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Ontologia Lezz. 24-….

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Presentazione sul tema: "Ontologia Lezz. 24-…."— Transcript della presentazione:

1 Ontologia Lezz. 24-…

2 Lezione 24 11 aprile 2016

3 Il problema del gatto Tibbles
Discusso sia da Wiggins (§2.2) che da Lowe (2.3). La soluzione proposta è la stessa, ma Lowe aggiunge ulteriori dettagli Wiggins lo attribuisce a Geach in ant. Varzi p. 93. Attribution to Crisippus in Varzi Il mondo messo a fuoco, 2010, p. 86 There is a certain cat, Tibbles, at time t1. At time t2, Tibbles loses its tail. Is the new, mutilated, Tibbles identical to the old Tibbles? Or is the new Tibble identical to Tib, i.e., the old Tibble minus the tail, an object which, we may say, existed at t1 as proper part of Tibbles? Può sembrare un problema di identità diacronica, ma a che vedere con il rapport tra l’intero e le parti a livello sincronico

4 Le due domande There is a certain cat, Tibbles, at time t1. At time t2, Tibbles loses its tail. Is the new, mutilated, Tibbles identical to the old Tibbles? Or is the new Tibble identical to Tib, i.e., the old Tibble minus the tail, an object which, we may say, existed at t1 as proper part of Tibbles? (1) New Tibbles = Old Tibbles ? (2) New Tibbles = Tib = Old Tibbles  Tail ?

5 Prima risposta di Wiggins e Lowe
(1) New Tibbles = Old Tibbles ? Following common sense we should answer yes: we typically admit that an object can lose a little part and yet continue to exist, persist. This immediately leads us to a denial of mereological essentialism: an object does not essentially depends on its parts for its existence. By the same token, we are also led to dualism: we must distinguish between the object and the material parts, or the aggregate of matter, out of which it is constituted by at a given time. This leads us also a denial of the thesis that two distinct entities cannot occupy the same portion of space at the same time, for we must say that both the object and the aggregate of matter that constitute the object occupy the same region of space. But we can still say that no objects of the same type can occupy the same portion of space at the same time: the object and the aggregate are of different type (Wiggins in Varzi p. 20).

6 Seconda risposta di Lowe e Wiggins
(2) New Tibbles = Tib ? Suppose one is tempted to say that the new Tibbles is identical to Tib, because (a) New Tibbles and Tib are made up of the same physical parts and have the same shape. Si può avere questa tentazione, ma, come vedremo, avendo risposto sì a (1) non si può rispondere sì anche a (2) Bisogna quindi rispondere NO e poi spiegare perché si può rispondere NO nonostante (a)

7 Il problema se rispondessimo SI’
If we accept both identities, i.e., we accept both (1) old Tibbles = new Tibbles (2) new Tibbles = Tib by the transitivity of identity we should also accept (3) old Tibbles = Tib In other words, we should say that Tibbles was identical to a proper part of its, but this cannot be the case. They have different properties, for example they occupy different portions of space. We must deny reject either (1) or (2) Abbiamo visto che Wiggins e Lowe salvano (1). Vediamo meglio perché …

8 L’ipotesi scartata Suppose we accept
(1*) old Tibbles  new Tibbles (2) new Tibbles = Tib Not so good: it means that we are in fact accepting that the new Tibbles was not a cat, but rather a part of cat and that by losing the tail Tibbles fails to persist

9 L’ipotesi accettata This seems the best solution:
(1) old Tibbles = new Tibbles (2*) new Tibbles  Tib Che giustificazione possiamo addurre?

10 Wiggins’ justification
The solution: (1) old Tibbles = new Tibbles (2*) new Tibbles  Tib Wiggins motivation is that that Tib and the new Tibbles are really not of the same type: the new Tibbles is a cat, whereas Tib is only a part of a cat. NB: this saves the principle that no two objects of the same type can occupy the same place at the same time: at time t2 we DO NOT have two cats: Tib, to whom nothing happened, and Tibbles, a cat who lost a tail. WHY? Tib is only a part of a cat Ma dovevamo fare I conti con un problema …

11 (a) New Tibbles and Tib are made up of the same physical parts and have the same shape.
at t2 doesn’t Tib coincide with Tibbles? How can Tib be only a part of Tibbles and fail to be identical woth it? Enter Lowe …

12 Lowe What is at issue really is the distinction between the object and the aggregate of matter that constitute it: Tib is the aggregate and Tibbles the object. As Lowe notes (in Varzi p. 98), at t2 Tib can still be seen a part of a cat, but it is not a proper part, i.e., it wholly constitutes Tibbles Call Tail the tail of Tibbles At t1: Tibbles  Tib+Tail. Why? Tib+Tail is a mere aggregate, which does not survive the annihilation of its part Tail, whereas Tibbles is a cat, who can survive the loss of a part. In sum, a cat is a sort of whole that is distinguished from any sum of its parts. Such wholes are called by Lowe organic (in his SEP entry on ontological dependence). Nel nostro testo (p. 100): oggetti integrali Viene anche specificato che gli aggregati sono oggetti sommativi (o collettivi) le cui parti sono connesse (come le parti di un gatto). I mucchi (per esempio di sabbia) sono oggetti collettivi le cui parti non sono connesse (p. 100)

13 Lewis, § 2.4 Ammette fusioni mereologiche indiscriminate
Sostiene che ciò noncomporta impegni ontologici aggiuntivi perché le parti SONO la fusione e la fusione E’ le parti Ma di fatto viene ammesso (p. 112) che non si tratta di una vera e propria identità e quindi c’è un impegno ontologico aggiuntivo Troviamo una analoga tensione in Armstrong, a cui Lewis si richiama Non viene fatta una distinzione interi organici e oggetti sommativi come in Lowe Cosa direbbe Lewis su Tibbles?

14 Lewis su Tibbles Penso accetterebbe
(1*) old Tibbles  new Tibbles (2) new Tibbles = Tib Si accetta l’essenzialismo mereologico: avendo perso una parte New Tibbles non è Old Tibbles. Ma New Tibbles + Tail = Old Tibbles Anche se New Tibbles e Tail non sono più connesse

15 Lezioni 25-26 12 aprile 2016

16 Programmazione Sono previste tre presentazioni degli studenti
Una potremmo farla martedì prossimo. C’è un volontario? Altrimenti le facciamo tutte nell’ultima lezione di martedì 26 aprile o in data da concordare insieme

17 Temporalità e identità diacronica

18 Studiare PARTE 3 d Varzi

19 Ontologia temporale Teoria A Teoria B
Presentismo Passatismo A-eternismo Teoria B B-eternismo Tridimensionalismo: persistere = permanere (endure) Quadridimensionalismo: persistere = protrarsi (perdure)

20 Identità nel tempo Due questioni che si intersecano:
Tridimensionalismo cum identità vera e propria VERSUS quadridimensionalismo cum gen-identity (gen-)identity oggettiva vs (gen-)identity meramente convenzionale Approfondiremo queste questione partendo dal puzzle della nave di Teseo, discusso da Chisholm in §3.1

21 La nave di Teseo I pezzi della nave di Teseo dal momento t1 cominciano a essere rimpiazzati finché a tn sono tutti sostituiti da nuovi pezzi e la nave rinnovata è lasciata nel porto (Plutarco) I pezzi vecchi sono raccolti e ricomposti e la nave ricostruita è lasciata in un magazzino a tn (Hobbes) Varie ipotesi che possiamo fare a tn (1) la nave originale = la nave rinnovata (2) la nave originale = la nave ricostruita (3) la nave originale non esiste più

22 La necessità di scegliere
Non possiamo accettare entrambe queste identità (1) la nave originale = la nave rinnovata (2) la nave originale = la nave ricostruita Altrimenti per transitività seguirebbe questo assurdo: (A) la nave rinnovata = la nave ricostruita Eppure ci sono buone ragioni sia per (1) che per (2). Che fare? Scegliamo (3)? (3) la nave originale non esiste più

23 Chisholm La scelta di Chishom è in effetti
(3) la nave originale non esiste più Perché? Essenzialismo mereologico Però esiste anche una «identità in senso lato e volgare» (Butler), basata su diversi criteri Di solito questi criteri sono in sintonia, ma entrano in contrasto nel caso Teseo. A seconda del criterio preferiremo (1) o (2) (leggendo però è» come «è identica in senso lato e volgare a»

24 Criteri di reidentificazione
1) Vi è un criterio di reidentificazione, chiamiamolo CSTC, che privilegia la continuità spazio-temporale (cfr. R. C. Coburn, “Identity and Spatio-temporal Continuity” e E. Hirsh, “Essence and Identity”, entrambi in Identity and Individuation, a cura di M.K. Munitz,., New York University Press, New York, 1971). Esso entra in gioco, per esempio, quando compiamo un certo percorso in automobile e riteniamo che sia sempre "la stessa automobile" a trasportarci, occupando luoghi diversi in momenti diversi. 2) Un altro criterio, potremmo chiamarlo di continuità delle parti, CP, si fonda sull'intuizione che (di solito) gli oggetti conservano nel tempo le loro parti o molte di esse. Come output, esso fornisce proprietà come avere un numero preponderante delle parti tali che al luogo p nel momento t occorre per la prima volta un oggetto con tali parti. E' in gioco quando smontiamo completamente un orologio per poi rimontare i pezzi, magari dopo averne sostituito qualcuno che non funzionava bene. Siamo disposti a dire dopo la riparazione che si tratta dello "stesso orologio" 3) Un ulteriore criterio privilegia la continuità funzionale. Chiamiamolo CFC. E' in gioco, sembrerebbe, quando asseriamo frasi del tipo “la coda della lucertola è caduta, ma poi è ricresciuta”.

25 Sequenzialismo (convenzionalismo)
Nell’appellarsi all’identità in senso lato di Butler, Chisholm respinge di fatto entrambe queste opzioni accettando il sequenzialismo (termine che non uso come Sider; lo vedremo) Tridimensionalista (Chisholm 1971; 1976 =Varzi§3.1 ?): oggetti ordinari si susseguono distinti l’uno dall’altro, in un continuo «morire» e «nascere», per esempio, in conseguenza del modo in cui si assemblano tra di loro degli atomi indivisibili, e quindi indistruttibili, che permangono nel tempo. Non vi sarebbero quindi oggetti ordinari che permangono nel tempo, se non forse in casi rari o per brevi momenti, anche se possiamo parlare come se vi fossero oggetti che permangono, anche quando realmente non ve ne sono. Quadridimensionalista (Chisholm 1970): vi sono parti temporali ordinate da relazioni quali 'prima' e 'dopo', ma non vi è una relazione oggettiva che aggreghi queste parti in modo da costituire oggetti ordinari che si protraggono nel tempo. Possiamo però parlare come se alcune sequenze fossero oggetti protratti nel tempo, se scegliamo dei criteri di reidentificazione.

26 Chisholm sulle persone
L’identità di una persona nel tempo non può essere una questione convenzionale Dato l’essenzialismo mereologico, se le persone avessero parti, la loro identità nel tempo sarebbe convenzionale Ergo, le persone non hanno parti, sono sostanze «atomiche»


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