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LA CIVILTA’ CRETESE E LE CITTà -PALAZZO

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Presentazione sul tema: "LA CIVILTA’ CRETESE E LE CITTà -PALAZZO"— Transcript della presentazione:

1 LA CIVILTA’ CRETESE E LE CITTà -PALAZZO

2 Cosa si intende per civiltà cretese?
Per civiltà cretese si intende la civiltà che si sviluppò nell'isola di Creta tra il 2000 e il 1400 a.C. In questo periodo i Cretesi furono il popolo più potente del Mar Egeo. I primi insediamenti nell'isola di Creta iniziarono già verso il 2800 a.C. Non sappiamo esattamente l'origine dei Cretesi: si potrebbe trattare di gente proveniente dalle coste dell'Africa.

3 Con quali altri nomi è indicata la civiltà cretese?
La civiltà cretese è detta anche minoica, dal nome del leggendario re Minosse.

4 Come vivevano i Cretesi?
I Cretesi erano soprattutto dei commercianti. Essi si dedicavano anche all'agricoltura, all'allevamento del bestiame, alla caccia e alla pesca. Molto sviluppata era anche l'industria per la fabbricazione dei vasi. In pochi secoli la civiltà cretese si sviluppò fino a dominare una vasta area e a stabilire contatti commerciali con l’Egitto e le coste della Grecia, la Turchia, Israele, il Libano e la Siria. La sua posizione, al centro tra la Sicilia, l'Africa e l'Asia minore permise all'isola di avere, per circa un millennio, il dominio del commercio marittimo. Si parla a tale proposito di talassocrazia. Il termine talassocrazia deriva da due termini greci: thàlassa che significa mare; e kratèo che significa comando.

5 QualE era l'organizzazione politica cretese?
Ogni città cretese era governata da un monarca. I re erano detti minos, da cui venne il nome di Minosse con cui i greci chiamavano il più noto di questi re. Il popolo di Creta non fu un popolo di guerrieri, ma di uomini pacifici. Infatti, nei resti archeologici non sono state ritrovate armi. La forza dei Cretesi fu tutta nella flotta potente di cui essi disponevano.

6 Qual era l'organizzazione sociale dei Cretesi?
La società cretese era governata da un re, al di sotto del quale vi erano i sacerdoti, l'aristocrazia e le classi inferiori.

7 Quale era la religione dei Cretesi?
I Cretesi erano politeisti: adoravano la Grande Madre e il toro, simbolo del potere del re. Essi credevano nella vita dopo la morte

8 Il periodo postpalazziale che va dal 1400 al 1100
La storia di Creta può essere divisa in quattro periodi: IL PERIODO MINOICO ANTICO O PERIODO PREPALAZZIALE CHE VA ALL'INCIRCA DAL 2500 AL 2000 A.C; IL PERIODO MINOICO MEDIO O PERIODO PROTOPALAZZIALE CHE VA DAL 2000 AL 1700 A.C. IL PERIODO MINOICO RECENTE O PERIODO NEOPALAZZIALE CHE VA DAL 1700 AL 1400 A.C. Il periodo postpalazziale che va dal 1400 al 1100 Il periodo minoico antico o periodo PREPALAZZIALE fu contraddistinto dalla leggenda del MINOTAURO e dal mito di Minosse. In questa fase si formarono i primi centri abitati soprattutto nelle vicinanze dei porti, dei depositi di argilla e delle miniere di rame. Le città erano prive di fortificazioni. Gli edifici venivano costruiti con mattoni crudi. Le manifestazioni artistiche erano ancora vaghe e poco determinate.

9 Il periodo minoico medio o periodo
PROTOPALAZZIALE che va dal 2000 al 1700 a.C. Il periodo minoico medio o periodo protopalazziale fu caratterizzato da un veloce sviluppo delle arti e soprattutto dalla costruzione di imponenti palazzi come quelli di Cnosso e di Festo. Tipica di questo periodo è la produzione di ceramiche in uno stile particolare detto stile Kamares dal nome della grotta dove sono stati ritrovati molti reperti. Queste ceramiche si distinguono per l'uso di colori vivaci su fondo nero, di disegni geometrici e figure stilizzate, eseguite con l'utilizzo del tornio girevole e sono state denominate “a guscio d'uovo” per il loro esile spessore.

10 Schema palazzo Cnosso

11 Stile di Kamares È caratterizzato da una vivace policromia su sfondo nero e da un repertorio ricchissimo che affianca alla spirale tipica del repertorio cicladico temi vegetali e temi marini. In generale il motivo è incentrato sull'elemento geometrico per la decorazione. Molti di questi vasi furono commercializzati in tutto il Mediterraneo, diffondendo il gusto cretese. I vasi appartenenti a questo stile sono ottenuti da una lavorazione con il tornio girevole molto accurata e che richiedeva un alto livello tecnico da parte del vasaio che riusciva a fare vasi dello spessore di un millimetro per questo chiamati a guscio d'uovo.

12 Il periodo minoico recente o periodo neopalazziale che va dal 1700 al 1400 a.C.
Verso la fine del medio minoico, II millennio, all'incirca nella prima metà del XVII secolo a. C., i grandi palazzi vennero distrutti, forse a causa di un maremoto causato dal terremoto sull'Isola di Santorini. Ma con l'inizio del periodo neopalaziale, la popolazione incrementò di nuovo, i palazzi vennero ricostruiti su scala più grande e ci furono nuovi insediamenti su tutta l'isola. Questo rappresenta il culmine della civiltà minoica.

13 Pittura neopalazziale
All’interno del palazzo di Cnosso, particolarmente negli ambienti reali, sono stati rinvenuti diversi affreschi con raffigurazioni di tipo naturalistico; i soggetti rappresentati fanno riferimento al mondo vegetale (v., per esempio, fiori e piante), al mondo animale: polipi, delfini, stelle marine, molluschi, tori ecc.) ed ancora, gare atletiche, cerimonie religiose, tauromachie, danze rituali ecc.  Dal punto di vista stilistico, le figure appaiono contornate da profili sinuosi, colorate con tinte chiare e luminose, sempre chiaramente contrastanti rispetto al cromatismo degli sfondi.

14 LA CERAMICA NEOPALAZZIALE
In questo periodo, che coincise con la distruzione e la successiva riedificazione dei grandi palazzi, in campo ceramico vi fu un’intensa produzione di statuette votive realizzate in terracotta smaltata. Tra le opere più conosciute, vi è la statuetta della cosiddetta “Dea dei serpenti”, una delle divinità “della terra”, o del “sottosuolo”; essa è rappresentata con un tipico abito a falde ricadenti, bloccato ai fianchi da un elemento a forma di sella che parrebbe realizzato con una stoffa più pesante. Uno stretto corpetto comprime e lascia scoperti i seni, mentre le sue mani mostrano e stringono due serpenti. Nel medesimo periodo, la produzione ceramica assume forme più libere rispetto al precedente.

15 LA SCULTURA NEOPALAZZIALE
Troviamo diversi rhyton a forma di toro, l’animale collegato alla forza e al mito del minotauro. Trattasi di un oggetto utilizzato nei banchetti e nei rituali la specie scelta assume un potente valore simbolico. Il rhytòn (plurale rhytà) è un contenitore dal quale i fluidi erano destinati ad essere bevuti, o anche versati in alcune cerimonie come la libagione.

16 IL PERIODO POSTPALAZIALE che va dal 1400 al 1100
Tra il 1400 e il 1100 circa a. C. la Civiltà Minoica attraversa un periodo di decadenza. Avviene anche la seconda e totale distruzione dei palazzi e dei centri cretesi, forse per l'invasione delle popolazioni achee e la produzione artistica prosegue in tono minore rispetto alla quantità e qualità che aveva caratterizzato i periodi precedenti.

17 Quando finì la civiltà cretese?
La civiltà cretese finì improvvisamente intorno al 1400 a.C.

18 Quali furono le ragioni di questa decadenza?
Le ragioni di questa decadenza non sono del tutto note. Forse una catastrofe naturale si abbatté sull'isola ma è possibile anche che la fine della civiltà minoica sia legata ad una violento attacco da parte degli Achei. I MICENEI FURONO AFFASCINATI DALL'ELEGANZA DELLA CIVILTÀ CRETESE. In un primo tempo i Micenei furono dei semplici imitatori dell'arte Cretese.


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