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VEGLIA Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata.

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Presentazione sul tema: "VEGLIA Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata."— Transcript della presentazione:

1 VEGLIA Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita - Luogo di composizione: Cima Quattro il 23 dicembre 1915 - Raccolta poetica: Il porto sepolto  L’Allegria -Tipologia di verso: versi liberi Parole isolate per far risaltare il loro significato Durezza dell’esperienza=durezza dei suoni onomatopea

2 VEGLIA Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita SILENZIO=METAFORA, SILENZIO INTERIORE PAUSA RIFLESSIVA onomat

3 VEGLIA Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita proprio in questa situazione così cruda, il poeta trova il coraggio di opporsi alla disperazione della morte grazie la forza dell’amore e della sua poesia. Nell’ultima breve riflessione finale il poeta dice di non essere mai stato tanto attaccato alla vita come in quel momento: proprio nei momenti più brutti, infatti, prevale l’istinto vitale. onomat

4 Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro. Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto. Ma nel cuore nessuna croce manca. E’ il mio cuore Il paese più straziato. -versi liberi -Fitta rete di corrispondenze e simmetrie, antitesi -CUORE= MEMORIA -CUORE=CIMITERO ANALOGIA FOLGORANTE 4 4 2 2 SAN MARTINO DEL CARSO

5 SOLDATI Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Tutta la poesia è costituita da un’analogia= paragone tra la condizione del soldato e la fragilità delle foglie d’autunno Messaggio universale: -Si sta: verbo impersonale, riferito alla condizione di ogni uomo -Condizione dell’esistenza umana continuamente sospesa tra la vita e la morte Spezzatura dei versi


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