nei pazienti fragili
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Legge n. 6 Gennaio 2004
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Riferimenti normativi Art. 95 L.n. 685/75 Art. 29 L.n. 162/90 Art. 20 D.P.R. 309/90 Richiesta di anonimato
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Diritto all’anonimato “Cura delle tossicodipendenze” Riferimenti normativi Art.95 L. n. 685/75 art. 29 della L. 162/90 Art. 120 D.P.R. 309/90
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Diritto all’anonimato Puerpere La possibilità di conservare l’anonimato è concesso alle puerpere che non vogliono riconoscere il figlio neonato,ai sensi del R.D. del 24/12/34 n. 2316 -artt. 17 e 18
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Direttiva Annuale del Direttore Generale-anno 2007 Del. N.72 del 26 gennaio 2007
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57 Direttiva Annuale del Direttore Generale-anno 2007 Del. N.72 del 26 gennaio 2007 Ricognizione delle diverse iniziative intraprese in maniera condivisa dall’ASL e dai PdZ ricadenti nel territorio di competenza
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58 Verifica della reale funzionalità delle UVI Direttiva Annuale del Direttore Generale-anno 2007 Del. N.72 del 26 gennaio 2007
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59 Attivazione di una revisione congiunta coi Comuni, affidata ai Direttori di Distretto, delle prestazioni socio-sanitarie a compartecipazione di spesa Direttiva Annuale del Direttore Generale-anno 2007 Del. N.72 del 26 gennaio 2007
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60 Monitoraggio delle attività e dei costi Direttiva Annuale del Direttore Generale-anno 2007 Del. N.72 del 26 gennaio 2007 D.G.R.C. n. 1843/05
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61 Riconversione di prestazioni improprie: - Definizione di nuovi criteri da concordare anche con gli Enti Locali - Definizione di linee-guida circa l’appropriatezza degli interventi assistenziali - Qualità delle prestazioni Direttiva Annuale del Direttore Generale-anno 2007 Del. N.72 del 26 gennaio 2007
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QUALITA’ per l’ O.M.S. CAPACITA’ DI SODDISFARE I BISOGNI DEI PAZIENTI CAPACITA’ DI POTER DISPORRE DELLE CONOSCENZE PROFESSIONALI PIU’ AVANZATE DEL MOMENTO, IN FUNZIONE DELLE RISORSE DISPONIBILI
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Ottimizzare l’efficacia delle risorse: impedire la sovrapposizione di competenze impedire la settorializzazione delle risposte
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64 Art. 32 - Doveri del medico nei confronti dei soggetti fragili- Il medico deve impegnarsi a tutelare il minore, l'anziano e il disabile, in particolare quando ritenga che l'ambiente, familiare o extrafamiliare, nel quale vivono, non sia sufficientemente sollecito alla cura della loro salute, ovvero sia sede di maltrattamenti fisici o psichici, violenze o abusi sessuali…… CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA 16 DICEMBRE 2006
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65 CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA 16 DICEMBRE 2006 Art. 37 - Consenso del legale rappresentante - Allorché si tratti di minore o di interdetto il consenso agli interventi diagnostici e terapeutici,nonché al trattamento dei dati sensibili, deve essere espresso dal rappresentante legale. Il medico, nel caso in cui sia stato nominato dal giudice tutelare un “amministratore di sostegno” deve debitamente informarlo e tenere nel massimo conto le sue istanze………
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66 Art. 66 - Rapporto con altre professioni sanitarie – Il medico deve garantire la più ampia collaborazione e favorire la comunicazione tra tutti gli operatori coinvolti nel processo assistenziale, nel rispetto delle peculiari competenze professionali. CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA 16 DICEMBRE 2006
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In conclusione
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LE SOLUZIONI “PRECONFEZIONATE” SPESSO NON DECOLLANO E NON RISPONDONO ALLE ESIGENZE OPERATIVE…
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VISIONE OLISTICA DELLA SALUTE VISIONE OLISTICA DELL’ORGANIZZAZIONE
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Visione olistica dell’organizzazione Considerare come inderogabile punto di riferimento il cittadino e la sua dignità Rispetto ed umanizzazione Indispensabilità di ricreare il rapporto di fiducia con i cittadini Considerare la qualità come principio trasversale che deve ispirare ogni prestazione ma anche ogni procedura gestionale e organizzativa, e soprattutto ……………..
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……..L’importanza di dare spazio agli operatori impegnati “sul campo”
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GRAZIE DELL’ATTENZIONE
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