La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

SISTEMA CUP: situazione attuale e sviluppo dei rapporti con i principali sistemi di monitoraggio PARTE B SISTEMA CUP G17H03000130001 MILANO, 3 MAGGIO 2006.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "SISTEMA CUP: situazione attuale e sviluppo dei rapporti con i principali sistemi di monitoraggio PARTE B SISTEMA CUP G17H03000130001 MILANO, 3 MAGGIO 2006."— Transcript della presentazione:

1 SISTEMA CUP: situazione attuale e sviluppo dei rapporti con i principali sistemi di monitoraggio PARTE B SISTEMA CUP G17H03000130001 MILANO, 3 MAGGIO 2006 Ministero dellEconomia e delle Finanze Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Segreteria CIPE

2 PARTE B.1.: I PROGETTI REGISTRATI Il sistema CUP serve per dare unetichetta ai progetti dinvestimento pubblico. La banca dati, basata sui dati inseriti allatto della richiesta del codice, è però anche unutile fonte dinformazioni, che può essere interrogata da ogni utente. La buona qualità dei dati contenuti nellanagrafe progetti del sistema CUP è uno degli obiettivi dellattività di manutenzione curata dalla struttura di supporto CUP.

3 Di seguito sono esposti i risultati di alcune interrogazioni fatte alla banca dati del sistema CUP: tali risultati vanno però letti con due particolari cautele: - linsieme dei progetti registrati costituisce uninformazione interessante, data la dimensione già raggiunta dalla banca dati: e però, questo insieme è appunto solo linsieme dei progetti registrati, e non è oggi noto che proporzione detto insieme costituisca del totale dei progetti che effettivamente interessano quel territorio o quel settore; - nella registrazione dei dati, allatto della richiesta del codice, si compiono degli errori, che rendono imprecisa la risposta che oggi il sistema può fornire.

4 Le interrogazioni, eseguite il 24 aprile scorso, riguardano: - le prime due tutto il territorio nazionale: è presentato il complesso dei progetti registrati per natura e per area interessata; - le seconde due presentano i progetti che interessano il territorio della Regione Lombardia, sia per natura che per settore. Comincia a diventare interessante il confronto, per quanto riguarda i lavori pubblici, fra il contenuto dellanagrafe progetti del sistema CUP e quello delle banche dati degli Osservatori: in questo caso, però, occorre ricordare, fra laltro, che vi sono delle differenze tra i criteri dimpostazione dei due sistemi.

5

6

7

8

9 RAPPORTI CON ALTRI SISTEMI PARTE B.2.: CRITERI DI BASE E STRUMENTAZIONE Letichetta CUP nasce per consentire il dialogo fra le banche dati relative ai progetti dinvestimento pubblico. E obbligatoria per legge, ed è la base del MIP, che ha essenzialmente due vincoli – obiettivo: 1.semplificare lattività amministrativa (il dato è inserito una sola volta nel sistema), 2.essere basato su tecnologie affidabili ma davanguardia. Il sistema CUP deve rispondere a due requisiti fondamentali: 1.garantire il rapporto biunivoco fra codice e progetto dinvestimento, 2.prevedere che la responsabilità della richiesta del codice (e della qualità dei dati di corredo) sia comunque del soggetto che realizza il progetto.

10 Il codice CUP deve essere fornito da una sola struttura (per garantire comunque, insieme alle caratteristiche dellalgoritmo, la biunivocità del rapporto CUP – progetto): in questa logica, però, il sistema ha investito, e si è attrezzato al meglio, per semplificare i compiti degli utenti. Infatti, anche recependo specifiche richieste di altre strutture pubbliche, il sistema CUP prevede oggi, per la richiesta dei codici, le seguenti modalità operative, oltre a quella normale: - concentratori, - modalità di caricamento batch, - web services. Di seguito sono fornite alcune informazioni di base in merito a queste modalità: notizie più complete possono essere rintracciate sul sito del sistema CUP.

11 Concentratori Un soggetto pubblico, dotato di idonea struttura, può operare come concentratore, e cioè chiedere i codici per i progetti di cui è responsabile un altro soggetto, che gli deve però avere dato specifica delega in merito. In questo modo il CIPE ha tenuto conto, in particolare, delle esigenze di quegli Enti che possono non disporre di organizzazioni idonee dal punto di vista informatico, lasciando però a tali Enti la completa responsabilità della richiesta del codice e della qualità dei dati a corredo. In questa logica, il CUP, richiesto da un concentratore, diviene valido solo dopo che il soggetto responsabile del progetto ha formalmente preso visione del codice.

12 Caricamento batch Ove il soggetto che richiede i codici disponga di un sistema informativo (contenente i dati necessari per ottenere il codice), la richiesta dei codici può essere fatta in modo massivo, attraverso un protocollo di colloquio basato su un tracciato standard utilizzando il formato xml. I file trasmessi al sistema CUP sono elaborati con cadenza giornaliera; pertanto, gli esiti sono comunicati allutente il giorno successivo, con la trasmissione di tutti i codici elaborati al sistema informativo del richiedente. Questo sistema può essere utilizzato anche dai concentratori.

13 Web services Il sistema CUP si è dotato di tre web services, di cui uno – richiesta CUP – è finalizzato proprio allottenimento di un codice. Attivato questo servizio, lutente, rimanendo nel sito al quale è collegato – ad esempio quello dellOsservatorio della Regione Lombardia –, potrebbe richiedere direttamente il codice al sistema CUP. Gli altri due web services, lista CUP e ricerca CUP possono essere utilizzati dagli utenti per verificare lesistenza di un codice o acquisire / aggiornare lelenco dei codici, e dei relativi progetti, di un qualche Ente o di un qualche settore. Lobiettivo finale prevede anche che, digitato il codice CUP, lutente ritrovi, nel sistema cui è collegato, i dati di corredo Inseriti allatto della richiesta del CUP stesso.

14 RAPPORTI CON ALTRI SISTEMI PARTE B.3.: OPERATIVITA Rapporti con SIOPE Monit 2000 APQ Osservatori dei Lavori Pubblici

15 SIOPE Come noto, il SIOPE è il sistema finalizzato a raccogliere e fornire i dati relativi ai flussi finanziari della Pubblica Amministrazione, in entrata ed in uscita, in modo estremamente tempestivo ed altrettanto attendibile. Attualmente il SIOPE richiede luso sui mandati informatici dei soli codici gestionali, la cui sperimentazione è in atto ormai da oltre un anno. Conclusa questa fase, è previsto che inizi la fase di sperimentazione dei codici CUP sui suddetti mandati che, peraltro, già oggi prevedono il campo a ciò necessario: alcune Amministrazioni hanno iniziato a registrare anche il CUP sui loro mandati informatici. Questa collaborazione è finalizzata allo studio dei rapporti fra tipo di codice gestionale ed obbligatorietà del CUP sui mandati.

16 APQ e Monit 2000 Anche con i sistemi degli accordi di programma quadro e dei fondi strutturali è in atto da tempo una forma di collaborazione, che è finalizzata anche a semplificare il rapporto di tali sistemi fra di loro e con altri sistemi informativi.

17 Osservatori dei Lavori Pubblici Il rapporto dei sistemi CUP / MIP con gli Osservatori, centrale e regionali, risale alle fasi iniziali di impostazione e poi di progettazione dei due sistemi suddetti: rappresentanti degli Osservatori partecipano anche oggi ai lavori del Gruppo tecnico di coordinamento del sistema CUP. In particolare, i web services di cui è oggi dotato il sistema CUP nascono anche per far fronte alle esigenze di colloquio fra le banche dati degli Osservatori e quella del CUP. Uno dei temi attuali di lavoro è lindividuazione dei criteri e delle modalità di definizione delle tabelle di relazione CUP – CUI. A tal fine particolarmente preziosa è la collaborazione con lOsservatorio della Regione Lombardia, che ha consentito di arrivare ad unanalisi dei rapporti CUP – CUI, di seguito sintetizzata.

18 Per i CUI relativi agli anni 2004, 2005 e 2006 la situazione è la seguente: -3.365 CUI -3.365 CUI sono correttamente collegati a CUP; - nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto è 1 CUP – 1 CUI: in effetti solo in 35 casi ad 1 CUP corrispondono 2 CUI, in 1 caso ad 1 CUP corrispondono 3 CUI, in 3 casi ad 1 CUP corrispondono 5 CUI; - in 69 casi i CUP sono stati scritti male ed è stato possibile correggerli. Va osservato che i collegamenti fra CUP e CUI possono anche riguardare codici relativi ad anni diversi (e cioè CUP di un anno e CUI di anni successivi): questa osservazione va tenuta presente quando si confrontano CUP e CUI su base annua.

19 In 259 casi il rapporto CUP CUI non è corretto: in particolare: - in 219 casi è stato usato un codice "passepartout; - in 14 casi i CUP non risultano esistenti; - in 4 casi è stato indicato come CUP il codice relativo al progetto d'investimento pubblico sistema CUP; - in 22 casi sono stati utilizzati CUP provvisori (che non possono essere collegati a CUI: quindi devono essere trasformati in CUP completi). Infine vi sono 1.914 CUI per i quali non è stato indicato un CUP (1.526, cioè l'80%, sono del 2004 e 388 del 2005). Va ricordato che - escludendo ovviamente la manutenzione ordinaria - tutti i progetti devono avere il CUP senza "soglie" minime. Per la manutenzione ordinaria il CUP è facoltativo.

20


Scaricare ppt "SISTEMA CUP: situazione attuale e sviluppo dei rapporti con i principali sistemi di monitoraggio PARTE B SISTEMA CUP G17H03000130001 MILANO, 3 MAGGIO 2006."

Presentazioni simili


Annunci Google