“BUONE” PRATICHE DIDATTICHE E DISCIPLINARI LO MASTRO GORIZIO (E' SOLTANTO DALLA STORIA DELLE NOSTRE AZIONI CHE ABBIAMO ESPERIENZA DEL MONDO E POSSIAMO.

Presentazione sul tema: "“BUONE” PRATICHE DIDATTICHE E DISCIPLINARI LO MASTRO GORIZIO (E' SOLTANTO DALLA STORIA DELLE NOSTRE AZIONI CHE ABBIAMO ESPERIENZA DEL MONDO E POSSIAMO."— Transcript della presentazione:

1 “BUONE” PRATICHE DIDATTICHE E DISCIPLINARI LO MASTRO GORIZIO (E' SOLTANTO DALLA STORIA DELLE NOSTRE AZIONI CHE ABBIAMO ESPERIENZA DEL MONDO E POSSIAMO AUMENTARE LE CONOSCENZE)

2 COME SI VALIDANO CHI LE RACCOGLIE E LE SELEZIONA CHI LE ORGANIZZA IN OCCASIONI E STRUMENTI PER LA “ CURA DEL SE' PROFESSIONALE”

3 LA CURA DEL SE' PROFESSIONALE PASSA ATTRAVERSO IL COSTANTE APPROFONDIMENTO E/O LA RIVISITAZIONE DI CONOSCENZE DISCIPLINARI MA PUO' ANCHE CONFIGURARSI COME APPROCCIO CRITICO A “BUONE PRATICHE” DIDATTICHE LETTE SOTTO VARI PROFILI MOTIVAZIONI SCELTA DEI CONTENUTI PRECONOSCENZE CONDIZIONI DI CONTESTO PERCORSI PROCESSI VERIFICHE VALUTAZIONI

4 PRATICHE DA NON APPLICARE COME RICETTE MA DA PENSARE COME OCCASIONI PER RIVEDERE CRITICAMENTE LA PROPRIA AZIONE DIDATTICA E RIVISITARE I PROPRI PERCORSI EDUCATIVI UTILIZZANDO I CRITERI DEL CURRICOO VERTICALE IN MODO PIU' CONGRUO CON LE CONCRETE CONDIZIONI DI LAVORO: PARTENDO DALLE CONOSCENZE POSSEDUTE DAI RAGAZZI LAVORANDO CON TEMPI DISTESI SU POCHI MA ESSENZIALI CONTENUTI DISCIPLINARI ADEGUATI ALL'ETA' DEGLI ALLIEVI, SECONDO UN METODO LABORATORIALE, EURISTICO, INDUTTIVO,COOPERATIVO UTILIZZANDO AL MEGLIO LE OPPORTUNITA' EDUCATIVE OFFERTE DALL'AMBIENTE SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO STABILENDO UNA BUONA RELAZIONE EDUCATIVA

5 IL RISCHIO DA EVITARE E' CHE SIANO SEMPLICEMENTE ACQUISITE COME RICETTE DA APPLICARE OLTRETUTTO DECONTESTUALIZZATE CON SCARSI EFFETTI DI SVILUPPO PROFESSIONALE. IL MEZZO PIU' EFFICACE RESTA DUNQUE L'ORALITA', SPECIE SE SOSTENUTA NELLA PRESENTAZIONE DELLE ESPERIENZE POICHE' AFFIDA LA RIFLESSIONE E L'APPROFONDIMENTO AL DIALOGO DIRETTO, UN DIALOGO ALLA PARI, TRA ADULTI PROFESSIONALMENTI AVVERTITI: LA FASE CERTAMENTE PIU' IMPEGNATIVA, MA ANCHE LA PIU' SIGNIFICATIVA, AI FINI DI UNA CRESCITA PROFESSIONALE E DI UNA MAGGIORE QUALITA' DELL'INSEGNAMENTO. IL CONFRONTO SULLA BUONE PRATICHE DIDATTICHE PUO' RIVELARSI IL VERO PUNTO FORTE DI UNA SCUOLA CHE RICERCA E SPERIMENTA PERCORSI SIGNIFICATIVI DI APPRENDIMENTO CAPACI DI FAVORIRE L'AVVIO DI UNA PROGETTAZIONE CURRICOLARE... MEGLIO SE LE ESPERIENZE SIANO MATURATE IN ORDINI DI SCUOLA DIVERSE E PRESENTATE SECONDO UN CRITERIO DI VERTICALITA'

6 GOLD TRAIN (TRASFERIMENTO INNOVAZIONE) E' IL PROGETTO BIENNALE (2004-2006) PERIL TRASFERIMENTO DELLE BUONE PRATICHE IN SCUOLE DIVERSE DA QUELLE CHE LE HANNO PRODOTTE...SVILUPPATO IN COLLABORAZIONE CON INDIRE. IL PROGETTO PARTE DALLA CONSIDERAZIONE CHE L'INNOVAZIONE PRODOTTA DALLE SCUOLE RIMANE SPESSO CIRCOSCRITTA ALLA REALTA' CHE L'HA SPERIMENTATA: IN QUESTO MODO NON SI FAVORISCE UN MIGLIORAMENTO PIU' GENERALE DEL SISTEMA SCOLASTICO E MOLTA QUALITA' REALE RESTA SCONOSCIUTA E VIENE DISPERSA. INVECE UNA BUONA PRATICA E' TALE SOPRATTUTTO SE STIMOLA L'EMULAZIONE SE SUGGERISCE UNA DIVERSA SOLUZIONE AI MOLTI PROBLEMI CUI LA SCUOLA DEVE QUOTIDIANAMENTE RISPONDERE.

7 TRASFERIRE UNA BUONA PRATICA NON E' FACILE PERCHE' POSSONO CAMBIARE LE CONDIZIONI E CIO' CHE HA FUNZIONATO IN UNA SCUOLA POTREBBE NON FUNZIONARE IN UN'ALTRA.. ECCO PERCHE' NON SI TRATTA DI RIPRODURRE MA DI RIESAMINARE IL MODO DI GESTIRE LA DIDATTICA E L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA.

8 BUONE PRATICHE...BUONE PRASSI...ESPERIENZE POSITIVE..DI PROGETTI CHE HANNO FUNZIONATO, DI MODALITA' DI LAVORO CONCRETE CHE POSSONO ESSERE D'AIUTO UN COSTRUTTO USATO TATE VOLTE...FORSE TROPPE... LE BUONE PRATICHE RISCHIANO DI SUSCITARE PIU' INTERROGATIVI DI QUANTI NE RISOLVANO E QUANDO QUESTO ACCADE VUOL DIRE CHE STANNO PER DIVENTARE IL COMODO INVOLUCRO DI QUALCOSA CHE NON HA CONSISTENZA SEMANTICA.

9 PRIVATE DI UN CONTENUTO COMPRENSIBILE E CONDIVISIBILE, LE BUONE PRATICHE RISCHIANO LA STEREOTIPIA, OVVERO LA COLLOCAZIONE NELLO SPAZIO DEL CHIACCHIERICCIO SCOLASTICO DI MANIERA. OCCORRE PERTANTO VISITARE LO STEREOTIPO...ANALIZZANDO LE PAROLE.

10 PRIMO: PRATICHE (DUNQUE NON TEORIE) SECONDO : BUONE (DUNQUE NON CATTIVE)

11 QUANDO SI PARLA DI BUONE PRATICHE A SCUOLA CI SI RIFERISCE SEMPRE A QUALCUNO CHE INSEGNA E A QUALCUNO CHE IMPARA. LA SCUOLA E' UNA COMUNITA' DI PRATICHE PERCHE' CHI VI OPERA NON SPECULA IN ASTRATTO MA ENTRA IN AZIONE, ESERCITA LA VOLONTA‘ DA' FORMA ORGANIZZATIVA ALLE PROPRIE IDEE. INSEGNARE E' UNA COSA PRATICA, OGGI SI DIREBBE PERFORMATIVA...

12 AVVIENE TUTTE LE MATTINE IN VARIE FORME, QUANDO SI SPIEGA, QUANDO SI ASSEGNA UN COMPITO, QUANDO SI INTERROGA E SI VALUTA, E TUTTO QUESTO RICHIEDE CHI FA COSA, E QUESTO E' UN FARE SU CUI SI PUO' RIFLETTERE E CHE SI PUO' RACCONTARE… IL FARE RIFLESSIVO E' PROFESSIONE IL FARE IRRIFLESSO E' MERA ESECUTIVITA'

13 LA PRIMA QUESTIONE E' PACIFICA. LA SCUOLA E' QUESTIONE DI PRATICHE, QUALSIASI COSA SI FACCIA IN CLASSE. E' LA SECONDA QUESTIONE CHE APRE UN MONDO PIU' COMPLESSO DI SIGNIFICATI: LA QUESTIONE DELLE PRATICHE “BUONE”. CON TUTTA EVIDENZA L'ATTRIBUTO BUONE E DI ORDINE VALUTATIVO. SUPPONE IL SUO CONTRARIO ED E' PROPRIO LA TENSIONE VALUTATIVA TRA BUONO E CATTIVO DI FRONTE A UNA PRATICA SCOLASTICA CHE SPALANCA UN OCEANO DI DISCORSI, RIFLESSIONI, STRATEGIE...

14 CHI NON PREMIEREBBE UNA BUONA PRATICA.. CHI DI FRONTE A UN FARE BEN FATTO NON SAREBBE TENTATO DI DIRE..MA PERCHE' NON FACCIAMO TUTTI COSI...DA QUI POI L'IDEA DELLA DISSEMINAZIONE.... DI COSTRUZIONE DI PROTOTIPI, PROTOCOLLI D'INTERVENTO, ESTRAPOLATI DA AZIONI REALI CHE CONSENTANO LA RIPRODUCIBILITA' DI UN'AZIONE IN ALTRI CONTESTI. E'UNA FORMA DI SCIENTIFICITA' APPLICATA ALL'INSEGNAMENTO.

15 UNA PRATICA VIENE DISSEMINATA PERCHE' BUONA... MA CHI NE STABILISCE LA BONTA'...QUALI GLI INDICATORI... UNA TERAPIA E' VALIDA PER OGNI TIPO DI PAZIENTE? SE UN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO SI E' RIVELATO BUONO IN UNO O PIU' CASI VORRA' DIRE CHE DOVRA' ESSERE CONSIDERATO BUONO IN ASSOLUTO?

16 MA A SCUOLA QUANTO DI TUTTO QUESTO E' PRATICABILE? QUALCOSA PROBABILMENTE SI, MA ANCHE A SCUOLA OCCOREREBBE COSTRUIRE UNA CULTURA DELLA DOCUMENTAZIONE DELLE PRATICHE, FATTA DI PROCESSI E RISULTATI. COSA CI FARA' DIRE CHE UNA PRATICA E' RISULTATA BUONA.. IL CLIMA CREATO IN CLASSE? LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE? I RISULTATI DI PROVE STRUTTURATE? IL RISULTATO DI PROVE QUALITATIVE? LA PERSISTENZA NEL TEMPO DEGLI APPRENDIMENTI.. O ALTRO ANCORA...

17 A SCUOLA ESISTONO I CULTORI DELLA PROGRAMMAZIONE, CHE PREPARANO A TAVOLINO NEI MINIMI PARTICOLARI TUTTO QUANTO FARANNO IN CLASSE E I CULTORI DEL PROGRESS CHE CERCANO DI ADATTARE GLI INTERVENTI A QUANTO VIA VIA VA EMERGENDO DAL CLIMA DELLA CLASSE. TRA I DUE ESTREMI UNA VASTA GAMMA DI ATTEGGIAMENTI ORIENTATI QUALE PIU' QUALE MENO VERSO L'UNA O L'ALTRA POLARITA'. BISOGNEREBBE CHE TUTTI GLI INSEGNANTI DISPONESSERO DELLA STESSA GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DELLE PRATICHE DA ESSI STESSI REALIZZATE E CHE AL TERMINE DEL LAVORO FACESSERO UN LAVORO DI AUTO - DOCUMENTAZIONE CHE, IN QUANTO AUTO FINIREBBE PER ESSERE ALQUANTO AUTOREFERENZIALE.

18 MA SE NON LO FACESSERO LORO CHI DOVREBBE FARLO.. NODI SERI CHE SE IRRISOLTI RENDONO LE PRATICHE ALQUANTO EVANECENTI... LE PRATICHE... ACCADONO…….

19 CHISSA' SE SONO BUONE…. ALLE VOLTE SI RIESCE A DOCUMENTARE A PUBBLICIZZARE. QUANTE PUBBLICAZIONI RACCONTANO DI BUONE PRATICHE? MA QUANTI INTERROGATIVI... CHE RISULTATI HA OTTENUTO QUESTA PRATICA? MA IO POTREI FARE UNA COSA SIMILE? E SI FINISCE PER LODARE LA BUONA PRATICA RITENENDOLA BUONA PER UNA SORTA DI RISPETTO GENERICO..I N FONDOHA LAVORATO CON COSCIENZA, HA DOCUMENTATO, MA..CHI HA VISTO EFFETTIVAMENTE QUEL CHE E' AVVENUTO?

20 BUONE PRATICHE' E CHI POTRA' PARLARE DELLE CATTIVE PRATICHE ? C'E' UN CRITERIO PER VALUTARE COMA CATTIVA UNA PRATICA? CHI SI AZZARDA NEI CONSIGLI DI CLASSE A DIRE QUALCOSA DI SIMILE A UN COLLEGA? UNA BUONA PRATICA è UN DATO? SI PUO' QUANTIFICARE? METTERE IN GRADUATORIA? COMPARARE? PROBABILMENTE ………………….NO.

21 ESTROMESSO DALLO SPAZIO RELIGIOSO DELLA QUANTIFICABILITA' LE BUONE PRATICHE HANNO A CHE FARE COL SENTIMENTO E IN QUANTO TALI SIGNIFICANO ………………… TUTTO E NULLA. INTUIAMO CHE CI SONO..............E NON CI SONO... LE VEDIAMO A MACCHIA DI LEOPARDO……………… MA IL CONTENUTO DEL NOSTRO DISCORSO RESTA … SFUGGENTE