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Geosfere ISISS COLOMBO TORRE DEL GRECO sez.ass.i.t.t.c

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Presentazione sul tema: "Geosfere ISISS COLOMBO TORRE DEL GRECO sez.ass.i.t.t.c"— Transcript della presentazione:

1 Geosfere ISISS COLOMBO TORRE DEL GRECO sez.ass.i.t.t.c
anno scolastico 2011/2012

2 LE GEOSFERe Atmosfera Idrosfera Litosfera

3 ATMOSFERA SCHEMA DI PRESENTAZIONE LA STRUTTURA L’EFFETTO SERRA
LA COMPOSIZIONE LE CARATTERISTICHE DELLA TROPOSFERA IL TEMPO METEOROLOGICO IL CLIMA LA STRUTTURA L’EFFETTO SERRA

4 L’ ATMOSFERA È COMPOSTO DA:
AZOTO 78% OSSIGENO 21% ALTRI GAS 1%

5 GLI STRATI DELL’ATMOSFERA
TROPOSFERA STRATOSFERA OZONOSFERA MESOSFERA TERMOSFERA ESOSFERA MAGNETOSFERA

6 EFFETTO SERRA È causato dall’ anidride carbonica che,impedendo la dispersione dei raggi infrarossi,provoca un surriscaldamento della superficie terrestre

7 LE CARATTERISTICHE DELLA TROPOSFERA
Per conoscere le caratteristiche della troposfera, che sarebbe lo strato più vicino a noi, dobbiamo misurare la temperatura, la pressione,l’umidità dell’aria, la velocità e la direzione dei venti. TEMPERATURA …………………………………….. . PRESSIONE …………………………………………... . UMIDITA’ DELL’ARIA …………………………….. . VELOCITA’ E DIREZIONE DEL VENTO ……… .

8 TEMPERATURA La temperatura si misura con il termometro che sfrutta le caratteristiche del mercurio. Per misurare la temperatura dell’aria senza falsare i valori, si ricorre per questo alla capannina meteorologica, un contenitore in legno che ha tutte le caratteristiche che fanno si che la temperatura sia il più possibile uguale a quella dell’aria. Anche se per conoscere i valori esterni si usa il termometro a minima e a massima.

9 PRESSIONE Per misurare la pressione si fa uso dei barometri che possono essere metallici o a mercurio ed entrambi si basano su principi diversi. L’unità di misura è il bar. Nelle zone della troposfera la pressione può essere bassa se inferiore a 1 atm, chiamate cicloni, in cui c’è una grandissima instabilità atmosferica. E zone di alta pressione se supera un atm, chiamate anticicloni, in cui il tempo è stabile. Il bel tempo del Mediterraneo è determinato da 2 anticicloni: anticiclone delle Azzorre e anticiclone sahariano. I cicloni invece sono: tempeste, tifoni in Asia, uragani in America Centrale e tornado.

10 UMIDITA’ DELL’ARIA L’umidità può essere di due tipi: umidità assoluta è la quantità di vapore, espressa in grammi, contenuta in un metro cubo di aria a una certa profondità; umidità relativa è il rapporto tra l’umidità assoluta e il limite di saturazione, cioè la quantità di vapore che il volume d’aria potrebbe contenere alla stessa temperatura in condizioni di saturazione. L’umidità si misura con l’igrometro.

11 VELOCITA’ E DIREZIONE DEL VENTO
I venti, che sono dei fenomeni causati dalla variazione della pressione ai diversi livelli della troposfera, possono essere costanti come alisei, venti occidentali, venti polari quando soffiano sempre dalle zone di alta pressione; periodici come i monsoni che si presentano con regolarità in alcuni periodi dell’anno; locali che soffiano su aree ristrette di territorio e sono generati da modeste variazioni di pressione. Dei venti possiamo misurare la direzione,con l’anemoscopio, e la velocità, con l’anemometro.

12 IL CLIMA Il clima è l’insieme delle condizioni meteorologiche che si verificano mediamente in una località, rilevate per periodi di tempi prolungati. La conoscenza dei climi permette di capire meglio il complesso funzionamento del sistema Terra; lo studio dei climi del passato consente poi di fare previsioni sulle future condizioni ambientali del pianeta. Il clima è definito da elementi e fattori climatici. I primi sono: temperatura dell’aria, umidità, venti e pressione atmosferica, gli stessi che definiscono il tempo meteorologico. I fattori climatici sono: latitudine, altitudine, distribuzione delle terre e dei mari, disposizione e andamento delle catene montuose, manto vegetale. I climi sono divisi secondo la classificazione di Koppen in 5 classi:A-climi tropicali e umidi; B-climi aridi; C-climi temperati e caldi; D- climi temperati e freddi; E-climi polari e nivali. Il clima italiano può essere vario per motivi diversi: Il territorio italiano si estende in prevalenza nel senso della longitudine ed è per la maggior parte circondato dal mare; La presenza di alpino a nord, che si estende da ovest verso est, e la catena degli Appennini che attraversa la penisola da nord a sud, produce un netto distacco dai climi dell’Europa continentale e una differenza fra le coste orientali e quelle occidentali. Il clima della regione alpina rientra nella classe E(tipo alta montagna); il clima della regione padana rientra nella classe C (tipo temperato fresco); il clima della regione appennina rientra nella classe C (tipo temperato fresco); e il clima delle regioni costiere rientra nella classe C ( tipo mediterraneo).

13 IL TEMPO METEOROLOGICO
Tutti questi fenomeni insieme, pioggia, vento, umidità, pressione e temperatura, formano il tempo meteorologico che si riferisce proprio alla variazione di questi fenomeni. La rilevazione di tali variazioni e la valutazione del loro andamento e dei loro effetti formano una previsione del tempo. Le previsioni sono fatte dalle stazioni meteorologiche distribuite sulla Terra che sono collegate in rete per lo scambio continuo di dati sulle condizioni atmosferiche nelle diverse aree del pianeta. Oltre il rilevamento da terra, compiuto ogni 3-6 giorni, oggi è possibile osservare i movimenti dell’atmosfera dall’alto grazie ai satelliti che inviano immagini riguardanti il movimento dei fronti, cioè delle masse d’aria, fradde e calde, che producono nuvolosità e precipitazioni nelle regioni sulle quali passano. La formazione delle nuvole è dovuta alla condensazione delvapore acque presente nell’aria. Le nuvole possono avere diverse forme che dipendono dai movimenti delle correnti d’aria presenti nella troposfera.Le correnti possono essere: ascesionali ed orizzontali.Le precipitazioni invece, sono dei trasferimenti dell’acqua al suolo. Però, per far sì che ciò accada, è necessario che nella nuvola ci sia prsente una certa quantità di particelle di pulviscolo atmosferico, che funzionano come nuclei di aggregazione intorno ai quali le goccioline si uniscono e crescono di dimensioni. In base alle condizioni di temperatura dell’aria le precipitazioni possono essere sotto forma di pioggia, neve e grandine.

14 Caratteristiche dell’acqua
IDROSFERA IDROSFERA Caratteristiche dell’acqua Acqua Salata e dolce SALINITA’ CICLO DELL’ACQUA SOTTERRANEI GHIACCIAI

15 Caratteristiche dell’acqua
L’idrosfera è formata da tuttte le acque dolci e salate allo stato solido, liquido e gassoso. Tutta l’acqua presente in superficie terrestre ne ricopre il 70% e si divide in 97% di acqua salata e in 3% di acqua dolce della quale possiamo utilizzare solo il 0.3% (30 %) perché il resto si trova nei sotterranei o nei ghiacciai.L’acqua esistein tutto l’Universo, ma nel Sistema Solare è così abbondante solo sulla Terra, infatti la vita sulla Terra è possibile solo grazie a essa che costituisce il 65% di un essere umano e persino 95% di una medusa.L’acqua, di cui formula chimica è H2O, è formata da 2 atomi d’idrogeno e un atomo di ossiggeno tenuti insieme da un legame chiamato covalente.L’acqua è una molecola polare è per questo ha 3 caratteristiche:è un buon solvente; ha una bassa tensione superficiale; rimane unita perché ha una forte coasione. Ache le molecole dell’acqua si legano tra di loro grazie però a un altro legame chiamato legame a idrogeno.

16 L’acqua salata e l’acqua dolce
SISTEMA L’’acqua si divide in quella dolce e quella salata. Di tutta l’acqua dolce noi possiamo usare solo il 30%,cioè quella parte che si trova nei torrenti,nei fiumi, nei laghi, negli stagni e nelle paludi, invece quella salata si trova nei mari e negli oceani. Tutte queste acque formano un sistema, perché interagiscono tra di loro. Questo dipende anche dal ciclo dell’acqua.

17 Torrenti I torrenti sono uno dei corsi d’acqua nei quali quest’ultima è interminabile e la portata di un torrente, cioè il volume d’acqua che passa attraverso una sezione dell’alveo nell’unità di tempo è molto variabile e dipende dalle precipitazioni e dall’andamento stagionale.

18 FIUMI I fiumi sono uno dei 2 corsi d’acqua che contengono l’acqua tutto l’anno alimentati a loro volta da corsi d’acqua minori che costituiscono i loro tributari o affluenti. La portata di un fiume è piuttosto stabile anche se dipende dal clima delle regioni che attraversa. Le variazioni della portata d’acqua nel corso di un anno determinano il regime del fiume. I fiumi hanno una vita che si divide in diverse fasi: Fase giovanile, durante la quale il fiume scorre in un alveo(il canale in cui scorre il fiume) stretto e irregolare con una pendenza elevata fino ad arrivare alla pianura. Una volta raggiunta la pianura, il fiume entra nella fase di maturità durante la quale si ingrandisce la sua portata e le sue acque scorrono in un alveo più ampio. In prossimità del mare, la pendenza diminuisce ulteriormenre e il fiume entra nalla fase di vecchiaia, rallentando il suo corso. La riduzione dell’energia delle acque fa sì che la maggiorparte dei detriti trasportati dalle acque sia depositata dando vita anche ai meadri(ampie curve). La vita di un fiume termina quando le sue acque sfociano nel mare. La foce può essere di 2 tipi: Foci a estuario, con mari aperti; Foci a delta, con mari chiusi;

19 LAGHI Poi l’acqua oltre a scorrere, può anche accumuarsi nelle depressioni della supeficie terrestre formando laghi. Il fiume che alimenta il lago si chiama immisario dal quale fuoriesce come emissario. Con il passare del tempo la cavità ocuupata dal lago si riempie di frammenti rocciosi trasportati dal fiume formando una palude che seccandosi forma un area pianeggiante dal terreno molto fertile. I laghi si distinguono in diversi tipi a seconda dell’origine della cavità in cui si accumulano le acque: I laghi di origine glaciale, I laghi di origine vulvanica; I laghi di origine tettonica; Laghi di sbarramento che possono essere naturali o artificiali;

20 STAGNI E PALUDI Oltre ai laghi esistono anche vaste zone umide dove il suolo rimane coperto da uno strato d’acqua che vi ristagna in alcune stagioni oppure per tutto l’anno. Se coperte dalle acque solo temporaneamente, prendono il nome di acquatrini e sono stagni quando alimentate dalle acque di precipitazione, o paludi quando alimentati dalle acque sotterranee.

21 MARI ED OCEANI I mari e gli oceani sono formati tutti da acque salate che possono essere costiere (mari) oppure possono separare i continenti ( oceani ).

22 SALINITA’ I vari nomi del sale:
La salinità e la quantità di sali disciolti in un litro di acqua. La salinità viene espressa in grammi per litro oppure milligrammi per kilogrammo. La salinità media delle acque è di circa 35 g/L. I sali più abbondanti nelle acque marine sono i cloruri, il più importante dei quali è il cloruro di sodio, il comune sale da cucina. I vari nomi del sale: Cloruro di sodio (NaCl) , cloruro di magnesio (MgCl2), solfato di magnesio (MgSO4), solfato di calcio (CaSO4), solfato di potassio (K2SO4), carbonato di calcio (CaCO3), bromuro di magnesio (MgBr2) CONTENUTO SALINO: 35‰ MEDIO 37‰ TROPICI 34‰ EQUATORE 5‰ MARI FREDDI

23 CICLO DELL’ACQUA L’acqua presente sulla superficie terrestre evapora e raggiunge l’atmosfera, dove si condensa formando le nuvole, dopodichè cade nuovamente sulla Terra sotto forma di: pioggia, grandine o neve. Una volta caduta l’H2O segue diversi percorsi. Se cade in mare evapora nuovamente se invece cade sul continente penetra nel terreno fino alle acque sotterranee, finché non riaffiora nei fiumi o nelle sorgenti. La parte che non si infiltra evapora o viene assorbita dagli alberi.

24 SOTERRANEI I sotterranei possono essere di 2 tipi:
Falde freatiche formate dagli acquiferi a pelo libero che sono delimitati da uno strato di rocce impermeabili solo nella parte inferiore. Le falde freatiche sono alimentate dalle acque di superficie come laghi, fiumi e zone umide. Per attigere le acque dalle faldefreatiche non occorre scavare pozzi profondi: i pozzi freatici infatti arrivano al massimo a qualche decina di metri sotto terra; Falde artesiane che si trovano a maggiore profondità, e sono alimentate solo nei punti in cui l’acqua raggiunge la superficie. Queste sono delimitate da strati impermeabili sia sopra che sotto e sono costituite da acquiferi confinati. L’acqua dei pozzi artesiani è mogliore di quella dei pozzi freatici perché l’infiltrazione attraverso gli strati rocciosi la depura da sostanze inquinanti. I pozzi artesiani, poi, sono molto più profondi dai quali l’acqua deve essere pompata. Le acque dei sotterranei si dividono in 2 tipi: Acque minerali, ricche di Sali minerali e di gas. Acque termali, hanno temperature comprese fra i 20°C e i 100° C e sono ricchissimi di sali e di gas e possono essere utilizzati per riscaldare abitazioni, produrre energia, estrarre sostanze utili e per curare diverse malattie, come avviene nei centri termali. qua in vapore che viene eruttato con violenza in superficie.

25 GHIACCIAI I ghiacciai, invece, sono masse di ghiaccio di grande spessore che si trovano nei posti in cui le temperature si mantengono sempre basse. Un ghiacciaio si divide in 2 parti: bacino collettore, la zona dove si accumula la neve che lo alimenta e che spesso ha la forma di un ferro di cavallo aperto verso la valle; bacino ablatore, che comprende la parte che si estende sotto il limite delle nevi perenni; I ghiacciai possono essere di 2 tipi: Ghiacciai continentali a calotta, che coprono grandi estensioni di terre emerse come quelli dell’Antartide e della Groenlandia che possono raggiungere i 2000 m di spessore. Quando questi raggiungono il mare a causa delle correnti e delle maree, possono distaccarsi dando vita agli iceberg che galleggiano sui mari polari e di cui la parte immersa è il triplo di quella emersa. Nelle regioni artiche, dove non ci sono terre emerse, ma solo mare e arcipelaghi, gli strati superficiali delle acque marine ghiacciano formando la banchisa che può frantumarsi in blocchi di varie dimensioni , a causa dei movimenti del mare, formano il pack. Ghiacciai montani, diversi per forma e dimensioni dai ghiacciai continentali. I ghiacciai hanno una zona di alimentazione generalmente situata i n un circo glaciale da cui si dipartono le lingue glaciali veri e propri. I fiumi di ghiaccio che scorrono sul fondo delle valli e terminando con un fronte glaciale che può avanzare o arretrare a seconda del clima. Il ghiaccio non sempre riesce amodellarsi sulle irregolarità delle rocce che formano il pendio della montagna, e si fessura formando enormi crepacci. Quando il ghiaccio fonde possono formarsi anche grandi accumuli di frammenti rocciosi chiamati morene, che si deposita intorno alle lingue glaciali.

26 LITOSFERA LITOSFERA FORZE ENDOGENE FORZE ESOGENE PLACCHE LITOSFERICHE

27 FORZE ENDOGENE Forze endogene, che sono quelle interne che fanno muovere le placche, provocano i terremoti, le eruzioni dei vulcani, le formazioni di rilievi ecc;

28 Forze esogene Forze esogene, che sono quelle esterne come gli agenti atmosferici, gli esseri viventi ecc;

29 PLACCHE LITOSFERICHE La litosfera non è un guscio tutto intero, ma è divisa in tante porzioni chiamate placche litosferiche che sono in lento e continuo movimento grazie alle forze che agiscono sulla litosfera.

30 LIKAR ARTUR 1° C Presentato da:


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