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Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale AGENTI AL LAVORO: RETI PER LO SVILUPPO LOCALE SUMMER SCHOOL SEBASTIANO BRUSCO Seneghe, 23 luglio 2011 A cura.

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Presentazione sul tema: "Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale AGENTI AL LAVORO: RETI PER LO SVILUPPO LOCALE SUMMER SCHOOL SEBASTIANO BRUSCO Seneghe, 23 luglio 2011 A cura."— Transcript della presentazione:

1 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale AGENTI AL LAVORO: RETI PER LO SVILUPPO LOCALE SUMMER SCHOOL SEBASTIANO BRUSCO Seneghe, 23 luglio 2011 A cura di Roberta Atzori, Referente AGENS Sardegna Facilitare la nascita di una rete tra imprese: requisiti e ambiti operativi

2 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Perché è importante favorire la nascita di reti professionali/aziendali Per le imprese: Per migliorare lo spirito collaborativo e il know-how Per valorizzare il territorio e prevenire/combatterne lo spopolamento Per qualificare/riqualificare la forza lavoro, aumentare l'occupazione e creare nuove imprese Per avviare collaborazioni di filiera e extra settoriali Per potenziare la rete commerciale a livello locale, nazionale e internazionale e aumentare i numeri di produzione Perchè l'unione fa la forza...e stare uniti conviene ( vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari, stipula convenzioni, partnership,...ecc.)

3 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Perché è importante favorire la nascita di reti professionali/aziendali Per il territorio: Per migliorare lo spirito collaborativo e il know-how Per valorizzare il territorio e prevenire/combatterne lo spopolamento Per qualificare/riqualificare la forza lavoro, aumentare l'occupazione e creare nuove imprese Per avviare collaborazioni di filiera e extra settoriali Per potenziare la rete commerciale a livello locale, nazionale e internazionale e aumentare i numeri di produzione Perchè l'unione fa la forza...e stare uniti conviene ( vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari, stipula convenzioni, partnership,...ecc.)

4 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Far nascere una rete: motivazioni, obiettivi e strumenti Organizzare momenti di incontro costanti nel tempo per trovare terreni comuni, definire progetti, approfondire e risolvere problematiche, verificare e cogliere opportunità, ecc. Definire le modalità di collaborazione e gli obiettivi comuni Individuare un luogo fisico e virtuale di raccolta dei progetti per interagire e integrare successivamente (anche web 2.0 e web 3.0)

5 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Far nascere una buona rete: i requisiti ottimali Migliore governabilità e comunicazione in reti tra i 3 e i 10 partecipanti Individuare imprese-pivot, che, per dimensioni, struttura o visibilità, costituiscano il fulcro e il promotore della aggregazione di rete Prevedere la presenza di imprese appartenenti a settori e/o contesti di business diversi per arricchire lo scambio e ampliare le opportunità di posizionamento sul mercato

6 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Far nascere una rete: perché è importante facilitare Mediare tra diversi bisogni, visioni e obiettivi del gruppo Gestire insofferenze, perdite di tempo e conflitti Condurre a inquadrare meglio il contesto corrente e il percorso da compiere assieme, nel modo migliore per il gruppo Garantire uguaglianza e pari opportunità di espressione Motivare al raggiungimento dei risultati, generare riflessioni, spingere nuove azioni

7 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Le caratteristiche del facilitatore Concretezza e orientamento al risultato Visualizzazione per dare concretezza e filo logico all'incontro; per mantenere l'interesse e la partecipazione attiva dei presenti Capacità di tenere il filo logico dell'incontro e l'attenzione Trasparenza: devono essere chiari tutti i motivi per cui si partecipa alla rete Far nascere divertimento e spirito di gruppo nell'ambito degli incontri di rete

8 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Le principali tecniche di facilitazione GOPP (Goal Oriented Project Planning) Metaplan EASW (European Awareness Scenario Workshop) Altre OST (Open Space Technology), TOP (Technology of Partecipation), etc.

9 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Il metodo GOPP – Goal Oriented Project Planning (fonte Guide Formez) Il GOPP facilita la pianificazione e il coordinamento di progetti attraverso una chiara definizione degli obiettivi e si inquadra in un approccio integrato denominato PCM (Project CycleManagement) Il GOPP è un metodo di lavoro (workshop) in cui gli attori chiave di un progetto intervengono in maniera partecipativa nei diversi momenti del suo ciclo di vita Durante il ciclo di vita di un progetto il GOPP può essere utilizzato: - nella fase di identificazione e definizione, per analizzare i problemi, stabilire possibili soluzioni, obiettivi, risultati, attività e indicatori di monitoraggio e valutazione (costruzione dell’albero dei problemi e dell’albero delle soluzioni); - nella fase di attivazione e progettazione esecutiva, per chiarire la suddivisione dei compiti tra i vari attori coinvolti e per fare eventuali adattamenti (costruzione del logical framework); - nella fase di valutazione e verifica del progetto in corso d’opera, per condividere eventuali adattamenti qualora siano emersi problemi o nuove opportunità - nella fase di valutazione finale, per verificare il raggiungimento degli obiettivi e individuare eventuali suggerimenti per successivi miglioramenti e progetti futuri

10 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Il metodo Metaplan (fonte Guide Formez) Il metodo Metaplan facilita la gestione di gruppi di lavoro attraverso la raccolta di opinioni dei partecipanti e la loro successiva organizzazione in blocchi logici fino alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate problematiche rilevate e possibili soluzioni Prevede l’utilizzo di materiali di lavoro (rotoli di carta, pin-board, figure geometriche di carta di diverso colore e dimensione, pennarelli colorati, bollini adesivi, etc….) attraverso cui visualizzare tutto il processo di lavoro del gruppo Il facilitatore spiega l’utilizzo degli strumenti, definisce gliobiettivi e gestisce il gruppo di lavoro durante tutto il suo percorso, articolato in riunioni e discussioni in plenaria e in sessioni operative in cui sotto-gruppi analizzano aspetti specifici del tema proposto e propongono idee e soluzioni. fino ad arrivare alla definizione di un piano d’azione

11 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Il metodo EASW (European Awareness Scenario Workshop) (fonte Guide Formez) L’EASW è una metodologia che pone una particolare attenzione al ruolo dello sviluppo tecnologico, invitando gli attori di una comunità a interrogarsi sui possibili obiettivi cui indirizzarlo e sulle concrete modalità di azione da mettere in campo a tal fine. Si articola in tre fasi fondamentali: lo sviluppo di scenari; la mappatura degli stakeholder e organizzazione locale; il workshop EASW – sviluppo delle visioni ed elaborazione di idee. Le prime due fasi coinvolgono un gruppo ristretto di partecipanti (tecnici, esperti...)per elaborare scenari ipotetici in base a “come” risolvere le situazioni locali e a “chi”lo farà, dall’altro identificare gli attori chiave che prenderanno parte al workshop, all’interno di quattro categorie: amministratori/politici; tecnici/esperti; settore economico; società civile. Nella fase plenaria di discussione ci si confronta sugli scenari avanzati dalle diverse categorie e si individuano i temi più significativi su cui concentrare l’attenzione nel corso della seconda fase. A questo punto si individuano quattro gruppi tematici e a composizione mista tra le diverse categorie di attori. Ricorrendo a sessioni successive di brainstorming e a tecniche di negoziazione ciascun gruppo giunge a elaborare un numero rilevante di idee e di possibili modalità di realizzazione, tra cui ne seleziona un massimo di cinque da presentare nella sessione plenaria di chiusura del workshop in cui una votazione finale di tutti i partecipanti individua le cinque idee più significative, da realizzare attraverso piani di azione congiunti.

12 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Facilitare la nascita di una rete Il caso del Sistema Termale Sardo Aree di riferimento: Sardara (VS), Viddalba (SS), Benetutti (SS) Fordongianus (OR), Santa Maria Coghinas (SS) Il STS nasce nel 2009 tramite protocollo di intesa Linee guida: Promozione dello sviluppo economico e sociale Realizzazione di studi scientifici per programmare e verificare lo sfruttamento delle risorse Creazione di un marchio di riconoscimento specifico del sistema Politiche di destagionalizzazione turistica e di promozione del prodotto termale sardo

13 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Swot Analysis Sistema Termale Sardo PUNTI DI FORZADEBOLEZZE Patrimonio ambientale condizioni climatiche ottimali sorgenti termali specie vegetali endemiche, spazi verdi limitrofi Patrimonio storico-culturale Zone archeologiche, beni culturali Centro storico Feste religiose e sagre paesane Patrimonio strutturale/infrastrutturale Posizione centrale in prossimità delle principali arterie di collegamento stradale Patrimonio umano e sociale Associazioni turistiche, commerciali e cooperative sociali Attività commerciali, ristorative e ricettive Artigianato, agroalimentare e antichi mestieri Mancanza comunicazione integrata Mancanza di trasporti, collegamenti, infrastrutture e segnaletica adeguati. Piste ciclabili e pedonali. Scarso coordinamento per la promozione delle risorse Scarsita` di servizi di qualità, intrattenimento per i turisti e cultura dell’accoglienza Professionalità turistiche e centri per la formazione e l'aggiornamento delle professioni turistiche Poca diversificazione delle attività Poca collaborazione tra i Comuni interessati

14 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Swot Analysis Sistema Termale Sardo OPPORTUNITA`MINACCE crescita del turismo del benessere interconnessione con altre forme di turismo (enogastronomico, ecologico, sportivo, culturale) offerta destagionalizzata di prodotti e servizi differenziati copertura sanitaria per le cure termali incentivi ministeriali e regionali per il turismo creazione di nuove imprese nel turismo sviluppo di ricettivita` non tradizionale (albergo diffuso, b&b..) utilizzo nuove tecnologie per la comunicazione e promozione occupazione giovanile a rischio spopolamento vincoli legislativi e burocratici mancanza di fondi alla creazione di impresa diminuzione copertura sanitaria aumento delle tariffe di trasporto (da e per Sardegna)

15 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Swot Analysis Sistema Termale Sardo OPPORTUNITA`MINACCE crescita del turismo del benessere interconnessione con altre forme di turismo (enogastronomico, ecologico, sportivo, culturale) offerta destagionalizzata di prodotti e servizi differenziati copertura sanitaria per le cure termali incentivi ministeriali e regionali per il turismo creazione di nuove imprese nel turismo sviluppo di ricettivita` non tradizionale (albergo diffuso, b&b..) utilizzo nuove tecnologie per la comunicazione e promozione occupazione giovanile a rischio spopolamento vincoli legislativi e burocratici mancanza di fondi alla creazione di impresa diminuzione copertura sanitaria aumento delle tariffe di trasporto (da e per Sardegna)

16 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Mettiamoci al lavoro.... 3 gruppi di lavoro costituiti ciascuno da: Agenti di sviluppo locale L'Agenzia di Sviluppo locale Imprese sul territorio Associazioni di categoria Camere di Commercio Rappresentanti istituzionali Altre stakeholder territoriali Macro obiettivo: Realizzare le linee guida (protocollo d'intesa) per lo sviluppo del sistema termale attraverso la creazione della rete tra gli attori Focus: comunicazione e promozione del STS Realizzazione e comunicazione del marchio STS

17 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale REGOLE DEL GIOCO Comunicare tramite le tecnologie Web 2.0 e Web 3.0 Creazione del marchio collettivo per contraddistinguere e comunicare l'offerta territoriale (chi ne può fare uso, modalità, ecc.) Indicare le modalità di lavoro (costituzioni di tavoli e gruppi di lavoro, ecc.) Competenze dell'agente di sviluppo locale da utilizzare Individuazione del facilitatore e del regista Individuazione di eventuali criticità e aree di miglioramento

18 Associazione degli Agenti di Sviluppo Locale Per saperne di piu` Roberta Atzori Referente AGENS Sardegna AGENS - ASSOCIAZIONE DEGLI AGENTI DI SVILUPPO LOCALE Sito Web www.agensviluppo.orgwww.agensviluppo.org E-mail ratzori@agensviluppo.org


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