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ecco Perché negare TALE autorizzazione è una buona idea

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Presentazione sul tema: "ecco Perché negare TALE autorizzazione è una buona idea"— Transcript della presentazione:

1 ecco Perché negare TALE autorizzazione è una buona idea
Italcementi calusco ha richiesto di incrementare l’uso di css (COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO) e altri combustibili da rifiuti ecco Perché negare TALE autorizzazione è una buona idea Aria Pulita Centro Adda Merate, 10 aprile 2015

2 La richiesta presentata da italcementi per l’incremento di css bruciato nel cementificio di calusco ha destato il nostro interesse. Abbiamo cercato quante più informazioni affidabili a riguardo, realizzando un DOCUMENTO CON UN insieme di osservazioni in collaborazione con ISde italia (international society of doctors for the environment). IL DOCUMENTO E’ STATO PROTOCOLLATO IN PROVINCIA DI BG IL 1° APRILE.

3 1 La co-combustione di combustibili derivati da rifiuti nei cementifici ha conseguenze sanitarie misurabili sui residenti nei territori limitrofi, specie in età pediatrica.

4 Innanzi tutto bisogna ricordare che i cementifici sono classificati come industrie insalubri di classe 1 (Decreto Ministero Sanità 5 settembre 1994). Perché un’azienda con questa classificazione può produrre nel bel mezzo di un centro abitato? Molte ricerche scientifiche hanno accertato che la co- combustione dei rifiuti ha conseguenze misurabili sui residenti in prossimità degli impianti Di seguito ne riassumiamo qualche evidenza comprovata da studi scientifici.

5 Cementificio di Fumane (34
Cementificio di Fumane ( ton di CSS): riscontrato un incremento di assenze scolastiche nei bambini residenti in prossimità dell’impianto. Cementificio di Rezzato: riscontrata stretta relazione con un incrementato rischio di ricoveri per patologie cardio vascolari e respiratorie. Incrementi di mortalità per tumori maligni di colon- retto, colecisti, stomaco, vescica sono stati dimostrati nei residenti in prossimità di cementifici con co- combustione di rifiuti.

6 Uno studio condotto negli USA ha dimostrato la presenza di concentrazioni di diossine da 2 a 9 volte più alte nella polvere domestica di abitazioni entro 3- 5 km da cementifici che utilizzavano co-combustione di rifiuti. Un secondo studio condotto negli USA ha dimostrato un incremento significativo del rischio di sviluppare un linfoma non-Hodgkin nei residenti entro 3 km da cementifici che utilizzano co-combustione di rifiuti non pericolosi.

7 2 L’impiego di CSS nei cementifici in sostituzione di combustibili fossili causa produzione ed emissione di metalli pesanti, tossici per l’ambiente e dannosi per la salute umana in misura significativamente superiore a quella rilevabile in seguito all’utilizzo di CSS in impianti progettati per questo scopo (gli inceneritori “classici”) e, negli stessi cementifici, in misura maggiore anche rispetto al solo utilizzo di combustibili fossili

8 Questo fenomeno di incremento delle sostanze tossiche viene amplificato dalla grande portata di fumi emessa dagli inceneritori, in genere sui m3/h. Il fattore di trasferimento del mercurio (Hg) da combustibile derivato da rifiuti a emissioni gassose è pari al 5% negli inceneritori, mentre è del 49% nel caso di utilizzo nei cementifici. Nel caso del cadmio, sostanza riconosciuta come cancerogeno certo (gruppo 1) dalla IARC, le emissioni percentuali sono 3,7 volte maggiori nei cementifici; nel caso del piombo, il fattore di trasferimento percentuale è 203 volte maggiore.

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10 L’IMPIANTO DI ITALCEMENTI NON è ESENTE DA QUESTO INCREMENTO
DI SOSTANZE TOSSICHE NELLE EMISSIONI LA TABELLA SUCCESSIVA ILLUSTRA L’AUMENTO DI METALLI PESANTI E SOSTANZE TOSSICHE GIà RISCONTRATO DURANTE LA FASE DI SPERIMENTAZIONE

11 Italcementi - Calusco 2013 Totale anno Differenza % Kg Inquinante CO Monossido di carbonio ,40 -18,34 HCL Acido cloridrico 12.441,60 300,00 Nox Ossidi di Azoto ,60 -10,80 NH3 Ammoniaca 20.606,40 112,00 SO2 Ossido di Zolfo 94.867,20 525,64 POLVERI 10.108,80 271,43 TOC Carbonio organico totale 78.926,40 6,28 HG Mercurio 22,94 -7,81 Cd Cadmio 0,39 0,00 TI Tallio 3,50 800,00 Σ(Cd, TI) 3,89 900,00 Sb Antimonio 14,39 1.750,00 As Arsenico 38,49 4.850,00 Cobalto -50,00 Cr Cromo 8,16 320,00 Mn Manganese 1,56 Ni Nichel 2,33 50,00 Pb Piombo 150,00 Cu Rame 0,78 -33,33 Sn Stagno 53,27 2.640,00 V Vanadio 1,17 -25,00 Σ(valori sopra) 70,76 600,00 HF Acido fluoridrico 1.417,56 14,80 PCB totali Policlorobifenili 3,11040 60,00 IPA Idrocarburi policiclici aromatici 0,38880 -54,55 PCDD/F Policloro-dibenzo-p-diossine 0,00467 -73,91 Zn Zinco 10,10880 62,50 Per la maggior parte di questi microinquinanti, inoltre, non è determinabile una soglia sotto la quale non siano in grado di causare conseguenze patologiche sull’organismo umano.

12 MENTRE NELLA TABELA SUCCESSIVA VENGONO PARAGONATE LE SOSTANZE EMESSE DA ITALCEMENTI E DA UN INCENERITORE DI SIMILI CAPACITà OVVIAMENTE I VALORI SONO MOLTO DIVERSI e le differenze balzano all’occhio

13 Falk Renewables - Trezzo
Italcementi - Calusco Falk Renewables - Trezzo 2013 2011 Totale anno Differenza % Tasso Kg moltiplicativo Inquinante CO Monossido di carbonio ,40 -18,34 7.500,00 127,42 HCL Acido cloridrico 12.441,60 300,00 4.417,00 2,82 Nox Ossidi di Azoto ,60 -10,80 ,00 12,99 NH3 Ammoniaca 20.606,40 112,00 3.312,00 6,22 SO2 Ossido di Zolfo 94.867,20 525,64 1.712,00 55,41 POLVERI 10.108,80 271,43 648,00 15,60 TOC Carbonio organico totale 78.926,40 6,28 596,00 132,43 HG Mercurio 22,94 -7,81 0,06 382,32 Cd Cadmio 0,39 0,00 TI Tallio 3,50 800,00 Σ(Cd, TI) 3,89 900,00 1,52 2,56 Sb Antimonio 14,39 1.750,00 As Arsenico 38,49 4.850,00 1,38 27,89 Cobalto -50,00 Cr Cromo 8,16 320,00 6,47 1,26 Mn Manganese 1,56 Ni Nichel 2,33 50,00 1,69 Pb Piombo 150,00 Cu Rame 0,78 -33,33 1,87 0,42 Sn Stagno 53,27 2.640,00 V Vanadio 1,17 -25,00 Σ(valori sopra) 70,76 600,00 HF Acido fluoridrico 1.417,56 14,80 55,00 25,77 PCB totali Policlorobifenili 3,11040 60,00 IPA Idrocarburi policiclici aromatici 0,38880 -54,55 0, 11,44 PCDD/F Policloro-dibenzo-p-diossine 0,00467 -73,91 0, 457,41 Zn Zinco 10,10880 62,50

14 LE QUANTITA’ DI SOSTANZE TOSSICHE possono essere COSì ELEVATE PERCHé i cementifici GODONO DI PERMESSI CON LIMITI DI EMISSIONE MOLTO Più ELEVATI RISPETTO AGLI INCENERITORI.

15 Qualche esempio sugli effetti per la salute delle sostanze emesse
Mercurio (x382): procura una perdita del quoziente intellettivo, soprattutto per BAMBINI e ragazzi. Viene accumulato addirittura in fase fetale (nella pancia della mamma…) Arsenico, cadmio, cromo e nichel (x25): composti inclusi nel gruppo 1 IARC cioè cancerogeni certi.

16 Stagno: sostanza tossico nociva per la salute.
Piombo: l’esposizione a piombo in età pediatrica è associata a grave riduzione del quoziente intellettivo e a deficit dello sviluppo cognitivo, a effetti cardiovascolari, immunologici ed endocrini anche per concentrazioni ematiche molto basse (≤ 5 μg/dL).

17 3 L’attuale legislazione consente la presenza nel CSS di cloro sino a una quantità pari all’1% s.s. Questo è in grado di incrementare le emissioni nell’ambiente di diossine, PCB e altri composti tossici clorurati persistenti con conseguenze negative sulla salute umana e in palese violazione della Convenzione di Stoccolma sui POPs.

18 PCDD (x457) diossine: pericolosissimi agenti cancerogeni certi.
Il decreto “end of waste” per il CSS consente la presenza in esso di cloro sino ad una quantità pari all’1% s.s. Tale quantità è da considerarsi ad alto rischio per la formazione ed emissione in atmosfera di diossine (delle quali il cloro è precursore) e altri composti tossici clorurati da parte dei cementifici che impieghino la co-combustione di CSS in sostituzione dei combustibili fossili. PCDD (x457) diossine: pericolosissimi agenti cancerogeni certi. La pericolosità delle diossine è incrementata dal fatto che sono composti non biodegradabili, persistenti nell’ambiente con una lunga vita (che per alcuni congeneri arriva a superare il secolo), trasmissibili con la catena alimentare e, soprattutto, bio- accumulabili.

19 E’ un dato di fatto che Anche qualora gli impianti di produzione di cemento riuscissero a rispettare la concentrazione-limite per le emissioni di diossine imposta dalla normativa nazionale (0,1 ng/Nm3), l’elevato volume medio di fumi in uscita dai cementifici (circa 500,000 m3/hr) determinerebbe la dismissione nell’ambiente di quantità assolute considerevoli di diossine (0,1 ng/m3 x 500,000 m3 = 50,000 ng/hr), di molto al di sopra del quantitativo massimo in grado di tutelare il livello giornaliero di esposizione delle popolazioni residenti nei territori limitrofi, anche considerando che la maggior parte dei cementifici italiani sono localizzati in piena area urbana o al massimo entro 3 Km dalla stessa.

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21 inoltre queste sostanze,
per via della loro non biodegradabilità, con gli anni si accumulano nell’ambiente. Giorno dopo giorno saturano la terra, vengono ingeriti con il cibo e bioaccumulati nel fisico. Queste cose i limiti di emissione “a norma di legge” non le considerano!

22 Inoltre, anche quando le emissioni di diossine siano contenute, l’utilizzo di combustibile derivato da rifiuti può generare la produzione e l’emissione di ingenti quantità di PCB, composti simili alle diossine in termini di pericolosità ambientale e sanitaria e non normati in Italia.

23 4 L’utilizzo del CSS nel ciclo di produzione del cemento prevede l’incorporazione delle ceneri tossiche prodotte dalla sua combustione nel cemento/clinker prodotto. Questo causa potenziale rilascio di sostanze tossiche nell’ambiente e incremento del rischio occupazionale di lavoratori, inconsapevolmente esposti a sostanze bio-tossiche a vari livelli.

24 Le scorie prodotte dalla combustione dei rifiuti sono caratterizzate da un elevato contenuto di prodotti chimici estremamente tossici, il cui rilascio nell’ambiente può generare conseguenze gravi sulla salute umana. Inoltre, quando incorporate nel cemento, le caratteristiche fisiche di questo vengono alterate in maniera direttamente proporzionale alla quantità di scorie impiegate, e nel breve termine le alterazioni causate dagli agenti atmosferici naturali non sembrerebbero garantire il mantenimento dei limiti imposti dalla legge. Il riutilizzo delle scorie, inoltre, costituisce un importante fattore di rischio occupazionale, a causa principalmente dell’esposizione dei lavoratori a cromo e cadmio attraverso inalazione e assorbimento transdermico

25 ANCHE SE CONTENGONO Metalli pesanti Diossine IPA
IN SOSTANZA, TUTTE LE CENERI DI COMBUSTIONE DEI CEMENTIFICI VENGONO INGLOBATE NEL PRODOTTO (IL CEMENTO) E VENDUTE SUL MERCATo! ANCHE SE CONTENGONO Metalli pesanti Diossine IPA Composti organici tossici

26 In risposta alle evidenze scientifiche descritte,
la Danimarca ha rivisto in senso restrittivo la legislazione che regola l’utilizzo delle scorie pesanti nel settore delle costruzioni, proprio a causa del loro alto contenuto di metalli pesanti e sali e del loro rilascio nell’ambiente

27 CIO’ SIGNIFICA UN NUMERO MAGGIORE (CIRCA IL DOPPIO…)
ultima considerazione, ma non per questo meno importante: il CSS ha un potere calorifico inferiore di circa 2-3 volte rispetto al Pet-coke (che, a sua volta, è inferiore 5 volte rispetto al Metano) … Si peggiora sempre di più la qualità del combustibile. CIO’ SIGNIFICA UN NUMERO MAGGIORE (CIRCA IL DOPPIO…) DI CAMION E DEL RELATIVO INQUINAMENTO PER CIRCOLAZIONE DI MEZZI PESANTI (MENTRE CON IL METANO SI AZZEREREBBERO I TRASPORTI…)

28 Alla luce delle considerazioni esposte,
i comitati promotori della petizione: Esprimono assoluta contrarietà al progetto in esame e auspicano un giudizio finale negativo da parte dei decisori, al fine di garantire la tutela ambientale e sanitaria dei residenti, nel rispetto dell’articolo 41 della Costituzione.

29 Esprimono forte preoccupazione per le perenni condizioni di forte inquinamento alle quali tutta la popolazione residente nei pressi dell’impianto in oggetto è sottoposta, considerata la presenza di BEN 4 INCENERITORI (escluso il forno Italcementi di Calusco) nel raggio di pochi km (impianti con impatto sanitario ben documentato dalla letteratura scientifica nazionale e internazionale). Esprimono contrarietà all’esecuzione del solo studio tossicologico, necessario ma non sufficiente a fornire elementi utili alla formulazione della decisione finale. Tale studio non ha la stessa valenza di uno studio epidemiologico, che evidenzia i reali problemi sanitari della popolazioni coinvolta. Infatti valuta gli effetti degli inquinanti definiti tali e misurati, consentendo solo di stimare quantitativamente il rischio ambientale, mentre uno studio di carattere epidemiologico valuta gli inquinanti nella loro totalità, compresi quelli non misurati.

30 Chiedono che venga effettuata una adeguata analisi epidemiologica sia di danno sanitario (VDS) sia di impatto sanitario (VIS). Ritengono altresì fondamentale che l’analisi sia svolta congiuntamente dalle ASL di Bergamo e Lecco e dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, sotto la supervisione del Dott. Crosignani, esperto in materia, in virtù del coinvolgimento di entrambe le province alle ricadute delle emissioni. Chiedono che venga effettuata una VALUTAZIONE DELLO STATO ATTUALE DEL TERRITORIO in termini di contaminazione delle matrici ambientali (acque, suolo). Questo passaggio è necessario per capire il livello di contaminazione avvenuta nel tempo da parte degli inquinanti cancerogeni con bassissima concentrazione nell’aria (diossine , furani, PCB e IPA).

31 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Aria Pulita Centro Adda Merate, 10 aprile 2015


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