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Aula 1 Facoltà di Economia - Università degli Studi di Salerno

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Presentazione sul tema: "Aula 1 Facoltà di Economia - Università degli Studi di Salerno"— Transcript della presentazione:

1 Aula 1 Facoltà di Economia - Università degli Studi di Salerno
La PSD e la EMD: nuove dinamiche e opportunità di business nel mercato dei servizi di pagamento Prof. Rosaria Cerrone Associato di economia degli intermediari finanziari Facoltà di Economia 16 Novembre 2010 Aula 1 Facoltà di Economia - Università degli Studi di Salerno

2 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
La PSD e la EMD: nuove dinamiche e opportunità di business nel mercato dei servizi di pagamento AGENDA L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento Il quadro normativo in ambito SEPA: PSD e EMD I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Competizione e cooperazione tra banche e nuovi PSP Qualche riflessione

3  sono soggetti alle stesse regole (legislative, di accesso etc.)
L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento L’integrazione delle infrastrutture finanziarie è uno degli obiettivi di policy basilari per poter sfruttare tutti i vantaggi di un’area integrata e una responsabilità primaria dell’Eurosistema. Nonostante l’introduzione dell’Euro l’area europea è rimasta a lungo altamente frammentata e insufficientemente integrata (servizi di pagamento al dettaglio, security industry) In senso lato un’area è pienamente integrata, con riferimento a un dato insieme di strumenti finanziari o di servizi del SDP, se tutti i potenziali partecipanti ai mercati e gli utenti dei servizi:  sono soggetti alle stesse regole (legislative, di accesso etc.)  possono utilizzare gli stessi servizi all’interno dell’area  sono trattati egualmente sotto l’aspetto economico

4 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Il consolidamento dei SDP è uno strumento chiave per l’integrazione e la razionalizzazione nell’area EU. Il processo si è accentuato negli ultimi anni interessando tutte le componenti del sistema (intermediari, infrastrutture di mercato), Cause: - l’innovazione tecnologica - processo di deregolamentazione finanziaria - l’internazionalizzazione dei mercati dei beni e dei servizi spinta anche dall’introduzione dell’euro

5 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Finalità ricerca di maggiore efficienza nel SDP ampliamento delle quote di mercato contenimento dei costi unitari Modalità - tendenza a superare le configurazioni decentrate su base nazionale - tendenza alla concentrazione delle attività su un numero via via inferiore di grandi operatori (nazionali e non) - delega della gestione dei pagamenti a soggetti specializzati (anche a società di servizi non bancarie) Effetti - sull’efficienza del sistema - sui livelli di concorrenza - sui rischi finanziari e operativi

6 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Il progetto SEPA In risposta ai problemi posti dal basso livello di integrazione nell’area dei pagamenti retail in Europa è stata elaborata la strategia della Single Euro Payments Area (SEPA) • La SEPA è un obiettivo della UE per la creazione di un mercato unico dei pagamenti al dettaglio, all’interno del quale i cittadini/le imprese europei, indipendentemente dalla loro localizzazione, possono effettuare pagamenti in modo semplice e sicuro al costo di quelli domestici

7 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
In sintesi l’offerta di servizi di pagamento in Europa Dir. 2007/64/CE del , attuata dal d.legisl n. 11 Obiettivi Strumenti

8 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
2008 in

9 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento Il quadro normativo in ambito SEPA: PSD e EMD I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Competizione e cooperazione tra banche e nuovi PSP Qualche riflessione

10 SEPA - Single Euro Payments Area
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD SEPA - Single Euro Payments Area SEPA Single Euro Payments Area è un’iniziativa dell’industria bancaria europea di autoregolamentazione di alcuni fondamentali strumenti di pagamento in Euro SEPA Credit Transfer (Bonifico Europeo Unico) SEPA Direct Debit ( Addebito Diretto Unico Europeo) SEPA Card Framework SEPA quindi unifica prodotti di incasso e pagamento unici a livello comunitario, ossia validi in una grande area geografica in cui consumatori, imprese, pubbliche amministrazioni e gli altri operatori economici, indipendentemente dalla loro ubicazione, possano effettuare e ricevere pagamenti, esclusivamente in Euro, all’interno o al di fuori dei confini nazionali, a condizioni, diritti e obblighi certi e uniformi

11 La normativa PSD Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Con il 1° novembre 2009 diventa operativa, in Italia e nell’Unione Europea, la PSD Direttiva sui servizi di pagamento (Direttiva 2007/64/CE) La Direttiva si applica a tutti i servizi di pagamento, retail e corporate, in Euro e nelle altre valute ufficiali degli stati membri, indipendentemente dal valore della transazione e dallo strumento di pagamento adoperato I tre principali obiettivi: sostenere la creazione di un mercato unico europeo, avviata con l’Euro, e l’adozione di norme e strumenti di pagamento comuni (SEPA), abbattendo le attuali barriere legali tra i diversi Stati aumentare la concorrenza tra gli operatori e tra i mercati nazionali dei pagamenti e garantire parità di condizioni stessi diritti e obblighi per le banche e gli utenti dei servizi di pagamento

12 Ambito di applicazione
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD Ambito di applicazione La Direttiva si applica a tutti gli attuali strumenti di pagamento in Euro o nella valuta ufficiale di uno stato membro non appartenente all’area Euro I principali servizi “in ambito” sono: i bonifici, gli addebiti diretti RID e il nuovo servizio SEPA di addebito diretto, i pagamenti con carte , le Ri.Ba. , i MAV, i RAV, i bollettini, i versamenti e i prelevamenti di contante La Direttiva non si applica invece ai pagamenti diretti in contanti fra pagatore e beneficiario, agli assegni, ai titoli cambiari, ai traveller’s cheque, ai vaglia postali cartacei e ai pagamenti collegati all’amministrazione di strumenti finanziari (per es. acquisto/vendita titoli) I principale Prestatori di Servizi di Pagamento sono Banche, Istituti di Moneta Elettronica, Uffici Postali, Banche Centrali Nazionali quando non agiscono come autorità monetarie, Stati Membri quando non operano come autorità pubbliche La Direttiva inoltre riconosce nuovi soggetti, per es. i circuiti della grande distribuzione o gli operatori di telefonia mobile, detti Istituti di Pagamento, che, previa specifica autorizzazione possono erogare servizi di pagamento

13 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD

14 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Chi può erogare i Servizi di Pagamento ?

15 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Chi utilizza i Servizi di Pagamento ?

16 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Si possono Individuare due tipi di Utenti di un Servizio di Pagamento:

17 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
L’utente di un Servizio di Pagamento può operare su un: Che cosa può fare un utente di Servizi di Pagamento (utilizzando un Conto di Pagamento, per il tramite di un Payment Service Provider?

18 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Il Beneficiario od il Pagatore, nei rapporti con il proprio Payment Service Provider, può quindi istruire un: Quali strumenti utilizza l’utente di Servizi di Pagamento nel rapporto dispositivo (o anche solo informativo) con il proprio Payment Service Provider ?

19 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Da un punto di vista contrattualistico, Payment Service User e Payment Service Provider regolano il proprio rapporto (anche futuro) all’interno di un Contratto di Servizi di Pagamento. Più in generale si definisce:

20 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Per quanto concerne gli aspetti più tecnologici, la direttiva si limita a definire:

21 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
In conclusione, stante le definizioni più sopra descritte, si definisce genericamente

22 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
D. Lgs. n. 11 del 27 gennaio 2010 – Attuazione della dir. 2007/64/CE relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno Titolo I – Definizioni e ambito di applicazione Titolo II – Diritti e obblighi delle parti Titolo III – Gli Istituti di pagamento Titolo IV – Trasparenza delle condizioni contrattuali e obblighi informativi Titolo V – Modifiche ala legislazione vigente e norme transitorie Titolo Vi – Esposti e ricorso stragiudiziale

23 Ambito di applicazione del decreto
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD Ambito di applicazione del decreto SERVIZI DI PAGAMENTO (ART. 1): 􀂾Ordini di pagamento (bonifici) 􀂾Addebiti diretti 􀂾Carte di pagamento (di debito e di credito) 􀂾Prelievi e depositi da/su conto di pagamento 􀂾Emissione strumenti di pagamento e convenzionamento merchant 􀂾Rimesse di denaro 􀂾Operazioni attraverso dispositivo di tlco informatico (es. mobile payment) (e-SEPA) N.B.: Titoli II e IV applicabili anche alla moneta elettronica

24 Modifica dell’art. 146 TUB Sorveglianza sul sistema dei pagamenti
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD Sorveglianza sul sistema dei pagamenti Modifica dell’art. 146 TUB La Banca d’Italia esercita la sorveglianza sul sistema dei pagamenti avendo riguardo al suo regolare funzionamento, alla sua affidabilità ed efficienza, nonché alla tutela degli utenti di servizi di pagamento

25 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
La qualità dei servizi di pagamento (principio di base per la vigilanza della Banca d’Italia post PSD)

26 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Efficienza: tempi di esecuzione Tempi certi per il completamento dell’operazione di pagamento (artt. 20 ss.) Efficienza: costi e prezzi Il decreto interviene sulla struttura delle condizioni economiche dell’offerta di servizi di pagamento con l’obiettivo di rendere esplicite le forme di tariffazione

27 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Affidabilità: sicurezza La sicurezza degli strumenti è un elemento necessario per promuovere la fiducia del pubblico e ridurre l’area di utilizzo del contante Ripartizione di responsabilità tra utilizzatori e prestatori di servizi di pagamento Obblighi di diligenza dell’utilizzatore (art. 7) Obblighi a carico del PSP (art. 8) Responsabilità del PSP per operazioni non autorizzate (art. 11) Responsabilità dell’utilizzatore per operazioni non autorizzate (art. 12) Utilizzo corretto dell’identificativo unico (art. 24) Responsabilità per non esecuzione o esecuzione inesatta (art. 25)

28 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Affidabilità: integrità Il decreto di recepimento estende ai nuovi provider i presidi per l’antiricilaggio di cui al d. lgs. 231/2007 (art. 36). L’obiettivo è il superamento di qualsiasi freno alle nuove tecnologie dovuto al rischio di utilizzo per scopi illeciti

29 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Tutela degli utilizzatori Il decreto prevede presidi di tutela in caso di : operazioni non autorizzate (diritti di rettifica) addebiti per importi superiori a quelli attesi (diritti di rimborso) lamentata violazione di diritti (tutela amministrativa con esposti, tutela stragiudiziale, controlli e sanzioni).

30 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
La nuova direttiva sugli istituti di moneta elettronica (dir. 110/2009/CE - EMD, del , concernente l’avvio, l’esercizio e la vigilanza prudenziale degli IMEL) Recepimento: entro aprile 2011

31 Il quadro normativo in ambito SEPA
PSD e EMD Si tratta di una Direttiva che:  aggiorna le regole sull'emissione di moneta elettronica e sulla vigilanza prudenziale di tale attività per sviluppare nuovi servizi e aprire il mercato a nuovi operatori;  stabilisce i requisiti relativi al capitale iniziale, ai fondi propri e agli obblighi di tutela  fissa le norme sull'emissione e sulla rimborsabilità della moneta elettronica, sull'importo massimo memorizzabile sui dispositivi elettronici, nonché sui reclami e sui ricorsi.

32 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Punti di attenzione della nuova EMD Ampliamento della gamma delle attività esercitabili Possibilità di IMEL ibridi Da ente creditizio a intermediario finanziario Nuovi requisiti di accesso al mercato e nuovo regime dei controlli Ampliamento della definizione comprendente qualsiasi strumento di pagamento prepagato, server based e software based Definizione indipendente dalle soluzioni tecnologiche adottate Assimilazione agli strumenti di pagamento anzichè al deposito bancario Nuove regole per la rimborsabilità

33 Una nuova definizione di e-money
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD Una nuova definizione di e-money Con "moneta elettronica", s'intende «qualsiasi valore monetario immagazzinato elettronicamente o magneticamente rappresentato da un credito nei confronti dell'emittente che sia emesso dietro ricevimento di fondi per effettuare operazioni di pagamento ... e accettato da persone fisiche o giuridiche diverse dall'emittente» Questa definizione copre sia la moneta elettronica detenuta su un dispositivo di pagamento sia quella memorizzata a distanza su un server e gestita tramite un conto specifico. Ad esempio, sistemi Geldkarte in Germania, Proton in Belgio, Moneo in Francia e Mondex nel Regno Unito.

34 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
In questa definizione, tuttavia, non rientra il valore monetario immagazzinato in strumenti che possono essere utilizzati per acquistare beni o servizi solo nella sede utilizzata dall’emittente o in base ad un accordo commerciale con l’emittente, all’interno di una rete limitata di prestatori di servizi o per una gamma limitata di beni o servizi. Ad es., le tessere dei punti vendita, di membro, per il carburante e per i mezzi di trasporto pubblici, i buoni pasto e i buoni per servizi di assistenza ai minori e per lavori domestici. La direttiva non si applica nemmeno alle operazioni di pagamento eseguite tramite qualsiasi dispositivo di telecomunicazione, digitale o informatico.

35 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
L’emissione di Moneta Elettronica, non costituisce mai attività di raccolta depositi (come definito dalla Direttiva 2006/48/EC), in quanto utilizzabile unicamente per effettuare pagamenti (di norma di piccolo importo, o micro-pagamenti) in alternativa al contante e non come strumento di risparmio.

36  la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali;
Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD Gli emittenti e la vigilanza prudenziale Categorie di emittenti  gli istituti creditizi, incluse, ai sensi del diritto nazionale, le succursali con sede nella Comunità degli istituti la cui sede principale si trova al di fuori della comunità;  gli istituti di moneta elettronica, incluse le succursali con sede nella Comunità degli istituti la cui sede principale si trova al di fuori della Comunità;  gli uffici postali autorizzati a emettere moneta elettronica a norma del diritto nazionale;  la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali;  gli Stati membri o le rispettive autorità regionali e locali ove agiscano in quanto autorità pubbliche.

37 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Agli istituti di moneta elettronica sono estese le norme in materia di vigilanza prudenziale applicate agli istituti di pagamento (direttiva 2007/64/CE). Presentazione di una domanda di autorizzazione contenente informazioni relative al programma di attività, al piano aziendale comprendente un bilancio prospettico dei primi tre esercizi finanziari, una descrizione dei dispositivi di governo societario e dei meccanismi di controllo interno, una descrizione dell’organizzazione strutturale ed il rispetto di requisiti soggettivi per i soggetti che detengono partecipazioni al capitale, e coloro che svolgono funzioni di amministrazione, gestione e controllo

38 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Per agevolare l'accesso al mercato, la direttiva prevede una riduzione dell'importo del capitale iniziale da detenere al momento dell'autorizzazione da 1 milione di euro a euro I fondi propri, che non potranno essere inferiori al capitale iniziale, saranno calcolati sulla scorta di quanto previsto per gli istituti di pagamento. Per le attività di emissione di moneta elettronica, i fondi propri dovranno essere pari ad almeno il 2% della moneta elettronica media in circolazione. Gli Stati membri, inoltre, dovranno imporre agli istituti di moneta elettronica di tutelare i fondi ricevuti in cambio della moneta elettronica emessa.

39 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Attività supplementari degli istituti di emissione di moneta elettronica Attualmente gli istituti di moneta elettronica non possono svolgere attività diverse dall’emissione di moneta elettronica, mentre gli altri istituti di pagamento possono essere autorizzati a prestare attività commerciali diverse dalla prestazione di servizi di pagamento. Per garantire la parità di trattamento, oltre all'emissione di moneta elettronica, gli istituti di moneta elettronica saranno autorizzati a esercitare taluni servizi contemplati dalla direttiva sui servizi di pagamento. Non potranno però effettuare la raccolta di depositi o altri fondi rimborsabili dal pubblico.

40 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Emissione e rimborsabilità della moneta elettronica Fatte salve le misure transitorie relative agli istituti che hanno avviato la loro attività entro una certa data, gli Stati membri dovranno vietare l'emissione di e-money alle persone fisiche e giuridiche che non sono emittenti di moneta elettronica. Dovranno poi garantire che gli istituti emettano moneta elettronica «al valore nominale dietro ricevimento di fondi» e vietare la concessione di interessi o di qualsiasi altro beneficio legato alla durata di detenzione di moneta elettronica da parte del detentore della stessa.

41 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Gli istituti dovranno rimborsare, su richiesta del detentore, in qualsiasi momento e al valore nominale, il valore monetario della moneta elettronica detenuta. Il contratto tra l'emittente e il detentore di moneta elettronica dovrà inoltre indicare «chiaramente ed esplicitamente» le condizioni del rimborso, «comprese le relative spese», e il detentore dovrà essere informato di tali condizioni prima della sottoscrizione di qualsiasi contratto od offerta.

42 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
il rimborso potrà essere soggetto al pagamento di una commissione «soltanto se previsto dal contratto» e se il rimborso richiesto prima della scadenza del contratto, o se il contratto prevede una data di scadenza e il detentore di moneta elettronica rescinde il contratto prima di tale scadenza, oppure se è richiesto più di un anno dopo la data di scadenza del contratto. Tale commissione, in ogni caso, dovrà essere proporzionata e «commisurata ai costi reali sostenuti dall'emittente». Inoltre, qualora il rimborso sia richiesto prima della data di scadenza del contratto, il detentore di moneta elettronica potrà richiedere una parte o la totalità del valore monetario della moneta elettronica. Se invece il rimborso è richiesto alla data di scadenza del contratto o fino a un anno dopo tale data, dovrà essere restituito il valore monetario totale della moneta elettronica detenuta.

43 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
Ai fini della lotta contro il riciclaggio, è modificata la pertinente direttiva introducendo gli importi massimi di moneta elettronica memorizzabili entro i quali gli Stati membri possono autorizzare a non applicare gli obblighi di adeguata verifica della clientela. Se il dispositivo non è ricaricabile l'importo non dovrà eccedere 250 euro (contro gli attuali 150 euro). Altrimenti, come accade oggi, vige un limite di euro sull'importo totale trattato in un anno civile, salvo il caso in cui un importo pari o superiore a euro sia rimborsato al detentore di moneta elettronica nello stesso anno.

44 Il quadro normativo in ambito SEPA PSD e EMD
La direttiva introduce le procedure di reclamo e di ricorso extragiudiziali per la risoluzione delle controversie tra detentori e emittenti di moneta elettronica. Queste procedure saranno identiche, mutatis mutandis, a quelle previste dalla direttiva sugli istituti di pagamento.

45 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento Il quadro normativo in ambito SEPA: PSD e EMD I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) Scenari emergenti: antomia dei sistemi di pagamento Competizione e coperazione tra banche e nuovi PSP Qualche riflessione

46 I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL)
I nuovi Prestatori servizi di pagamento : gli Istituti di Pagamento Trasformazione dei soggetti iscritti negli artt TUB e che offrono servizi di pagamento Costituzione ex novo come soggetti IBRIDI e non Succursali o libera prestazione di istituti di altri paesi UE

47 I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL)
Ai sensi della PSD l’attività di emissione e gestione di carte di pagamento rientra tra i servizi di pagamento riservati a Banche, IMEL e Istituti di Pagamento Gli IFNB che fino ad oggi hanno emesso o gestito carte di pagamento per continuare a svolgere tale attività dovranno ottenere da Banca d’Italia l’autorizzazione alla prestazione di servizi di pagamento ai sensi dell’art. 114-novies, comma 4, del TUB, da richiedere entro il 31 gennaio 2011. Gli IFNB che vogliano continuare ad emettere e gestire carte di pagamento hanno l’obbligo di costituire un patrimonio destinato per la prestazione dei servizi di pagamento, ai sensi dell’art 114 terdecies del TUB.

48 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento Il quadro normativo in ambito SEPA: PSD e EMD I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) Scenari emergenti: antomia dei sistemi di pagamento Competizione e coperazione tra banche e nuovi PSP Qualche riflessione

49 Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento
La diffusione della tecnologia ha creato schemi di confronto in cui sono sempre più importanti i sistemi di pagamento. Le attuali relazioni vedono coinvolti i seguenti attori con specifici obiettivi. Attori Obiettivi Business to consumer (B2C) Vendite di beni e servizi Person to person (P2P) Rapporti fra privati Business to business (B2B) Relazioni commerciali fra imprese

50 Tecnologie per la consegna merci
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Tecnologie per la consegna merci I beni e i servizi oggetto della transazione possono essere consegnati attraverso i sistemi e i canali più svariati: Sistemi di telefonia (fissa e mobile); Servizi di trasporto e consegna; Rapporti face to face con l’incaricato della consegna o della prestazione del servizio; Internet.

51 Tipologie di beni e servizi venduti (on line)
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Tipologie di beni e servizi venduti (on line) Physical goods (merci e servizi) : Merci e servizi forniti tanto da negozi od operatori reali che da venditori od operatori on-line o da macchine distributrici. Digital goods (merci digitali) : Suonerie, immagini, musica, informazioni, vendute attraverso siti web. Le possibilità sono molto ampie e qualunque elenco non è certamente esaustivo in quanto occorre genericamente parlare di beni e servizi forniti da negozi (virtuali e non) e da specifiche apparecchiature, nonché da società di servizi.

52 Metodo di calcolo del controvalore nel caso specifico di servizi
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Metodo di calcolo del controvalore nel caso specifico di servizi Metodi continui: Tutti quei servizi per i quali è ipotizzabile un pagamento a contatore, essenzialmente basato o sul tempo di connessione, oppure sulla quantità di dati fornita . Metodi a transazione : tutti quei casi in cui la merce è ben identificata; nati con riferimento a merci che presentano una loro specifica fisicità, sono stati estesi alla fornitura di servizi che non abbiano caratteristiche di ripetitività nel tempo.

53 Ammontare dei pagamenti
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Ammontare dei pagamenti I pagamenti possono essere suddivisi in classi dimensionali a seconda del loro ammontare. Distinzione tra micropagamenti (soglia minima, ad es. sino a € 5); i macropagamenti sono tutti quelli al di sopra di questa soglia. Ovviamente i limiti dipendono dalla natura dei beni e dalle caratteristiche tecniche del veicolo utilizzato per effettuarli.

54 Identificazione e Autenticazione - 1
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Identificazione e Autenticazione - 1 In tutti i pagamenti effettuati attraverso strumenti diversi dal contante il cliente dovrebbe porre la sua controparte in grado di identificarlo (Identificazione) e dovrebbe provare la sua titolarità all’utilizzo del mezzo di pagamento prescelto (Autenticazione). Ogni strumento presenta i suoi pro e contro in termini di costi e di sicurezza delle operazioni.

55 Identificazione e Autenticazione – 2
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Identificazione e Autenticazione – 2 Caso dei pagamenti con assegni di conto corrente Problema per i pagamenti attraverso assegni di conto corrente L’identificazione del cliente dovrebbe costituire la regola di base, anche se chi accetta un assegno in pagamento si assume il rischio che sulla banca trassata non vi sia una disponibilità sufficiente. Maggior sicurezza per gli altri strumenti disponibili, quali la moneta di plastica (carte di debito e carte di credito) e la moneta elettronica, dove il completamento della transazione è strutturato in modo tale da contenere il rischio d’insolvenza.

56 Problema risolto attraverso l’utilizzo di smart card o cash card:
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Identificazione e Autenticazione - 3 Caso di operazioni di Plastic Money Identificazione del soggetto a cura della controparte; Conferma della transazione attraverso l’apposizione di una firma, senza però che si abbia alcuna verifica della titolarità del soggetto per l’utilizzo del mezzo di pagamento (a meno che non si tratti di una transazione di importo tale per cui è richiesta apposita autorizzazione). Problema risolto attraverso l’utilizzo di smart card o cash card: si richiede al cliente di confermare la transazione attraverso la digitazione di un PIN, il che comporta l’identificazione del soggetto e, nel caso della smart card, la verifica incrociata con i dati riportati sulla carta stessa.

57 Identificazione e Autenticazione - 4
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Identificazione e Autenticazione - 4 Caso di operazioni di Mobile Banking Il sistema di identificazione si fonda su: Numero utilizzato per le chiamate telefoniche; Numero seriale che identifica il terminale mobile e quindi l’ intestatario del servizio. In aggiunta i network operators che forniscono servizi di pagamento possono anche prevedere una proprietary customer Id. Meglio se il telefonino è di nuova generazione e quindi dotato anche di un proprio indirizzo IP. Continua . . .

58 Identificazione e Autenticazione – 4.2
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Identificazione e Autenticazione – 4.2 Caso di operazioni di Mobile Banking . . .Continua Metodo di autenticazione strettamente legato alla tipologia di merce o servizio; Possibilità di operare con una firma digitale su un telefonino, anche utilizzando il metodo della doppia SIM (una per telefonare, un’altra di sicurezza, per firma digitale e quant’altro); In telefonini evoluti è possibile prevedere l’inserimento di una carta o di una pen-drive contenenti la firma digitale.

59 Payment Confirmation - 1
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Payment Confirmation - 1 Sino a tempi recenti si sosteneva che la transazione doveva anche essere confermata dall’utilizzatore finale. La conferma poteva avvenire anche avvalendosi dello stesso strumento utilizzato per l’effettuazione della transazione e/o per la consegna della merce, oppure di uno strumento diverso. L’utilizzo dello stesso mezzo tecnico non soltanto per l’autenticazione, ma anche per la conferma, integra ed arricchisce il servizio prestato al cliente, alimentando il mercato dei micro-pagamenti.

60 Esercente/venditore di beni e servizi
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Soggetti coinvolti In tutti gli scenari di pagamento sono coinvolte almeno tre diverse parti: Cliente Esercente/venditore di beni e servizi Fornitore di Servizi di Pagamento

61 Cliente Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento
Utilizzatore finale del mezzo tecnico; Sottoscrive un contratto per l’utilizzo di un determinato servizio di pagamento (PSP – Payment Services Provider) oppure utilizza gli strumenti offerti dal fornitore delle merci e/o dei servizi che ha acquistato; È spesso interessato a mantenere l’anonimato ma non mancano casi nei quali, per ottenere un migliore servizio o tariffe particolari, si presta a fornire informazioni dirette sul proprio profilo socio-economico. Le informazioni fornite dal cliente diventano anche materia prima per servizi di consulenza e quindi fonte di ricavi per chi le ottiene.

62 Venditore di beni e/o servizi
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Venditore di beni e/o servizi Offre al cliente le merci, fisiche e virtuali, come pure le applicazioni on line ed i servizi del mondo reale; Nel mondo dell’e-commerce è detto anche Content service provider (CSP), application service provider (ASP) o Content provider (CP); Non può svolgere la sua attività senza appoggiarsi ad uno o più fornitori di servizi di pagamento, il che comporta in ogni caso un costo per commissioni passive che si aggiunge agli altri costi di gestione e che può essere ribaltato sul cliente soltanto in modo parziale.

63 Payment Services Provider (PSP) – 1
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Payment Services Provider (PSP) – 1 Nel mondo fisico mettono a disposizione delle controparti sistemi di regolamento (in questo campo i fattori di successo sono rapidità e sicurezza), strumenti creditizi (carte di debito e carte di credito) e strumenti di controllo e verifica (reports ed estratti conto periodici); Nel commercio virtuale si assumono contrattualmente la responsabilità di permettere e regolare le transazioni commerciali;

64 Payment Services Provider (PSP) – 2
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Payment Services Provider (PSP) – 2 Possono offrire servizi di valutazione del merito creditizio dei clienti, eventualmente coprendo il rischio di insolvenza od anche certificare la sicurezza delle transazioni; La categoria dei PSP comprende ovviamente non soltanto operatori finanziari e banche, ma anche società che gestiscono Portali o Piazze Virtuali e gestori di Network.

65 Il Processo di Pagamento – I fase
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Il Processo di Pagamento – I fase Per finalizzare la transazione il cliente deve accordarsi con il fornitore per il pagamento e quindi deve prescegliere una modalità di pagamento fra quelle disponibili; Una volta effettuata questa scelta è, di regola, il fornitore che inizia l’operazione di pagamento attraverso il PSP; Occorre che il PSP sia in grado di autenticare le diverse persone coinvolte e valutare se il pagamento possa essere effettuato.

66 Il Processo di Pagamento – II fase
Scenari emergenti: anatomia dei sistemi di pagamento Il Processo di Pagamento – II fase A questo punto è prevista l’accettazione da parte del cliente che è tenuto a confermare la transazione, autorizzando nel contempo il PSP ad utilizzare le sue disponibilità; Il PSP deve organizzarsi in modo tale da poter totalizzare gli acquisti/vendite e gli incassi/pagamenti per produrre i report che interessano le sue due controparti. Non esistono differenze particolari per le diverse transazioni B2C, P2P e B2B.

67 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Competizione e cooperazione tra banche e nuovi PSP L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento Il quadro normativo in ambito SEPA: PSD e EMD I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) Scenari emergenti: antomia dei sistemi di pagamento Competizione e coperazione tra banche e nuovi PSP Qualche riflessione

68 Competizione e cooperazione tra banche e nuovi PSP
Relazione prossimità – distanza, canali di riferimento, prodotti Prossimità/Fisicità Prodotti/Bisogni Distanza Agenzia/Sportello Prodotti di investimento specialistici (private banking) Conti correnti Finanziamenti Consulenza Controllo movimentazioni del conto corrente Phone banking Mobile banking Wireless banking Pagamenti Operazioni di trading Informazioni finanziarie generali e sui conti e sui depositi ATM Prelievi di contante Informazioni generali sui conti e sui depositi Internet banking POS Pagamenti mediante utilizzo di plastic money Fonte: Si veda, Di Tommasi E., Distribuzione dei servizi finanziari: remote banking e multicanalità, Quaderni IntFin, n. 4, 2002.

69 Competizione e cooperazione tra banche e nuovi PSP
I canali di commercializzazione: la relazione canale-segmento Segmento Canali Clientela retail Sportello ATM POS Promotori finanziari Home banking Phone banking Mobile banking Store banking Internet Clientela corporate Remote banking Fonte: Si veda, Di Tommasi E., Distribuzione dei servizi finanziari: remote banking e multicanalità, Quaderni IntFin, n. 4, 2002.

70 Quale mercato per i nuovi operatori?
Competizione e cooperazione tra banche e nuovi PSP Quale mercato per i nuovi operatori? Esiste un forte interesse da parte di categorie diverse di operatori (telefonia mobile, GDO, telecomunicazioni) con il ruolo di: In realtà il tutto dipende dalle potenzialità competitive dovute a:  Grado di sviluppo della capacità tecnologica;  Competenze nella gestione dei flussi di incassi e pagamenti  Facilità di contatto con la clientela  Grado di fidelizzazione

71 L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento
Qualche riflessione L’evoluzione del mercato dei sistemi di pagamento Il quadro normativo in ambito SEPA: PSD e EMD I nuovi Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) e gli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL) Scenari emergenti: antomia dei sistemi di pagamento Competizione e coperazione tra banche e nuovi PSP Qualche riflessione

72 Qualche riflessione Il mercato dei servizi di pagamento presenta in Italia ancora ampi margini di espansione, data la relativamente limitata accettazione degli strumenti pagamento elettronici Con il decreto di recepimento della PSD e con l’emanazione della nuova EMD, si attendono effetti dal lato della domanda (regime delle tutele) e dell’offerta (ingresso di nuovi operatori) con conseguenze in termini di concorrenza ed efficienza  La completa realizzazione del framework della SEPA dovrebbe facilitare il raggiungimento di questi obiettivi

73 Qualche riflessione Qualche esempio a sostegno dello sviluppo del nuovo sistema dei pagamenti Un nuovo sistema di pagamento per la P.A., nella manovra finanziaria 2010 Nella manovra finanziaria 2010, di cui al D.L. n° 78 del 31 maggio 2010, voglio osservare all’Art.4 – Modernizzazione dei pagamenti effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni,  che, al fine di migliorare “l’efficienza nei pagamenti e nei rimborsi dei tributi effettuati da parte di enti e pubbliche amministrazioni a cittadini e utenti, il Ministero dell’economia e delle finanze promuove la realizzazione di un servizio nazionale per pagamenti su carte elettroniche istituzionali.

74 Qualche riflessione Il comma 1 mette in luce che: i “pagamenti” e i “rimborsi dei tributi effettuati da parte di enti e pubbliche amministrazioni a cittadini e utenti“, sono l’oggetto principale su cui si svilupperebbe l’innovazione, tramite l’impiego di carte che potrebbero essere quindi usate:  dalla P.A., per pagare i rimborsi spettanti ai cittadini (in questo senso, la carta servirebbe all’utente per “incassare“)  dal cittadino, per pagare  diversi soggetti pubblici, anche diversi dal soggetto distributore delle carte medesime (in questo senso, per l’utente la carta sarebbe uno strumento di pagamento)

75 Qualche riflessione La seconda declinazione, appare rimarcata sia al comma 2 lettera c, laddove ci si riferisce a generici soggetti pubblici “che intendono offrire ai propri utenti tale modalità di erogazione di pagamenti“, sia al comma 2 lettera d, dove addirittura viene indicato l’onere economico a carico del “gestore finanziario” del servizio, in ragione dello “0,20 per cento dei pagamenti diretti effettuati dai cittadini tramite le carte“

76 Qualche riflessione I provvedimenti attuativi che seguiranno, daranno la responsabilità al Ministero dell’economia e delle finanze:  di definire gli standard tecnici del servizio di pagamento e le modalità con cui i soggetti pubblici distributori di carte elettroniche istituzionali potranno avvalersene;  di individuare il soggetto gestore , selezionando sulla base dei requisiti qualitativi e del livello di servizio offerto ai cittadini. Lo stesso Ministero, disciplinerà le modalità di certificazione degli avvenuti pagamenti, stabilendone parimenti, le condizioni e le procedure di monitoraggio.

77 Grazie per l’attenzione.
La PSD e la EMD: nuove dinamiche e opportunità di business nel mercato dei servizi di pagamento Grazie per l’attenzione.


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