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Qualità delle cure per il paziente immigrato

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Presentazione sul tema: "Qualità delle cure per il paziente immigrato"— Transcript della presentazione:

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2 Qualità delle cure per il paziente immigrato
Dr. Alberto Ferrando CON I CONTRIBUTI DELLA DOTT.SSA CASAMASSIMA Pres. Fed. Reg. Ordini dei Medici Pediatra di famiglia Seg. Soc. It. Alcologia ligure Prof a contratto in Pediatria amb.; Vice Presidente APEL ; Vice Presidente della sez.ligure SIP Coordinatore GARANTI INFANZIA UNICEF …………………………………………

3 “i sistemi e i servizi sanitari si concentrano principalmente sulle malattie piuttosto che concentrarsi sulla persona nel suo complesso, il cui corpo e mente sono legati, che bisogna trattare con dignità e rispetto” e che, per ovviare a tale limite, “i servizi e i sistemi sanitari devono adottare un approccio maggiormente olistico e che ponga le persone al centro”.

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5 Congresso di Genova

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7 ALCUNI ESEMPI DI INTEGRAZIONE
Tra Istituzioni, professionisti e cittadini: presentazione negli 8 Municipi della città di Genova: 8 Municipi, 6 distretti sanitari

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13 COMPONENTI DELLA QUALITA’ DELLE CURE
Prof. Andrea Gardini Efficacia Efficienza Appropriatezza Sicurezza Accettabilità Accessibilità Partecipazione Soddisfazione Comunicazione interna Comunicazione esterna Sostenibilità Indicatori

14 Set di indicatori utilizzati per studi su Immigrati
Proposta di 36 indicatori (a loro volta suddivisi in sottocategorie) per un profilo articolato in vari capitoli: ricovero ospedaliero salute materno infantile parti e gravidanze gravidanze interrotte condizioni del neonato infortuni sul lavoro malattie infettive mortalità

15 In questa relazione affronterò alcuni aspetti:
Deontologia Epidemiologia quantitativa Epidemiologia geografica Aspetti culturali e scientifici degli immigrati Epidemiologia delle malattie dei paesi di origine Epidemiologia delle malattie acquisite

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17 COMMISSIONE ORDINISTICA

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19 Codice di DEONTOLOGIA MEDICA
Dott. Alberto Ferrando Vice Pres. Ordine dei Medici della Provincia di Genova Pres. Fed. Reg. Ordini dei Medici della Liguria

20 Il Codice Deontologico va considerato un:
PRESIDIO DI GARANZIA PER: Medici Cittadini Istituzioni (Esigenze sia del singolo che del sistema pubblico)

21 GIURAMENTO PROFESSIONALE
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona; di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico; di promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina; di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione; di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico; di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente; di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.

22 di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;

23 "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale
COSTITUZIONE ITALIANA Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. TITOLO II DOVERI GENERALI DEL MEDICO - CAP. I Libertà, indipendenza e dignità della professione Art. 3 Doveri del medico - Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nell'accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona. Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia"

24 Capo IV Informazione e consenso 1 - l’informazione (artt 33-35)
Questo capo (art ) attiene al problema della COMUNICAZIONE E’ fondamentale “ capire se il paziente (o il parente) capisce quello che gli si dice”. E’ fondamentale rispettare la volontà del paziente in merito all’informazione a terzi, fossero anche parenti stretti. E’ fondamentale la modalità espressa in parola ma anche l’atteggiamento e la disponibilità con cui si comunica

25 CAPO IV Informazione e consenso Art. 33 - Informazione al cittadino –
Il medico deve fornire al paziente la più idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate. Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima partecipazione alle scelte decisionali e l’adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche.

26 Collega di Genova Sampierdarena
ESEMPIO PRATICO: Collega di Genova Sampierdarena Iscrizioni 1050 di cui 210 temporanee (2 anni fa erano 470, molti hanno avuto la Carta di Soggiorno)

27 Non posso permettermi  neppure il più banale consiglio telefonico,perchè spesso non riesco neppure a capire con chi sto parlando Non posso aiutarmi con la gestualità ,perchè sai meglio di me che i gesti non hanno lo stesso significato per tutte le popolazioni ( es.il movimento della testa che per noi significa assentire, per gli albanesi e altri popoli slavi  significa negare e viceversa) - Ogni prescrizione dei farmaci e le spiegazioni dell'alimentazione devo scriverle in stampatello con cararatteri cubitali e spiegarle almeno due volte e farle ripetere per poi spesso rendermi conto che non sono riuscita a farmi capire

28 APPARE FONDAMENTALE “COME LO DICI” E NON “COSA DICI”
Aspetto verbale (parole e frasi): 7% Aspetto vocale (timbro, tono, ritmo): 38%. Movimenti del corpo (espressioni del viso in particolare, ma non solamente): 55% APPARE FONDAMENTALE “COME LO DICI” E NON “COSA DICI” Albert Mehrabian

29 I SEGNALI NON VERBALI I gesti, gli atteggiamenti, i comportamenti favoriscono o, talvolta, ostacolano la comunicazione. Il linguaggio non verbale spesso viene utilizzato come “codice di controllo” della comunicazione verbale.

30 La prossemica Fattori che influenzano le zone spaziali:
Cultura e razza: Europa meridionale e Giappone zona intima 25 cm. Australia e Europa del Nord superiore Aree rurali e metropolitane: zona spaziale aumentata nelle zone rurali - Sesso (donne vicino a donne)

31 Anche la comunicazione non verbale si apprende: differenze culturali
Alcuni esempi: Espressioni del viso: i giapponesi le controllano, ad esempio usano la risata per nascondere rabbia o dolore I popoli mediterranei manifestano più liberamente le emozioni. Distanza: i popoli nordici parlano a distanza maggiore rispetto agli altri. Sguardo: due arabi che conversano si guardano di più rispetto a due inglesi o due americani. Contatto: gli arabi ( e in parte gli italiani e altri popoli mediterranei) si toccano mentre discutono.

32 Differenti significati dei gesti:
Ok per un occidentale Soldi per un giapponese Zero per un francese Insulto per turchi e brasiliani

33 Differenti significati dei gesti:
Richiesta di un passaggio Ok Insulto Va a quel paese

34 Due (USA) Vittoria (Germania) Pace (Francia) Va a quel paese (GB, Australia, Nuova Zelanda, Malta)

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37 “I più luridi e miserabili mai visti" Una immagine celebre della grande emigrazione italiana.
Per sapere com'erano accolti in America basta rileggere il New York Times del : "Tra i passeggeri di terza classe (..) c'erano ieri 200 italiani, che il sovrintendente Jackson definì la parte più lurida e miserabile di esseri umani mai sbarcati a Castle Garden"

38 Ammonticchiati come giumenti Nel disegno di Beltrame sulla "Domenica" del Corriere dell' , la partenza da Genova di contadini che De Amicis descrisse "ammonticchiati come giumenti" Fonte: "La Domenica del Corriere"

39 comunicazione con le mamme arabe e albanesi, perchè anche se sono in Italia da molto tempo, parlano poco e male l'italiano per cui chiedono di essere ricevute dopo le 19,per essere accompagnate dai padri che parlano meglio l'italiano (o vanno al PS)

40 Con i cinesi parlo, se possibile, direttamente con i bambini, perchè se vanno all'asilo o a scuola parlano meglio dei genitori e fanno da   interpreti (cercando di non pensare  alle possibili conseguenze medico-legali!!!)

41 - La comunità ecuadoriana è
la più numerosa 1) le babymamme e i babypapà (l'ultima babymamma è stata mia assistita ora è ricomparsa con un  bambino avuto da un ragazzino di 16 anni, anche lui ecuadoriano,che apparentemente dimostra neppure 12 anni) 2) l'abbandono scolastico (la madre lavora tutto il giorno,il padre spesso non esiste e i ragazzini di 11-12  si autogestiscono 3) “Stili” educativi

42 la circoncisione casalinga eseguita sul tavolo della cucina da un'amica della mamma o come nell'ultimo caso di pochi giorni fa da un connazionale cercato dal padre e che la madre  neppure conosceva

43 Circoncisione fatta in casa: un bimbo muore dissanguato – Treviso -20/06/08
Un bimbo di due mesi è morto a Treviso per un’emorragia causata da una circoncisione. Il bambino è giunto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso già privo di vita. La circoncisione era stata praticata mercoledì sera in casa, da una donna straniera di 43 anni, molto conosciuta proprio per l’esecuzione di circoncisioni su neonati. Il bimbo è figlio di una coppia nigeriana, immigrati regolari, che vive a Visnabello di Spresiano.

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45 Circonciso in casa Muore un bambino a Bari
Morto dopo la circoncisione. Il secondo caso in poche settimane. Dopo il bambino di Treviso la stessa sorte è toccata a un neonato di Bari. L’intervento voluto dalla madre nigeriana eseguito in casa, in clandestinità e con attrezzi di fortuna è andato male. A nulla è servita la corsa in ospedale. L’emorragia è stata più veloce. Il connazionale della madre è ora irreperibile, mentre la donna è stata denunciata. In Italia la circoncisione - rimozione chirurgica della pelle del prepuzio che ricopre il glande e in genere anche di parte o di tutto il frenulo (frenulectomia) - non è tra le prestazioni coperte dal servizio sanitario se non per motivi di salute, in presenza di infezioni o malformazioni. Non era questo il caso dei due bambini per i quali l’asportazione del prepuzio rappresenta un rituale di passaggio all’età adulta e al tempo stesso un simbolo con una forte valenza religiosa. Non a caso attualmente viene praticato nel mondo soprattutto dei fedeli di religione ebraica e musulmana e da qualche popolazione dell’Oceania. Toscana, Liguria e Piemonte stanno hanno già adeguato la legislazione sanitaria per riconoscere questo tipo di prestazioni, anche per motivi religiosi. Nel nostro paese sono circa 27 mila le persone che ogni anno si sottopongono alla circoncisione, ma i dati sono sicuramente incompleti poiché è impossibile stimare quanti vengano fatti in modo clandestino. Sul bambino di Bari l’intervento era stato malamente eseguito utilizzando un bisturi artigianale e olio di cocco. (16/07/2008)

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50 23 luglio 2008

51 Popolazione straniera in Italia (ISTAT)
Al 1 gennaio 2011: persone, pari al 7,5% circa il 90% proviene da Paesi a forte pressione migratoria (PFPM) in più rispetto al 1 gen 2010: in gran parte per nuova immigrazione nati in Italia nel 2010 da genitori stranieri (13,9% del totale dei nati)

52 Minori I minori sono quasi un milione
Più di uno su otto dei residenti stranieri è di seconda generazione ( persone), per lo più bambini e ragazzi nati in Italia, nei confronti dei quali l’aggettivo “straniero” è del tutto inappropriato (ius sanguinis)

53 La presenza di stranieri in Liguria - 3
Popolazione straniera residente al 1/01/2007 ISTAT Emilio Di Maria – 21 aprile 2012 Chi sono i pazienti stranieri? Finalità della Medicina delle migrazioni

54 La presenza di stranieri in Italia - 5
Fonte: ISTAT Emilio Di Maria – 21 aprile 2012 Chi sono i pazienti stranieri? Finalità della Medicina delle migrazioni

55 La presenza di stranieri in Liguria - 4
Fonte: ARS Liguria Emilio Di Maria – 21 aprile 2012 Chi sono i pazienti stranieri? Finalità della Medicina delle migrazioni

56 La presenza di stranieri in Liguria
Fonte: ISTAT Emilio Di Maria – 21 aprile 2012 Chi sono i pazienti stranieri? Finalità della Medicina delle migrazioni

57 In Liguria In Liguria i primi tre paesi di provenienza sono:
Per gli uomini: Albania Ecuador Marocco Per le donne: Ecuador Albania Romania

58 1  Spagna             19 Iraq              27 Marocco                   41 Cile
 2  Portogallo         20 Pakistan        28 Tunisia                    42 Perù  3  Germania          21 Sri Lanka      29 Algeria                    43 Ecuador  4  Olanda              22 Bangladesh   30 Egitto                     44  Colombia  5  Bosnia               23 India             31 Capo Verde            45 Argentina  6  Slovenia            24 Cina              32 Ghana                    46 San Salvador  7  Serbia               25 Filippine        33 Nigeria                   47 Santo Domingo  8  Croazia             26 Cambogia      34 Liberia                   48 Cuba  9  Albania                                       35 Camerun                49 Honduras 10 Bulgaria                                      36 Costa D'Avorio       50 Messico 11 Romania                                     37 Senegal                 51 Canada 12 Polonia                                       38  Gambia 13 Russia                                        39  Gabon 14 Ucraina                                      40  Mali 15 Moldavia 16 Bielorussia 17 Lituania 18 Lettonia

59 Il livello di istruzione
Dati Passi 60% alto livello di istruzione (45% diploma; 15% laurea) 40% basso livello di istruzione (8% nessun titolo o elementare; 32% media inferiore) Percentuali simili a quelle della popolazione italiana

60 Il trend L’ Italia si caratterizza nell’intero contesto mondiale come il Paese a più alto tasso di crescita dell’immigrazione Il dinamismo della popolazione straniera è da ricondurre alla domanda di occupazione del nostro Paese e all’evoluzione demografica Influiscono in misura veramente minima le poche decine di migliaia di sbarchi, pari a meno dell’1% della presenza regolare alla fine del 2008

61 Effetto migrante sano L’immigrato che arriva per lavorare in Italia ha un patrimonio di salute pressocché integro Determinanti del profilo di salute successivo: esposizione nel paese di provenienza percorso migratorio capacità di accoglienza e condizioni di vita nel Paese di arrivo accesso ai servizi sanitari

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66 Medicina di base Ruolo in parte svolto da ambulatori gestiti dal volontariato e dal privato sociale e anche da ambulatori pubblici Problema della confrontabilità dei dati Profilo non dissimile da quello dei cittadini italiani Limitata anche l’incidenza di patologie infettive, per la maggior parte di tipo nostrano (del tutto occasionale il riscontro di quelle esotiche di importazione) Percentuale rilevante di “sintomi e stati morbosi mal definiti”: difficoltà comunicative, vioncoli economici

67 Ricoveri ospedalieri I dati ricavabili dalle SDO non evidenziano specifiche criticità per la maggior parte dei DRG Si evidenziano problemi in merito a: i traumatismi negli uomini: elevato numero di incidenti sul lavoro un maggior rischio per le malattie infettive, seppur con tassi bassi: ruolo di fragilità sociale, promiscuità abitativa, scarsa igiene, poche opportunità per la prevenzione, difficoltà di accesso ai servizi

68 Malattie infettive Complessivamente le malattie infettive non sembrano essere un problema di salute rilevante per la popolazione immigrata Esistono alcuni problemi specifici che meriterebbero di essere approfonditi e per i quali dovrebbero essere predisposti piani per interventi di prevenzine e trattamento: the big three: HIV, tubercolosi, malaria malattie sessualmente trasmesse alcune malattie parassitarie: es. malattia di Chagas malattie prevenibili con vaccinazione

69 Qui puoi morire perche' i medici sbagliano ma non perche' sei troppo povero
Pena Arce Maria Daniela

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71 Seventy percent of our clinic patients have no health insurance, and they are all frighteningly vulnerable; their care is erratic, they are disqualified from receiving certain preventive and screening measures, and their lack of resources prevents them from participating in the medical system.

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73 Con la sanità non si risolve nessun problema delle persone se non si pensa assieme:
dove si vuol arrivare. Poi il che cosa fare. Poi il come farlo, poi che organizzazione ci diamo, poi sperimentiamo poi, se va male cambiamo, se va bene non tocchiamo e facciamo la norma. Oggi va male perchè facciamo l'inverso

74 Congresso di Genova

75 Grazie per l’attenzione

76 Glossario Stranieri Hanno cittadinanza non italiana, provengono da Paesi UE o extra UE a Sviluppo Avanzato (PSA) Immigrati Hanno cittadinanza non italiana, provengono da un paese UE o extra UE a forte pressione migratoria (PFPM) Stranieri e immigrati comunitari (UE) Possono risiedere regolarmente in Italia se hanno un lavoro e sono iscritti all’anagrafe comunale Immigrati regolari Risiedono in Italia con un permesso di soggiorno valido Immigrati Irregolari Avevano un permesso di soggiorno ma è scaduto e non possono rinnovarlo Clandestini Non hanno e non hanno mai avuto un permesso di soggiorno Emilio Di Maria – 21 aprile 2012 Chi sono i pazienti stranieri? Finalità della Medicina delle migrazioni

77 HIV L’incidenza di nuovi casi di infezione da HIV è superiore (da 5 a 8 volte) negli immigrati Questo in parte è dovuto ai casi riscontrati negli immigrati irregolari Uno studio (PRISHMA study group) stima una prevalenza dell’1% in quest’ultimo gruppo e documenta una pratica diffusa del sesso non protetto e una scarsa conoscenza dei metodi di prevenzione In sei casi su dieci l’infezione era stata presumibilmente contratta in Italia

78 Tubercolosi E’ una classica malattia della povertà, correlata alle condizioni igieniche e alla malnutrizione Situazione epidemiologica italiana: bassa incidenza nella popolazione generale concentrazione dei casi in alcuni gruppi a rischio, quali gli immigrati, e in alcune classi di età limitato emergere di ceppi multiresistenti Necessario l’accesso precoce alle cure

79 Malaria La proporzione dei casi nei cittadini stranieri nel 2008 rappresenta il 47% del totale Ma i casi gravi e mortali si concentrano: nei cittadini italiani non immuni, esposti alla malaria in occasione di viaggi nei Paesi endemici nei cosiddetti Visiting Friends and Relatives, cioè immigrati che risiedono da lungo tempo in Italia e si recano nei Paesi di origine

80 Malattia di Chagas persone affette nel nostro Paese, in gran parte di origine boliviana Rischio per trasfusione, trapianto o trasmissione materno.fetale Necessari programmi di screening e trattamento

81 Salute materno-infantile
Tutti gli indicatori di buona performance assistenziale in gravidanza danno risultati peggiori per le STP ed intermedi per le PFPM regolari, rivelando per le immigrate problemi di accesso alle cure Le IVG sono più frequenti nelle STP rispetto alle PFPM e in queste rispetto alle donne italiane

82 Condizioni del neonato
Possono essere rilevate attraverso il confronto di indicatori quali il numero dei sottopeso, il tasso di natimortalità, l’indice di Apgar tra diversi gruppi di popolazione costituiti da neonati figli di STP, di persone provenienti da PFPM e di persone italiane. In alcune regioni (ad esempio l’Emilia Romagna) risultano valori di natimortalità o di indice di Apgar meno buoni per i neonati figli di persone PFPM rispetto ai figli di italiani

83 Dr Gaddo Flego ASL 4 “Chiavarese” Direttore Sanitario
AREE CRITICHE DELL’ASSISTENZA AI MIGRANTI SUL TERRITORIO IL SSR E I MIGRANTI. SPUNTI PER UN’ORGANIZZAZIONE SENSIBILE AL CONTESTO Dr Gaddo Flego ASL 4 “Chiavarese” Direttore Sanitario

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86 I determinanti della salute
Ambiente Patrimonio genetico Cultura e condizioni socio-economiche (comportamenti, stili di vita, attitudini) Assistenza sanitaria (prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione)

87 L’assistenza sanitaria influisce per circa il 20% sugli esiti
Esiti di salute determinanti Ambiente, genetica, cultura e condizioni socio-economiche hanno un ruolo preponderante sulla salute

88 Archibald Cochrane Efficienza, Efficacia, Uguaglianza

89 Diseguaglianze nella salute in Europa
INTENSE REGOLARI CRESCENTI Classe, educazione, casa, risorse economiche, contesto misurano variazioni sociali dello stesso segno Il gradiente è regolare: che sta in posizione più avvantaggiata presenta profili di salute migliori Quasi tutte le voci nosologiche sono bersaglio delle diseguaglianze sociali

90 Come nascono le diseguaglianze nella salute
Differenze genetiche tra le classi: contraddetta dalla “transizione epidemiologica” Assistenza sanitaria: la variabile maggiormente associata alla diseguaglianze è l’accesso ai servizi sanitari Stili di vita = diversa propensione ad adottare comportamenti insalubri Comforting food – stress sociale Blaming the victim Effetto selezione Corso di vita: stratificazione orizzontale e verticale dei vantaggi/svantaggi Contesto: rapporto ecologico.

91 I meccanismi di generazione delle diseguaglianze di salute Giuseppe Costa, Teresa Spadea et al. Diseguaglianze di salute in Italia. Epidemiologia e Prevenzione maggio-giugno 2004

92 CONCLUSIONI I migranti sono più colpiti da alcuni problemi di salute
Un maggiore rischio di povertà ed esclusione sociale contribuisce al peggioramento delle condizioni di salute Rischi multipli espongono a barriere multiple Il grado di protezione garantito da molti Stati è insufficiente La scarsa accessibilità dei servizi ne limita l’utilizzo I richiedenti asilo incontrano ulteriori barriere nell’utilizzo dei servizi I migranti illegali incontrano ulteriori barriere nell’utilizzo dei servizi Le difficoltà burocratiche causano serie restrizioni all’accesso all’assistenza sanitaria La ricerca è carente

93 RACCOMANDAZIONI Migliorare le condizioni materiali e la sicurezza economica dei migranti Garantire servizi più adeguati Migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria per i migranti anziani (soprattutto le donne) Affrontare le barriere che riguardano i richiedenti asilo Affrontare il problema dei centri di accoglienza Ridurre le difficoltà burocratiche Investire in ricerca

94 ACCESSIBILITA’

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96 Gli immigrati illegali in Germania Quality in and Equality of Access to Healthcare Services European Commission – marzo 2008 “Gli immigrati illegali in Germania sono particolarmente colpiti da barriere che riguardano la copertura sanitaria, che tendono ad esacerbare altri tipi di barriere. Sebbene rivolgendosi ai servizi sociali locali abbiano diritto alla stessa tipologia di assistenza dei richiedenti asilo e dei rifugiati, vi sono leggi che in pratica vanificano questo diritto. In particolare gli immigrati possono ricevere nelle strutture pubbliche assistenza sanitaria per problemi di salute acuti o per terapia del dolore, ma rischiano l’espulsione (deportation), poiché i servizi sociali sono obbligati a segnalarli all’ufficio immigrazione. Anche le strutture sanitarie pubbliche hanno l’obbligo di segnalazione. Le strutture private e no-profit non hanno questo obbligo, ma se chiedono un rimborso delle spese sostenute devono fornire i dati identificativi dei pazienti. Inoltre possono essere accusate di favorire l’immigrazione clandestina, cosa che dissuade alcune dall’offrire assistenza”.

97 GOOD PRACTICES

98 MiMi - With Migrants for Migrants, Germany

99 EMPOWERMENT Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il concetto di Empowerment fa riferimento all'accrescimento spirituale, politico, sociale o della forza economica di un individuo o una comunità. Spesso tale concetto fa riferimento allo sviluppo della fiducia nelle proprie capacità. L'empowerment può quindi definirsi come un processo che dal punto di vista di chi lo esperisce, significa "sentire di avere potere" o "sentire di essere in grado di fare".

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102 Il bambino immigrato con stato vaccinale sconosciuto.
GHINELLI Giuseppe - Pediatra S.C. Assistenza Consultoriale ASL3 Genovese

103 Consultori Familiari Pronto soccorso Volontariato Pediatra di Famiglia


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