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ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione SPAZIO CONFRONTI Strumenti statistici per le agende urbane: il contributo del progetto Urbes.

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Presentazione sul tema: "ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione SPAZIO CONFRONTI Strumenti statistici per le agende urbane: il contributo del progetto Urbes."— Transcript della presentazione:

1 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione SPAZIO CONFRONTI Strumenti statistici per le agende urbane: il contributo del progetto Urbes COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E RELAZIONI SOCIALI IN TRASFORMAZIONE UNA SFIDA PER LA STATISTICA UFFICIALE Adolfo Morrone| ISTAT Marco Ricci| ISTAT

2 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Premessa Urbes – il Benessere equo e sostenibile nelle città: un progetto di cooperazione tra Istat e una rete di comuni, che hanno partecipato soprattutto attraverso i propri uffici di statistica. Trae la propria ispirazione dall’intendimento di mettere a disposizione delle comunità locali (cittadini e amministratori) uno strumento di misurazione dei livelli e delle tendenze del benessere, utile anche per la programmazione, rendicontazione e valutazione delle politiche urbane. -> un momento di confronto in vista degli ulteriori sviluppi

3 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Nella cassetta degli attrezzi per le agende urbane: diversi strumenti statistici Altri esempi di strumenti informativi territoriali sviluppati dall’Istat di particolare rilievo per le politiche delle città: Basi di dati geografici e statistici al massimo livello di dettaglio territoriale (sezione di censimento):  Le basi territoriali  Le variabili censuarie Sistemi di indicatori statistici a livello comunale  L’indagine “Dati ambientali nelle città” … ed anche a livello sub-comunale  Il sistema informativo

4 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Ad esempio …. gli indicatori di 8milaCensus per area di censimento

5 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Ad esempio …. : utilizzo di basi territoriali e variabili censuarie a fini di policy Fonte: Laboratorio Città plurale. Antares in collaborazione con EMI systems www.centro-antares.net (urban Lab) Laboratorio Città plurale. Antares in collaborazione con EMI systems

6 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Nasce nel 2012 come una rete di città metropolitane per la sperimentazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile, promossa da Istat e ANCI. Breve storia del progetto UrBes Nella fase di avvio si concentra su iniziative di consultazione dei cittadini sulla rilevanza dei domini del Bes (Bo, Ge, Ve, Mi),e sulla ricognizione delle basi informative necessarie per applicare l’approccio Bes a livello urbano. Con il primo Rapporto Urbes (giugno 2013) si realizza il primo prodotto congiunto Istat/Comuni, utilizzando un set di 25 indicatori Bes immediatamente disponibili a livello territoriale. Il workshop - “Idee e progetti per il futuro di Urbes e Smart cities” (CNEL, Roma - 29 nov. 2013) approfondisce i temi della ricerca di un approccio sempre più specifico per la misurazione del Bes nelle città e delle esperienze territoriali per l’utilizzo di Urbes in vari ambiti. La partecipazione dei Comuni alla community di progetto si estende (da 15 a 30) e un nucleo misto Istat/Comuni definisce un nuovo set di indicatori più articolato, che è alla base del secondo Rapporto UrBes (aprile 2015) 2016: anno di riprogettazione, anche in relazione agli altri progetti Bes (nazionale e delle province)

7 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Il progetto UrBes riprende il paradigma del Bes come:  strumento multidimensionale di misura del benessere;  sistema di indicatori in grado di offrire una «visione condivisa di progresso» (Cnel-Istat). Come misurare il benessere urbano? Risponde sia all’esigenza di un dettaglio territoriale delle misure del Bes sia a quella di cogliere aspetti specifici del benessere urbano La selezione degli indicatori del secondo Rapporto Urbes si è attenuta a due ordini di requisiti: a)idoneità a fornire una misura diretta di miglioramento/peggioramento per aspetti significativi nella qualità della vita delle città; b)fattibilità e accuratezza necessarie per l’utilizzo a fini di comparazione temporale e territoriale. : Con questa griglia di valutazione, il nucleo misto Istat/Comuni (Uffici di statistica) ha individuato 64 indicatori territoriali, di cui 47 riconducibili al Bes nazionale e altri 17 nuovi indicatori concernenti tematiche e risvolti significativi anche in un’ottica di benessere urbano.

8 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione SALUTEISTRUZIONE LAVORO E CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA BENESSERE ECONOMICORELAZIONI SOCIALIPOLITICA E ISTITUZIONI Partecipazione scuola infanzia (N) Partecipazione elettorale per genere Persone con almeno il diploma superiore (N) Rappresentanza femminile Speranza di vita Persone con titolo universitario (N) Reddito disponibile Donne negli organi decisionali comunali (N) Mortalit à infantile Uscita precoce dalla istruzione e formazione. (N) OccupazioneDISTRIBUZIONE DEI REDDITI IRPEF (N)Volontari nelle UL non profit (N) Et à rappresentanza Mortalità per incidenti Giovani che non lavorano e non studiano (N) Mancata partecipazione al lavoro Qualit à abitazione (N) Istituzioni non profit (N) Et à media organi decisionali comunali (N) Mortalità per tumoreCompetenza alfabeticaInfortuni mortaliIndividui in famiglie senza occupati (N)Cooperative sociali (N) RENDICONTAZIONE SOCIALE DELLE IST. PUBBLICHE (N) Mortalità per malattie cronicheCompetenze numerica Occupazione delle donne con e senza figli (N) SOFFERENZE BANCARIE DELLE FAMIGLIE (N) LAVORATORI RETRIBUITI COOP. SOCIALI (N) Lunghezza procedimenti civili (N) OmicidiBiblioteche pubbliche (N)DISPERSIONE ACQUA POTABILE (N)BrevettiServizi infanzia Furti in abitazione (N)Musei (N) Qualit à aria urbana Specializzazione produttiva (N) SCUOLE CON PERCORSI ACCESSIBILI (BARRIERE ARCH.) (N) Borseggi (N)UTENTI BIBLIOTECHE (N)Verde urbano Disponibilità di connessione Internet a banda larga (N) Rifuti in discarica (N) Rapine (N)VISITATORI MUSEI (N)Aree naturali protette (N) Raccolta differenz. rifiuti Verde storicoORTI URBANI (N) Tempo mobilit à (N) Tessuto urbano storicoTELERISCALDAMENTO (N)Trasp. pubblico locale (N) INQUINAMENTO ACUSTICO (N)PISTE CICLABILI (N) AUTOVETTURE CON STANDARD <EURO-4 (N) AREE PEDONALI (N) I 64 INDICATORI DEL RAPPORTO URBES 2015 INFOMOBILIT À (N) INCID. STRADALE (N) PEDONI VITTIME DI INCIDENTI (N) SICUREZZABENESSERE SOGGETTIVO PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE AMBIENTERICERCA E INNOVAZIONEQUALITA ’ DEI SERVIZI

9 Rapporto UrBes 2015  Urbes 2015 ha descritto il benessere nelle città con 64 indicatori  I Comuni aderenti al Progetto da 15 sono diventati 29  Viene dato ulteriore impulso ai percorsi di ricerca sulla misurazione del benessere urbano e la relazione con le policy PRESENTATO NELLA SEDE NAZIONALE ANCI IL 23 APRILE 2015 http://www.istat.it/it/archivio/153995 Pubblica i dati di tutte le città capoluogo di provincia

10 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione I 29 Comuni partecipanti  Capoluoghi delle Città metropolitane: 10 individuate e costituite nelle regioni a statuto ordinario in base alla Legge 7 aprile 2014, n.56; 4 individuate dalla legislazione regionale in Sicilia e Sardegna  Altri Comuni che hanno già partecipato al Rapporto 2013, oppure che hanno manifestato successivamente interesse verso il progetto UrBes  Abbiamo raccolto ulteriori segnalazioni da parte di altri Comuni interessati a partecipare al progetto, Ferrara ha realizzato in autonomia un prodotto analogo TorinoGenovaMilanoVeneziaBologna FirenzeRomaNapoliBariReggio C. PalermoMessinaCataniaCagliari BresciaBolzanoVeronaTriesteParma Reggio E.CesenaForlìLivornoPrato PerugiaTerniPesaroPotenzaCatanzaro

11 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Struttura modulare del Rapporto UrBes 2015 Prima parte di carattere generale. Presenta il quadro d’insieme progettuale, metodologico, istituzionale e i principali risultati sullo stato e tendenze del Bes nelle città Seconda parte costituita dalle 29 schede comunali Ciascuna scheda rappresenta il «Rapporto UrBes della città» L’ufficio di statistica del Comune descrive i principali risultati che emergono dalla lettura degli indicatori La scheda è corredata da una tavola riassuntiva con il dato più recente di tutti gli indicatori Urbes e dai grafici degli indicatori in serie storica, con gli andamenti del Bes urbano in confronto a quello nazionale I focus di approfondimento realizzati da una parte dei Comuni aggiungono ulteriori prospettive di analisi del benessere urbano.

12 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione I focus di approfondimento realizzati dai Comuni Sezione facoltativa della scheda comunale, nella quale il Comune svolge un commento più circostanziato della situazione del Bes in un dominio prescelto (con gli indicatori UrBes più eventualmente altre informazioni locali) e può anche fare riferimento agli elementi documentati delle policy messe in atto dall’amministrazione comunale che possono avere hanno una particolare rilevanza per il dominio Bes in esame. Milano L A SFIDA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE ALLA VIGILIA DI EXPO 2015 Brescia L A PARTECIPAZIONE AL VOTO DEI MINORENNI E DEI CITTADINI NON COMUNITARI Trieste I REDDITI DICHIARATI DAI CITTADINI DI T RIESTE Reggio Emilia I L SISTEMA EDUCATIVO PER I BAMBINI DA 0 A 6 ANNI Bologna I PERCORSI EDUCATIVI E SCOLASTICI A B OLOGNA Cesena L A GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI : IL PROGETTO 3R DI C ESENA Firenze I L MERCATO DEL LAVORO A F IRENZE Prato L E AREE DI DISAGIO SOCIO - ECONOMICO ANALIZZATE ATTRAVERSO UN INDICE DI DEPRIVAZIONE Pesaro M APPATURA DELLE AZIONI DELITTUOSE DENUNCIATE SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI P ESARO NEGLI ANNI 2010-2013 Napoli L A REFEZIONE SCOLASTICA A N APOLI Palermo L A QUALITÀ DEI SERVIZI A P ALERMO Messina I L B ES VISTO DAI BAMBINI A M ESSINA

13 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione UrBes come strumento per le politiche urbane e la partecipazione dei cittadini? - 1 OBIETTIVO DI SVILUPPO Un patrimonio informativo accessibile a tutti, per valutare lo stato e andamento del benessere urbano COME Costruzione di un sistema informativo integrato indicatori Bes a livello nazionale, provinciale e comunale, afferenti ai diversi progetti (Bes nazionale, Bes delle province, Urbes) strumenti di visualizzazione avanzata per analisi di benchmark reportistica personalizzata per territorio e ad aggiornamento continuo Analisi di supporto agli studi e ricerche sulle città CHI ISTAT -> utenti dell’informazione statistica Istituti di ricerca applicata-> studiosi, policy makers ecc

14 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione UrBes come strumento per le politiche urbane e la partecipazione dei cittadini? - 2 Marco Ricci – Bologna, 28 aprile 2016 OBIETTIVO DI SVILUPPO Una conoscenza condivisa tra gli amministratori e i cittadini COME? la comunicazione istituzionale tramite web: dal semplice link fino al Portale la realizzazione di eventi di presentazione alla stampa ed alla cittadinanza ……. CHI Amministrazioni cittadinanza

15 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione UrBes come strumento per le politiche urbane e la partecipazione dei cittadini? - 3 OBIETTIVO DI SVILUPPO Una bussola per le politiche? Il nesso tra le policy e gli obiettivi di benessere equo e sostenibile è significativo, ma va affrontato con le dovute cautele: Lo stato e l’andamento del benessere di una collettività in un territorio dipendono da un’ampia varietà di fattori Le connessioni dirette e indirette tra politiche dell’ente locale e domini e indicatori del benessere urbano sono estremamente eterogenee COME? Integrazione delle misure del Bes: Nel processo di programmazione? Nei documenti di programmazione (DUP)? Nei documenti di rendicontazione (bilanci di mandato o metà mandato)? CHI? Amministrazioni locali: Uffici di statistica, Direzioni generali ecc..

16 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Quali impatti delle politiche dell’ente locale sullo stato e l’andamento del benessere della collettività? Lo stato e l’andamento del benessere di una collettività in un territorio dipendono da un’ampia varietà di fattori Le politiche e il quadro normativo a livello  comunitario  nazionale  regionale  locale La congiuntura economica e la competitività del sistema produttivo I fattori e gli eventi ambientali Le condizioni, i comportamenti e le scelte delle persone …… SALUTEISTRUZIONE LAVORO E CONCILIAZIONE TEMPI DI VITA BENESSERE ECONOMICORELAZIONI SOCIALIPOLITICA E ISTITUZIONI Partecipazione scuola infanzia (N) Partecipazione elettorale per genere Persone con almeno il diploma superiore (N) Rappresentanza femminile Speranza di vita Persone con titolo universitario (N) Reddito disponibile Donne negli organi decisionali comunali (N) Mortalit à infantile Uscita precoce dalla istruzione e formazione. (N) Occupazione DISTRIBUZIONE DEI REDDITI IRPEF (N) Volontari nelle UL non profit (N) Et à rappresentanza Mortalità per incidenti Giovani che non lavorano e non studiano (N) Mancata partecipazione al lavoro Qualit à abitazione (N) Istituzioni non profit (N) Et à media organi decisionali comunali (N) Mortalità per tumoreCompetenza alfabeticaInfortuni mortali Individui in famiglie senza occupati (N) Cooperative sociali (N) RENDICONTAZIONE SOCIALE DELLE IST. PUBBLICHE (N) Mortalità per malattie croniche Competenze numerica Occupazione delle donne con e senza figli (N) SOFFERENZE BANCARIE DELLE FAMIGLIE (N) LAVORATORI RETRIBUITI COOP. SOCIALI (N) Lunghezza procedimenti civili (N) OmicidiBiblioteche pubbliche (N) DISPERSIONE ACQUA POTABILE (N) BrevettiServizi infanzia Furti in abitazione (N)Musei (N) Qualit à aria urbana Specializzazione produttiva (N) SCUOLE CON PERCORSI ACCESSIBILI (BARRIERE ARCH.) (N) Borseggi (N)UTENTI BIBLIOTECHE (N)Verde urbano Disponibilità di connessione Internet a banda larga (N) Rifuti in discarica (N) Rapine (N)VISITATORI MUSEI (N)Aree naturali protette (N) Raccolta differenz. rifiuti Verde storicoORTI URBANI (N) Tempo mobilit à (N) Tessuto urbano storicoTELERISCALDAMENTO (N)Trasporto pubblico locale (N) INQUINAMENTO ACUSTICO (N)PISTE CICLABILI (N) AUTOVETTURE CON STANDARD <EURO-4 (N) AREE PEDONALI (N) INFOMOBILIT À (N) INCIDENTALITA’ STRADALE (N) PEDONI VITTIME DI INCIDENTI (N) SICUREZZABENESSERE SOGGETTIVO PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE AMBIENTERICERCA E INNOVAZIONEQUALITA ’ DEI SERVIZI

17 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione L’informazione statistica nel Documento Unico di Programmazione degli enti locali Il DUP – Documento unico di programmazione sostituisce, quale allegato al bilancio di previsione, la Relazione previsionale e programmatica prevista dall’art. 170 del TUEL (Testo unico degli Enti locali) Il DUP è articolato in due sezioni: la sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO). La sezione strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione del Consiglio comunale, con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo. La SeO contiene la programmazione operativa dell’ente con un orizzonte temporale corrispondente al bilancio triennale di previsione, per ogni singola missione di bilancio e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS, e contiene la programmazione in materia di personale, lavori pubblici e patrimonio. Tra i contenuti della sezione strategica, si sottolineano in particolare i seguenti ambiti: a.analisi delle condizioni esterne: considera il contesto economico internazionale e nazionale, gli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali, nonché le condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente; b.analisi delle condizioni interne: evoluzione della situazione finanziaria ed economico-patrimoniale dell’ente, analisi degli impegni già assunti e investimenti in corso di realizzazione, quadro delle risorse umane disponibili, organizzazione e modalità di gestione dei servizi, situazione economica e finanziaria degli organismi partecipati.

18 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Esempi di informazione statistica nel DUP – 1 COMUNE DI BRESCIA - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014/2018 allegato al bilancio sperimentale di previsione 2014/2016 Sezione strategica - analisi delle condizioni esterne Lo scenario economico internazionale e italiano -> Bollettino Banca d’Italia, Nota di aggiornamento del DEF, la manovra regionale Popolazione, indicatori demografici, famiglie Condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente -> estratti dal Rapporto Urbes 2013 su: Istruzione e formazione, Politica e istituzioni, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Qualità dei servizi

19 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Esempi di informazione statistica nel DUP – 2 COMUNE DI BOLOGNA - Documento Unico di Programmazione 2015-2017 Sezione strategica Volume 1 - COME CAMBIA BOLOGNA: LE TENDENZE DEMOGRAFICHE, SOCIALI ED ECONOMICHE Indice 1. LA S ITUAZIONE DEMOGRAFICA.3. LA S ITUAZIONE ECONOMICA E AMBIENTALE 1.1 L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO COMUNALE3.1 LO SCENARIO ECONOMICO 1.2 L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO PROVINCIALE3.2 LE IMPRESE 1.3 LA POPOLAZIONE STRANIERA3.3 IL COMMERCIO ESTERO 1.4 LE PREVISIONI DEMOGRAFICHE AL 20243.4 IL MERCATO DEL LAVORO 2. LA SITUAZIONE SOCIALE3.5 L'INFLAZIONE 2.1 II GRADO DI ISTRUZIONE DELLA POPOLAZIONE BOLOGNESE3.6 I REDDITI 2.2 I SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA3.7 IL TURISMO 2.3 L'ISTRUZIONE PRIMARIA E SECONDARIAa) IL MOVIMENTO TURISTICO 2.4 L'UNIVERSITA'b) STRUTTURE ALBERGHIERE 2.5 LA CULTURA3.8 L'AEROPORTO a) I MUSEI3.9 IL MERCATO IMMOBILIARE b) LE BIBLIOTECHEa) LE NUOVE COSTRUZIONI 2.6 I SERVIZI SANITARIb) LE COMPRAVENDITE E I VALORI IMMOBILIARI a) LE STRUTTURE OSPEDALIERE3.10 LA MOBILITÀ b) LE CAUSE DI RICOVEROa) GLI SPOSTAMENTI QUOTIDIANI PER STUDIO E LAVORO 2.7 I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI PER ANZIANIb) IL TASSO DI MOTORIZZAZIONE c) LA MOBILITA' SOSTENIBILE d) IL TRASPORTO PUBBLICO MISURE URBES ESPRESSE PREVALENTEMENTE IN VALORI ASSOLUTI e) GLI INCIDENTI STRADALI 3.11 L’AMBIENTE

20 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione L’informazione statistica nella rendicontazione di un’Amministrazione comunale Esempio: Relazione di mandato sulla performance del Comune di Bologna - Report sull'attività svolta nel periodo 2011-2015 La “Relazione di fine mandato” è prevista dal D. Lsg.vo 149/2011. Obiettivo della Relazione: «fornire a tutti gli stakeholder (in primo luogo cittadini, famiglie e imprese) uno strumento organico di valutazione e misurazione degli esiti della propria azione, che è diventato elemento fondamentale di riferimento nell’ambito di tutte le iniziative di comunicazione dei risultati del mandato amministrativo» Nell’esempio considerato, le 5 linee programmatiche del mandato sono articolate in: 24 aree di intervento che comprendono 133 servizi; 24 programmi che comprendono 95 progetti La rendicontazione dei servizi indica: a. quanto costano i servizi b. quanti dipendenti vengono impiegati c. quanto pagano gli utenti d. inoltre, per ciascuna fattispecie vengono forniti dati e indicatori: i) soprattutto di fonte amministrativa (output), ii) in parte di fonte statistica ufficiale (su aspetti di contesto ed attinenti anche a tematiche BES) La rendicontazione dei progetti descrive come si articolano e cosa è stato fatto per ciascuno di essi

21 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione LINEA DI MANDATO - Bologna città dell’educazione di qualità, della cultura e della scienza AREE DI INTERVENTOSERVIZIINDICATORI Servizi all'infanzia (0-6) Sistema formativo integrato Nidi 0-3 anni Sistema integrato della scuola dell’infanzia: idem Altre opportunità per la prima infanzia (sezioni primavera, voucher, centri per bambini e genitori, piccoli gruppi educativi) Popolazione 0-6 posti offerti tasso di copertura Diritto allo studio (0-18)Interventi educativi di supporto all'handicap nelle scuoleutenti e ore di interventi Refezione scolastica:iscritti e pasti prodotti Servizi integrativi scolastici e interventi per il diritto allo studio: popolazione 0-18, iscritti, ore erogate, contributi per libri scolastici Servizi educativi extrascolastici per bambini e adolescentiutenti dei vari servizi (centri estivi, doposcuola ecc) Qualificazione dell'offerta formativa Cultura tecnica attività di valorizzazione e promozione della cultura tecnica e di impresa La città educativa dei bambini e delle bambinelaboratori, corsi di formazione, utenti Servizio Centro Risorse Educative e Scolastiche Corsi di formazione, partecipanti, utenti serivizi on line Giovani e Università Soggiorni all’estero, scambi, iniziative Arti dello spettacolo e teatriCineteca, teatri:, manifestazioni, promozione culturaleSpettatori, consistenza archivi, attività di restauro Biblioteche Ingressi, prestiti, consistenza Musei Ore di apertura, visitatori, visite di gruppi e classi dati di contesto – indicatori BES – dati amministrativi di output e outcome

22 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Conclusioni: in prospettiva… L’offerta informativa di statistiche territoriali a livello molto disaggregato si potrà giovare dei risultati della strategia di Censimento Permanente avviata dall’Istat:  finalità di produrre annualmente dati sia di conteggio sia di completamento informativo socio-demografico di ciascun comune  impiego di metodi statistici per la misurazione della sovra- e sotto-copertura anagrafica, l’integrazione di molteplici fonti amministrative e definizione di un ciclo di interazioni con il sistema delle statistiche correnti demo-sociali Il potenziamento del set di indicatori Urbes in termini di continuità e di contenuti informativi dovrebbe seguire anche altre strade: cfr. le prime sperimentazioni del Progetto Archimede sugli indicatori di instabilità dell’occupazione Le modalità di produzione e rilascio degli indicatori andranno ingegnerizzate, prevedendo un aggiornamento continuo La domanda istituzionale (in particolare da parte dei Comuni) potrebbe sviluppare le buone pratiche di utilizzo di Urbes insieme agli altri strumenti statistici, con soluzioni replicabili in altri contesti. Verso un utilizzo flessibile: legato sia alle cadenze specifiche della programmazione dell’ente e della diffusione locale (ad es. analisi e focus sul portale statistico) sia ad eventi coordinati di presentazione

23 ROMA 00 GIUGNO 2016 SPAZIO CONFRONTI Titolo presentazione Grazie per l’attenzione


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