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Il sistema creditizio e le banche

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Presentazione sul tema: "Il sistema creditizio e le banche"— Transcript della presentazione:

1 Il sistema creditizio e le banche
Albez edutainment production Il sistema creditizio e le banche Classe V ITC

2 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
In questo modulo: L’attività di intermediazione della banca Le funzioni della banca Il Sistema Europeo di Banche Centrali e la Banca Centrale Europea Le autorità creditizie italiane La vigilanza sul sistema creditizio I caratteri dell’attività bancaria La gestione della banca I rischi nell’attività bancaria Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

3 Il credito è il diritto del creditore, che ha effettuato una prestazione attuale, di ottenere una controprestazione futura. BANCHE Raccolta fondi Impiego fondi Credito indiretto Soggetti in avanzo finanziario Soggetti in disavanzo finanziario Credito diretto Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Una definizione di banca La banca è un’impresa che opera nel settore del credito e dei regolamenti monetari, esercitando attività d’intermediazione e attività finanziarie che si affiancano e si intrecciano con la prestazione di numerosi servizi. Per svolgere la loro attività le banche devono attuare l’acquisizione delle risorse sul mercato dei capitali attraverso: la raccolta di fondi con natura di capitale proprio, ottenuta con l’emissione di azioni ordinarie o di risparmio; la raccolta di fondi con natura di capitale di debito, per mezzo di depositi ottenuti da operatori non bancari (famiglie, imprese, enti pubblici) e da altri enti creditizi, emettendo obbligazioni e ricevendo depositi in valuta estera. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Funzioni della banca Funzione creditizia: le banche operano come intermediari tra coloro che offrono capitale e coloro che lo richiedono. Funzione monetaria: il sistema bancario è il cardine del sistema dei pagamenti interni e internazionali. Tali regolamenti sono compiuti con moneta bancaria (assegni, carte di credito, carte di debito). Funzione di servizi: è svolta proponendo alla clientela una gamma sempre più vasta di servizi di investimento (negoziazione titoli, gestione portafoglio), servizi complementari (incasso effetti, pagamento utenze), servizi collaterali (assicurazioni, consulente specializzate). Funzione di trasmissione degli impulsi di politica monetaria: attraverso la concessione del credito le banche influenzano il processo di produzione e distribuzione del reddito nazionale (TUS, % riserva obbligatoria). Funzione ausiliaria dell’Amministrazione Finanziaria: tassazione rendite finanziarie, monitoraggio fiscale trasferimenti da e verso l’estero, segnalazione operazioni antiriciclaggio, indagini bancarie ai fini penali. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Il Sistema Europeo di Banche Centrali Il Trattato di Maastrich ha istituito il Sistema europeo di banche centrali (SEBC) e la Banca centrale europea (BCE) pienamente indipendenti dalle istituzioni e dagli organi comunitari, dalle autorità nazionali e da qualsiasi altro organismo. Il SEBC è un’organizzazione formata dalla BCE e dalle banche centrali nazionali (BCN) dei paesi dell’Unione Europea con compiti di emettere la moneta unica (euro) e di gestire la politica monetaria avendo come obiettivo principale la stabilità dei prezzi. Attraverso il SEBC si realizza: La definizione e l’attuazione della politica monetaria comune La gestione delle riserve ufficiali in valuta degli stati membri Lo svolgimento delle operazioni in cambi (acquisto e vendita di valute estere per sostenere la quotazione dell’euro) L’attuazione di un sistema di pagamenti efficiente e affidabile La raccolta di informazioni statistiche Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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La Banca Centrale Europea La BCE è il massimo organismo di gestione della politica monetaria comune con funzione di assicurare che i compiti del SEBC siano assolti attraverso le banche centrali nazionali o mediante attività proprie. Organi decisionali Consiglio direttivo: composto dai membri del comitato esecutivo e dai dodici governatori delle banche centrali nazionali. Esercita un ruolo decisionale vero e proprio. Comitato esecutivo: composto da presidente, da vice-presidente e da quattro membri esperti nel settore monetario o bancario nominati dai governi degli Stati membri. Attua la politica monetaria decisa dal Consiglio direttivo impartendo le necessarie istruzioni alle BCN. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le autorità creditizie italiane Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR), esercita attività di vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio. Assume le decisioni di politica economica ed esercita l’alata vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio. È presieduto dal Ministro dell’Economia e delle finanze e vi partecipano i ministri ai quali sono affidati i dicasteri economici. Alle riunioni può partecipare il governatore della Banca d’Italia. Ministro dell’Economia e delle finanze: gestione del debito pubblico. Banca d’Italia: banca centrale nazionale della Repubblica italiana, ha compiti operativi ed agisce secondo gli indirizzi e le istruzioni impartite dalla banca centrale europea. È un istituto di diritto pubblico il cui capitale, suddiviso in quote di partecipazione, è posseduto da banche e da istituti di previdenza e assicurazione. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

9 Il sistema bancario SEBC Governatore della Banca d’Italia BCE
si prefigge la stabilità dei prezzi Governatore della Banca d’Italia partecipa al Consiglio direttivo del SEBC e alle sedute del CICR BCE conduce la politica monetaria Banca d’Italia Persegue gli obiettivi assegnati al SEBC e agisce secondo gli indirizzi e le istruzioni della BCE CICR ha l’alta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio Ministero dell’Economia e delle finanze presiede il CICR Banche Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Organi della banca d’Italia Assemblea generale dei partecipanti (organo volitivo): approva il bilancio e nomina i sindaci e i consiglieri del Consiglio Superiore Consiglio Superiore e Comitato del consiglio Superiore (organo esecutivo) Governatore: rappresenta la Banca d’Italia di fronte ai terzi e partecipa al Consiglio generale e al Consiglio direttivo della BCE La vigilanza della Banca d’Italia La banca d’Italia esercita i suoi poteri di vigilanza d’intesa con le altre autorità creditizie e opera in modo coordinato con la CONSOB. La vigilanza è orientata a perseguire la trasparenza e la correttezza dei comportamenti, nonché l’efficienza operativa e la competitività delle imprese bancarie, con riguardo alla loro sana e prudente gestione. La vigilanza della banca d’Italia è incentrata sulla “stabilità” dei soggetti vigilati, quella della CONSOB sulla trasparenza e correttezza dei loro comportamenti. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Tipologie di vigilanza Vigilanza strutturale: consiste nei controlli all’entrata, nei controlli sull’espansione e nei controlli sulla partecipazione al capitale delle banche Vigilanza prudenziale: consiste in controlli sull’operatività delle banche e si basa principalmente su strumenti di tipo quantitativo a riscontro oggettivo. Tale vigilanza può essere: Vigilanza informativa: ricevimento periodico di segnalazioni e documenti Vigilanza regolamentare: istruzioni di carattere generale Vigilanza ispettiva: ispezioni presso le banche e richiesta di esibizione di atti e documenti. Per iniziativa delle banche centrali nazionali del gruppo dei dieci principali paesi industrializzati (G10) è stato costituito il Basel Committee on Banking Supervision che si riunisce regolarmente quattro volte l’anno. Le proposte di cooperazione internazionale formulate dal Comitato sono così autorevoli che ogni banca centrale intende applicarle nel proprio sistema nazionale, realizzando così un’armonizzazione nel campo della vigilanza bancaria. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Gli strumenti e gli interventi di politica monetaria comune I principali strumenti per condurre la politica monetaria sono: Le operazioni sul mercato aperto: consistono nell’acquisto o nella vendita da parte della BCE o delle banche centrali nazionali di strumenti finanziari o di divise estere effettuate sul mercato mobiliare e sul mercato dei cambi. La manovra delle riserve obbligatorie: il SEBC impone alle banche dell’area euro di depositare presso le banche centrali nazionali una riserva obbligatoria, da calcolarsi in percentuale sugli importi dei depositi raccolti. Le operazioni su iniziativa delle controparti: sono finalizzate a immettere o assorbire liquidità overnight (ossia con rimborso il giorno successivo) e possono essere di due tipi: Operazioni di rifinanziamento marginale: le banche ottengono liquidità dalle banche centrali a fronte di strumenti finanziari dati in garanzia. Operazioni di deposito: le banche, che sono in eccedenza di mezzi liquidi, possono depositarli presso la banca centrale senza limitazioni o restrizioni. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Caratteristiche dell’attività bancaria La situazione odierna è caratterizzata dai seguenti fenomeni: Ristagno dell’intermediazione bancaria tradizionale (disintermediazione) e corrispondente espansione del settore dei servizi Inasprirsi della concorrenza interna Unificazione monetaria europea: concorrenza internazionale Evoluzione delle tecniche di commercializzazione delle operazioni e dei servizi finanziari Tutti questi fenomeni hanno contribuito a un cambiamento delle strategie gestionali e stimolato una trasformazione organizzativa delle banche. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

14 BANCHE Concorrenza interna al sistema bancario Processi concorrenziali
Trasformazione organizzativa (dimensioni, sportelli, risorse umane; operazioni di fusione, acquisizione e privatizzazione) Processi concorrenziali Concorrenza esterna al sistema bancario Trasformazione commerciale (prodotti e servizi ad alto contenuto innovativo; nuove tecniche di commercializzazione e di contatto con la clientela) BANCHE Innovazione economico-finanziaria Trasformazione tecnologica (banca elettronica; superamento delle barriere tempo-spazio) Processi evolutivi Rivoluzione informatica e telematica Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le forme organizzative della banca I modelli organizzativi attraverso i quali viene esercitata l’attività bancaria sono diversi. Tutti però si possono ricondurre a due modelli base: Banca universale: è un ente creditizio che raccoglie fondi e concede finanziamenti in ogni forma e con scadenze diverse, opera in tutti i settori del mercato dei capitali e fornisce un’ampia gamma di servizi di consulenza e d’intermediazione. Gruppo plurifunzionale: si intende un sistema coordinato di società specializzate in determinati servizi creditizi e finanziari, governato da una società capogruppo che svolge funzione di pianificazione strategica dell’intero gruppo. Attualmente stiamo assistendo a un processo di fusione e concentrazione delle banche che ricercano maggiori dimensioni per assicurarsi quell’efficienza gestionale necessaria per sostenere la concorrenza interna e internazionale. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le condizioni per svolgere l’attività bancaria Per poter svolgere l’attività bancaria è necessaria l’autorizzazione della Banca d’Italia che verifica l’esistenza delle condizioni atte a garantire la sana e prudente gestione della banca. A tal fine si richiede: L’adozione della forma di società per azioni con capitale sociale non inferiore a 6,3 milioni di euro o di società cooperative per azioni articolate in: Banche popolari con capitale sociale minimo di 6,3 milioni di euro; Banche di credito cooperativo con capitale sociale minimo di 2 milioni di euro. La presentazione di un programma di attività iniziale, unitamente all’atto costitutivo e allo statuto; Il possesso da parte dei partecipanti al capitale dei requisiti di onorabilità e degli altri presupposti soggettivi necessari per il rilascio dell’autorizzazione; Il possesso da parte dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo dei requisiti di professionalità e di onorabilità. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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La gestione bancaria La gestione bancaria è rivolta al contemporaneo conseguimento dei seguenti obiettivi: Operare in condizioni di liquidità Mantenere uno stato di solvibilità Conseguire un reddito adeguato e soddisfacente L’obiettivo di operare in condizioni di liquidità deriva dal fatto che la banca opera prevalentemente con fondi ricevuti in deposito e deve mantenersi sempre in grado di far fronte regolarmente e tempestivamente alle richieste di rimborso e agli altri pagamenti. LIQUIDITA’ EQUILIBRIO FINANZIARIO Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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La gestione bancaria L’obiettivo di mantenere uno stato di solvibilità tende a conservare il valore delle attività superiore a quello delle passività al fine di permettere alla banca di assolvere, nei periodi di crisi, alle proprie obbligazioni in caso di liquidazione. SOLVIBILITA’ EQUILIBRIO PATRIMONIALE L’obiettivo di conseguire un reddito soddisfacente richiede che il risultato economico della gestione bancaria sia positivo per permettere non solo la remunerazione del capitale investito ma il potenziamento dell’attività attraverso l’autofinanziamento. REDDITIVITA’ EQUILIBRIO ECONOMICO Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

19 Obiettivi contestuali, condizioni e misurazione del loro conseguimento
liquidità equilibrio finanziario è misurata dal rapporto depositi = grado di liquidità impieghi solvibilità equilibrio patrimoniale è misurata dal rapporto patrimonio netto = grado di solvibilità depositi redditività equilibrio economico utile netto d’esercizio = grado di redditività patrimonio netto Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Obiettivi contrastanti La banca tende a massimizzare liquidità, solvibilità e redditività. Tuttavia, gli obiettivi della liquidità e della redditività sono in contrasto tra di loro. Infatti per conseguire la massima liquidità, la banca non dovrebbe impiegare i fondi ricevuti in deposito dai propri clienti. Così facendo, opererebbe in perdita trovandosi a dover pagare solo interessi passivi (costi) senza realizzare interessi attivi (ricavi) sui capitali impiegati. Al contrario, per conseguire la massima redditività la banca dovrebbe impiegare totalmente i fondi ricevuti conseguendo così la maggior remunerazione possibile, ma questa scelta inciderebbe fortemente sulla sua liquidità. L’obiettivo della solvibilità è raggiunto dalle banche impiegando i fondi in operazioni che non creino rischio di immobilizzo né diminuzione di valore, fattori che inciderebbero negativamente sulla liquidità e sulla redditività. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Norme tecniche di gestione bancaria Di fronte a questi obiettivi contrastanti, la gestione bancaria tende a realizzare un compromesso tra di loro cercando una giusta combinazione tra operazioni di raccolta fondi, operazioni d’impiego fondi e servizi. La liquidità di un’impresa è l’attitudine a fronteggiare immediatamente e senza perdite i propri impegni. Presenta due aspetti: Finanziario: consiste nella capacità di soddisfare le obbligazioni con la massima prontezza. Economico: richiede che tale assolvimento d’impegni avvenga senza arrecare danno al normale andamento della gestione. La gestione della liquidità bancaria consiste nel dare a una parte dei fondi raccolti un investimento che garantisca, in ogni momento, i mezzi necessari a conservare in equilibrio la tesoreria (entrate e uscite monetarie), procurando al tempo stesso autonomi risultati economici (interessi, plusvalenze, ecc.). Ciò si ottiene attraverso la costituzione di riserve di liquidità. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Norme tecniche di gestione bancaria Le riserve di liquidità servono per fronteggiare le richieste di rimborso o di pagamento. Sono costituite da denaro in cassa, da fondi disponibili a vista presso la banca centrale nazionale o presso altre banche, da valori mobiliari di qualità primaria, da divise estere facilmente negoziabili, da crediti che possano essere facilmente riscossi. Tali riserve sono chiamate: Riserve di prima linea: utilizzabili immediatamente e senza oneri di trasformazione e costituite da denaro in contanti, crediti a vista presso altre banche, valute estere convertibili. Riserve di seconda linea: il loro utilizzo richiede un certo tempo (anche se breve o brevissimo) e un costo o una possibile perdita in caso di trasformazione in denaro. Gli investimenti in strumenti finanziari e le cambiali ordinarie riscuotibili sono riserve di seconda linea. Queste riserve risolvono il problema della liquidità e della solvibilità, ma danneggiano la redditività, limitando gli investimenti e il conseguimento di ricavi. Oltre alle riserve di liquidità, la gestione bancaria richiede il rispetto di altre norme tecniche di gestione: l’equilibrio temporale, tra le operazioni di raccolta e quelle di impiego fondi, e il frazionamento del rischio. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Norme tecniche di gestione bancaria L’equilibrio temporale Le operazioni di raccolta fondi devono concordare con quelle d’impiego fondi nel senso che, a fronte di operazioni a breve scadenza, non possono esserci che operazioni a loro volta a breve scadenza, mentre prestiti a scadenza media e lunga possono essere finanziati solo da depositi vincolati a media durata oppure con emissione di prestiti obbligazionari. Il frazionamento dei rischi Per la banca è indispensabile frazionare i rischi mediante una distribuzione dei mezzi raccolti tra un ampio e diversificato numero di impieghi. Il frazionamento viene attuato attraverso: Il contenimento dei fidi: concedere prestiti d’importo limitato e un numero ampio di soggetti. L’eterogeneità della clientela: operare con aziende appartenenti a settori diversi in modo da compensare le eventuali difficoltà di un settore con l’espansione el a prosperità degli altri. L’estensione territoriale dell’attività: agire su aree sempre più vaste con un numero elevato di sportelli, sviluppando una collaborazione con altre imprese che esercitano il credito. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Norme tecniche di gestione bancaria La redditività La banca deve controllare continuamente l’andamento economico della gestione al fine di ottenere una redditività soddisfacente, effettiva e non solo formale. Il reddito della gestione bancaria scaturisce, come in ogni impresa, dalla contrapposizione tra ricavi e costi di competenza dell’esercizio. I costi sono rappresentati dagli interessi passivi pagati sulle operazioni di raccolta e da tutte le spese di gestione. I ricavi sono costituiti dagli interessi attivi sulle operazioni di impiego fondi, dagli utili sulle operazioni in strumenti finanziari e in valute estere nonché dalle commissioni e dai proventi accessori sulle prestazioni di servizi alla clientela. Lo svolgersi della gestione bancaria richiede inoltre un’assoluta fiducia da parte del pubblico. Per questo motivo la legge prevede dure sanzioni penali per il reato di aggiottaggio bancario. Commette tale reato chi divulga notizie false, esagerate o tendenziose riguardanti banche o gruppi bancari, atte a turbare i mercati finanziari o a indurre il panico nei depositanti. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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I rischi nell’attività bancaria L’esposizione al rischio è inevitabile in qualsiasi attività d’impresa; anche l’esercizio del credito è soggetto al rischio d’impresa, cioè alla possibilità di subire perdite. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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I rischi nell’attività bancaria Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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I rischi nell’attività bancaria Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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I rischi nell’attività bancaria Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Le operazioni bancarie Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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Bibliografia Astolfi, Barale & Ricci “Entriamo in azienda 3 Imprese bancarie e aziende di erogazione” Tomo 2 Edizioni Tramontana Milano 2005 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze


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