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1 A,B,C, Canoa Canadese, C2–C4 Cannone D.A., Collaboratore e referente tecnico Under 23 canadese.

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1 1 A,B,C, Canoa Canadese, C2–C4 Cannone D.A., Collaboratore e referente tecnico Under 23 canadese

2 2 Pagliolo e componenti: Grip anteriore : Cuscino : Punta-piedi :

3 3 I punti di appoggio: Il pallino rosso indica i punti di appoggio dei piedi “anteriore e posteriore”

4 4 I Cuscini: 1° 2° 1°: Cuscino da C1. 2°: Cuscino da C1 con la porzione asportata per consentire agli atleti lo spostamento dei pesi verso l’esterno, per il bilanciamento o per un posizionamento più comodo dell’equipaggio. IL cuscino cosi tagliato andrà a riprodurre l’andamento dello scafo.

5 5 Il bilanciamento: sx dx Asse Verticale Asse Orizzontale La scelta del tipo di cuscino dovrà essere subordinata alla differenza di peso degli atleti, alle esigenze degli spazzi relativi alla corretta postura e alle misure antropometriche degli atleti.

6 6 dx Il bilanciamento: la scelta dei cuscini. sxdxsxdx sx dx SCAFO 60 KG 50 KG 60 KG Esempio della distribuzione dei pesi sul piano di appoggio e quindi sullo scafo sia in caso di atleti dello stesso peso sia nel caso di atleti con peso diverso. E’ fondamentale trovare il bilanciamento

7 7 La pagaia In C2 e C4 si possono tranquillamente usare le pagaie da C1 rispettando gli stessi criteri di altezza e di impugnatura. Esiste un ulteriore accorgimento: si possono utilizzare pagaie con una superficie più ampia, dal 1cm a 3cm più larghe rispetto a quelle utilizzate per il C1. Gli atleti specialisti di queste discipline C2 e C4 utilizzano pagaie più corte da un minimo di 1,5 cm a un massimo di 4 cm rispetto alla all’altezza utilizzata per il C1.

8 8 La Tecnica e posizioni di base Impostazione di base C2 Postura in barca. Impostazione di base C4 Postura in barca e Ubicazione. Impostazione di base Posizione di attacco C2. Posizione di attacco C2, vista frontale. Impostazione di base Posizione di attacco C4. Timonata C2. Timonata C4. Assetto C2 C4.

9 9 La tecnica: postura C2 fase A La postura in barca resta quella del C1, il bacino deve sempre essere ruotato in avanti e verso il lato di pagaiata, a creare una continua pressione sul cuscino, il braccio di spinta non deve mai andare sotto la linea del petto e l’ubicazione in barca deve permettere il mantenimento degli spazzi “area di impostazione” tenuti in C1. Il mantenimenti degli “spazi” consentirà il massimo confort e una migliore espressione tecnica. Il mantenimenti degli “spazi” si ottiene rispettando le distanze dei punti di appoggio per ogni atleta dal C1 al C2 utilizzando la variante “cuscino C1 o C2” asseconda del peso degli atleti, della stabilita e delle misure antropometriche. 0° 90°

10 10 La tecnica: postura C4 fase A La postura in barca resta quella del C1. Il mantenimenti degli “spazi” si ottiene rispettando le distanze dei punti di appoggio per ogni atleta dal C1 al C4 utilizzando la variante “cuscino C1 o C2” asseconda del peso degli atleti e delle misure antropometriche. Nel C4 e opportuno usare cuscini da C1 per il n° 1 e 2 e cuscini da C2 per il n°3 e 4, questa soluzione è “obbligata”, essendo la porzione posteriore, più larga e quindi i bordi laterali sono più distanti dall’asse. Utilizzando la strategia sopra esposta i pagaiatori avranno lo spazio utile per potersi esprimere.

11 11 L’ubicazione in barca deve permettere il mantenimento degli spazi “area di impostazione” tenuti in C1 anche se in caso di atleti longilinei sarà difficile mantenere il punto di appoggio anteriore che sarà di conseguenza arretrato. In questo caso si può usare la variante “cuscini da C2 *” per tutti e quattro i pagaiatori. La tecnica: postura C4 fase A C2 * C1 0°

12 12 La tecnica: attacco C2 fase B 90° 120°- 130° LASPALLA SUPERIORE VA DIETRO LA TESTA. LA SPALLA DI TRAZIONE VA SOTTO IL MENTO. NELLA FASE B LA GAMBA ANTERIORE NON DOVRA’ MAI ANDARE OLTRE I 90°. 0° 90° IL BACINO DALLA POSIZIONE “A 90°” VA IPERESTESO IN AVANTI FINO ALLA POSIZIONE “B 120°- 130°”.

13 13 La tecnica: attacco C2 fase B, l’anticipo L’effetto farfalla. Nei C2 di alto livello si può notare un leggero anticipo del n°2 sul n°1 in fase di aggancio. Questo è un accorgimento tecnico che nasce spontaneo in corrispondenza di un elevato “affiatamento” ed il raggiungimento di velocità più elevate. E’ quindi inopportuno ricercarlo durante la fase di impostazione di base di un C2. La base vuole che prima si impari ad essere identici sia nella tempistica di aggancio sia in quella di estrazione “effetto farfalla”. La crescita dell’equipaggio porterà gradatamente i pagaiatori verso l’anticipo.

14 14 La tecnica: attacco C4 fase B Nessuna differenza dai fondamentali tecnici del C1 o del C2.

15 15 La Tecnica: Timonata C2 La timonata viene eseguita dal n°2 nel C2 e dal n°4 in C4. I fondamentali per svolgere una corretta timonata sono gli stessi del C1. Negli equipaggi comunque si cerca sempre una cooperazione per questa manovra sopratutto in condizioni difficili. Nel C2 con timoniere destro il n°1 può aiutare il suo partner allargando il colpo tutte le volte che si è costretti a timonare; una delle situazioni dove l’aiuto del n°1 è fondamentale e quando si percorre un rettilineo sul quale il vento è laterale rispetto all’andatura dell’imbarcazione ed è opposto al lato di pagaiata del n°2. N° 2 N° 1 TIMONATATIMONATA COLPOLARGOCOLPOLARGO

16 16 N° 4 N° 3 TIMONATATIMONATA COLPO LARGOCOLPO LARGO La Tecnica: Timonata C4 N° 1 N° 2 La timonata viene eseguita dal n°4 in C4. I fondamentali per svolgere una corretta timonata sono gli stessi del C1. Negli equipaggi comunque si cerca sempre una cooperazione per questa manovra soprattutto in condizioni difficili. Nel C4 con timoniere destro il n°3 può aiutare il suo partner allargando il colpo tutte le volte che si è costretti a timonare. Solo in casi estremi il n°2 timonando e il n° 1 allargando possono aiutare il n°4.

17 17 La tecnica: assetto C2 C4 OK La distribuzione dei pesi nell’imbarcazione è fondamentale sia per il bilanciamento trasversale e sia per l’assetto longitudinale. Una canoa troppo “appruata” o “appoppata” non scorre al meglio. L’assetto longitudinale si mette appunto alla velocità di gara.

18 18 Conclusioni  Le indicazioni sopra esposte sono solo dei suggerimenti, nati però dalle basi della tecnica, che hanno generato una varietà di scuole stilistiche a livello internazionale.  Gli atleti (e i tecnici) più esperti, utilizzeranno soluzioni più raffinate, sulla base dell’ esperienza agonistica individuale, sulla quale verrà costruito lo stile di pagaiata personale.


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